lunedì 24 dicembre 2012

NON CI RESTA CHE...RIDERE


Notizia di questi giorni: il debito pubblico ha sfondato la soglia dei 2 mila miliardi, mai successo prima. Ma come, l'economista Monti non era stato nominato  a capo di un Governo  di tecnici e professori proprio allo scopo di mettere ordine nei conti pubblici?
Nel 1924, dopo soli 18 mesi di governo, l'allora Ministro delle finanze De Stefani raggiunse il pareggio di bilancio. In che modo? Facendo l'esatto contrario di Monti: rilanciando l'economia attraverso un vasto piano di opere pubbliche, mantenendo inalterata la già contenuta pressione fiscale e sottraendo il sistema bancario al controllo della finanza internazionale per porlo al servizio dell'economia italiana. Ciò ha portato alla nascita di nuove aziende, all'aumento dell'occupazione con conseguente incremento delle entrate fiscali che hanno permesso, fra l'altro, di finanziare il nascente Stato Sociale.

Oggi il principio dell'interesse nazionale, che ha ispirato i governanti dell'epoca, è stato sostituito dal dogma capitalista del libero mercato che tanto piace alla destra e non dispiace alla sinistra (che ha capito da che parte gira il vento) e i risultati li stiamo pagando tutti (tutti tranne i politici, i mafiosi e i corrotti che in questo sistema ci sguazzano).

Giunti a questo punto non ci resta che sperare in Grillo che essendo un comico, da statista, perlomeno, ci farà... ridere.

Circolo Culturale Excalibur - Varese

martedì 11 dicembre 2012

Dimissioni con la condizionale. N. Forcheri



Monti è andato da Napolitano sabato 8 dicembre per avvertire che rassegnerà le dimissioni poiché, essendo stato sfiduciato dal PDL sul Decreto crescita e sviluppo bis e la legge sui costi della politica, venerdì 7 dicembre alla Camera,  non ha più la maggioranza. Dimissioni con condizione, o meglio, con la condizionale, o meglio con condizionalità, quel neologismo eurocratese scoperto con l'austerità in salsa BCE, in occasione della famosa lettera di Trichet a Berlusconi: la condizione è che sia definitivamente approvata la legge di stabilità , la condizionalità è che aumenti l'IVA, si riduca la spesa sanitaria, si svenda il demanio e altre chicche di perfidia prudenziale (cfr. Trattati UE: il diavolo è nei dettagli). Del resto, dal relatore Grilli, cosa pensate che ci si possa aspettare visto che era il presidente del gruppo che si è occupato della redazione del MES? 

Grilli presidente della commissione economica e finanziaria, e Tremonti alla firma della prima versione del MES, l'11 luglio 2011
Monti, quindi, ha dichiarato, con il beneplacito di Re Giorgio, che darà le dimissioni a una data indefinita, forse tra un mese. Nel frattempo, il governo non avendo più i numeri, sarà provvisorio. Per tradizione, nella provvisorietà sono sempre stati votati i provvedimenti più perfidi in assoluto. Si noti poi che il tutto avviene come per caso proprio sotto Natale.
Gatta ci cova quindi: è chiaro che si sono messi d'accordo, tranne mossa repentina dell'ultimo momento, franchi tiratori in cui confidiamo ma senza illuderci, visto che la candidatura di Berlusconi è calata come una ghigliottina assieme alla promessa di approvazione dei provvedimenti che sono già in Parlamento.
Attenzione, Berlusconi ha fatto più che bene a staccargli la spina, a quel burattino della Goldman Sachs, ma quello che diciamo è: perché non gliela stacca del tutto? Perché non dichiara alto e chiaro che non voterà le leggi di bilancio, e la legge stabilità oltre al decreto sviluppo? Comincia molto male questa campagna elettorale, peggio non si può.
Sono ancora da approvare, e quindi in bilico, il decreto Ilva, la legge di riduzione dei costi della politica, la finanziaria per il 2013, il decreto sviluppo e la legge di stabilità, le di cui gioie sono esposte in questa tabella, http://www.altalex.com/index.php?idnot=19441

LEGGE DI STABILITA' 2013
(testo approvato dal CdM il 9 ottobre 2012)
LA TABELLA DELLE NOVITA'
AnticorruzioneUn Commissario a costo zero presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A.
AssicurazioniL'acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni sale dallo 0,35% allo 0,50% (2013) per poi scendere allo 0,45% (2014).
BancheLe deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l'imposta sostitutiva sono posticipate di 5 anni.
ChiesaIntroduzione dell'Imu sugli immobili della Chiesa dal 1° gennaio 2013.
Deduzioni e detrazioniModifiche per i redditi superiori a 15mila euro annui dal 2012:
  • deduzioni: franchigia di 250 euro;
  • detrazioni: tetto massimo a 3mila euro.
DemanioI beni demaniali potranno essere messi in vendita attraverso fondi immobiliari.
DisabiliSalta (nella prima bozza del testo era prevista) la decurtazione del 50% della retribuzione per i 3 giorni di permesso previsti al mese.
EsodatiIstituzione di un fondo specifico con dotazione 2013 pari a 100 milioni di euro.
Giustizia amministrativaAumenta il contributo unificato per tutti i tipi di procedimento.
Imprese, arti e professioniLa deducibilità delle spese scende dal 27% al 20%.
Impugnazioni civiliRaddoppiano le somme del contributo a carico del proponente in caso di soccombenza integrale o di impugnazione che venga dichiarata inammissibile o improcedibile.
Intercettazioni telefonicheAl via una tariffa "flat" al fine di ridurne i costi.
IrpefDiminuiscono dal 2013 i primi due scaglioni: dal 23% al 22% (redditi fino a 15mila euro) e dal 27% al 26% (redditi fino a 28mila euro). Invariata la soglia di reddito non tassabile: 7.500 euro.
IVAAumenterà di un solo punto (dal 10% all'11% per i generi alimentari e dal 21% al 22% per quanto riguarda l'aliquota ordinaria) dal 1° luglio 2013. Dimezzato quindi l'iniziale aumento previsto di due punti.
PatronatiPrevisti tagli sia per il 2014 (30 milioni di euro) che per il 2015 (30 milioni di euro).
Pensioni di guerraAssoggettamento ad Irpef.
Quote latteLa riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte torna di competenza di Equitalia.
RicercaAlcuni enti specifici potranno aumentare il proprio budget del 4% annuo.
SalariImpegno a ridurre la tassazione sui salari di produttività per 1,6 miliardi di euro nel biennio 2013-2014 (previo accordo tra le parti sociali).
SanitàTagli per 1 miliardo di euro derivanti da riduzione di spesa per l'acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
ScuolaL'orario di lavoro passa da 18 a 24 ore per i docenti delle scuole medie e superiori, uniformandosi all'orario degli insegnanti delle elementari.
StataliBlocco per un altro anno del rinnovo dei contratti.
Super CNRE' sparito dal testo iniziale l'accorpamento degli attuali 12 enti di ricerca in uno unico, il Centro Nazionale delle Ricerche (sotto il quale avrebbero dovuto confluire anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Agenzia Spaziale e l'Istituto di Fisica Nucleare). Viene invece dato mandato al presidente del CNR di coordinare una "consulta dei presidenti" dei vari Enti che dovrà procedere ad un riordino che garantisce comunque "il mantenimento dell'identita' storica, l'attuale denominazione e l'autonomia scientifica e budgetaria" degli stessi.
Taglio del debito pubblicoSconto fiscale del 19% sulle erogazioni liberali al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
TrasportiStanziamento di 800 milioni di euro per studi e progetti e di ulteriori 1,6 miliardi (2013) per il trasporto pubblico locale.
Tobin TaxIntroduzione della tassa sulle transazioni finanziarie (sono esclusi i titoli di Stato).
UniversitàIl budget potrà crescere del 3% annuo.

