mercoledì 30 aprile 2014

Assemblea Carige: spariti 25 miliardi. L'AD Montani: "fateci causa"

Assemblea del Gruppo Banca Carige: spariti 25 miliardi
L'AD Montani: "fàteci causa, sùbito"
INTERVENTO di Marco Saba all'Assemblea Ordinaria del Gruppo Banca Carige a Genova, 30 aprile 2014.
Trascrizione:
 "Mi rivolgo ai Sigg.ri Amministratori e, con un saluto esteso, anche a tutti gli Azionisti. Sono Marco Saba e intervengo in qualità di delegato dall’azionista Nadia La Banca. Chiedo che copia della mia mozione venga trascritta nel verbale dell’assemblea. Premetto che il mio intervento è pertinente agli argomenti posti all’ordine del giorno e riguarda proprio il bilancio consolidato 2013 del Gruppo Banca Carige nella sua legalità, nei fondamenti giuridici ed economici, avvalendomi della "exceptio veritatis" e nel rispetto della circolare 262 di Banca d'Italia del 22 dicembre 2005 secondo aggiornamento 21 gennaio 2014, e delle norme IAS 8. Norme che sono da applicare per la rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico del Gruppo Banca Carige.
Infatti, la stesura del bilancio della Gruppo Carige deve tenere conto del fatto che le banche, oltre all'attività marginale d'intermediazione, creano denaro ogni volta che prestano o investono, un fatto confermato recentemente dal Consigliere Generale della Banca di Francia, Bernard Maris oltre che nel bollettino della Banca d’Inghilterra n. 1 del 2014. Questa creazione di liquidità non viene evidenziata come dovrebbe nelle attività del conto economico, ma si deduce solo secondariamente dalla voce 70 dei crediti verso clientela dello stato patrimoniale consolidato (a pag.79), ovvero 25,4 miliardi di euro (25.476.359.000). Mi limito a questa somma ritenendo al momento di secondaria importanza la clonazione di denaro intervenuta nel 2013 con i versamenti in contanti ed al momento delle operazioni di cambio di valuta estera. Il bilancio attuale è palesemente viziato da errori significativi, ovvero da errori materiali per omissione, da correggere ai sensi della normativa citata. Allo stato attuale il risultato economico d'esercizio NON è rappresentato in modo veritiero e corretto , mancando la voce relativa all'aggregato monetario creato, ovvero l'aggregato della liquidità utilizzata per gli impieghi durante l'esercizio 2013. Rettificando il bilancio consolidato di Gruppo Banca Carige, considerando quindi solo la cifra alla voce 70 dello stato patrimoniale consolidato (a pag.79) i “Crediti verso clientela” - e rapportandola alla voce 280 del conto economico consolidato (a pag.81) ovvero “Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte" - risulta un utile lordo di 22.881.229.000 invece della perdita lorda indicata di 2.595.130.000. C'è una differenza di più di 25 miliardi di euro, per difetto, da recuperare. Al netto di una tassazione al 27,5% si avrebbe quindi - alla voce 340 del conto economico consolidato - un utile netto d'esercizio di almeno 16,5 miliardi (16.588.891.025), anziché la perdita netta miliardaria che oggi risulta. Pertanto per la distribuzione dei dividendi si deve far riferimento all’utile netto rettificato con cui essi sono in rapporto, ottenendo circa 7 euro e 60 per ogni azione.
Col bilancio consolidato presentato oggi si viene a stravolgere completamente il risultato economico reale, traendo in inganno gli azionisti che si vedono negata l'equa attribuzione dei dividendi, senza contare che il valore della riserva obbligatoria presso la banca centrale subvoce “crediti verso banche centrali” della voce 60 dello stato patrimoniale consolidato risulta difforme dall'1% già stabilito dalla BCE nel 2012, essendo indicata in 186 milioni di euro.
Sono quindi contrario all'approvazione del presente bilancio e chiedo al cda pro-tempore una risposta scritta alla mia mozione entro e non oltre i prossimi quindici giorni.
Sono comunque a Vostra disposizione per fornire chiarimenti sulle mie ricerche e fonti utilizzate per localizzare l'ammanco.
Mi riservo di agire in ogni sede, ordine e grado a tutela degli interessi della mia delegante, fatti salvi i relativi benefici ex art. 930 c.c.
Ringrazio infine voi tutti per la gentile attenzione."

Anche gli azionisti Luigi Barile e Antonini hanno espresso perplessità sul bilancio 2013, ma queste notizie non hanno ricevuto un'adeguata attenzione da parte dei soliti media...
Video della risposta dell'amministratore delegato Piero Montani:


martedì 29 aprile 2014

L'avv. Marra: votate Movimento5Stelle alle Europee

Marra: votare Grillo e l’M5S per sconfiggere Renzi
http://www.signoraggio.it/marra-votare-grillo-e-lm5s-per-sconfiggere-renzi/

Ho contestato in passato a Grillo di essere funzionale a distogliere dal vero cambiamento: un cambiamento che nascerà dagli enormi cambiamenti culturali che conseguiranno all’omologazione della mia scoperta del modo di formazione del pensiero.
Ma, ciò detto, e detto anche che non ha avuto nella lotta al signoraggio e alle banche la determinazione che avrei voluto avesse, resta tuttavia un uomo connotato da una vera passione politica.
Renzi invece è un cinico, sarchiaponico sicario pronto a qualunque finzione e sotterfugio pur di avere un po’ di successo nel suo mostruoso ‘lavoro’ di aiutare il potere economico a schiacciare l’Italia, per fini di dominio, sotto il peso dell’apparato bancario, fiscale e burocratico.

