martedì 9 aprile 2013

Il “tasso di interesse”: rapina usuraia


La denuncia del presidente della Federcontribuenti Fvg contro la “Bankitalia Spa”

Il “tasso di interesse”: rapina usuraia

Dopo aver denunciato la truffa della proprietà monetaria con Marco della Luna in “Euroschiavi” nel 2006, dopo aver descritto la truffa della rarefazione monetaria pilotata in “Euflazione” nel 2009, nel 2011 ho iniziato a dedicarmi in qualità di presidente della Federcontribuenti FVG (Friuli Venezia Giulia) a valutare per i nostri associati i tassi d’interesse applicati dagli Istituti di credito.
Incredibile ma vero, quasi tutti i conti correnti ed i mutui erano, e tuttora lo sono, usurari, e quando il conto è usurario è accompagnato sempre dal reato di riciclaggio e spesso del reato di estorsione.
Quando un istituto di credito fa’ usura, la legge parla di Usura aggravata e raddoppia la pena fino ai 10 anni di galera, mentre il popolo la chiama usura bianca, per differenziarla dalla usura nera che si faceva per strada con la lupara, tanti anni fa. Mafia nera e mafia bianca.
Ora la lupara si chiama Tasso d’interesse, si chiama Equitalia, si chiama Monti.
Ora la mafia si chiama Monte dei Paschi di Siena, Banca d’Italia, BCE, Draghi, Barroso, Merkel, Fondo salvastati, Fondo monetario Internazionale.
Quando rilevavamo l’usura, depositavamo denuncia-querela alla Procura (è obbligatorio, l’Usura è un atto perseguito d’ufficio); il P.M. interpellava la Guardia di Finanza che stilava puntualmente una perizia che finora ha sempre confermato l’Usura e identificato i colpevoli confermando il dolo; poi il P.M. chiedeva l’archiviazione con nostro immenso stupore, e infine noi facevamo ricorso al GIP sperando che la causa non venisse archiviata. E in tanto ci mettevamo in attesa, e siamo ancora che aspettiamo; siamo in Italia.
Mai che un direttore di filiale venga condannato per usura aggravata; è sempre colpa del computer che si potrebbe anche mettere in galera, ma con poca soddisfazione dei milioni di vittime d’usura che ci vorrebbero vedere i vertici di Bankitalia che invece di fare da garante stà a guardare.
Anzi, manda in giro circolari che invitano all’errore, creando così l’alibi al povero direttore di filiale che tranquillamente ti applica il 300% (dati reali) di interesse senza finire dentro.
Almeno Fantozzi dopo la terza promozione a direttore megagalattico finiva dentro; da noi no, i vari Passera, Befera etc prendono stipendi da paura e stan li felici e contenti continuando a incassare per se stessi e per il padrone. Bau bau.
Ma quello di cui vorrei parlare qui è un altro argomento: il dubbio che mi è venuto riguardo ai misteriosi criteri che vengono seguiti per stabilire i tassi soglia, ovvero il limite dei tassi che i banchieri possono applicare per non beccarsi dai 2 ai 10 anni di galera. Perché tale tasso cambia ogni 3 mesi? Con che criterio? E quando cambia, chi ne trae vantaggio?
L’idea che ci siamo fatti in questi due anni di analisi dei conti bancari è che il tasso soglia viene tenuto il più alto possibile per mungere i clienti senza farli saltare subito, ovvero di “garrotarli” al più lungo possibile per poi farli morire come dei topi di fogna quando ormai non hanno più nulla da dare. Nulla di virtuoso nelle decisioni del Gotha della finanza, dei vari Draghi, Trichet o chi altro di invisibile che siede ai vertici: mera criminale speculazione alle spalle del cittadino che non sa, e crede che chi decide di volta in volta i tassi lo faccia per onorare dei misteriosi ma certamente virtuosi calcoli matematici che obbligano a prendere decisioni “dure ma sane per il futuro dell’economia”.
Perché la logica vorrebbe invece che i soldi vengono imprestati al tasso più vantaggioso per il cittadino, ovvero al dallo zero al – 3% (leggi meno 3 %) alle aziende che adesso sono in difficoltà visto che creare denaro non costa nulla, non è garantito da nulla, e ce ne è troppo poco in giro. Il Sign. Rossi invece pensa: “se il tasso è al 16% un motivo ci sarà pure; eppoi le banche non possono mica imprestare i soldi gratis! ” E anche noi crediamo chissà che calcoli complicati ci stanno dietro a quel numeretto con due decimali che ogni trimestre decide quanto bisogna dare alle banche per un servizio ridicolo e senza rischio.