Ora, oltre al fatto che Berlusconi approverà molto probabilmente la Legge stabilità che noi non vogliamo, poiché comprende ulteriore depauperamento del paese con l'aumento di un ulteriore punto percentuale della tassa sui poveri, l'IVA, e altre carognate tipo la tassabilità a partire da miseri 7500 euro lordi annui rimasta invariata (unico paese in Europa forse tranne la Grecia dove sebbene la prima aliquota fiscale sia così spudoratamente al di sotto di qualsiasi livello di povertà, continuano a rintronarci  con il leitmotiv dell'evasione fiscale), il raddoppio delle spese in giudizio, l'aumento generale delle polizze assicurative, altri regali alle banche... è chiaro che il duo Berlusconi/Bersani, con l'eccezione dell'ago della bilancia Grillo (Casaleggio/Sassoon) il gallo (cfr. Grillo il Gallo?), non fa che riproporre il vecchio, becero modello antidemocratico della partitocrazia e degli accordi pre e post elettorali di personaggi calati dalla pirlamide, frustrando come al solito le forze vive e giovani del paese, che magari vorrebbero fare politica e che ne avrebbero tutti i numeri, le competenze, e il sacrosanto diritto.
La presentazione della candidatura di Berlusconi ha indispettito non solo i suoi avversari, ma la base stessa del PDL, i cosiddetti formattatori (cfr. Addio alle primarie del PDL, i formattatori salentini gridano la delusione.html ) che si lamentano perché si stavano preparando al ricambio generazionale e speravano in un minimo di democrazia con le primarie del PDL.
Da qualche anno a questa parte fanno sempre così: ci prendono completamente di sorpresa in modo che non possiamo organizzarci per presentare delle liste degne di questo nome, ci sbarrano l'accesso alla TV, e ci costringono a elezioni improvvisate e anticipate, ma concordate tra di loro, i matusa della politica calati dall'alto. Ed è chiaro quindi che porcellum+elezioni improvvisate daranno sempre i soliti risultati: la museruola al popolo e alle sue forze vive, e campo libero ai soliti inciuci, Berlusconi ha già dichiarato del resto, subito rifiutato, ma è tutto teatrino, di aprire all'uomo delle banche per eccellenza del PD, Renzi, secondo solo a Bersani (ma il PD dovrebbe chiamarsi per antonomasia PB).
Del resto l'annuncio della sua candidatura ha ricominciato a prestare il fianco alla solita spaccatura disastrosa, manichea e manipolatoria "Berlusconi si, Berlusconi no", dove tra i due litiganti il terzo gode e soffia sul fuoco,  versandoci pure l'olio: ha cominciato il kapò rotschildiano presidente del PE, Schultz che dall'alto della sua medaglia d'oro Nobel (cfr. cerimonia ieri: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/12/10/Nobel-la-Pace-Ue-Monti-Draghi-platea_7930276.html), si intromette con dichiarazioni inaudite e non richieste (cfr. Berlusconi è una minaccia per l'Italia ) -  e spuntano qua e la campagne massicce come minimo di cattivo gusto contro B.: i soliti diversivi per separare il paese e seminare  zizzania nel panorama italiano e farci dimenticare l'essenziale, cioé le leggi che stanno per approvare, il MES già approvato, e dulcis in fundo, la mancata riforma della legge elettorale.
E' chiaro che i Rotti ci vogliono far litigare su "Berlusconi si, Berlusconi no", che come un pendolo ipnotizza il popolo, sta al popolo non cascarci e organizzarci.
Perché se in altre sedi ho attaccato gli attacchi strumentali e finanziari a Berlusconi che avevano il chiaro intento e scopo di farlo desistere da alcuni suoi progetti e velleità sovraniste e popolari (tacciate di populiste), questa volta il giro è cominciato malissimo, ma starò a guardare: voterà o no la stabilità? Il bilancio? Lo sviluppo? Temo proprio di si, visto che lo ha dichiarato e visto che si tratta proprio dell'accordo dietro le quinte, verosimilmente per potere godere del lasciapassare in politica dei big player finanziari, di cui è sempre stato un border line, e potere godere di certa immunità contro attacchi speculativi alle sue aziende e alla sua persona dalla magistratura.
Prometterà sicuramente di eliminare l'IMU prima casa e di aumentare il contante, ma non basta assolutamente, e poi quale contante se la massa monetaria scarseggia matematicamente? (cfr. Pochi spiccioli all'Italia)
Prometterà di ridurre le tasse, OK, va benissimo, ma poi che fare con spread e debito pubblico? Tanto vale Silvio annunciare a reti unificate gli altarini che oramai il popolo sta capendo. O dobbiamo sperare che Nibiru si schianti sulla terra provocandone l'apocalisse, per sperare in un giubileo?
La demonetizzazione dei PIIGS continua, e nessuno di questi  lo dice chiaramente, interroga il parlamento o si indigna.
Nel frattempo è venuto fuori che la Deutsche Bank (cfr. http://www.stampalibera.com/?p=57157) ha truccato i conti occultando 12 miliardi di perdite per non ricevere gli aiuti UE – che portano la iella, oramai lo avranno capito anche i bambini – mentre l'Unione europea, però, per la precisione la sua famigerata Direzione Concorrenza, di cui tutti i commissari senza eccezione devono essere iniziati al Bilderberg, ha permesso gli aiuti di Stato tedesco alle banche tedesche in difficoltà, senza per questo subire le scure dell'UE in materia di Concorrenza. Si vede che gli aiuti nazionali sono più 'agevolati' di quelli UE...(cfr. Www.agenceurope.com e https://twitter.com/AgencEurope ).
