giovedì 14 giugno 2012

Italia e Grecia: Stessa BCE , stessa macelleria

Quest'uomo non sta facendo gli interessi della nazione


Quest'uomo non sta facendo gli interessi della nazione. Ci sta svendendo. Ci sta affondando. E lo fa in piena consapevolezza.



di Sergio Di Cori Modigliani
Subdolamente, il sole24ore, ieri mattina, titolava “Schnell frau Merkel!”.
L’idea di base consisteva nel ricordare ai propri lettori, a nome della Confindustria, che la situazione italiana oggi, sarebbe –secondo loro- com’era nell’ottobre del 2011 quando decisero di eliminare Berlusconi.
Ricorderete che, in quei tumultuosi giorni, il quotidiano economico titolò “Fate presto” con anomale lettere cubitali, schiacciando il campanello d’allarme.
Il secondo significato, retrostante questo titolo, consisteva nel fornire un viàtico d’accompagnamento per il ragionier vanesio che stava partendo per Berlino, incitandolo a metter fretta alla Merkel, sapendo che a Berlino, a Wall Street, alla borsa di Londra, ilsole24ore è un giornale che viene letto quotidianamente con la lente d’ingrandimento, con il microscopio e con esperti interpreti di cose italiane, per comprendere che cosa stia accadendo nel nostro paese.
La Merkel ha risposto –ed era fin troppo chiaro che la frase era rivolta all’industria italiana- addirittura di persona. In un breve commento rilasciato a un giornalista di Der Spiegel ha detto: “L’Italia è un paese solido che sta facendo molto bene. E’ un momento delicato e ne siamo consapevoli. Non c’è fretta. Non c’è alcuna fretta”. Fine della trasmissione.

FARAGE: Col salvataggio della Spagna fallisce l'Italia



Grazie a Byoblu per la trascrizione:

Per salvare la Spagna, indebitate del doppio l'Italia

 Strasburgo - 13 giugno 2012 - L'intervento di Nigel Farage al Parlamento Europeo.

 Questo accordo non migliora le cose: le peggiora. Cento miliardi di euro sono stati accordati al sistema bancario spagnolo, e il 20% di quei soldi deve venire dall'Italia. L'accordo prevede che gli italiani debbano prestare soldi alle banche spagnole al 3 per cento, ma per trovare quei soldi, devono indebitarsi sui mercati al 7 per cento. E' veramente geniale, non trovate? Veramente brillante!

 Insomma, quello che stiamo facendo con questo accordo è che stiamo accompagnando paesi come l'Italia all'esigenza di salvarsi da soli. In aggiunta, ricarichiamo con un ulteriore 10 per cento il debito pubblico spagnolo e vi dico una cosa, che ogni analista bancario vi direbbe: cento miliardi non risolvono il problema bancario della Spagna: dovrebbero essere oltre quattrocento! E con la Grecia che barcolla in bilico sull'orlo dell'uscita dall'Euro, il vero elefante nella stanza è che quando la Grecia se ne va, la BCE, la Banca Centrale Europea, falisce. Andata!

 Ha 444 miliardi di euro di esposizione verso i paese salvati e per sistemare la situazione dovreste chiedere immediata liquidità all'Irlanda, alla Spagna, al Portogallo, alla Grecia e all'Italia. Non ce la potete fare, no! E' un fallimento totale ed assoluto. Questa nave, l'Euro Titanic, ha impattato contro l'iceberg ed è triste ma, semplicemente, non ci sono abbastanza scialuppe di salvataggio.

Mario Monti c'ha la mamma troika


La troika è lui, uno e trino.

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 Mario Monti ha parlato questa mattina alla Camera. Dopo la riunione di ieri sera, in cui ha chiesto ad Alfano, a Bersani e a Casini di avere pieno supporto sul processo di cessione di sovranità nazionale (come se la mozione di fine gennaio non fosse sufficiente), questa mattina ha detto che tutto sommato possiamo stare tranquilli, perché da noi la troika non è stata necessaria: abbiamo fatto da soli, evitando il commissariamento.