Beppe Grillo all'assemblea di MPS


Audio completo:
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/04/29/mps-intervento-integrale-grillo/
Ecco il testo dell'intervento di Beppe Grillo all'assemblea del Monte dei Paschi di Siena
Dal recente decreto di archiviazione sull'inchiesta Mussari -Vigni
"Questa manifesta insussistenza di interesse per la banca trova conclusiva conferma nelle evidenze che emergono e da altre operazioni poste in essere dai vertici aziendali dell'epoca e che sono tuttora oggetto di indagine, ciò che costituisce una preziosa conferma di un interesse del tutto estraneo a quello della Banca. Tali indagini valorizzano infatti, in modo deciso e inequivocabile, il profilo della sussistenza in capo ai vertici di MPS nel quinquennio 2006/2011 (Mussari, quale presidente e Vigni, quale direttore generale) di un modus operandi autoreferenziale, verticistico ed asservito al soddisfacimento di interessi in generale distonici rispetto a quelli dell'ente. Ciò vale con particolare riferimento alla presenza di interessi e sollecitazioni esterne alla banca e ascrivibili in prima battuta al panorama politico locale e nazionale".
Da questo decreto risulta chiaro che Mussari e Vigni obbedivano a ordini di politici locali e nazionali e anche se i giudici non ne fanno i nomi è evidente che sono politici del PD che avevano il controllo della Fondazione Monte dei Paschi. La peste rossa non ha per ora nomi, ma ha un preciso indirizzo, via Nazareno Roma.

lunedì 28 aprile 2014

Dietro la crisi che ci strangola c'è un raffinatissimo piano


Quirino Salomone, padre francescano direttore de "La Perdonanza", segue da molti anni i problemi relativi all'economia. Definisce il sistema monetario una colossale truffa mondiale, concepita in maniera talmente sofisticata da far pensare che ad elaborarla sia stata... un'intelligenza non umana.

LA CRISI: Messaggio di speranza di Padre Quirino Salomone

lunedì 21 aprile 2014

M5S: "Decreto Lavoro, il Pd prende ordini dalla Bce"

INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI

INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI: HANNO PRESTATO 107 MILIARDI DI EURO AI LORO AMICI ORA ENORME BUCO NEI CONTI

IL NORD, domenica 20 aprile 2014
INCHIESTA / LA MAFIA DEI BANCHIERI ITALIANI: HANNO PRESTATO 107 MILIARDI DI EURO AI LORO AMICI ORA ENORME BUCO NEI CONTI
E' notizia di questa settimana, che le sofferenze bancarie - crediti erogati e non più rimborsati - siano arrivate a oltre 162 miliardi di euro, una cifra mostruosa e di gran lunga superiore al valore in Borsa delle banche che hanno questo buco nei conti. 
Tuttavia, un numero, da solo, dice poco, oltre alle dimensioni del disastro.
Così vale la pena entrare nel dettaglio: il peso delle sofferenze delle banche in continua crescita e' legato ai grandi prestiti che difficilmente vengono rimborsati. Due rate su tre non onorate sono relativi a crediti di alto importo: su oltre 162 miliardi di euro complessivi (a febbraio 2014) di rate non pagate, 107 miliardi (66,1%) si riferisce a finanziamenti di grandi dimensioni (superiori a 500.000 euro), mentre 54,9 mld (33,9%) si riferisci a crediti minori (da 250 a 500.000 euro).

sabato 19 aprile 2014

Avv. Orsini: prima omologazione del piano del consumatore

Banca Marche. "Un'associazione a delinquere"

Bufera Banca Marche. "Un'associazione a delinquere"

IL BANCOMAT "CREA" DENARO ?

IL BANCOMAT "CREA" DENARO ?
by The Money Doctor

" Mamma, mamma... quel "coso" fabbrica i soldi ?". La risposta giusta è "Sì, caro. Ma l'ho capito solo ora..."