Come vedete se l'Italia facesse la stessa cosa con le sue banche, avremmo subito qualche multa da pagare, così come abbiamo la multa del tutto iniqua, che sarebbe da non pagare avessimo le palle, per le quote latte artatamente limitate mentre tutti i produttori di latte europei protestano per le quote latte troppo generose, oppure i vari spezzatini suggeriti dall'UE, Eni/Snam e Finmeccanica, deprivate della golden share per ordine dell'UE (ENI, Enel, Telecom e Finmeccanica), il divieto per l'Alitalia di concentrarsi o di ricevere aiuti di Stato mentre le altre multinazionali di altri Stati possono spesso concentrarsi senza che l'UE batta ciglio, ad esempio nel caso Air France KLM, che si predestina a diventare la padrona di Alitalia, delle sue rotte, dei nostri cieli, e Suez Gaz de France che ha creato in tal modo un monopolio immondo soprattutto in Italia con Cofatech che poi per perdere le tracce ha cambiato nome: monopolio dall'abuso di posizione dominante nella nostra acqua pubblica nei rifiuti negli inceneritori nell'illuminaizone pubblica e in altri servizi elettrici per gli ospedali per non parlare di dighe elettriche e di Tirrena Power, quella che inquina in modo spudorato e letale il mare di Savona, ma li, contrariarmente all'Ilva nessuno dice niente. Per non parlare degli aiuti di stato consentiti a Ryanair, in modo del tutto fazioso e tirato per i capelli, dalla magistratura europea. O delle decisioni europee che costringono de facto i nostri comuni a privatizzare con bando di gara tutti i servizi pubblici locali, dall'acqua ai rifiuti e le spiagge demaniali concederle ai grossi player internazionali.
Hanno deciso di sacrificarci come maiali da scannare, e il peggio è che lo stanno facendo con la complicità, il tradimento, l'infamia di chi dice di rappresentarci. Ma chi ve lo ha chiesto? Fatevi da parte e lasciate spazio ai veri tecnici, i quali devono servire i politici i quali devono servire il popolo e i suoi fabbisogni, in nome di certo umanesimo di cui saremmo la culla e non il contrario, com'è il caso oggi, il popolo che serve i politici i quali si sottomettono ai tecnici, i quali adorano il dio denaro e profitto e servono i loro padroni occulti che tirano le fila e corrompono tutti i governi del mondo con la loro stampa moneta.
Io mi propongo per illuminare i politici provinciali che non hanno capito l'importanza, le trappole, le ingiustizie dell'UE o che avendole capite non sanno come fare. Sperequazioni geopolitiche insite nella scacchiera europea.
O che avendole capite, hanno sicuramente subito una sorta di anestesia ipnotica a giudicare dal voto del Trattato di Lisbona il 31/7/2008 (cfr. http://parlamento.openpolis.it/votazione/index/id/19831/sf_highlight/trattato+lisbona e qua al Senato http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Votel/0047/vot_a.htm ): impressionante, neanche un'astensione, neanche un voto contrario, non uno, dico bene, non uno ha votato contro quel famigerato testo, gli unici che non hanno votato erano assenti o in missione, di cui personalità di peso dal punto di vista tecnico-mondialista come la Emma Bonino, Amato, ben tre ex Presidenti della Repubblica (Cossiga, Scalfaro e Ciampi), nonché Andreotti, ma anche Veronesi e Cuffaro, Dell'Utri, De Gregorio e pochi altri. ecc. Perché consapevoli del rischio di essere giudicati un giorno per alto tradimento? Del resto molti degli assenti avevano già pagato il loro tributo all'altare del globalismo bancocratico e avevano ottenuto ampiamente le loro credenziali di fronte  ai padroni occulti del NOM, chi con i governi tecnici scellerati, chi con l'adesione al Bilderberg....E' lecito chiederci cosa succede in quei casi al Parlamento: voto sotto ipnosi, dietro ricatto, dietro minaccia, dietro ricompensa, per omertà? Le ipotesi sono lunghe...e del tutto legittime.
Un'ultima chicca: lunedì 3 dicembre sono state rese pubbliche le conclusioni per il vertice del Consiglio europeo del 13/14 dicembre – sempre ste date esoteriche, hanno rotto alla fine, ma pensano che non ce ne accorgiamo? - dove si prevede che il MES potrà istituzionalmente formalmente finanziare direttamente le banche dei paesi dell'eurozona: cioé quello che i nostri pappagalli di giornalisti chiamano fondo salvastati, in realtà sarà a tutti gli effetti e per statuto e per diritto divino un fondo salva-banche e pertanto affossa Stati. Per chi come noi sa come le banche creano moneta dal nulla, anzi da meno del nulla, dal nostro debito, questa dovrebbe essere la beffa delle beffe e provocare una rivoluzione di pensiero: tutto un popolo dovrebbe svegliarsi e non pagare, non prima di avere spiegato tutte le motivazioni in tutti i media. Ma la paura attanaglia i nostri politici che sanno che ciò equivarrebbe a un atto di guerra, e abbiamo i nostri coloni/invasori in casa, 113 basi NATO USA per farci desistere da mosse di questo tipo. Basterebbe che si sapesse, diffondere l'informazione per innescare un circolo virtuoso di presa di consapevolezza e di ripresa in mano della nostra sovranità senza aspettare il permesso di nessuno.
Perché è nostra, per Costituzione, che è al di sopra delle leggi, e le leggi traditrici vanno abolite così come i trattati internazionali. Ma noi aspettiamo da una vita una vita decente che non arriva, e questo perché? Per mantenere in vita una tecnocrazia non eletta che delibera sulla lunghezza delle banane e la consistenza dei piselli, le quote latte che possiamo produrre o i semini che non possiamo né vendere né scambiare, o gli OGM che dobbiamo mangiare, le scie chimiche che dobbiamo respirare, i farmaci che dobbiamo subire in caso di malattia; oppure i prodotti che dobbiamo importare per trattati commerciali UE, le persone che dobbiamo assumere a condizioni del loro paese d'origine, e tante altre imposizioni e prepotenze volte a toglierci dignità, personalità, storia, e libertà. In poche parole la bancarizzazione o la finanziarizzazione dell'economia. Per non parlare del debito fraudolento.
E' l'ora di ignorarli e di organizzarci. Di riprenderci il nostro paese, il nostro patrimonio e di stampare moneta. Paesi inaspettati e alleanze impreviste sorgeranno all'orizzonte, a partire dalla Grecia, il Venezuela, l'Argentina, la Russia, la Bolivia, l'Ecuador e tanti altri, forse tutto il bacino del Mediterraneo tranne inizialmente Israele e i feudi del petrodollaro, ma la nostra posizione farà macchia d'olio.

