lunedì 14 aprile 2014

Luiss = Lutto dell'Università Italiana Senza Sosta

Sul Monoteismo del mercato: l’appello dei docenti Luiss a favore dell’euro
di Sebastiano Caputo - 13/04/2014
Fonte: L’intellettuale dissidente 
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48191
Questa è la parabola che ha portato questi sacerdoti travestiti da professori universitari a lanciare questo appello sulle pagine del Corriere: dal monoteismo cristiano (Università Pro Deo) si è passati poco a poco negli anni al monoteismo del Dio mercato (Luiss). Sempre Pasolini scriveva: “l’antecedente ideologia voluta e imposta dal potere era, come si sa, la religione; e il cattolicesimo, infatti, era formalmente l’unico fenomeno culturale che omologava gli italiani […] e come concorrente il nuovo potere già da qualche anno ha cominciato a liquidarlo”. E non è un caso che in una delle sedi a Roma, l’aula magna sia una chiesa sconsacrata.

Imparare dalla storia: Irlanda 1970, Chiusura delle Banche

Irlanda 1970, Chiusura delle Banche.

“Cos’è il denaro?”

Il 4 maggio apparve sull’ “Irish Independent”, il miglior quotidiano d’Irlanda, un avviso a tutto pagina, dal titolo semplice ma allarmante: “CHIUSURA DELLE BANCHE”. L’annuncio, pubblicato dalla Commissione Permanente delle Banche d’Irlanda, gruppo che rappresentava tutte le principali banche irlandesi, informava il pubblico che a causa del grave deterioramento dei rapporti industriali fra le banche e i loro impiegati, "si è giunti a una situazione in cui è impossibile per le suddette banche fornire anche il recentemente limitato servizio nella Repubblica d’Irlanda". L’annuncio proseguiva: "In tali circostanze è rammarico che queste banche annunciano la chiusura di tutti gli uffici nella Repubblica d’Irlanda a partire da venerdì 1° maggio, fino a nuovo ordine". Potrà sconvolgere l’idea che il sistema bancario di una economia avanzata potesse chiudere pressochè in blocco da un giorno all’altro, in tempi così recenti. All’epoca, tuttavia, questo esito era ampiamente previsto, non fosse altro perché si era già verificato una volta, nel 1966. L’oggetto del contenzioso fra le banche e i loro impiegati era ben noto all’ Europa della fine degli anni sessanta: l’aumento degli stipendi rispetto a quello dei prezzi. L’inflazione alta per tutto il 1969 (in autunno il costo della vita era salito più del 10% rispetto ai quindici mesi precedenti) aveva spinto il sindacato dei dipendenti a esigere un nuovo accordo sui pagamenti. Le banche si erano rifiutate, e l’Associazione irlandese dei funzionari di banca aveva decretato lo sciopero.
Fin dall’inizio, ci si aspettava che la chiusura delle banche non sarebbe stata breve, dunque ci si preparò all’eventualità. La prima reazione delle aziende fu quella di fare incetta di monete e banconote. Scrisse l’”Irish Independent”:
Ci furono prelievi massicci di contante in tutto il paese: le aziende accumulavano scorte in previsione di una chiusura. Si preannunciano ottimi affari per le compagnie di assicurazione, rivenditori di casseforti e società di sicurezza durante tutto il periodo di “shut down”. Fabbriche e altre attività dagli organici numerosi si sono attivate per ricevere denaro contante da grosse rivendite come supermercati e grandi magazzini per far fronte ai pagamenti degli stipendi.
Ma nel primo mese della crisi divenne evidente che la situazione non era poi così nera.

Le banche, oltre ai soldi, creano anche i Berlusconi

M5S a Cormano: sovranità bancaria

Milano prova a fermare i suicidi (o i suicidati ?)

Stasera Milano prova a fermare i suicidi di Stato

Suicidio
Chiamatela la fiaccolata dei Mille. Saranno almeno un migliaio stasera, in piazza Duomo a Milano, alla manifestazione contro i suicidi di Stato, organizzata dal comitato popolare «Art. 580 C. P.». Un manipolo nutrito di imprenditori, economisti (tra cui Claudio Borghi e Antonio Maria Rinaldi), sindaci, associazioni di volontariato e familiari di vittime che griderà il suo «basta» agli assassini per mano dello Stato. E sfilerà in corteo nel centro del capoluogo lombardo all’insegna di tre parole:memoria, protesta e proposta.

