sabato 24 maggio 2014

Discorso di Lannutti (ADUSBEF) al comizio M5S a Roma, 23/5/2014

BOZZA DISCORSO DI PIAZZA SAN GIOVANNI DEL 23.MAGGIO 2014.
VIDEO: http://youtu.be/eOxOtyvlw6k?t=58m


Buona sera. Sono grato a Beppe e Gianroberto per la possibilità di parlare a Piazza San Giovanni a Roma, simbolo della questione morale. Noi di Adusbef, che ci battiamo da 27 anni a difesa di consumatori e famiglie taglieggiate dalle banche e massacrate da Equitalia, che abbiamo difeso i cittadini dalle mafie invisibili, impunite cricche di malfattori che dopo aver praticato una gestione criminale del credito e del risparmio in questi giorni finiscono in galera anche per le nostre denunce, siamo onorati di stare nella piazza dove si svolsero i funerali di Enrico Berlinguer.
La raffica di inchieste che in pochi giorni sta travolgendo la cupola del potere finanziario - l'arresto dei fratelli Magnoni della Sopaf; di Alberto Micalizzi il Madoff della Bocconi dal Pm Alfredo Robledo; l’inchiesta dei magistrati di Ancona contro gli ex vertici di Banca delle Marche accusati di associazione a delinquere; lo scandalo Ubi Banca con 1 miliardo di euro consulenze erogate agli amici degli amici che coinvolge l’intoccabile padre padrone di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli; i domiciliari di ieri per il vice presidente Abi Giovanni Berneschi; l’inchiesta sulla fusione Fondiaria Sai del Pm di Milano Orsi, con il presidente Consob Giuseppe Vegas che andava a prendere ordini da Mediobanca; il processo del Pm di Trani Michele Ruggiero alle agenzie di rating, accusate dalla Corte dei Conti di aver causato un danno all’Italia di 180 miliardi di euro, segnano una svolta epocale anche dentro la magistratura, parte della quale si sentiva padrona incontrastata della giustizia.