Cosa aspettiamo?

Nicoletta Forcheri
10 dicembre 2012

venerdì 7 dicembre 2012

Se sparisce l'iperbole



Se sparisce l'iperbole dall'orizzonte italiano, sparisce l'essenza stessa della nostra cultura  e con essa la libertà di esprimersi. Succede con il caso Sallusti, condannato per un'iperbole neanche scritta da lui. Un'iperbole che stranamente invece di riunire l'Italia nella difesa sacrosanta della libertà di espressione, ha trovato una sorta di muro di gomma, provocando persino reazioni tiepide, per non parlare di quelle compiaciute, della categoria, e altri infami silenzi. Vedasi la reazione di Barbacetto (1) che ribadisce il concetto di "reato grave" mentre Sallusti sta tenendo un discorso di difesa del principio e della categoria che è anche la sua. Vuoi per pavidezza,vuoi per vigliaccheria, vuoi per plagio, non si rendono conto, i colleghi, che così facendo stanno firmando la loro stessa condanna a morte. [i-pèr-bo-le] s.f.
  • 1 Figura retorica che consiste nell’ingigantire o diminuire la realtà per rendere più incisivo il proprio discorso (p.e. te l’avrò detto mille volte) 1 sf figura retorica consistente nell’esagerazione, per eccesso o per difetto, di un concetto oltre i limiti del vero.
Iperbole dolosamente ignorata dalla società ignorante,  sotto influenza aliena, plagiata. Una ipnosi di massa che fa confondere i significati, capovolgere le nozioni, non riconoscere le figure e disconoscere le elementari regole della retorica. E questo spiega la reazione della massa. Plagio, “assoggettamento di una persona al proprio volere fino ad annullarne l'autonomia intellettuale e psicologica”: è un caso che tale reato sia stato cancellato proprio dalla magistratura? (cfr. Euroschiavi, di Marco Della Luna).

Che cosa aspettarsi da un popolo bue completamente plagiato nell'assoggettamento totale? Non un granché, prima di averlo decondizionato, con un'opera amorevole fatta di pazienza, dedizione e ingratitudine, oltre che di competenze acquisite e di controllo di sé. E questo sarebbe il compito anche dei giornalisti. Ma lo fanno? No. 

 Un popolo che sotto effetto di plagio, si fa continuamente menare per il naso, esattamente come i buoi condotti dall’anello nelle narici, in tutte le questioni attinenti alla sua stessa libertà e sovranità, come quella di emettere moneta, deciderne la quantità e la destinazione della stessa? E che sotto effetto di plagio e di specularità scimmiesca continua a vituperare i pochi che dicono o fanno qualcosa a loro vantaggio, solo perché marchiati dalla propaganda dei veri occulti padroni del sistema? Manipolati dagli stessi nella loro rabbia revanscista e voglia di  punizione collettiva di tutta una casta. A che pro?

 Un popolo, plagiato nel credere, supino, che Sallusti abbia dichiarato il falso, e che "adesso paghi, come tutti", visto che “anche quelli della casta devono pagare”, del resto “ha sempre difeso Berlusconi”, e “lui fa parte della casta” come gli altri, tutte frasi ricorrenti sul net persino dai più insospettabili dei “complottisti”. Intelligente, Sallusti, ha rigiocato la carta dell'iperbole, o del paradosso, persino nella reazione, 'violando'  i domiciliari e recandosi in ufficio venerdì, per smascherare la sproporzione e l'iniquità della pena, e confidare in un sussulto della società, dei giudici, della politica, della gente, delle persone. Un sussulto che è mancato crudelmente in quella che è una lotta umana e degna  per un principio, quello dell'inviolabilità degli uffici stampa, platealmente violato l'altro giorno, e della sacralità della libertà di stampa, purtroppo già gravemente intaccata. 

 Il popolo bue è plagiato, i giornalisti alcuni si, altri vigliacchi e i suoi nemici, maestri in retorica, usano quest'ultima contro di lui e quello che rappresenta... 

 Perchè lui, Sallusti, rappresenta due giornali che non hanno fatto altro che diffondere notizie vere in contrasto con il pensiero dominante su banche, tecnocrazia, e persino signoraggio. Mentre  se si dovessero arrestare tutti quei giornalisti che hanno scritto il falso e/o esagerato e/o che abbiano difeso opinioni non allineate, le carceri sarebbero piene, soprattutto se a giudicare il falso è una magistratura che non è super partes, e si sente vittima, ma è solo vittimista, di un presunto attacco dove sono stati semplicemente esagerati certi termini come 'costretto', 'assassinato' e 'pena di morte', per illustrare meglio una causa. 

 Sallusti è condannato per falso tramite un falso. Primo perché l'articolo incriminato, è falso che lo abbia scritto lui, lo ha scritto Farina sotto mentite spoglie "Dreyfus", per recondite e misteriose questioni di 'servizi segreti', da approfondire ( Sallusti ne avrebbe scritto un altro, incriminato pure lui, ma non l'ho trovato).

 Sallusti sarebbe quindi passibile di ‘omesso controllo’, altra nozione obbrobriosa per la libertè di stampa, essendo notorio che è matematicamente impossibile verificare ogni singola parola ogni santo giorno: pertanto, se si comincia ad applicare tale fazioso reato a tutti i direttori di quotidiani, si apre la strada a qualsiasi tipo di abuso censorio e a qualsiasi arresto arbitrario per questioni personali e altri reati di opinione. 

 E' falso poi che sia stato dichiarato il falso: nel contesto dell'iperbole, la tredicenne sarebbe stata costretta dal giudice ad abortire. Un'iperbole non va presa alla lettera, e questo sia giudici che giornalisti lo sanno. Ma è altrettanto vero che è opinabile il fatto che una minorenne non autonoma finanziariamente abbia la piena facoltà di decidere e di scegliere se tenersi un neonato....Qua c'è un margine di dubbio molto ampio, inversamente proporzionale al grado di libertà effettiva di cui può effettivamente godere una minorenne in quelle condizioni. 