 Del resto, quand'è che mamma e papà ti lasciano fare da solo? Quando dimostri di essere un bambino responsabile, ovvero di fare ciò che ti viene detto di fare senza neppure bisogno di essere sgridato. Ed è indiscutibile che noi, a differenza della Grecia, ci siamo messi subito, diligentemente a fare i compiti. Ma sarà così vero, poi, che nonostante le apparenze la troika da noi non sia intervenuta?

 Vediamo un po'. La Troika, in gergo, è il trio composto dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. Se grattiamo un po' la vernice sotto alla carta patinata, è risaputo che Mario Monti in Commissione Europea è di casa, essendo stato commissario per decenni, tanto da essere definito il vero burocrate europeo per eccellenza (tra l'altro, essendo anche stato costretto alle dimissioni per l'affare Santer). Nel Fondo Monetario Internazionale, invece, è direttamente membro del board di governatori, per cui è libero di esercitare la sua influenza così come di subirla dall'attuale presidenza di Christine Lagarde. Alla Banca Centrale Europea, per finire, c'è Mario Draghi, vicepresidente e managing director di Goldman Sachs fino al 2005, anno in cui Monti è diventato International Advisor della grande banca d'affari (qualche anno prima che ci finisse poi anche suo figlio). Negli stessi anni, Goldman Sachs aveva fatto sparire come per incanto il debito greco dai bilanci, semplicemente ridenominandolo in euro, si era presa i 300 milioni di cachet e aveva lasciato la Grecia pronta per essere travolta dalla crisi, che poi sarebbe stata gestita dal suo vicepresidente, Draghi, una volta divenuto presidente della BCE. Ma per non farsi mancare niente, Monti e Draghi sono anche colleghi al Gruppo Bilderberg e, indirettamente, compartecipi di strani rimpasti di potere. Collega banchiere di Draghi era Lucas Papademos, ex vicepresidente BCE, membro della Trilaterale e messo a capo del governo greco al posto del povero Papandreou (che aveva osato persino indire un referendum). Ma collega banchiere di Draghi era anche il predecessore di Draghi alla presidenza della BCE, il quale ora sostituisce lo stesso Monti a capo dell'area europea della Trilaterale: tale Jean Claude Trichet. Non si può dire dunque che, con tali e tante parentele, il nostro presidente del Consiglio sia poi così estraneo anche alla BCE stessa. E non ci stupiremmo che il suo prossimo incarico possa essere proprio all'Eurotower. Se l'hanno fatto senatore in meno di 48 ore, del resto, tutto è possibile.

 Quindi, se ad avere imposto le misure di austerity in Italia ci abbia pensato la troika composta dalla Commissione Europea, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea mediante commissariamento formale, o se invece ci abbia pensato un commissario unico che li rappresenta tutti e tre, piazzato con secco e magistrale colpo da biliardo dagli stessi che ora spingono per l'accelerazione del progetto degli Stati Uniti d'Europa, farà forse una differenza un po' ipocrita sul piano formale, ma sostanzialmente, qualcuno vuole davvero sostenere che cambi davvero qualcosa?

La marchetta del corriere della serva

Salvare l'Italia: l'INPS potrebbe, ma BARA

Salvare l'Italia: l'INPS potrebbe, ma BARA
di Marco Saba, 14 giugno 2012

Mentre scrivo il titolo di questo post, mi viene da ridere: l'INPS bara due volte, nel senso letterale di BARA.

La prima volta che bara l'INPS

Bara quando seleziona e/o aggiusta le statistiche ISTAT per farci credere che lo Stato sia un buon padre di famiglia e che la pensione sia un utile investimento, coi nostri contributi.... salvo poi scoprire che se muori a 66 anni e vai in pensione a 65 era meglio che te li giocavi i soldi, piuttosto che pagare i contributi. Se poi ti aumentano l'età pensionabile a 67... hanno proprio fatto Bingo !

