giovedì 29 maggio 2014

Carige, spunta la «pista» della Sgr

Carige, spunta la «pista» della Sgr

3logo Sole24Ore
Stefano Elli
MILANO
http://www.assinews.it/articolo_stampa_oggi.aspx?art_id=23793

La notizia delle dimissioni in blocco della maggioranza dei consiglieri di Centro Fiduciaria, la società fiduciaria della Carige, data ieri dal Sole 24 Ore, potrebbe certo essere letta con un'ovvia scelta di arretramento per consentire all'assemblea, di rinnovare gli organi amministrativi dopo il terremoto giudiziario che sta scuotendo la banca genovese. Ma potrebbe anche essere letta in modo difforme. È datata 2009, infatti, un'altra ispezione, della Banca d'Italia, condotta presso la Carige Asset management Sgr, la società di gestione del risparmio del gruppo sino al dicembre 2013, data in cui venne acquisita da Arca Sgr. Si tratta di un'ispezione di quattro anni antecedente alle due verifiche avviate nella capogruppo, datate luglio e settembre 2013 i cui esiti sono stati all'origine dell'inchiesta. Il capo degli ispettori alla Sgr della Carige era Eugenio Gubitosi e lo specialista del team in materia di antiriciclaggio era Salvatore Ricci, già in forza all'ufficio antiriciclaggio dell'Ufficio italiano dei cambi e, attualmente, consulente tecnico d'ufficio per varie procure italiane.

CARIGE: assunti figli, fratelli, padri, amanti di magistrati


QUELL’ASSE BANCARIO GENOVA-VATICANO - ANCHE PAPA FRANCESCO HA “INDAGATO” SU CARIGE E LO IOR – DALLE INTERCETTAZIONI UN INQUIETANTE INTRECCIO DI RAPPORTI: “C’AVEVAMO DIPENDENTI DENTRO 28 PERSONE, FIGLI, FRATELLI, PADRI O AMANTI DI MAGISTRATI LIGURI”

Secondo l'ex presidente di carige berneschi, alla fine del 2013 il papa chiama i tre vescovi del ponente ligure per chiarire l'intreccio tra la fondazione e lo Ior (che sarebbe dovuto diventare socio forte dell'istituto di credito ma non l'ha mai fatto)…

Giuseppe Filetto e Marco Preve per "La Repubblica"
Anche papa Francesco ha "indagato" su Carige e lo Ior. Le intercettazioni dell'inchiesta che ha portato agli arresti l'ex presidente della banca genovese, confermano l'esistenza di quell'asse bancario Genova-Vaticano che nasconde ancora segreti. E rivelano un inquietante intreccio di rapporti tra l'istituto diretto dal vicepresidente nazionale dell'Abi Giovanni Berneschi e la magistratura ligure: «C'avevamo dipendenti dentro 28 persone, figli, fratelli, padri o amanti di magistrati liguri » dice Ferdinando Menconi ex ad del comparto assicurativo anche lui ai domiciliari.
GIOVANNI BERNESCHI FOTO INFOPHOTOGIOVANNI BERNESCHI FOTO INFOPHOTO
GLI AFFARI CON IL VATICANO
In un'intercettazione dell'11 novembre del 2013, racconta il verbale dei finanzieri della tributaria che «Berneschi parla di papa Francesco che avrebbe chiamato i tre vescovi del ponente ligure a Roma per chiarire la faccenda legata allo Ior. Due giorni fa Berneschi dice di aver ricevuto monsignor Luigi Molinari il quale per conto di Bagnasco (Angelo, cardinale di Genova e presidente Cei, ndr) voleva sapere cosa era successo tra la Fondazione e lo Ior».
Si tratta dell'operazione del 2010 voluta dal presidente di Fondazione Carige Flavio Repetto (nemico giurato di Berneschi). In pratica 100 milioni di euro di obbligazioni acquistate dallo Ior che però non si trasformarono in azioni come preventivato e vennero poco dopo rilevate dalla Fondazione la quale, peraltro, non incassò i diritti visto che «aveva deliberato di metterli a disposizione dello Ior».

CARIGE: FALSO IN BILANCIO E OSTACOLO ALLA VIGILANZA


CARIGE CORROTTA, LIGURIA INFETTA - ALL'INCHIESTA SULLA BANCA GENOVESE SI INTRECCIA QUELLA SU SCAJOLA, CON CUI L'EX PRESIDENTE BERNESCHI AVEVA STRETTO UN PATTO DI ACCIAIO CHE CORREVA PER TUTTA LA LIGURIA


Alessandro Scajola, fratello di Claudio, è stato vicepresidente di Carige fino alla fine di settembre. Così ieri non è passato inosservato il summit in procura a Genova dei magistrati dell’antimafia calabrese, di ritorno dalla perquisizione della villa dell’ex ministro a Imperia, con i colleghi che seguono l’inchiesta su Carige...

Teodoro Chiarelli per ‘La Stampa'
Il giorno più atteso è arrivato. Oggi l'ex presidente di Carige, Giovanni Berneschi, arrestato una settimana fa nell'inchiesta "Mungi la mucca", sull'associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio ai danni della banca, sarà interrogato nell'ufficio del gip Adriana Petri. I pubblici ministeri Piacente e Franz, chiedendo la proroga delle indagini a carico di Berneschi, hanno ipotizzato nuove accuse: falso in bilancio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ieri il suo vecchio sodale e compagno di scorribande truffaldine, Ferdinando Menconi, ex ad Carige Vita Nuova - pure lui ai domiciliari - si è avvalso della facoltà di non rispondere.
BANCA CARIGE E LA NUOVA BANCA CARIGE ITALIABANCA CARIGE E LA NUOVA BANCA CARIGE ITALIA
L'affaire Carige si presenta sempre più come un pozzo senza fondo. Ai già corposi filoni genovesi si somma, infatti, l'inchiesta di Savona con 34 indagati (fra i quali lo stesso Berneschi e l'ex direttore generale Ennio La Monica) per i prestiti facili concessi al gruppo (poi fallito) Geo, dell'imprenditore di Albenga, Andrea Nucera, latitante a Dubai. Un crac da 400 milioni: 100 verso l'Erario, 250 verso le banche, 50 verso altri creditori.
Ma altri scenari si vanno delineando. Riguardano i rapporti fra i due ultimi arrestati eccellenti della Liguria: Berneschi e Claudio Scajola, già ministro degli Interni e dello Sviluppo, uomo di punta di Forza Italia, reuccio di Imperia, soprannominato "Sciaboletta".