Quando vado al Bancomat e ritiro 250 euro, ad esempio 5 banconote da 50 euro, la banca sposta denaro virtuale dal mio conto al suo conto. Mi sta vendendo 250 euro cartacei che ha pagato ognuno 11 centesimi più IVA, totale 55 centesimi più IVA. La banca guadagna sul costo di queste banconote erogate circa 249 euro. Ma questo guadagno non viene indicato da nessuna parte nel Conto Economico del bilancio... Ora ci sono nel mercato altri 250 euro tipografici che vanno ad incrementare l'aggregato monetario e che si sommano ai 250 virtuali incassati dalla banca. Ma nei bilanci bancari non ve n'è traccia...Teoricamente la banca dovrebbe distruggere o il clone monetario virtuale corrispondente, o il cartaceo quando poi li riverso e me li accredita sul conto, clonando nuovamente il denaro. L'attività di clonazione crea "novella ricchezza", ovvero REDDITO, che non finendo in bilancio non viene tassato, dopodiché non ne viene distribuito come dividendo il profitto netto agli azionisti. E' un REDDITO IN NERO. Con la SUPPOSTA smaterializzazione e rimaterializzazione del denaro, di fatto, la banca effettua in realtà una pura e semplice CLONAZIONE. Allo stesso modo la banca non indica la creazione di denaro all'atto del mutuo, prestito, anticipazione etc. e quindi tutto questo denaro, creato e poi clonato, DOVE VA A FINIRE ?

venerdì 18 aprile 2014

IL FISCAL COMPACT Forse non tutti sanno che…

IL FISCAL COMPACT Forse non tutti sanno che…

Pubblicato in Diritto internazionale il 10/04/2014
Autore: Avv. Palma Giuseppe
http://www.diritto.it/docs/36145-il-fiscal-compact-forse-non-tutti-sanno-che

Forse non tutti sanno cos’è esattamente il Fiscal Compact, e sicuramente in pochissimi sanno che – a partire dal 2015 – segnerà per almeno due decenni le sorti delle famiglie italiane.
Da un punto di vista prettamente giuridico è un Trattato internazionale denominato “Patto di bilancio europeo” o “Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria”, sottoscritto da venticinque Stati membri dell’Unione Europea il 2 marzo 2012 (ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca).

Il nostro Parlamento, con una rapidità che non viene utilizzata per le necessarie riforme istituzionali, lo ha ratificato definitivamente nel luglio del 2012 (appena quattro mesi dopo la sua sottoscrizione) ed ha inserito in Costituzione il principio del pareggio di bilancio (art. 81 Cost).

martedì 15 aprile 2014

MPS: ADUSBEF CONTRO LA BOCCIATURA DELLA CLASS ACTION

14/04/2014 16:20

MPS: ADUSBEF CONTRO LA BOCCIATURA DELLA CLASS ACTION

L'associazione ha presentato l'impugnativa in Corte d'appello

Mps: Adusbef contro la bocciatura della class action
F
IRENZE. L’Adusbef non si arrende sull'azione collettiva proposta contro l'aumento di capitale di Mps del 2011, ed oggi ha impugnato davanti alla Corte di appello di Firenze, l'ordinanza del tribunale di primo grado che ha bocciato, dichiarandola inammissibile, la class action preparata dall'associazione nel maggio scorso. L'azione era aperta a tutti i risparmiatori che avevano partecipato all'aumento di capitale di giugno 2011. Nell'atto di citazione si chiedeva di accertare la responsabilità della banca e di risarcire i risparmiatori che sarebbero stati tratti in inganno dalle informazioni contenute nel prospetto informativo dell'aumento di capitale depositato in Consob il 17 giugno 2011. "I dati contenuti nei bilanci Mps e nel prospetto informativo - spiegava l'atto - erano assolutamente errati, incompleti e fuorvianti, non vi è dubbio che i risparmiatori siano stati tratti in inganno dagli stessi. E' evidente, infatti, che laddove dalla lettura dei bilanci e dall'esame del prospetto informativo fosse emersa una situazione economico-finanziaria della società meno solida, i risparmiatori avrebbero effettuato delle scelte di investimento differenti".

lunedì 14 aprile 2014

Luiss = Lutto dell'Università Italiana Senza Sosta

Sul Monoteismo del mercato: l’appello dei docenti Luiss a favore dell’euro
di Sebastiano Caputo - 13/04/2014
Fonte: L’intellettuale dissidente 
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48191
Questa è la parabola che ha portato questi sacerdoti travestiti da professori universitari a lanciare questo appello sulle pagine del Corriere: dal monoteismo cristiano (Università Pro Deo) si è passati poco a poco negli anni al monoteismo del Dio mercato (Luiss). Sempre Pasolini scriveva: “l’antecedente ideologia voluta e imposta dal potere era, come si sa, la religione; e il cattolicesimo, infatti, era formalmente l’unico fenomeno culturale che omologava gli italiani […] e come concorrente il nuovo potere già da qualche anno ha cominciato a liquidarlo”. E non è un caso che in una delle sedi a Roma, l’aula magna sia una chiesa sconsacrata.

Imparare dalla storia: Irlanda 1970, Chiusura delle Banche

Irlanda 1970, Chiusura delle Banche.

“Cos’è il denaro?”