La seconda volta che bara l'INPS

Ma la seconda volta che l'INPS bara è quando non tiene conto della sua partecipazione al 5% in Banca d'Italia. E' una partecipazione importante perché è statale, a differenza del resto delle partecipazioni delle banche private e assicurazioni. Il nodo della partecipazione INPS riguarda la sua posizione nei confronti del falso in bilancio di Bankitalia. La Banca d'Italia, in perfetto stile orwelliano, ha ridefinito la definizione di "rendita monetaria" riuscendo a nasconderne la maggior parte addirittura postandosela nel passivo. Ma spieghiamo bene dall'inizio: la rendita monetaria è la differenza tra i costi sostenuti ed il valore nominale della moneta che si emette sul mercato, spendendola o prestandola. Il primo caso è semplice: la banconota da 500 euro costa circa 10 centesimi più IVA (che si scarica). Quindi quando compro dalla tipografia un milione di euro in pezzi da 500, li pago 200 EURO. Ma se sono d'accordo con la tipografia per un pagamento a fine mese dalla consegna, le do i 200 dal milione che mi ha consegnato, mi rimangono 999.800 euro gratis. Mi pare evidente, sono gli stessi costi che avrebe un falsario, circa. Ma quando come banca centrale presto i soldi ad altri (altre banche o cosche varie attraverso le "Operazioni di Mercato Aperto", che non sono né aperte né di mercato), presto il valore nominale: 1 milione di euro, e ci chiedo sopra gli interessi. E qui comincia il falso in bilancio perché la banca centrale mette nel passivo proprio "1 milione di euro", mentre come abbiamo visto sopra ha dato alla tipografia solo 200 euro. Ma non finisce qui: chiede - nel caso dei recenti prestiti alle banche - l'1% di interesse. Cosicché dopo tre anni riceverà 1milione e trentamila euro, mettiamo CASH. La banca centrale falsaria provvederà a cancellare il falso passivo del milione, mettendo in attivo SOLO 30.000 euro. Ci siamo? Sembra tutto regolare MA - c'è un MA - al cassiere che ha ricevuto la restituzione, rimangono in mano banconote per 1 milione di euro. E che fa? Le brucia ?

Il riciclaggio attraverso la criminalità interbancaria

Ovviamente no, si tratta di fondi extrabilancio poiché - contabilmente . la banca è a zero. Allora li ricicla tramite i conti segreti (conti neri) che la banca centrale ha presso  le istituzioni di clearing interbancario: Clearstream, Euroclear, Swift. Ci sono decine di migliaia di conti neri presso queste istituzioni ed il giornalista investigativo francese Denis Robert ne ha trovati 17mila nel 2001 solo presso Clearstream... figurati adesso quanti ce ne sono. Ma perché così tanti conti neri? Perché non solo le banche centrali falsificano il bilancio, ma anche tutte le alttre col denaro virtuale. Quando la tua banca crea contabilmente 20.000 euro per prestarteli,  crea un falso passivo da 20.000 e quando tu glieli rendi in contanti, si ricrea lo stesso meccanismo indicato sopra: la banca va a zero ma si trova 20.000 euro in nero in mano. E allora ?

Siamo in mano a pirati

E allora succede che se la cittadinanza si rendesse conto di quanto dico sopra, che dico dal 2000 senza nessuna denuncia né smentita ufficiale pubblica, vuol dire che siamo in mano ai pirati. Alla mafia interbancaria. E quando mi ritrovo paracadutato dall'alto - dagli alieni - un Primo Ministro come Mario-netta Monti - che avrebbe dovuto studiare bene alla Bocconi almeno le lezioni di Pound degli anni trenta, per cominciare, che non si accorge che coi 4.600 miliardi di euro creati dalla BCE per salvare le banche ci hanno rubato 11.300 euro a testa, in poco tempo, ed in più ce li riaddebitano come debito pubblico, allora... Ma torniamo all'INPS che partecipa in Banca d'Italia. Per la sua falsificazione contabile, l'Eurosistema si era dato il limite del 2%, ovvero poteva creare denaro per 50 volte il denaro realmente detenuto in cassa, ogni banca, esclusa la BCE che ne crea ad libitum. Ma quel 2% di denaro realmente detenuto è sottoforma di titoli del debito pubblico. Eccoci. Quindi, 1900 miliardi di titoli del debito italiano vanno a costituire il 2% del moltiplicatore. In sostanza, il sistema europeo delle banche centrali, per quanto riguarda solo l'Italia, ha creato 100mila miliardi di euro esentasse e nascondendoli nel bilancio come passivo. Quindi, li ha rubati due volte. Quindi ce li deve restituire. E più ne crea la BCE, più ce ne dovranno restituire. Si chiama BANCAROTTA FRAUDOLENTA E FALSO IN BILANCIO.

LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA DELL'EURO-SISTEMA

Non potranno mai restituirli, le banche, perché non hanno copertura del denaro che hanno sottratto alla comunità. Se lo sono speso in cocaina e puttane. Se lo sono speso per corrompere tutte le voci che dovevano rimanere libere, nei media, tutti i politici, tutti i giudici, tutti i massoni, tutti gli inservienti dello stato corrotti che non capiscono bene quello che sto scrivendo. Tutte le chiese dell'oppio dei popoli. Ecco. E allora come farebbe l'INPS a salvare l'Italia se non fosse in mano ai pedo-filantropi ? Semplice.

Come l'INPS da sola potrebbe salvare l'Italia

L'INPS può chiedere che Bankitalia venga commissariata e che venga rettificato il bilancio riportando il falso passivo monetario nell'attivo e tassandolo. O sequestrandolo e consegnandone all'INPS stessa il 5%. Ovvero, il 5% DEGLI ALMENO 100.000 MILIARDI RUBATI. Ovvero, 5.000 miliardi, due volte e mezzo il debito pubblico. Non basterebbe?

La privatizzazione dell'INPS *PRIMA* dell'audit di Bankitalia

Ma io faccio una proposta ragionevole: compro io l'INPS per una cifra simbolica di 1900 miliardi di euro assumendone perpetuamente i debiti e crediti. Me ne rimangono tremila di miliardi di euro...più tutti quelli che mi spetteranno dalle nuove emissioni. Ma ci voleva tanto ? Vedrai che ora, grazie a questa dritta, la privatizzeranno eccome...

Così sia se vi pare, altrimenti non vedo alternative all'unirci davvero a coorte, pronti alla morte. Alla morte di chi è facile capirlo.

Marco Saba
P.S. L'INPS non potrà dire di non sapere poiché quest'articolo è sul tavolo di un suo revisore dei conti dell'ente... indovina chi ?

