sabato 5 novembre 2011

Imperia: blitz alla "Banca d'Italia"


Imperia: blitz dei giovani de 

La Destra alla 

Banca d'Italia, "No all'ICI!"


Bankitalia vuole reintrodurre una tassa odiosa come l'Ici? Nulla di nuovo sotto il sole, è tipico del sistema malato e criminale delle banche vivere sulle spalle di cittadini soffocati da ingiustizie e soprusi. È ora che i sacrifici li inizi a fare il sistema bancario, a partite proprio dalla "nostra" Banca d'Italia: per questo motivo nella nottata i ragazzi di Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra, hanno provocatoriamente affisso uno striscione davanti all'ex sede imperiese della Banca d'Italia, accompagnato da alcuni volantini esplicativi.
Analoga azione dimostrativa è stata contestualmente compiuta dal movimento in numerose città Italiane. Forse non molti sanno che, di fatto, la Banca Centrale Italiana - così come tantissime altre banche centrali europee, BCE compresa – non è affatto pubblica (nonostante il nome ingannevole) ma è assolutamente privata, con la conseguenza di un inevitabile conflitto tra interessi pubblici e privati. Il risultato di questa incredibile situazione è l'abnorme debito pubblico accumulato negli anni dallo Stato italiano (circa 1.900.000 miliardi di Euro); in pratica ogni bambino che nasce oggi in Italia ha già qualcosa come 31.000 Euro di debito a proprio carico!
Un'altra causa fisiologica dell'aumento del debito pubblico è sicuramente il signoraggio bancario: sono le Banche Centrali a stampare le banconote e non lo Stato, quest'ultimo è costretto quindi a prenderle in prestito oneroso dalle banche ad un valore di gran lunga maggiore del loro effettivo costo di produzione; la differenza tra il costo che le banche affrontano per la produzione del denaro ed il valore nominale e di facciata che esso andrà poi ad assumere è chiamato signoraggio. L'effetto principale di questo sistema iniquo ed usurocratico che riduce i popoli alla fame è l'inestinguibilità del debito pubblico; questo potrà essere estinto solo con la riappropriazione da parte dello Stato della sovranità monetaria, ossia con il ritorno di questo a battere moneta propria. È venuto il momento di alzare la testa e di aprire gli occhi, non ci faremo strozzare dal cappio dell'usura!
Chiediamo più sacrifici per le banche e meno tasse sui cittadini! A pagare siano i veri colpevoli della crisi economica, ovvero banche private ed alta finanza!

 C.S.

Sara Tommasi nuda contro lo strapotere delle banche


Sara Tommasi nuda contro lo strapotere delle banche

sabato 5 novembre 2011
Dal Bunga Bunga al video del giurista Marra che sarà presentato il 26 novembre a Roma
Sara Tommasi
Sara Tommasi
ROMA - Sara Tommasi si spoglia. Sai che novità, direte voi. E invece no, perché questa volta una delle protagoniste del Bunga Bunga, la donna che messaggiava il premier con sms del tipo "Spero k krepi kon le tue Troie" si lascia alle spalle tutto e offre il suo corpo per combattere lo strapotere delle banche. Sarà una Sara Tommasi completamente nuda  la protagonista del nuovo video del filosofo e giurista Alfonso Luigi Marra, un invito ai dissidenti italiani a "FermareLeBanche". Il video hot è stato montato in occasione dell'incontro costitutivo del Comitato Promotore del Referendum per l'abrogazione delle sei leggi "regala-soldi" alle banche nonché della lotta per l'eliminazione del signoraggio, organizzato per il 26 novembre al Teatro Quirino di Roma.

Emergenza: i semi della banca del germoplasma di Bari a rischio di estinzione per usurocrazia

Questo è quello che succede quando un paese si lascia ricattare dalla balla del debito pubblico sovrano: cessione del paese e delle sue ricchezze ai nostri creditori, in questo caso la nostra biodiversità sementifera, di cui multinazionali e banche hanno interesse a creare la scarsità artificiale per potere poi brevettare  i semi in un secondo tempo, avendoli messi in... in banca...
 NF

Fohte: stampalibera.com
LETTERA APERTA
E’ un’emergenza: la Banca del Germoplasma di Bari è ad altissimo rischio!
I semi di 84.000 campioni di piante agrarie ed affini d’inestimabile valore stanno morendo
Banca del Germoplasma di Bari
La Banca del Germoplasma del CNR di Bari, fondata nel 1970, si trova in una condizione di altissimo rischio. È l’unica in Italia, la seconda in Europa e tra le prime dieci nel mondo su un totale di 1470. Conserva 84.000 accessioni (campioni) di germoplasma, appartenenti a più di 60 generi e più di 600 specie di piante coltivate e specie selvatiche affini (parenti strette di quelle coltivate), minacciate da erosione genetica e/o estinzione. Lo scopo di questa lettera è di evidenziare l’importanza del germoplasma per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente, e conseguentemente di far comprendere perché sono nate le banche del germoplasma, perché la Banca del Germoplasma di Bari è ad altissimo rischio e perché bisogna intervenire per salvarla.