Il 4 maggio apparve sull’ “Irish Independent”, il miglior quotidiano d’Irlanda, un avviso a tutto pagina, dal titolo semplice ma allarmante: “CHIUSURA DELLE BANCHE”. L’annuncio, pubblicato dalla Commissione Permanente delle Banche d’Irlanda, gruppo che rappresentava tutte le principali banche irlandesi, informava il pubblico che a causa del grave deterioramento dei rapporti industriali fra le banche e i loro impiegati, "si è giunti a una situazione in cui è impossibile per le suddette banche fornire anche il recentemente limitato servizio nella Repubblica d’Irlanda". L’annuncio proseguiva: "In tali circostanze è rammarico che queste banche annunciano la chiusura di tutti gli uffici nella Repubblica d’Irlanda a partire da venerdì 1° maggio, fino a nuovo ordine". Potrà sconvolgere l’idea che il sistema bancario di una economia avanzata potesse chiudere pressochè in blocco da un giorno all’altro, in tempi così recenti. All’epoca, tuttavia, questo esito era ampiamente previsto, non fosse altro perché si era già verificato una volta, nel 1966. L’oggetto del contenzioso fra le banche e i loro impiegati era ben noto all’ Europa della fine degli anni sessanta: l’aumento degli stipendi rispetto a quello dei prezzi. L’inflazione alta per tutto il 1969 (in autunno il costo della vita era salito più del 10% rispetto ai quindici mesi precedenti) aveva spinto il sindacato dei dipendenti a esigere un nuovo accordo sui pagamenti. Le banche si erano rifiutate, e l’Associazione irlandese dei funzionari di banca aveva decretato lo sciopero.
Fin dall’inizio, ci si aspettava che la chiusura delle banche non sarebbe stata breve, dunque ci si preparò all’eventualità. La prima reazione delle aziende fu quella di fare incetta di monete e banconote. Scrisse l’”Irish Independent”:
Ci furono prelievi massicci di contante in tutto il paese: le aziende accumulavano scorte in previsione di una chiusura. Si preannunciano ottimi affari per le compagnie di assicurazione, rivenditori di casseforti e società di sicurezza durante tutto il periodo di “shut down”. Fabbriche e altre attività dagli organici numerosi si sono attivate per ricevere denaro contante da grosse rivendite come supermercati e grandi magazzini per far fronte ai pagamenti degli stipendi.
Ma nel primo mese della crisi divenne evidente che la situazione non era poi così nera.

Le banche, oltre ai soldi, creano anche i Berlusconi

M5S a Cormano: sovranità bancaria

Milano prova a fermare i suicidi (o i suicidati ?)

Stasera Milano prova a fermare i suicidi di Stato

Suicidio
Chiamatela la fiaccolata dei Mille. Saranno almeno un migliaio stasera, in piazza Duomo a Milano, alla manifestazione contro i suicidi di Stato, organizzata dal comitato popolare «Art. 580 C. P.». Un manipolo nutrito di imprenditori, economisti (tra cui Claudio Borghi e Antonio Maria Rinaldi), sindaci, associazioni di volontariato e familiari di vittime che griderà il suo «basta» agli assassini per mano dello Stato. E sfilerà in corteo nel centro del capoluogo lombardo all’insegna di tre parole:memoria, protesta e proposta.

I manifestanti, in primo luogo, ricorderanno infatti le vittime della strage senza precedenti dovuta al combinato disposto di crisi e politica. «In soli tre anni, dal 2011 a oggi», ci dice Antonio Corcione, fondatore del comitato «Art. 580 C. P.», «più di 4000 persone si sono uccise nel nostro Paese per mancanza di lavoro. Alla fiaccolata parteciperà Tiziana Marrone, la donna a cui arrivò da Equitalia una cartella da 60mila euro dopo che suo marito, Giuseppe Campaniello, si uccise dandosi fuoco per le troppe tasse; e ci saranno i familiari di Michele D’Aloia, l’imprenditore di Sala Consilina, che si tolse la vita perché non ce la faceva ad arrivare alla fine del mese; e poi i parenti di una donna che si ammazzò perché disoccupata e perché i suoi figli erano stati affidati a una casa famiglia; e moltissimi altri testimoni di storie drammatiche come queste».

Banche: tra le migliaia di suicidi, rispunta Corso Bovio

Il silenzio sulle banche e lo 

strano suicidio di Corso Bovio

By  
Il silenzio sulle banche e lo strano suicidio di Corso Bovio
Avete mai posta attenzione al silenzio a cui siamo stati da sempre abituati, ogni volta che si dovrebbe invece parlare delle banche e del sistema creditizio in genere? Una larga parte del mondo finanziario è infatti tutt’oggi sotto il controllo di fondazioni che hanno nelle segreterie dei partiti, il vero centro nevralgico di controllo e comando. Molte altre sono invece soggette a poteri esterni alla vita politica, ma non per questo meno ombrosi. E’ il caso delle Banche Popolari.