 A parte che  quanto sia stata costretta, al limite, è poco pertinente per la difesa del diritto alla nascita. Perché si trattava di una generica astrazione iperbolica che prende spunto da un  fatto concreto, messo volutamente in secondo piano, per assurgere alla generalità della perorazione di una causa.

E' falso infine che Sallusti non abbia mai voluto rettificare la notizia poiché egli non ha mai ricevuto la richiesta in tal senso, stando a quanto afferma. L'ha rettificata e se ne è scusato, tardivamente, Farina, in Parlamento, che è stato esonerato della pena. Sallusti non si è piegato, per questo adesso paga. 

 Infine è opinabile che si sia trattata di diffamazione, in quanto nell’articolo incriminato non figurano mai i nomi dei protagonisti, né quelli del giudice, né quelli dei genitori e della ragazza, poiché come detto sopra, è chiaro che siamo in un genere retorico di strenua difesa di un concetto, il diritto alla vita degli embrioni, che prende solo come spunto il fatto concreto, lo prende come scusa per approfondire un'idea, un'opinione. 

 Viceversa è verissimo che i magistrati si sono accaniti, aggravando una pena pecuniaria di 5000 euro, che è la prassi in questi casi, con l'arresto a 14 mesi, fino alla negazione della condizionale per la “pericolosità” del soggetto,  la sua "spiccata capacità a delinquere, dimostrata dai precedenti penali dell'imputato" (solo sette condanne di diffamazione), e una "illecita strategia di intimidatrice intolleranza, di discredito sociale, di sanzione morale, diretta contro il magistrato" si legge nelle motivazioni della Cassazione. 

 Un reato di opinione trasformato in reato di falso che prende in realtà origine dalla colpa di lesa maestà della magistratura. Un accanimento tanto più odioso e manipolatorio, "doloso", quanto  i magistrati e gli avvocati conoscono benissimo la retorica e le sue figure, di cui l'iperbole, usata quotidianamente per illustrare e difendere le varie argomentazioni. 

 Senza l'iperbole sparisce infatti l'arte oratoria di politici e avvocati, di innamorati e poeti, di commercianti e comici: vi par poco? 

 Senza l'iperbole sparisce la satira. 

 Sparisce infine l'arte letteraria di quel gran maestro di giornalismo che fu I. Montanelli, fondatore  del Giornale che si esprimeva in un linguaggio colorito, barocco, espressivo e iperbolico, e non è certo un caso che il suo migliore allievo Travaglio, che usa l'iperbole in tutte le sue comparse oratorie, e che l'ha usata estensivamente contro B., pur trovandosi dall'altra parte della “barricata”, dalla redazione del Fatto Quotidiano di Barbacetto, sia l'unico a difenderlo per una questione di principio. 

 Ma non è abbastanza, Travaglio, dov'è la tua verve oratoria e il tuo stile iperbolico, per difendere tutti voi e la libertà di stampa di tutti noi? 

 Come mai tu, maestro di iperboli contro B. e colleghi, non hai mai scontato la prigione? Forse perché hai sempre difeso la magistratura bancaria? 

 Viceversa non si può spiegare l'accanimento su Sallusti, se non si pensa al suo ruolo di direttore di Libero e del Giornale, due quotidiani che hanno pubblicato articoli di fuoco contro la bancocrazia, (cfr Monti lavorava per il nemico dell'Italia, 4 dic 2012), e numerosi articoli del Giornale contro la dittatura dell'euro, il signoraggio e la sovranità monetaria, Ida Magli e Magdi Allam (cfr. Basta moneta unica. L'Italia ora torni a stampare valuta), e altri (cfr. http://www.ilgiornale.it/search) Ma poi Dreyfus, lo pseudonimo non poteva essere più profetico e azzeccato. Dreyfus rimanda infatti all'affaire omonima, un caso eclatante di errore giudiziario nei confronti di un ufficiale ebreo dell'esercito francese, nella Francia della terza Republica, ingiustamente accusato di tradimento e condannato ai lavori forzati a vita nel 1894 – per avere presuntamente passato dei documenti al nemico, cioé ai tedeschi. In un clima intriso di antisemitismo, l'affaire Dreyfus divise due campi, gli 'internazionali', favorevoli a scoprire la verità a tutti i costi, che volevano riaprire il processo, campo difeso dallo scrittore Emile Zola con il suo J'accuse  sui quotidiani, lettera diretta al presidente della Repubblica che faceva tutti i nomi del depistaggio e degli errori giudiziari, e quelli per la ragion di stato, nazionalisti e reazionari, che furono persino tentati di ristabilire un regime autoritario cercando di organizzare un golpe. L'innocenza del condannato verrà poi completamente ristabilita, solo dopo dieci anni di detenzione, e la grazia ricevuta dal presidente della Repubblica.

 Mutatis mutandis, l'affaire Sallusti potrebbe diventare la metafora di un'affaire Dreyfus all'italiana, con due campi, questa voltain un clima intriso di anticristianesimo, o i valori che esso rappresenta:  tra nazionalisti e internazionalisti, tra garantisti e anti garantisti, tra ligi a una magistratura bancaria e contrari alla stessa, oppure semplicemente  tra  i plagiati e i non plagiati, tra gli antiperbolici e gli iperbolici... i secondi con più margine di espressività... e ciò a prescindere dal campo di appartenenza, pro o contro B. ossessione tutta italica ma inculcata dai nostri coloni e ancora operante persino in casi come questi.   

 Nicoletta Forcheri 6 dicembre 2012   

domenica 25 novembre 2012

Continuate così, facciamoci del male

MA SE INVECE GUARDASTE I FATTI ?
Postato il Sabato, 24 novembre @ 14:37:07 CST di davide

EconomiaDI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info


Gli economisti della falange Monti, Issing, Draghi, Grilli ecc obbediscono a teoremi economici fasulli sapendo di farlo. Li pagano milioni per questo, servono gli interessi degli speculatori del Vero Potere e tutto è chiaro. Il fatto che la realtà vada completamente nella direzione opposta a ciò che proclamano non li tocca. E vabbè, è ovvio, li pagano milioni, sono anche dei criminali.
Ma quello che non capisco, se non pensando cose piuttosto miserabili, è perché gli economisti italiani della falange “noi siamo quelli buoni” facciano la stessa cosa. Nessuno li paga milioni, non hanno neppure speranza di passare dall’università di Poggiolino Padano a Harvard. Perché quindi dicono cose che la realtà gli smentisce ogni quarto d’ora e non la piantano?