Ma oltre il danno c’è la beffa; il mantenere alti i tassi di prestito vengono giustificati col ridicolo motivo che aumentare i tassi di interesse è fondamentale, altrimenti si crea inflazione; lo si fa insomma per aiutare l’economia. Ma non si specifica che l’unica economia che si aiuta è quella delle banche, perché se aumento i costi di un’azienda alzando il tasso degli interessi del denaro che all’azienda serve per operare, l’azienda per sopravvivere deve alzare i prezzi finali al cliente, ed è cosi che si crea l’aumento di prezzi e l’inflazione; in questo caso inflazione da rarefazione monetaria, ben diversa dall’inflazione di eccesso di valuta avvenuta in Germania nel lontano 1929.
Ma veniamo ai numeri: il 1° trimestre 2009 il tasso soglia era del 13.68% mentre il 2° trimestre 2009 era del 12,93% mentre nel 4° trimestre 2012 il tasso soglia di usura è arrivato al 16,38% grazie all’illuminato intervento del Bilderberg Monti. Cos’è cambiato di così radicale nell’economia da giustificare tali enormi cambiamenti? Niente; da allora vi è solo un inesorabile invariato peggioramento dell’economia. Perché non avere il tasso soglia all’1,1%, visto che Draghi ha creato 1.000 miliardi dal nulla dandoli all’1% alle banche? Lo 0,1% su tutta la massa monetaria per far poco e niente senza rischi mi sembra anche troppo! Come vedremo qui sotto si tratta di 7 miliardi l’anno!!
Ora facciamo un bel calcolo: se il denaro circolante valutato come liquidità secondaria o M2 si aggira sui 7.000 miliardi, l’utile del cartello bancario che ha prestato tali soldi (non dimentichiamo che TUTTI i soldi sono prestati dalle banche che li creano dal nulla senza garanzie né rischi) con l’interesse annuo del 16,38% incassato trimestralmente (il che fa aumentare il tasso annuo portandolo più o meno al 17,00% annuo) corrisponde ad un utile annuo per le banche di 1.190 miliardi. Tale utile che supera la metà del PIL è congruo con il servizio reso dal sistema bancario attuale, visto che il costo di un buon software bancario è di meno di un milionesimo di tale cifra, che il costo per la creazione del denaro elettronico è zero, i rischi zero e la gestione dei conti bancari bassissima?
Direi assolutamente di no.
E allora, visto che 700 miliardi è il costo del baraccone statale compresa la Fornero che và a prendersi le ciabatte con 15 auto blu e le guardie del corpo di cui si deve circondare Monti per evitare di prendersi 58 milioni di sberle dal popolo incazzato, perché non ci creiamo e gestiamo il denaro da soli?
E poi: a che cazzo servono i tassi soglia, se TUTTI gli istituti di credito li superano regolarmente, tanto sono coperti dall’ordine di squadra alle Procure che archiviano in barba alla legge; una legge che dovrebbe tutelare il Cittadino quando trova il coraggio di sporgere denuncia, e attende sperando in una giustizia che invece protegge solo le banche?
Capisco che anche i PM hanno il mutuo sulla casa e non vogliono mettersi contro le banche, ma certe cose è bene che si sappiano.
Inoltre, non eravamo in crisi, e il Governo doveva far di tutto per aiutare le aziende in difficoltà? Aumentando i tassi dal 12,93% al 16,38% %, chi ha aiutato secondo voi, le Aziende o le banche?
Quel noiosissimo Monti, quel golpista che ha la brillante idea di aprire una pagina in facebook per beccarsi 2 milioni di “vaffanculo”, quel sicario della Goldman Sachs, con che coraggio ci spiega nel suo ottimo quanto inutile inglese che aumentare il furto delle banche del 4% aiuta le aziende in difficoltà?
Ma veniamo ai motivi dichiarati per cui Bankitalia, al 95,4% posseduta dalle banche contro il proprio statuto, manda trimestralmente i “comunicati stampa” in cui con fare pomposo definisce per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze i “tassi effettivi globali medi” e quindi i “tassi soglia” decisi per il trimestre entrante.
Le regole le stabilisce il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella “nota metodologica al decreto del 24 dicembre 2009″.