I gruppi di pressione finanziaria all'attacco della UE

Le lobby dell'industria finanziaria nell'Unione europea
di Stefano Luzi - 13/04/2014
Fonte: Eurasia 

LE LOBBY DELL’INDUSTRIA FINANZIARIA NELL’UNIONE EUROPEA
Il prossimo 15 Aprile, l’Alleanza per la Trasparenza nel Lobbying e per la Regolamentazione Etica (ALTER-EU), unita ad altre associazioni formate dalla società civile di tutt’Europa, daranno il via ad una nuova campagna, chiedendo ai candidati alle prossime elezioni europee di “alzarsi in piedi per i cittadini e per la democrazia, contro l’eccessiva influenza delle lobby del settore finanziario”. L’iniziativa ha già riscosso l’approvazione di molti leader dei gruppi presenti al Parlamento Europeo e vede coinvolte moltissime organizzazioni provenienti da 19 paesi dell’Unione.
Questa campagna si sposa con il recente rapporto intitolato “Il potere della lobby finanziaria”, il quale mette in luce l’enorme potere dell’industria finanziaria nell’Unione Europea, espresso con una grande azione di lobbying che riguarda ben 1700 lobbisti in 700 organizzazioni diverse e che si esprime attraverso un accesso privilegiato agli europarlamentari di Bruxelles. Questi sono i risultati dello studio del Corporate Europe Observatory (CEO), ÖGB Europabüro (l’ ufficio di Bruxelles della Federazione dell’ Unione del Commercio Austriaca) e dell’ AK EUROPA (l’ ufficio di Bruxelles della Camera del Lavoro Austriaca).

Lettera di Kovacs Andras (cittadino ungherese) al popolo italiano

Lettera di Kovacs Andras (cittadino ungherese) al popolo italiano
PERCHÉ PER LA SECONDA VOLTA CONSECUTIVA IL PARTITO FIDESZ HA VINTO LE ELEZIONI POLITICHE CON IL FORTE PUNTEGGIO DEI 2/3  
 
-ELEZIONI POLITICHE 06 APRILE 2014

Il sei aprile 2014 la popolazione si é riunita nelle sale elettorali per votare e decidere chi doveva essere il nuovo capo del governo.Alla sera il risultato é stato sorprendente come quattro anni prima,il partito Fidesz ha vinto con i 2/3 dei voti.Non a caso un partito vince per due volte consecutive con una percentuale schiacciante di voti rispetto agli altri,sicuramente c’é stato un duro e attento lavoro alla base,un duro lavoro costruito giorno per giorno vicino alle esigenze dei cittadini e per aiutare i cittadini. Purtroppo la sinistra non ha accettato il risultato delle elezioni e come sempre prova a dire che il partito Fidesz ha vinto imbrogliando, cosa che non é assolutamente possibile visto che sono venuti dall’estero persone autorevoli  per sorvegliare e controllare il corretto svolgimento dellle elezioni politiche ed anche io personalmente posso testimoniare che tutto si é svolto correttamente visto che ho partecipato come delegato civile presso il comune dove vivo ed ho potuto constatare che come me altri delegati di altri partiti hanno controllato per tutta la durata della giornata lo svolgimento delle elezioni, non ci sono stati inganni come vogliono far credere quelli della sinistra agli occhi degli stati stranieri.
 
-MANIFESTAZIONE PACIFISTA

Il capo del governo Orbán Viktor ha portato tante nuove variazioni che sono utili a tutti i cittadini e per questo agli occhi dell’Unione Europea dalle multinazionali europee e dalle banche non é ben visto ed ha subito forti pressioni da parte dell’IMF (Fondo monetario internazionale). 

domenica 13 aprile 2014

Capire la crisi? Svelare la truffa!

Equitalia: otto arresti per bancarotta e truffa

Equitalia finisce nella bufera:
otto arresti per bancarotta e truffa

ROMA - Bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e riciclaggio ai danni di Equitalia: sono alcune tra le ipotesi di reato che vengono contestate a otto persone arrestate dai finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma. Le manette sono scattate anche per un funzionario di Equitalia-sud Lazio. A disporre le misure cautelari i giudici di Roma che hanno firmato l'ordinanza per decine di perquisizioni , tutt' ora in corso negli uffici di Equitalia di Lazio, Campania e Calabria. Equitalia avrebbe subito una truffa pari a 17 milioni di euro. Le indagini ipotizzano una raggiro messa in piedi da imprenditori che, attraverso prateche corruttive e avvalendosi si alcuni professionisti, sarebbero riusciti ad ottenere prima la rateizzazione dei propri debiti con l'erario e poi la cancellazione.

sabato 12 aprile 2014

Renzi, JPMorgan e il riciclaggio del signoraggio bancario



Riforme: si scrive Renzi si legge JpMorgan

di Franco Fracassi



Due cene organizzate per convincere Renzi a seguire i consigli di Blair, oggi consulente della JpMorgan. Obiettivo: disfarsi della Costituzione antifascista

Una cena per decidere, una per confermare le decisioni. Primo giugno 2012, primo aprile 2014. Due protagonisti sempre presenti: il presidente del consiglio Matteo Renzi, l'ex premier britannico Tony Blair. Un terzo (presente con suoi rappresentanti) è l'organizzatore, il vero beneficiario dei frutti degli incontri: la banca d'affari JpMorgan.