Germoplasma, rivoluzione verde, sistemi agricoli e perdita di agrobiodiversità
Il germoplasma vegetale conservato nelle banche di germoplasma è costituito principalmente da semi di vecchie varietà di cereali, leguminose, ortive, foraggiere e piante medicinali. Questo patrimonio genetico è stato reperito in tutto il mondo,

Sara Tommasi nuda contro le banche


Sara Tommasi nuda contro le banche












di Andrea Paparella
Che il nostro Paese stia attraversando un periodo decisamente complesso è cosa nota a tutti. Quello che forse gli italiani non si meritavano è vedere Sara Tommasi ergersi a paladina della lotta contro le banche e quella finanza colpevole di aver trascinato l'Occidente nel pantano dal quale sta cercando faticosamente di tirarsi fuori. Proprio lei, l'ex "paperetta" di Paperissima e "schedina" di Quelli che il calcio, tornata prepotentemente sulla cresta dell'onda mediatica l'anno scorso, quando il suo nome uscì tra quelli delle frequentatrici delle feste a tema di Arcore. Pare ora che la bella Sara apparirà addirittura senza veli per promuovere l'iniziativa organizzata dall'avvocato Alfonso Marra e dalla sua associazione dall'emblematico nome: "Fermiamo le banche & le tasse". L'annuncio del forte gesto della Tommasi è arrivato direttamente dal sito ufficiale di Marra: "Sarà Sara Tommasi, nuda in un nuovo video del filosofo e giurista Alfonso Luigi Marra a invitare i "dissidenti" d'Italia, il 26 novembre alle 10.30 a Roma al teatro Quirino, all'incontro costitutivo del Comitato Promotore del Referendum per l'abrogazione delle sei leggi "regala-soldi" alle banche nonché della lotta per l'eliminazione del signoraggio. Sara Tommasi, che è stata resa da Marra, assieme a Rossy de Palma e Ruby Rubacuori, icona e simbolo della lotta contro le banche, inviterà in questo nuovo e sconvolgente video il "popolo degli intelligenti" a non farsi distogliere dai contenuti e contribuirà, attraverso la sua integrale nudità, alla lotta contro gli abusi del potere bancario". Avete sentito bene: Marra ha reso Sara Tommasi e Ruby Rubacuori alfieri della lotta contro i poteri finanziari. Saranno loro a guidare il "popolo degli intelligenti", definizione per la verità un po' generica, neanche si trattasse del nuovo partito di Silvio Berlusconi.
Con buona pace degli Indignados e dei Draghi Ribelli, non resta che riflettere sulle nuova guida della rivolta popolare contro la crisi. Marra, divenuto popolare per l'improbabile spot di un suo libro in cui faceva da testimonial Manuela Arcuri (ricordate l'indimenticabile "strategggismo sentimentale"?), ha trovato ora il supporto della giovane soubrette Tommasi, che non più tardi di qualche mese fa denunciava di essere finita «nel mirino di alcune sette sataniche e dei servizi segreti». Chissà che l'annuncio dell'iniziativa non riesca a far scendere il livello dello spread.

Tremonti: un'inchiesta del '96 per evasione fiscale

04/11/2011

Germania: assegno sociale (360 euro), più casa, gas, luce e tv


Il posto fisso sarebbe un incubo
Italia Oggi, da Berlino Roberto Giardina -  5 novembre 2011


I pregiudizi non muoiono mai. I tedeschi se ne vanno di casa a 18 anni, gli italiani restano dalla mamma fino a 40.
E tutti prendono in giro i bamboccioni latini. Così, gli italiani vogliono la sicurezza soprattutto, e sognano il posto fisso. I loro coetanei prussiani sono intraprendenti e osano, danno impulso all'economia e non sono l'incubo dei datori di lavoro che non li possono licenziare se la congiuntura peggiora. Ma a Berlino, un ragazzo può vivere per conto suo o con i coetanei, riceve un piccolo aiuto se studia, e gli affitti sono bassi.