sabato 17 novembre 2012

Disegno di Legge sul signoraggio bancario


Disegno di Legge sul signoraggio bancario

"L'obiettivo immediato del progetto di legge è la riacquisizione della rendita da sovranità monetaria, attraverso una zecca o una banca di stato al cui interno operi un organo consultivo dei Produttori, dalla Confapi alle Associazioni sindacali, e delle Associazioni dei consumatori. Il tutto nel rispetto degli attuiali Trattati internazionali che ingabbiano il nostro paese e l'economia italiana. Ma siamo ben pronti a ad andare oltre, e a chiedere anche l'uscita dall'euro se, dopo il primo passo, e dopo aver verificato la disponibilità della BCE a non frapporre ostacoli al nostro legittimo obbiettivo, dovesse fallire un'azione concertata di tutti i paesi membri per cambiare la natura privatistica della Banca centrale dell'UE" 

domenica 28 ottobre 2012

Berlusconi e la sovranità monetaria

Fonte: http://www.stampalibera.com/?p=54944

Nino Galloni su Rai Utile parla di signoraggio il 20 dicembre 2007, il giorno dopo Rai Utile guarda caso chiude:

    

 Oggi in conferenza stampa Berlusconi parla attraverso le righe dello strozzinaggio europeo nei confronti dell'Italia, definendo però l'Italia una dittatura, si, ma della magistratura. Soprattutto dal minuto 13, Berlusconi parla di sovranità monetaria, e fa il paragone con il Giappone. Questo è l'unico link che si trova sul net, al momento, con il video sedicente integrale della conferenza stampa di oggi 27 ottobre 2012, ma noterete che è tagliato all'inizio e alla fine, ad esempio è scomparso  il pezzo  dove dichiara, in puro stile complottista anti massonico, che è stato condannato con la sentenza della Cassazione n. 2666. Notate anche che il video non è scaricabile: http://www.fanpage.it/la-conferenza-stampa-di-berlusconi-in-diretta/

Del resto non essendo la prima volta che affronta questo tipo di tematiche, riporto qui sotto un video di Ballarò del 5/4/2004 anch'esso purtroppo tagliato, si potrà comprendere la persecuzione di cui è stato
vittima (1):

 

(E questo per evitare i commentini dei soliti disinformati che diranno, si, ma perché lo dice solo adesso?). Lo dice da anni, ma poi gli piovono attacchi internazionali addosso, o incidenti come la duomata sui denti due giorni (13.12.2009) dopo l'editoriale di Ida Magli sul signoraggio (11.122009) (2). Nonostante ciò, il Giornale ha continuato imperterrito a pubblicare articoli di questo tipo (3).

 Qua un altro intervento del mese scorso dove lo dice chiaramente: il grande imbroglio è l'euro, criticando l'assenza di una banca centrale europea non pagatrice di ultima istanza, con dure parole contro una "Germania egemonica"

:   

 Berlusconi ha fatto dietrofront sulla volontà di lasciare la politica dopo la conferma della sua condanna per una inezia. Parla un Berlusconi stanco, stretto tra le minacce, impaurito, che non ha neanche più voglia di fare battute,  'costretto' a rimanere in campo forse per evitare l'arresto, ma più probabilmente per rimanere ancora in vista, e in vita, onde evitare le brutte punizioni dei fratelli sui 'devianti'. Il sacrificio satanista rituale del suo amico Gheddafi insegna (4).

 Ma il suo schieramento è stretto da ogni dove, l'arresto del direttore del suo Giornale, l'attacco borsistico a Mediaset e la penale pagata a De Benedetti per il Lodo Mondadori ne hanno ridimensionato l'antico splendore. Senza contare il ridimensionamento di intimazione della Lega per avere votato contro MES e Fiscal Compact al parlamento, e l'attacco prossimo venturo a Finmeccanica, per darla in pasto ai soliti fratelli di Monti, che in un momento più unico che raro in rai, a L'Ultima Parola del 26 ottobre, viene duramente stigmatizzato dall'autore Estulin, del Club Bilderberg:

   

 Infine come non citare, in questo processo di deumanizzazione crescente, il bambino rapito da scuola dalle autorità e sottratto ai genitori in una casa famiglia? E il fatto che non sia che uno dei tanti bambini sottratti ingiustamente alle famiglie? E il fatto che sia proprio Mediaset a raccoglierne il pianto di una mamma composta sia pur disperata? (5)

 Come non citare  l'arresto di un giornalista per un pezzo che non ha scritto e di cui non è stato compreso, appositamente, il registro letterario? E nel cui articolo non erano neanche citati i nomi dei sedicenti diffamati? Condannato con una sentenza falsa per un presunto falso di un registro letterario dove non si riportano i nomi? (6)

 Come non citare i tantissimi casi di connazionali costretti a dormire in macchina dopo esser stati sfrattati, e quel caso documentato di una famiglia sfrattata, la cui macchina è stata sequestrata perché non in regola con bollo e assicurazione? Poi non si stupiscano lorsignori se il popolo 'si da alla macchia' ...

 Altro accadimento agghiacciante quel maestro elementare di 58 anni, presunto anarchico, cui è stato fatto subire un TSO e fatto morire di stenti, legato al letto, senza cibo né acqua, il tutto doverosamente filmato. 

Come non notare che nel frattempo la lingua satanista regna sovrana con frasi del tipo "Grazie a me l'Italia non è diventata una colonia" pronunciata da Monti? Viviamo in una fanta realtà sempre più orwelliana, sempre più manipolata, dove gli umani hanno perso la bussola e il buon senso, si stanno deumanizzando, alcuni dicono transumanizzando. Berlusconi dice le cose giuste e noi siamo a questo punto perché il popolo italiano è caduto lesso come una patata nella manipolazione mediatica e della magistratura contro di lui. Perché se il popolo si fosse stretto intorno a lui per quelle due o tre cose fondamentali che ha fatto (contratti energia con Russia, Venezuela e Libia, eliminazione ICI, aumento del contante) e quelle altre due o tre che voleva fare (non intervenire in Libia, eliminare i derivati agli enti pubblici e  ricordo la legge di rinazionalizzazione della banca d'Italia) (7) adesso non saremmo a questo punto. Un uomo isolato non può combattere senza il popolo che lo sostenga, da solo, contro NOM e mondialismo. Io vi avevo avvertiti, non che Berlusconi sia un santo né che io condivida  il suo programma, anzi, ma comunque il popolo non doveva cadere nella trappola della sua diabolizzazione essendo lui l'ultimo eletto dal popolo che ha cercato di fare qualcosa.