venerdì 11 aprile 2014

DERIVATI: UNICREDIT CONDANNATA

10 Aprile 2014 17:06

DERIVATI: ADUSBEF, UNICREDIT CONDANNATA

Scritto da  com/mglhttp://www.agenparl.it/articoli/news/economia/20140410-derivati-adusbef-unicredit-condannata
    (AGENPARL) - Roma, 10 apr - "I nodi dei derivati tossici, appioppati a piene mani ad Enti locali indebitati per 30/40 anni ed imprese fatte fallire, come la Divania di Bari, arrivano tutti al pettine, nei giorni scorsi con la richiesta di rinvio a giudizio di Alessandro Profumo e Federico Ghizzoni da parte della Procura di Bari dopo che il Pm Isabella Ginefra aveva messo sotto processo venti alti dirigenti, oggi con la salutare vittoria della Provincia di Pisa, che ha vinto il ricorso davanti al Giudice unico della sesta sezione civile del Tribunale di Milano nella causa contro Unicredit spa per una linea di credito in derivati tossici. Una bella, limpida sentenza che ha accertato il 'grave inadempimento' a carico dell'istituto di credito con il quale la Provincia aveva concluso nel 2001 un contratto di interest rate swap ed ha condannato Unicredit al pagamento in favore della Provincia di Pisa di 759.512,22 euro, oltre interessi e spese processuali'. Inadempimenti contrattuali, giudicati irregolari dal Tribunale, il quale ha stabilito che alla Provincia dovranno essere restituiti tutti i costi impliciti non dovuti, comuni al 90 per cento dei derivati appioppati a piene mani dalle banche. Adusbef, nel complimentarsi con il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, invita gli altri Enti locali che hanno sottoscritto derivati avariati ad alzare la testa, impugnando contratti capestro e denunciando con efficaci azioni legali banche e banchieri che hanno speculato sulla pelle dei comuni, province e regioni, ipotecando il futuro di intere generazioni".
Lo dichiara in una nota Elio Lannutti (Presidente Adusbef).

giovedì 10 aprile 2014

L'URGENZA DI UNA MONETA REGIONALE

L'URGENZA DI UNA MONETA REGIONALE IN SARDEGNA
by The Money Doctor


Preso atto che lo Stato Italiano non è più capace di farsi rimborsare il reddito monetario né dalla Banca d'Italia (1), né dalle banche commerciali sul territorio (2), la Sardegna dovrebbe emettere una moneta regionale d'emergenza per provvedere alle necessità della popolazione. Questa moneta regionale può essere creata dalla Tesoreria regionale accreditandosela all'attivo del bilancio nella voce BENI PATRIMONIALI FUNGIBILi da cui attingere per le varie necessità. Quando poi la regione la spende o presta, la iscriverà al passivo pareggiando i conti ed il pareggio in bilancio diventa un vincolo tollerabile. Per evitare inflazione rispetto all'Euro, si tenga presente la quota Euro procapite sinora emessa che può essere facilmente calcolata attraverso il coefficente inverso della riserva obbligatoria dell'1% stabilito nel 2012 dalla BCE ed assumendo, a titolo prudenziale, che nella riserva siano stati contabilizzati solo i titoli di stato. La cifra massima risultante dal parametro restrittivo di euro-equivalenza sarebbe sufficente a rendere la "Regione Autonoma" autosufficente dallo stato senza ulteriori imposizioni PER VARI SECOLI.

FORMULA DEL CALCOLO:
(debito pubblico in titoli) fratto (numero di abitanti in italia) moltiplicato (coefficente inverso di riserva obbligatoria) moltiplicato (numero di abitanti in Sardegna) uguale (montante massimo prudenziale in euro-equivalenti).

Ovvero:
(2.100 miliardi) fratto (57 milioni) moltiplicato (100) moltiplicato (1.639.362) uguale (6.039.754.736.842 - circa 6.040 miliardi in euro-equivalenti recuperati (tre volte il debito pubblico attuale della Repubblica italiana !).

Ovviamente la somma potrà essere spesa via via che si presentano necessità evidenziate dal parlamento regionale come, ad esempio, l'istituzione immediata di un reddito di cittadinanza.

Il calcolo per l'emissione prudenziale, mutatis mutandi, può essere replicato per qualsiasi altra regione.

Note:
1) A fronte di un reddito monetario di 150 miliardi derivante dalle sole banconote, la Banca d'Italia ha rimborsato allo Stato non più di 10 miliardi nel periodo 2002-2012.
2) Vedi: http://seigneuriage.blogspot.it/2014/04/stato-italiano-banchieri-e-incappucciati.html

GRECIA: BOMBARDATA LA BANCA CENTRALE

Atene, bomba davanti a Banca di Grecia

Alcuni danni ma nessuna vittima


(ANSA) - ATENE, 10 APR - Un potente ordigno è esploso stamani davanti alla sede della Banca di Grecia, ad Atene, causando alcuni danni ma nessuna vittima. La bomba, con 75 chili di esplosivo, era stata collocata dentro a una Nissan parcheggiata davanti all'edificio che ospita la Banca Centrale, poco distante dagli uffici della troika (Ue, Bce e Fmi). L'esplosione è avvenuta pochi minuti prima delle 3:00 locali (le 2:00 in Italia) ed è stata udita in una vasta area della capitale.