I manifestanti, in primo luogo, ricorderanno infatti le vittime della strage senza precedenti dovuta al combinato disposto di crisi e politica. «In soli tre anni, dal 2011 a oggi», ci dice Antonio Corcione, fondatore del comitato «Art. 580 C. P.», «più di 4000 persone si sono uccise nel nostro Paese per mancanza di lavoro. Alla fiaccolata parteciperà Tiziana Marrone, la donna a cui arrivò da Equitalia una cartella da 60mila euro dopo che suo marito, Giuseppe Campaniello, si uccise dandosi fuoco per le troppe tasse; e ci saranno i familiari di Michele D’Aloia, l’imprenditore di Sala Consilina, che si tolse la vita perché non ce la faceva ad arrivare alla fine del mese; e poi i parenti di una donna che si ammazzò perché disoccupata e perché i suoi figli erano stati affidati a una casa famiglia; e moltissimi altri testimoni di storie drammatiche come queste».

Banche: tra le migliaia di suicidi, rispunta Corso Bovio

Il silenzio sulle banche e lo 

strano suicidio di Corso Bovio

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Il silenzio sulle banche e lo strano suicidio di Corso Bovio
Avete mai posta attenzione al silenzio a cui siamo stati da sempre abituati, ogni volta che si dovrebbe invece parlare delle banche e del sistema creditizio in genere? Una larga parte del mondo finanziario è infatti tutt’oggi sotto il controllo di fondazioni che hanno nelle segreterie dei partiti, il vero centro nevralgico di controllo e comando. Molte altre sono invece soggette a poteri esterni alla vita politica, ma non per questo meno ombrosi. E’ il caso delle Banche Popolari.

I gruppi di pressione finanziaria all'attacco della UE

Le lobby dell'industria finanziaria nell'Unione europea
di Stefano Luzi - 13/04/2014
Fonte: Eurasia 

LE LOBBY DELL’INDUSTRIA FINANZIARIA NELL’UNIONE EUROPEA
Il prossimo 15 Aprile, l’Alleanza per la Trasparenza nel Lobbying e per la Regolamentazione Etica (ALTER-EU), unita ad altre associazioni formate dalla società civile di tutt’Europa, daranno il via ad una nuova campagna, chiedendo ai candidati alle prossime elezioni europee di “alzarsi in piedi per i cittadini e per la democrazia, contro l’eccessiva influenza delle lobby del settore finanziario”. L’iniziativa ha già riscosso l’approvazione di molti leader dei gruppi presenti al Parlamento Europeo e vede coinvolte moltissime organizzazioni provenienti da 19 paesi dell’Unione.
Questa campagna si sposa con il recente rapporto intitolato “Il potere della lobby finanziaria”, il quale mette in luce l’enorme potere dell’industria finanziaria nell’Unione Europea, espresso con una grande azione di lobbying che riguarda ben 1700 lobbisti in 700 organizzazioni diverse e che si esprime attraverso un accesso privilegiato agli europarlamentari di Bruxelles. Questi sono i risultati dello studio del Corporate Europe Observatory (CEO), ÖGB Europabüro (l’ ufficio di Bruxelles della Federazione dell’ Unione del Commercio Austriaca) e dell’ AK EUROPA (l’ ufficio di Bruxelles della Camera del Lavoro Austriaca).

Lettera di Kovacs Andras (cittadino ungherese) al popolo italiano

Lettera di Kovacs Andras (cittadino ungherese) al popolo italiano
PERCHÉ PER LA SECONDA VOLTA CONSECUTIVA IL PARTITO FIDESZ HA VINTO LE ELEZIONI POLITICHE CON IL FORTE PUNTEGGIO DEI 2/3  
 
-ELEZIONI POLITICHE 06 APRILE 2014

Il sei aprile 2014 la popolazione si é riunita nelle sale elettorali per votare e decidere chi doveva essere il nuovo capo del governo.Alla sera il risultato é stato sorprendente come quattro anni prima,il partito Fidesz ha vinto con i 2/3 dei voti.Non a caso un partito vince per due volte consecutive con una percentuale schiacciante di voti rispetto agli altri,sicuramente c’é stato un duro e attento lavoro alla base,un duro lavoro costruito giorno per giorno vicino alle esigenze dei cittadini e per aiutare i cittadini. Purtroppo la sinistra non ha accettato il risultato delle elezioni e come sempre prova a dire che il partito Fidesz ha vinto imbrogliando, cosa che non é assolutamente possibile visto che sono venuti dall’estero persone autorevoli  per sorvegliare e controllare il corretto svolgimento dellle elezioni politiche ed anche io personalmente posso testimoniare che tutto si é svolto correttamente visto che ho partecipato come delegato civile presso il comune dove vivo ed ho potuto constatare che come me altri delegati di altri partiti hanno controllato per tutta la durata della giornata lo svolgimento delle elezioni, non ci sono stati inganni come vogliono far credere quelli della sinistra agli occhi degli stati stranieri.
 
-MANIFESTAZIONE PACIFISTA

Il capo del governo Orbán Viktor ha portato tante nuove variazioni che sono utili a tutti i cittadini e per questo agli occhi dell’Unione Europea dalle multinazionali europee e dalle banche non é ben visto ed ha subito forti pressioni da parte dell’IMF (Fondo monetario internazionale).