Tutte queste truffe, crack bancari e finanziari, a cominciare da Parmalat, Cirio, Lehman Brothers, Deiulemar, Monte dei Paschi di Siena, che hanno bruciato miliardi di euro, avvenivano all’insaputa di Consob e Bankitalia, autorità asservite al sistema bancario che prima o poi riusciremo a far incriminare. Scrive oggi Giorgio Meletti, giornalista a schiena dritta sul ‘Fatto Quotidiano” che titola in prima pagina, La Banda Banchieri: “Le operazioni di sistema sono quelle che servono a puntellare il potere declinante dell' oligarchia, e vengono travestite da generose invenzioni a favore dell' interesse generale. E di fronte al bene comune in gioco le sussiegose autorità di vigilanza, Bankitalia e Consob, sanno come abbassare rispettosamente i loro fari. Consigliano, approvano, autorizzano tutto. Non si accorgono mai di nulla. Poi quando arrivano i magistrati, come al Monte dei Paschi, accusano il banchiere di turno di " ostacolo alla vigilanza" : cioè di aver rubato senza avvertire le guardie. Ma possibile che la vigilanza, che sta lì per prevenire (perché per reprimere ci sono magistrati e poliziotti) non si accorga mai di niente?”.
Non per ostacolo alla vigilanza, ma per ostacolo alla verità vengono fatti alcuni processi, per non incriminare l’ex Governatore Mario Draghi, la signora Tarantola dell’Ufficio di Vigilanza (premiata con la presidenza Rai dal consulente di Goldman Sachs Mario Monti), ed altri oligarchi di Bankitalia, che hanno fatto finta di non sapere nulla del dissesto del Monpaschi, una banca storica gestita dal Pd, che si è vantato di aver nominato Viola, lo smemorato di Collegno che ritrova i documenti in cassaforte dopo 6 mesi, e Alessandro Profumo, banchiere Unicredit sotto processo per frode fiscale e spaccio di derivati tossici alla Divania, beneficato con una buona uscita di 40 milioni di euro, non dovuti.
A causa del cambio vessatorio di 1.936,27 lire per 1 euro (che ha determinato l’equazione di 1.000 lire 1 euro per moltissimi prodotti di largo consumo) imposto all’Italia dai paesi più forti d’Europa, ogni famiglia ha subito la rapina del secolo pagando a rendite e speculazione bancaria, assicurativa del gas e dell’energia, ben 1.155 euro in più l’anno, 280 miliardi, coi costi più elevati dei servizi bancari, con 371 euro contro una media Europea di 114; di bollette elettriche e del gas più alte del 30%; di tariffe Rc Auto più care dell’80%, dei prezzi dei carburanti più alti di 9 centesimi di euro a litro, dei tassi sui mutui prima casa più esosi di 1,19 punti, che portano un mutuatario italiano a spendere un pizzo di 25.000 euro in più, per un mutuo trentennale di 100.000 euro. Nel 2001 con la liretta, avevamo una delle più alte capacità di spesa, che è crollata del 16,8% nel 2013, peggio della Grecia. L’Europa dei banchieri e della troika ha imposto politiche di rigore ed austerità, la camicia di forza del Fiscal Compact, che hanno massacrato i popoli del sud Europa a tutto vantaggio della Germania e dei paesi forti. Il Mes, meccanismo europeo di stabilità, è servito solo a salvare le banche tedesche e francesi ed a stabilizzare l’avidità dei banchieri, di un mostro giuridico come la Bce, la poltrona di Mario Draghi e dei tecnocrati europei. La Bce ha garantito 274 miliardi di euro alle banche italiane al tasso dell’1%, utilizzati non per far ripartire l’economia, ma per coprire i buchi di bilancio di una spericolata e criminale gestione del credito e del risparmio, che ha accumulato 165 miliardi di sofferenze che Abi e Bankitalia vorrebbero socializzare, facendoli accollare allo Stato tramite la Cdp, replicando il salvataggio Alitalia, addossato alla fiscalità generale. La gente onesta, il popolo ridotto spesso alla fame ed alla miseria, conosce le nostre battaglie a difesa dei diritti e della legalità. Mi rivolgo agli amici e compagni della mia generazione piena di ideali traditi da politicanti che hanno venduto la questione morale per un piatto di lenticchie scambiando l’etica pubblica con i loro affari; ad 1,5 milioni di famiglie truffate dalle banche con la complicità di Consob e Bankitalia ai quali sono stati rubati 60 miliardi di euro di sudato risparmio con crack e scandali come Cirio, Parmalat, Lehman Brothers, Mps, Deiulemar; alle imprese come la Divania di Bari fatta fallire da Unicredit con la vendita di derivati tossici dal signor Profumo, premiato dal Pd con la presidenza del Monte dei Paschi di Siena; ad Antonino De Masi, che lotta da una vita dalla terra martoriata di Calabria contro i mafiosi in doppiopetto che gli hanno revocato tutti i fidi, perché aveva denunciato l’usura bancaria; agli utenti strangolati dalle banche che prestano miliardi di euro a Zalesky, Zunino, Ligresti, l’1% di tutti gli impieghi bancari negando 10.000 euro ad imprenditori onesti; a quelli della mia generazione che devono usare i loro ultimi risparmi per cercare di aiutare un esercito di giovani senza lavoro, precari a 500-600 euro al mese ai quali è stata rubata ogni speranza di futuro da tecnocrati, cleptocrati, mandarini di Palazzo, piazzisti in doppiopetti, illusionisti che negano la realtà dei fatti di un Paese in crisi. Tutti i principali indicatori economici, quali la crisi dei consumi scesi del -3,7%; il Pil calato di un – 0,2 % contro le stime di un + 0,8% del Governo; la doppia flessione rilevata dall’Istat per l’interscambio commerciale, con -1,0% per l’import,- 0,8% per l’export; la disoccupazione arrivata al 13% con quella giovanile che sfiora il 44%; il record di aumento del debito pubblico a 2.120 miliardi di euro, con un gravame di 35.569 euro sulle spalle di ogni italiano a fine marzo 2014, smentiscono l’ottuso e smisurato ottimismo del Governo, che nasconde la testa sotto la sabbia con promesse di riprese illusorie. Non fatevi ingannare dalle promesse miracolistiche di chi vi garantisce 80 euro senza copertura, stangandovi di tasse, Tasi, aumento della ritenuta fiscale dal 20 al 26% su conti correnti e libretti di risparmio, rincari e balzelli vari per 30 miliardi di euro, che ricorda un incrocio tra Vanna Marchi e Mago do Nascimento, che vendeva nelle Tv a reti unificate pozioni magiche. Dobbiamo sconfiggere le menzogne reiterate di un regime marcio, che accredita i meriti della discesa dello spread a Renzi, dando la colpa a Beppe Grillo, se aumenta. Mi rivolgo a cittadini e cittadine, stufi e schifati della vecchia politica che vorrebbero astenersi. Partecipate alla rivoluzione non violenta delle matite il 25 maggio 2014 votando il M5S di Grillo e Casaleggio, alla rivolta degli onesti per ricostruire l’Italia come il Comitato di Liberazione Nazionale dopo il fascismo. Io mi fido dei ragazzi di Bebbe e Gianroberto eletti in Parlamento, li conosco e li stimo. Si informano, studiano, si preparano, si oppongono duramente a Governi maggiordomi dei banchieri che regalano 7,5 miliardi di euro alle banche con la rivalutazione delle quote di Bankitalia, mentre i pensionati fanno la fame ed i giovani senza lavoro sono condannati alla precarietà. Quei 7,5 miliardi prelavati dalle riserve di Bankitalia, frutto di attività di signoraggio, l’antica attività dei signori che nel Medioevo prendevano un aggio, una percentuale per battere moneta, sono il sudore del popolo italiano, come i 100 miliardi dell’oro di Bankitalia e non rientrano nella disponibilità di questi cleptocrati ed oligarchi. Vi potete fidare dei parlamentari a 5 Stelle, li conosco, chiedono consigli, si battono per le cause giuste, si documentano, non rubano ma anzi, restituiscono i soldi offrendo il miglior esempio di buona politica al servizio del bene comune e degli interessi generali del Paese.
E’ per me un grande onore, dalla piazza storica di San Giovanni a Roma, la stessa che dette addio a Enrico Berlinguer nel 1984, precursore di Mani Pulite e della questione morale, fare l’appello all’unico voto utile in queste elezioni, quello che sarà dato a te, caro Beppe ed ai ragazzi del movimento Cinque Stelle per andare in Europa a testa alta da cittadini, non da sudditi o servi sciocchi per rivendicare, sovranità, solidarietà, dignità, revisione di trattati capestro ad uso e consumo dei tedeschi. Votare un movimento giovane, pulito, trasparente serve a ricostruire l’Italia dalle macerie della corruzione e della illegalità di questo regime marcio, per contribuire ad edificare l’Europa dei cittadini, che deve prevalere sull’Europa di banche, tecnocrati, cleptocrati, figli di troika e di Governi camerieri dei banchieri. Grazie dell’attenzione
Roma, 23.5 2014

1 commento:

  1. Purtroppo il 25 maggio ha dimostrato che gli italiani sono un po' come i topolini della favola.
    Seguono il pifferaio di turno che li porta solo ad affogare nella più totale inconsapevole ignoranza.

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