STATO ITALIANO, BANCHIERI E INCAPPUCCIATI

STATO ITALIANO: COMPLICE O VITTIMA DEI BANCHIERI ?
by The Money Doctor

Da Il Foglio: Bomba esplode davanti la banca centrale greca

Quando lo Stato affida la gestione della creazione di moneta alle banche, deve pretendere il rigore contabile. Non può permettere che le banche DIMENTICHINO di postare all'attivo del bilancio l'aggregato di moneta creata continuamente dalle stesse banche evadendo così la restituzione del reddito monetario al Sovrano. Attualmente le banche OMETTONO l'iscrizione all'attivo, pretendendo di considerare la liquidità creata SOLO come una passività che deve poi essere colmata dal pubblico. Così facendo, le banche creano centinaia e migliaia di miliardi di euro che poi investono perlopiù prestandoli e godono del riflusso alla restituzione pareggiando FALSAMENTE il bilancio - avendo precedentemente OMESSO l'iscrizione all'attivo - e quindi incassando IN NERO il guadagno che sparisce contabilmente. E' questa la spiegazione della curiosa apparizione degli INCAPPUCCIATI - come li definiva Federico Caffè. Si incappucciano dalla vergogna, e n'hanno ben donde.

mercoledì 9 aprile 2014

BANCHIERI DAVANTI AL PLOTONE DI ESECUZIONE

FACCIAMO COME IN VIETNAM: MANDIAMO I BANCHIERI DAVANTI A UN PLOTONE DI ESECUZIONE
Postato il Martedì, 08 aprile @ 08:03:52 BST di ernesto
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13204
firing
Negli ultimi cinque anniuno degli argomenti più spettacolari discussi conprofonda superficialità sia dai giudici che dai legislatori è sempre stato lo stesso: come mettere fine al gioco d'azzardo e a quell'abuso di potere implacabile e senza nessuna paura delle conseguenze, che si gioca al tavolo delle banche Too Big To Fail. 

Quelle stesse banche che hanno portato all'inimmaginabile spettacolo che nel 2008 ha visto il Segretario del Tesoro (ex-Goldman) Hank Paulson chiedere al Congresso un assegno in bianco per salvare chiunque e qualsiasi cosa (soprattutto i suoi ex datori di lavoro) egli stesso avesse ritenuto opportuno salvare.

Parliamo di una teatralità
 che ha anche qualcosa di grossolanamente comicoperché ogni settimana i banchieri centrali di tutto il mondo emanano dei documenti filosofici con delle note a carattere scientifico, come quei fantasiosi numeri  integrali, che lanciano dubbi sulla apparente insolubilità di questo epico dilemma (è sempre bene ripetere però : i banchieri centrali sono al servizio dei banchieri commerciali) e nel frattempo le megabanche globali diventano sempre più megabigger fino a quando, a un certo punto di un inevitabile futuroJPMorgan Merrill Fargogroup d'America Sachs sarà l'unica banca a rimanere in piedi. Quando cioè avrà assunto non solo il completo controllo del paese ma anche quello del mondo interograzie al suo stato di " banca galatticamente importante" come dimostrerà uno suo stato patrimoniale di multi-quadrilioni di dollari.

La cosa che è più divertenteovviamenteè che c'è una soluzione gloriosamente semplice a tutti questi problemi delle TBTF del mondo, una dei quali potrebbe essere trovata in un millisecondo, tirando il grillettoper così dire.
La soluzione arriva niente meno che da uno storico nemico degli USA, il Vietnam, dove i finanzieri non accorti, non solo li mettono in galera ma, qualche volta, li mettono al muro.

Per fare una pulizia radicale nel suo settore finanziarioil Vietnam ha condannato a morte tre banchieri negli ultimi sei mesi.

Un paio di banchieri sono attualmente nel braccio della morteper aver sottratto circa 25 milioni di dollari dalla banca di stato Vietnam Agribank. Mentre i loro co-cospiratori si sono già presi parecchie decine di anni di carcere.

A marzoun altro signore, di 57 anni, l'ex Capo Regionale della Vietnam Development Bank, altra banca gestita dal governo, è stato condannato a morte per una truffa da 93 milioni di dollari.