Cito il testo: “La rilevazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie aritmetiche dei tassi praticati sulle operazioni censite nel trimestre di riferimento. Essa è condotta per classi di importo; non sono incluse nella rilevazione alcune fattispecie di operazioni condotte a tassi che non riflettono le condizioni del mercato (ad es. operazioni a tassi agevolati in virtù di provvedimenti legislativi). Per le operazioni di “credito personale”, “credito finalizzato”, “leasing”, “mutuo”, “altri finanziamenti” e “prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione” i tassi rilevati si riferiscono ai rapporti di finanziamento accesi nel trimestre; per esse è adottato un indicatore del costo del credito analogo al TAEG definito dalla normativa comunitaria sul credito al consumo. Per le “aperture di credito in conto corrente”, gli “scoperti senza affidamento”, il “credito revolving e con utilizzo di carte di credito”, gli “anticipi su crediti e sconto di portafoglio commerciale” e le operazioni di “factoring” – i cui tassi sono continuamente sottoposti a revisione – vengono rilevati i tassi praticati per tutte le operazioni in essere nel trimestre, computati sulla base dell’effettivo utilizzo. La rilevazione interessa l’intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 107 del Testo unico bancario. I dati relativi agli intermediari finanziari iscritti nell’elenco di cui all’articolo 106 del medesimo testo unico sono stimati sulla base di una rilevazione campionaria.
Nella costruzione del campione si tiene conto delle variazioni intervenute nell’universo di riferimento rispetto alla precedente rilevazione. La scelta degli intermediari presenti nel campione avviene per estrazione casuale e riflette la distribuzione per area geografica. Mediante opportune tecniche di stratificazione dei dati, il numero di operazioni rilevate viene esteso all’intero universo attraverso l’utilizzo di coefficienti di espansione, calcolati come rapporto tra la numerosità degli strati nell’universo e quella degli strati del campione.
La Banca d’Italia procede ad aggregazioni tra dati omogenei al fine di agevolare la consultazione e l’utilizzo della rilevazione. Le categorie di finanziamento sono definite considerando l’omogeneità delle operazioni evidenziata dalle forme tecniche adottate e dal livello dei tassi di mercato rilevati. La tabella – che è stata definita sentita la Banca d’Italia – è composta da 24 tassi che fanno riferimento alle predette categorie di operazioni.
Le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla base della distribuzione delle operazioni tra le diverse classi presenti nella rilevazione statistica; lo scostamento dei tassi aggregati rispetto al dato segnalato per ciascuna classe di importo è contenuto:.:”
Ho letto più volte il testo per capirci qualcosa, ma ciò che intendono è che raccolgono i dati dalle banche in giro per l’Italia, fanno una media, e quello è il tasso soglia che non si deve superare altrimenti c’è usura.
Ma se i tassi praticati erano a usura il trimestre precedente e tu prendi quelli per fare il limite di quelli del trimestre dopo, chiaramente anche quelli saranno ad usura. Ed anche quelli, in barba alla legge, verranno sistematicamente superati dalle banche, anche perché i Cittadini non sanno leggere quei fogli misteriosi e criptici che la banca gli manda a casa in continuazione e non possono quindi protestare.
Insomma, Bankitalia legalizza tali tassi di usura applicati il trimestre precedente rendendoli legali per il trimestre successivo. Ecco il criterio geniale per metterci a 90 gradi con un bel barattolone di vasellina sopraffina che si chiama Sole 24 ore, Bocconi, TG1.
Volete una legge simpatica che ci farebbe risparmiare 1.190 miliardi all’anno? Portiamo il tasso soglia al 2% e tassiamo gli utili della banche al 90%.
Questo si dice ragionare; le manovrine da 20 miliardi son bazzecole.
Certamente il buon Monti & Co. è più bravo dello sceriffo di Nottingham a recuperare i soldi per il padrone che lo comanda. Speriamo che Robin Hood non tardi a venire per rimettere le cosa a posto.

Antonio Miclavez
www.federcontribuentiFVG.it
(da ipharra.it)

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