Mario Monti: le Parole di un pazzo

Italia: Basta poco per salvarsi


Basta poco

Perugia, 22 Aprile 2012

< Come liberarci dalla morsa del debito pubblico >

Sono decenni che ci sentiamo dire che il nostro paese è strangolato dal debito e sempre da decenni siamo costretti a pagare tasse inique, per poter far fronte agli interessi sul debito.
Ma questo enorme debito la nostra nazione con chi ce l'ha? Semplice, con il sistema bancario privato internazionale rappresentato dalle banche che speculano nei mercati! E sì proprio con le banche che detengono l'esclusiva dell'emissione della moneta e che la prestano ai governi in cambio dei titoli di Stato! Le banche centrali (private e di proprietà delle banche commerciali e d'affari) prestano infatti i soldi, a suon d’iteressi,  ai governi che sono costretti ad emettere titoli di debito per avere disponibilità di denaro e non contente poi speculano su tali titoli aggravando la situazione economica dello stato con dirette conseguenze nelle tasche dei cittadini.
Ma com'è possibile che gli Stati non possano emettere direttamente la propria moneta invece che indebitarsi per ottenerla?! Semplice, chi prova a liberare uno Stato dalla dipendenza dalla elite di banchieri internazionali che gestiscono l'emissione della moneta ... “casualmente” muore. La storia infatti ci insegna che qualsiasi governante (da Giulio Cesare a Gheddafi, passando per Lincoln e J. F. Kennedy) o poco prima o subito dopo aver messo a punto una politica monetaria di indipendenza dai banchieri attraverso l'emissione diretta della moneta da parte dello Stato è morto e chi lo ha succeduto ha puntualmente ritirato i provvedimenti e tutta la moneta di Stato emessi dal predecessore. Anche nella recente storia Italiana si è verificato questo ricorso storico quando dal 1974 (errata corrige: dal 1966) vennero emesse direttamente dallo Stato attraverso il Poligrafico dello Stato le banconote da 500 Lire con la dicitura "biglietto di Stato a corso legale" e nei periodi successivi si è sviluppata la strategia della tensione caratterizzata da due attentati proprio a due banche (NdR: 1969) a partecipazione statale e dalla morte di uno statista del calibro di Aldo Moro. (NdR: il terrorismo bancario finisce nel 1992 con la sottomissione dell'Italia al Trattato-papello di Maastricht)
Lasciando agli investigatori ed agli storici la ricerca della verità e delle prove riguardanti questi collegamenti tra eventi tanto sospetti quanto frequenti nella storia delle Nazioni, quello che mi interessa è mettere a fuoco alcuni semplici fatti:
1)      Lo Stato non può emettere direttamente la moneta necessaria alle esigenze dei cittadini, ma può unicamente emettere titoli di debito per ottenere il denaro, ovviamente in prestito, da entità private come le banche centrali il cui unico scopo è il profitto (NdR: può emettere moneta sovrana sotto forma di monetine ma solo nella misura indicata dalla BCE)
2)      I titoli di stato, successivamente alla loro emissione, vengono immessi nel mercato attraverso le banche e fagocitati dagli speculatori che così possono determinare le sorti delle Nazioni di fatto con essi indebitate (significative in proposito sono le recenti fluttuazioni dello “spread”)
3)      La moneta emessa dalla banca centrale viene direttamente versata nelle casse delle banche commerciali e d’affari (proprietarie della stessa banca centrale) le quali a loro volta la investono in operazioni di speculazione sui titoli di stato incassando fior di quattrini in termini di interessi
4)      Imprese e cittadini, oltre a non poter accedere a questa linea di credito, per effetto delle disposizioni imposte dal sistema bancario attraverso trattati criminali come quello di Basilea, devono sostenere i costi di queste operazioni pagando con le tasse gli interessi che lo stato garantisce all’atto dell’emissione dei titoli
Tutte queste aberrazioni possono essere superate attraverso una serie di provvedimenti, più o meno immediati e più o meno gravi che vanno:
dalla separazione tra banche commerciali e d’affari (capace di impedire alle banche commerciali di speculare nei mercati costringendole a tornare a fare il vero servizio pubblico per cui erano sorte),
alla nazionalizzazione della Banca Centrale Italiana che dovrà emettere moneta per conto dello Stato e dei cittadini,
alla messa a punto di un sistema di gestione del patrimonio pubblico (senza ulteriori dismissioni a prezzi stracciati) che garantisca il debito pubblico togliendolo (di fatto) dal bilancio dello stato,
fino ad arrivare alla nostra uscita dal sistema Euro che attraverso assurde e criminali politiche sta riducendo il nostro paese alla rovina.
Comunque vada, al di là delle varie teorie economiche e monetarie,l'Italia, per uscire da questa estrema situazione di crisi che porterà alla rovina ed alla morte di molti dei suoi cittadini dovrà riprendere la propria sovranità monetaria.
E’ inconcepibile che:
a) lo Stato quando ha bisogno di soldi li deve prendere in prestito da dei banchieri privati il cui unico scopo è il profitto
b)  i cittadini paghino le tasse per far fronte al debito dello Stato nei confronti di pochi speculatori e non per i servizi che lo Stato gli dovrebbe garantire. (NdR: di fatto lo stato si comporta da "esattore" dei suoi sudditi a favore della criminalità bancaria)
Simone Boemio
Note a cura di Marco Saba
Link originale:  http://simoneboemio.blogspot.it/2012/04/basta-poco.html