La realtà, come sempre, è più complessa. Ho amici berlinesi che in vent'anni hanno cambiato una decina di attività, forse anche di più. Hanno badato ai piccoli nei kindergarten, hanno guidato un taxi, lavorato in pizzeria, come camerieri o aiuto cuoco, sono stati guide turistiche e portieri di notte, hanno insegnato tedesco agli immigrati. Per alcuni di loro, un posto fisso sarebbe un incubo. Amano essere liberi, e cambiare. Semplicemente, in Germania è normale. Nessuno li considera poco raccomandabili, vengono assunti senza problemi, e se vogliono possono anche prendersi una pausa, per libera scelta o costretti se non trovano subito un nuovo impiego. Negli intervalli vivono con il sussidio di disoccupazione, e intanto si guardano intorno. Se l'offerta di lavoro giunge da un'altra città, emigrano: trovare un alloggio non sarà un'impresa. Alla fine della loro vita lavorativa, avranno diritto a una pensione su per giù uguale a quella dell'amico che è sempre stato nello stesso ufficio. In altre parole, lo stato non si limita a fare la predica e a spiegare che il posto fisso è un retaggio del passato. Ha creato una serie di paracadute sociali che aiutano chi vuol fare l'uccello migratore a vita. Non c'è il posto fisso, ma il lavoro continuo e diverso.

E i pensionati? Qui si va in pensione a 67 anni, da noi prima che si può. Ogni tanto, i giornali tedeschi pubblicano la solita notizia dell'italiano che prendeva la pensione da cieco sorpreso a guidare l'auto, o del paralitico campione di calcio nella squadra del paese. Ci saranno dei cialtroni, ma chi in un villaggio del Sud non sa come comprarsi da mangiare che chance ha? Sopravvive come un personaggio di De Filippo o di Totò. Qui, ha diritto all'assegno sociale (360 euro), più alloggio, con gas, luce e tv, che ormai fa parte del pacchetto di sopravvivenza, anche se non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua.

Quanto alla pensione, non si cambiano le regole con la partita in corso. L'età è stata portata da 65 a 67, ma in vent'anni, e il traguardo si allontana di un mese all'anno. Si può sottoscrivere una pensione supplementare, e le quote saranno esentasse. Non esiste la pensione di anzianità, come da noi, ma chi è stanco, stufo, malato può gettare la spugna prima: si perde il 2% ogni anno di anticipo.

In realtà i tedeschi vanno in pensione in media intorno ai 60 anni. Esattamente, o quasi, come gli italiani. E sulla pensione si pagano meno tasse: in fondo ce la siamo guadagnata con il nostro lavoro, già tassato, e poi si presume che un pensionato spenda o aiuti i figli e i nipoti. Il denaro torna in circolazione.

Anche qui perdere il posto è un brutto colpo, ma non una tragedia. E la maggioranza dei pensionati non fa vita allegra, ma la spesa non è un incubo. Lo stato sociale ha subito dei tagli, tuttavia rimane il migliore al mondo, anche se i tedeschi brontolano. Loro non sono mai contenti. E se si fanno dei paragoni tra noi e loro, si dovrebbero riportare tutti i particolari. Non solo i dati che fanno comodo. Berlino è piena di ex bamboccioni italiani che qui non trovano il paradiso, ma semplicemente quel minimo di protezione sociale che li aiuta a fuggire dal nido. Lavorano duro e sono felici. O almeno soddisfatti.

Sara Tommasi nuda


Sara Tommasi nuda per Alfonso Marra

Sara Tommasi continua a far parlare di sé.
Dopo il bunga bunga e la nuova storia d’amore con un conte, la Tommasi si spoglierà per il nuovo video di Alfonso Luigi Marra.
Ecco l’annuncio, direttamente dalla mailing list dal sito di Alfonso Marra:
FermiamoLeBanche: sarà Sara Tommasi, nuda in un nuovo video di Alfonso Luigi Marra a invitare i dissidenti d’Italia, il 26 novembre alle 10.30 a Roma al teatro Quirino, all’incontro costitutivo del Comitato Promotore del Referendum per l’abrogazione delle 6 leggi “regala-soldi” alle banche nonché della lotta per l’eliminazione del signoraggio.
Sara Tommasi, che è stata resa da Marra, assieme a Rossy de Palma e Ruby Rubacuori, icona e simbolo della lotta contro le banche, inviterà in questo nuovo e sconvolgente video il popolo degli intelligenti a non farsi confondere dai depravati di regime che, per distogliere dai contenuti e difendere così le banche, si fingono scandalizzati della sua nudità, che offre contributo alla lotta contro questi demoni.