 Colpa vostra.

 A meno che non siate definitivamente un gregge, in tal caso, meritate la fine di tutti i greggi. Essere guidati dai pastori, prima al pascolo, poi alla stalla e poi al macello.

 Nicoletta Forcheri 27 ottobre 2012

 Riferimenti: 1) La mia pazza idea, Bankitalia stampi moneta, (1 giugno 2012):  http://www.stampalibera.com/?p=46521

2) Quella sovranità monetaria in mani private,  Ida Magli, 11 novembre 2009 : http://www.ilgiornale.it/news/provocazione-quella-sovranit-moneta-mani-private.html

 3) Vedasi una semplice ricerca sul Giornale 'sovranità monetaria':  Ricerca Ida Magli Sovranità monetaria su Il Giornale

 4) Video al tg1: http://www.youtube.com/watch?v=H7ZGOmxV5Zk - Video completo: http://www.youtube.com/watch?v=BQTeO-RlnJk&bpctr=1351524260

5) http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/servizi/353954/figli-contesi-nuovo-choc---esclusivo.html 6) l'articolo di oggi 29 ottobre 2012 di Sallusti sul Giornale, è molto esplicito, ma non è l'unico (cfr. http://www.ilgiornale.it/news/interni/liberi-monti-forse-pdl-850783.html)

 7) Legge di rinazionalizzazione di Bankitalia: http://www.stampalibera.com/?p=3954 Altri rif. Berlusconi, Monti e il complotto internazionale, (12/11/2011): cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/2011/11/berlusconi-monti-e-il-complotto.html http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/2011/01/le-solite-coincidenze.html

giovedì 25 ottobre 2012

ABBIAMO MENO DI 24 ORE


ABBIAMO MENO DI 24 ORE

Diritto di rettifica

 Ve lo ricordate il diritto di rettifica? Quella norma allucinante contenuta nel Ddl Intercettazioni che estendeva alla rete una serie di obblighi che avevano un senso se pensati nel 1948 per la carta stampata? Avevamo lavorato molto, io e voi, su questo blog, per scongiurarla. E ci eravamo riusciti, riuscendo a a far passare il nostro emendamento in Commissione Giustizia. Ecco l'ultimo l'annuncio che ne avevo dato. Poi il Ddl Intercettazioni si era arenato. Ma non si sono dati per vinti: il diritto di rettifica applicato al web 2.0 è stato ripresentato, grazie al caso Sallusti, ed è più feroce e inconcepibile di prima. E il Senato l'ha già approvato.

 Abbiamo meno di 24 ore di tempo. E' la vendetta dei partiti contro il web che gli ha rotto il giochino. Per spiegarvi perché, faccio anch'io copia-incolla delle parole di Guido Scorza, una nostra vecchia conoscenza, riprese anche dal blog di Alessandro Gilioli che aggiunge carinamente gli indirizzi email dei responsabili.

 Ma prima vi dico una cosa. Non solo io non rimuoverò un singolo bit da questo blog, ma annuncio anche la formazione di un'associazione che tutelerà tutti i blogger, compreso me stesso, dall'avanzata di questo medioevo di barbari dell'informazione.

LA VENDETTA DEI PARTITI SULLA RETE

Dal blog di Gilioli via il blog di Scorza sul Fatto.

«Tutte le “testate giornalistiche diffuse per via telematica” – definizione tanto ambigua da abbracciare l’intero universo dell’informazione online o nessuno dei prodotti editoriali telematici – saranno obbligate a procedere alla pubblicazione delle rettifiche ricevute da chi assuma di essere stato ingiustamente offeso o che i fatti narrati sul suo conto non siano veritieri.

In caso di mancata pubblicazione della rettifica entro quarantotto ore, si incapperà in una sanzione pecuniaria elevata fino a 25 mila euro ma, prima di allora, si correrà il rischio di essere ripetutamente trascinati in Tribunale ingolfando la giustizia e facendo lievitare i costi per difendere il proprio diritto a fare libera informazione.

Proprio mentre la Cassazione prova a mettere un punto all’annosa questione dell’applicabilità della vecchia legge sulla stampa all’informazione online, escludendola, il Senato, la riapre stabilendo esattamente il contrario: la legge scritta per stampati e manifesti murari si applica anche ad Internet.
Ce ne sarebbe abbastanza per definire anacronistica e liberticida la disposizione appena approvata dalla Commissione Giustizia del Senato ma non basta.
La portata censorea di questa norma è nulla rispetto a quella di un’altra disposizione contenuta nello stesso provvedimento appena licenziato dal Senato: l’art. 3, infatti, stabilisce che “fermo restando il diritto di ottenere la rettifica o l’aggiornamento delle informazioni contenute nell’articolo ritenuto lesivo dei propri diritti, l’interessato può chiedere ai siti internet e ai motori di ricerca l’eliminazione dei contenuti diffamatori o dei dati personali trattati in violazione della presente legge”.
E’ una delle disposizioni di legge più ambigue ed insidiose contro la Rete che abbia sin qui visto la luce perché è scritta male e può significare tutto o niente.
Una previsione inutile se la si leggesse nel senso che chiunque può chiedere ciò che vuole a chi vuole, senza, tuttavia, che il destinatario della richiesta sia tenuto ad accoglierla.
Una previsione liberticida se, invece – come appare verosimile – finirà con l’essere interpretata, specie da blogger e non addetti alle cose del diritto, nel senso che, a fronte della richiesta, sussiste un obbligo di rimozione.
In questo caso, infatti, assisteremo ad una progressiva cancellazione dell’informazione libera e scomoda online, giacché, pur di sottrarsi alle conseguenze della violazione della norma o, almeno, non trovarsi trascinati in tribunale, blogger, gestori di forum di discussione, piccoli editori e motori di ricerca, finiranno con l’assecondare ogni richiesta di rimozione.
Sarebbe la fine della Rete che conosciamo e la definitiva prevaricazione della voce del più forte sul più debole.
Esattamente il contrario di ciò di cui avremmo un disperato bisogno in un Paese come il nostro che vive, da anni, il problema della mancanza di informazione libera: una norma che punisca chiunque provi a censurare, imbavagliare o mettere a tacere un blogger o chiunque faccia informazione.

