mercoledì 7 dicembre 2011

GOVERNO MONTI E CARTE DI CREDITO: COME FAR PAGARE UN “PIZZO”


ECONOMIA. SCILIPOTI (MRN) -  GOVERNO MONTI E CARTE DI CREDITO: COME FAR PAGARE UN “PIZZO” LEGALE AGLI ITALIANI

Roma, 07/12/2011: “Il Governo, col richiedere che le operazioni oltre i mille euro si facciano on line attraverso le carte di credito, sta spacciando per necessaria un’operazione che sa di vergognoso”. Così l’On. Scilipoti, in riferimento alla manovra finanziaria di trenta miliardi di euro che contiene l’obbligo di effettuare i pagamenti superiori a mille euro, non in contanti, ma con carte di credito, operazione estremamente favorevole alle Banche. “Costringere all’acquisto ed uso di una carta di credito – continua l’On. Scilipoti – significa: pagare un costo fisso annuo o trimestrale per l’utilizzo di una carta di credito (circa 70 euro all’anno); pagare il costo di ogni operazione (molte volte l’utente paga circa l’1,5 % del totale); pagare l’apparente vantaggio di effettuare i pagamenti oltre il credito e andare nel cosiddetto scoperto (anche questo con un suo costo); far pagare il costo dell’operazione anche all’esercente presso cui si acquista la merce (di solito l’esercente paga il 2 % del totale) il quale esercente, per ammortizzare tale costo, lo caricherà sulla merce venduta, (magari scontandola di meno); far aumentare tendenzialmente gli acquisti (come statisticamente dimostrato, quando si spende senza l’uso del contante); si aggiunga anche il costo di invio dell’estratto conto, il costo di tenuta conto, i bolli, ect.”. “Pensate adesso ad un pensionato, o ad un padre di famiglia, che alla fine del mese e dell’anno, facendo i conti, vedrà la sua capacità d’acquisto nettamente diminuita. Monti – conclude l’On. Scilipoti – ha l’interesse di salvare le Banche, e non di tutelare gli italiani: basta fare due conti per un importo minimo (per esempio 3 euro) moltiplicato per milioni di operazioni giornaliere eseguite con carta di credito e immaginare che grande favore viene fatto alle banche sulle spalle del Popolo Italiano”.