martedì 4 ottobre 2011

Intervista di Selvaggia Lucarelli a Marra

Obama un pagliaccio, un cretino, un idiota che ha venduto l'America alle banche

UE: cittadini vs. banche -- risposta incredibile!

Wow! Oltre 330.000 firmatari in soli 3 giorni. Raggiungiamo le 500.000 firme prima dell'incontro dei ministri delle finanze della prossima settimana. Firma la petizione sotto!

Cari amici in Europa,



Il vergognoso piano di salvataggio della Grecia, scritto direttamente dai banchieri, riempie le tasche di questi ultimi e degli speculatori di soldi nostri, mentre lascia la Grecia in mutande. I nostri ministri delle finanze decideranno a giorni il da farsi: costringiamoli con il nostro appello a tornare al tavolo delle trattative, per partorire un piano che salvi effettivamente la Grecia e non le banche:



Firma la petizione
Incredibile, lo stanno facendo di nuovo: i nostri governi stanno riempiendo con i soldi nostri le tasche delle banche!

Dobbiamo dare il via libera al fondo salva-stati il prima possibile per salvare la Grecia e l'Europa. Tuttavia l'attuale fondo salva-stati fa sì che siamo noi contribuenti a rimborsare le banche del 90% dei loro investimenti forsennati. I greci non vedranno nemmeno un euro di tutti i soldi che stiamo per destinare ai ricchi banchieri. Peggio ancora: il 30% dei nostri soldi andrà agli speculatori, che faranno profitti enormi dalla speculazione sul fondo salva-stati!

Come può essere che i nostri governi abbiano siglato il fondo salva-stati, che ricopre d'oro banche e speculatori e lascia la Grecia in mutande? La risposta è semplice: i governi hanno chiesto anche ai banchieri di firmare il patto. Fra qualche giorno i nostri ministri delle finanze decideranno del piano: lanciamo un appello enorme a loro e ai nostri parlamenti per tornare al tavolo delle trattative per salvare la Grecia e non le banche:

http://www.avaaz.org/it/eu_people_vs_banks/?vl

In un momento in cui ovunque c'è una grossa stretta sul credito e fette importanti della nostra spesa sociale vengono tagliate con l'accetta, i governi cedono davanti all'altare della lobby dei banchieri. Si giustificano dicendo che sono preoccupati che alcune banche non saranno in grado di assorbire la perdita degli investimenti in Grecia, e che senza gli aiuti fallirebbero. Ma se siamo noi ad avere bisogno di aiuto, e di conseguenza ci rivolgiamo alle banche, non riceviamo soldi gratuitamente, bensì prestiti. Ora le banche sono in difficoltà e si sono rivolte a noi: perché dovremmo trattarle diversamente da come fanno loro? Anziché dare via i nostri soldi gratuitamente, facciamo prestiti o investimenti nelle banche, e chiediamo che ci vengano restituiti a un buon tasso d'interesse!

Questo è quello che hanno fatto Gordon Brown nel Regno Unito e Barack Obama negli Stati Uniti: quando le banche stavano per fallire, non le hanno salvate con finanziamenti a tasso zero, ma con prestiti e investimenti. E nel giro di un anno i contribuenti ci hanno persino guadagnato!

Questo accordo è corruzione pura e semplice. Non c'è ragione alcuna legata all'interesse pubblico per fare questo regalo a banche e speculatori, mentre ci sono miliardi di buoni motivi per provare a proteggere i conti pubblici. Invece di dare via quei soldi, possiamo investirli in Grecia e nella capacità delle nostre società di uscire dalla crisi finanziaria e cominciare nuovamente a crescere. E' arrivato il momento per i nostri politici di non nascondersi più dietro argomentazioni complicate scritte dai banchieri: questo gioco è finito. Urliamo il nostro no a questo scandaloso fondo salva-stati e chiediamo un nuovo patto:

http://www.avaaz.org/it/eu_people_vs_banks/?vl

Troppo spesso ormai il futuro dell'economia e dei nostri bambini viene deciso nelle segrete stanze da interessi corrotti che vogliono solo fare profitto. I cittadini sono totalmente tagliati fuori: è ora di dire basta. I banchieri e i politici ritengono che tutto questo sia troppo complicato perché le persone possano capire o interessarsene. Dimostriamo loro quanto si sbagliano.

