domenica 1 febbraio 2015

Il Presidente Mattarella e il caso Banca dell'Etruria

L’ON. SERGIO MATTARELLA, NUOVO PRESIDENTE ITALIANO
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Descritto da tutti come persona integerrima, priva di macchia, se non di essere stato figlio e ministro della vecchia D.C. La povera gente del nostro paese, i disoccupati, i senza casa, gli astensionisti, giovani e vecchi, insieme attendono da lui una risposta netta e imparziale, diversamente sarebbe un burattino, lui già giudice costituzionale di nomina parlamentare, del presidente del consiglio, Matteo Renzi. 
 
Iniziamo col chiedergli una importante verifica: lui sa, come politico e giudice costituzionale, che Renzi, il 20 gennaio di quest’anno, prende, senza chiedere alcun parere, l’articolo sul voto capitario e lo inserisce segretamente nel decreto (per nulla necessario) “Investment Compact”, che trasforma le banche popolari in S.p.a.

La banca più beneficiata è la banca dell’Etruria e del Lazio, che esce fuori da un lungo percorso di sofferenza, ed è salvata grazie alla speculazione finanziaria che si avvale del provvedimento di Renzi sugli assetti societari degli istituti di credito. La banca dell’Etruria, con questa operazione finanziaria, molto gradita a Renzi, sale del 66% nei 5 giorni che precedono la votazione del decreto: è questo un miracolo economico? O non è, invece, una manovra finanziaria ben architettata, o una truffa speculativa? E chi ci guadagnerebbe con questa manovra se non il papà della bella ministra per le riforme, amica di Renzi, on. Boschi, che è il vicedirettore di questa banca, e il fratello della ministra, Emanuele Boschi, che lavora, anche lui, nella stessa banca, e la ministra stessa che è direttore generale open di questo istituto bancario? La ministra si è dichiarata non responsabile, perché dice di non essere stata presente alla votazione del decreto, in quanto a “tutt’altre faccende affaccendata”. E, sapendo che, nel nostro paese, non si fa nulla per nulla, cosa ci guadagna, da tutto questo, il presidente Renzi? Questo ce lo dovrà far sapere il nuovo presidente Mattarella, ex giudice costituzionale, che ci deve pure far conoscere, con le dovute indagini, qual’è la collusione tra questi e Algebris di Davide Serra e il fondo speculativo dell’ex manager londinese Morgan Stanley (banca d’affari) , iniziando dal fatto che la direzione generale open ha ricevuto da Serra, negli ultimi anni, 150.000 euro. Caro presidente, ci possiamo contare, noi poveri cittadini mortali?

Roma 31-01-2015 (il giorno delle elezioni) prof. Antonio Vento.