14° BANCHIERE MUORE DALL'INIZIO DEL 2014

14° BANCHIERE MUORE DALL'INIZIO DEL 2014: QUESTA VOLTA E' OMICIDIO! UCCISO NEI GARAGE DELLA BANCA DI CUI ERA IL N°1

martedì 8 aprile 2014
http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=2810

Durante lo scorso fine settimana il mondo finanziario è stato scosso dal dramma che circonda il misterioso omicidio-suicidio dell'ex amministratore delegato della banca olandese ABN Amro e membri della sua famiglia. Tuttavia, questo è nulla in confronto a quello che è appena accaduto nel piccolo, e fin troppo tranquillo Principato del Liechtenstein, dove istanti fa il CEO di istituzione finanziaria locale Bank Frick & Co. AG, Juergen Frick, è stato ucciso nel garage sotterraneo della banca che si trova nella città di Balzers.
Sulla base delle relazioni preliminari, l'omicidio è stato compiuto da un gestore di fondi scontento, Juergen Germann, che era stato precedentemente coinvolto con la vittima in una disputa con la governance della banca.
Il presunto omicida è fuggito dalla scena del delitto con una Smart con targa del Liechtenstein, secondo la polizia . Hermann è un gestore di fondi che è stato coinvolto in una disputa con il governo del Liechtenstein e la Banca Frick per molti anni. "Il governo del Liechtenstein e la vigilanza del mercato finanziario del Paese hanno illegalmente distrutto la mia società di investimento Hermann Finanza e i suoi fondi fino a privarmi della mia vita" avrebbe scritto questo operatore finanziario in un sito web registrato sotto il nome di Juergen Hermann Hermann Finance AG .
Comunque, Hermann ha intentato cause cercando di recuperare 200 milioni di franchi svizzeri (225 milioni dollari) dal governo e 33 milioni di franchi da Bank Frick, secondo il sito web citato, dove è anche scritto che "L'istituto di credito si arricchisce illegalmente". .
Un rappresentante, un avvocato, di Hermann ha rifiutato di commentare quando raggiunto telefonicamente, mentre a una chiamata nell'ufficio di Hermann Finance è stato risposto da un dipendente che l'azienda non è legato a Hermann Finance .
Il veicolo usato per la fuga è stato poi ritrovato nel villaggio di Ruggell , 25 km (16 miglia) a nord di Balzers, ha detto la polizia, e sono in corso ricerche con elicotteri e cani.
Fonte notizia Bloomberg.

14° BANCHIERE MUORE DALL'INIZIO DEL 2014: QUESTA VOLTA E' OMICIDIO! UCCISO NEI GARAGE DELLA BANCA DI CUI ERA IL N°1

Denuncia shock in Parlamento europeo CENSURATA dalle TV italiane

Catastrofe annunciata per il dollaro e l’economia USA?

8 de abril de 2014

Catastrofe annunciata per il dollaro e l’economia USA?

Attilio Folliero, Caracas 08/04/2014

Alexander Dyukov, direttore generale di Gazprom Neft, una delle principali quattro imprese petrolifere della Russia ha anncunciato che esiste la possibilità di abbandonare il dollaro nelle transazioni petrolifere.

Dyukoy ha dichiarato alla agenzia russa “Itar-Tass” che il 95% dei propri clienti è disponibile ad abbandonare il dollaro ed utilizzare l’Euro. Ha aggiunto che “in via di principio niente è impossibile, si può abbandonare il dollaro ed adottare l’Euro e teoricamente anche il rublo”.

martedì 8 aprile 2014

IL DELITTO DI USURA: 5^ COMUNICATO DEL 2014

06/04/2014 15.44.49
5^ COMUNICATO DEL 2014

Movimento di Vittime di Usura ed Estorsione Bancaria Assistenza Informativa, Tecnica e Legale
5^ COMUNICATO del 2014 (clicca qui) . (


MARTEDI’ 08/04/2014 ORE 18:00 a BOLOGNA - libreria COOP Ambasciatori, Mario Bortoletto presenterà il libro “La Rivolta del Correntista” con l’intervento dell’Avv. Alessio Orsini (clicca qui) ; 

Per Loro TUTTI i MUTUI sono in usura; Chiedono 3mila Euro X una Perizia ed il 20% sul recuperato; promettono coperture assicurative : gli Utenti sono disorientati : Diranno il vero o sono TRUFFATORI? Consigliamo di leggere l’intervento dell’Avv. Tanza, che sono le linee guida de “ Il Delitto di Usura ” (Clicca qui);

LE ULTIME SENTENZE ED ORDINANZE :

Dall’Avv. Emanuele Argento: Pescara – la Banca telefonava tutti i giorni per chiedergli il rientro – La cita e la fa condannare. Era Lui il creditore, non la Banca (clicca qui);

Dall’Avv. A. Orsini: Teramo -   Prima richiesta di rinvio a giudizio per usura. Il 24/10/2014 l’udienza preliminare (clicca qui);

Da “ Il Delitto di Usura”: Veneto - una Banca Veneta con Decreto Ingiuntivo chiese il pagamento di oltre 200Mila Euro. E’ stata condannata a pagare € 364.738,50 (clicca qui);

Dall’Avv. E. Argento: Latina – Il G.I. ha rigettato la provvisoria esecuzione del D.I.. Leggere la motivazione (clicca qui)

RIMINI (Avv. A. Orsini) Il G.I. sospese il D. I. Esecutivo, senza il deposito di alcuna perizia (clicca qui) ;

NON FARTI DERUBARE dai CONSULENTI !!!
Chiedi sempre i preventivi a Il Delitto di Usura(clicca qui).    

        A presto
        Emidio, Silvestro e lo staff