Con speranza,

Alex, Iain, Antonia, Emma, Alice, Maria Paz, Pascal e il resto del team di Avaaz

Più informazioni:

Corriere della Sera - Gli hedge fund faranno profitti sul recupero dei bond greci
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Crisi-hedge-fund-scommettono-recupero-bond-greci/29-09-2011/1-A_000253602.shtml

Il Fatto quotidiano - Crisi greca, alunni a scuola senza libri. E un dipendente pubblico su 5 resterà a casa
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/14/crisi-grecia-alunni-a-scuola-senza-libri-e-un-dipendente-pubblico-su-5-restera-a-casa/157383/

Corriere tv - Austerità e crescita: un binomio difficile
http://video.corriere.it/austerita-crescita-binomio-difficile/748508fa-e4fa-11e0-ac8f-9ecb3bbcc6bf

La Repubblica - G20: maxi piano da tremila miliardi
 per la ricapitalizzazione delle banche
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2011/09/25/news/g20_maxi_piano_da_3mila_miliardi_per_il_ricapitalizzare_le_banche-22212245/


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Berlusconi: parlerà di signoraggio in TV ?


Berlusconi prepara la “deberlusconizzazione”. Ma senza tv, “è rischioso”


ROMA – Una volta dicevi Berlusconi e tra i suoi si illuminavano gli occhi. Oggi si cerca di pronunciarlo il meno possibile. E allora anche all’interno del Pdl parte la “deberlusconizzazione”.  Niente più il suo nome, e il suo cognome, nel simbolo del partito. Lo ha chiesto lui stesso, dopo aver fatto fare dei test sulla forza del partito di Angelino Alfano al netto della sua immagine, ovvero di qualsiasi riferimento diretto alla sua persona.
Ma in realtà sembrerebbe si stia preparando il tutto per il dopo premier. Berlusconi infatti, stando a quanto racconta Marco Galluzzo per Il Corriere della Sera, non vede l’ora di dire ufficialmente che non sarà più candidato. E dirlo in televisione, davanti agli italiani. “Aspetto il momento più opportuno”, diceva anche lunedì ai suoi collaboratori. E probabilmente è anche il motivo per cui è saltato un possibile intervento alla trasmissione “Porta a Porta”, previsto originariamente per mercoledì.
In tv il capo del governo vuole tornare quando avrà qualcosa di concreto da comunicare, dunque probabilmente dopo il varo del decreto per lo sviluppo. Prima di quella data, ed è quello che gli consiglia il suo staff, apparirebbe più il profilo dell’uomo che ha guai con la giustizia e la sua vita privata, meno quello del presidente del Consiglio.
Niente candidature, ma le cose vanno lasciate per bene. Per cui Berlusconi spiega: “Non mi sto interessando della legge elettorale. Quello che mi sta a cuore in questo momento è continuare a lavorare per portare l’Italia al riparo dall’attacco al nostro debito pubblico e fuori dalla crisi finanziaria globale”. “Governo e maggioranza – aggiunge – stanno lavorando a un nuovo decreto legge, con misure concrete ed efficaci che ridiano fiducia ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Lo presenteremo entro la metà di questo mese, come ci siamo impegnati a fare”.
“La riforma del sistema elettorale – prosegue al nota del prmier – non è materia sulla quale mi sto esercitando. Le riforme che mi interessano in questo momento sono quelle del fisco, della architettura istituzionale, della giustizia, che sono il completamento delle riforme attuate in questi tre anni. Su questi temi, pur con il limite degli inesistenti poteri attribuiti dalla Costituzione al premier sto spronando la maggioranza a lavorare presto e bene in Parlamento. Su queste riforme decisive per il presente e per il futuro del Paese, sarebbe auspicabile un contributo fattivo dalle opposizioni, se pensassero davvero al bene comune e non solo alla mia poltrona di premier”.

L'ETICA DELLA PRODUZIONE DI MONETA


Jörg Guido Hülsmann

L'ETICA DELLA PRODUZIONE DI MONETA

a cura di Carmelo Ferlito 

Presentazione di Attilio Di Mattia



L’etica della produzione di moneta

     La moneta è onnipresente nella vita moderna, ma la produzione di moneta non è ancora soggetta ad alcuna valutazione morale. Questo gap riguarda soprattutto gli aspetti morali delle moderne istituzioni monetarie, in particolare le banche, le banche centrali e la moneta immateriale. Il presente lavoro colma la lacuna mediante un’analisi interdisciplinare che coinvolge la politica economica, la filosofia realista e la dottrina morale cattolica. Nell’ultima parte, inoltre, sono tracciate le linee evolutive della storia monetaria occidentale a partire dal XVII secolo. Il volume si conclude con un accorato appello rivolto all’esigenza di un’urgente riforma monetaria globale.


Copertina di Linda Bovi[ISBN-978-88-7497-733-8]

Pagg. 272 - € 18,00

Il Movimento 5 Stelle due anni dopo