Domani il testo approda all’assemblea di Palazzo Madama per la discussione ed il voto definitivo: ci sono meno di 24 ore per salvare quell’informazione online che, ovunque nel mondo, sta dando prova di rappresentare la più efficace alleata di ogni società democratica contro i soprusi e le angherie di ogni regime palese od occulto».
Ringraziamo quindi tutta la Commissione, in particolare il senatore Filippo Berselli (PdL: berselli_f – chiocciola – posta.senato.it oppure on.filippo.berselli – chiocciola - studioberselli.com) e la senatrice Silvia Della Monica (Pd:dellamonica_s – chiocciola – posta.senato.it).
Sono ovviamente indirizzi mail pubblici, presenti nelle pagine ufficiali sul sito del Senato.

sabato 20 ottobre 2012

Intervista di Zagami a Marco Saba su SevenRadio

L'intervista di Leo Zagami a Marco Saba andrà in onda venerdì 19 ottobre alle 21.30 su www.sevenradio.it e radio associate. Sul sito www.sevenradio.it sarà disponibile in diretta.

Alle 23.30 su Ultima Parola, Rai2, potrete di nuovo seguire un intervento del Prof. Nino Galloni.

venerdì 19 ottobre 2012

Brescia: SABATO 27 OTTOBRE ALLE ORE 17


FEDERITALIA
vs
EQUITALIA E LE BANCHE

IN PORTA
IL PERITO SANTE SCIAN
ALL’ATTACCO
WALLY BONVICINI PRESIDENTE DI FEDERITALIA

E UN MERAVIGLIOSO PUBBLICO
CHE HA VOGLIA DI RIPRENDERE IN MANO
LE REDINI DELLA PROPRIA VITA.

E’ SOLO UN SUGGERIMENTO
...siete tutti invitati all’incontro
Tutti a BRESCIA!
SABATO 27 OTTOBRE ALLE ORE 17
Oratorio S.Maria in Silva, Via Sardegna 24, Brescia.

giovedì 18 ottobre 2012

Signoraggio effettivo e rendita monetaria in Parlamento

Seduta alla Camera del 17 ottobre 2012. Parla anche di Zecca nazionale e rendita monetaria

mercoledì 17 ottobre 2012

FMI sfata lo spauracchio dell'inflazione in caso di stampa moneta in mano allo Stato

Fonte: http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/2012/09/fmi-smonta-lo-spauracchio-del-rischio.html
 Traduzione a cura di Nicoletta Forcheri http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/

Il Chicago Plan era stato previsto e promosso dai nostri migliori economisti negli anni ’30 (Henry Simons, Irvin Fischer, Doulas et al) per tirar fuori la nazione dalla Grande Depressione. Prevedeva di nazionalizzare il sistema privato della Federal Reserve; di attribuire la facoltà di creare l’offerta monetaria unicamente al governo e di eliminare definitivamente la cosiddetta riserva frazionaria. E’ il modello del deputato attuale Dennis Kucinich NEED Act (National Emergency Employment Defense Act – Atto di emergenza nazionale per la tutela del lavoro) introdotto attualmente al Congresso con il nome “HR 2990.” Kumhof presenta i risultati dello studio all’8° Conferenza dell’Istituto Monetario americano, presso il centro dell’Università di Chicago alle 9,30 venerdì 21 settembre 2012. Lo studio conclude che :
“Il Piano Chicago potrebbe notevolmente ridurre il ciclo di volatilità del business causato dai rapidi mutamenti negli atteggiamenti bancari nei confronti del rischio al credito, eliminerebbe rischi di corse agli sportelli e provocherebbe la riduzione immediata ed estesa dei livelli di indebitamento sia nel pubblico che nel privato. Nel privato, emettendo moneta statale, che rappresenti valore nel commonwealth [o una determinata comunità, Ndtr] e non debito, che è il principale valore liquido dell’economia attuale, mentre le banche si concentrerebbero sulla loro forza, sull’ampliamento del credito ai progetti di investimento che richiedono un controllo e una perizia nella gestione del rischio… Questa abilità a generare e a vivere con un tasso stabile di inflazione pari a zero è un grosso risultato perché risponde alla dichiarazione confusa degli oppositori della stampa moneta in monopolio pubblico esclusivo, cioè che tale sistema causerebbe alti tassi d’inflazione. Non vi è nulla nel nostro contesto teorico che possa dimostrare tale affermazione e, come visto alla Sezione II, anche nella storia monetaria delle società antiche e delle nazioni occidentali vi sono pochissimi elementi per avvalorarla.”

lunedì 15 ottobre 2012

Anche i semi nel mirino di Bankenstein


Semi proibiti: Bruxelles vieta la nostra sovranità alimentare

Matteo Marini
Dall’assalto alla sovranità monetaria (basti guardare l’approvazione del Fiscal Compact e/o del Mes) all’attacco alla sovranità alimentare. L’Unione Europea sembra che voglia, di fatto, smantellare pian piano tutti gli assi che ogni Stato membro tenta di giocarsi per mantenere un minimo di autonomia. Tutto ruota attorno ad una direttiva comunitaria – in vigore dal 1998 – che stabilisce come la commercializzazione e lo scambio di sementi sia di solo appannaggio delle ditte sementiere (come la Monsanto). Agli agricoltori questo commercio è vietato.....
Molte le realtà associative di volontari che si sono costituite per opporsi a questa assurda regolamentazione, distribuendo sementi presenti fuori dal catalogo ufficiale delle multinazionali.
Come se non bastasse, la Corte di Giustizia europea, tarpando le ali anche a questi timidi tentativi di “ribellione”, ha ribadito – con una sentenza datata 12 luglio – l’assoluto divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo. La sentenza, quindi, mette fuorilegge tutte le associazioni che si occupano di questo. Altro conflitto “istituzionale”, si sta verificando anche dentro i nostri confini. La Regione Calabria, dopo aver emanato una legge che favorisce la commercializzazione di prodotti regionali, si dovrà scontrare con il governo nazionale di Mario Monti. Il Consiglio dei Ministri ha per l’appunto fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro questi provvedimenti di agricoltura a “chilometro zero”.
Secondo il governo dei tecnici, la normativa regionale in questione prevede delle disposizioni che – favorendo i prodotti calabresi – ostacolerebbero la circolazione di tutte le merci in contrasto con i principi comunitari. Il messaggio che si vorrebbe far passare, quindi, è che la circolazione di merci regionali sia quella avvantaggiata, rispetto a quella meno libera dei prodotti extraregionali. Controllando le sementi, le multinazionali avranno vita facile per introdurre le colture Ogm, nocive per gli esseri umani (come abbiamo già documentato dalle pagine del nostro giornale). Perché continuare a parlare di questo? Perché ribellarsi? Perché, come scriveva il drammaturgo Václav Havel, «Chi si adatta alle circostanze, le crea».
Libre