giovedì 17 novembre 2011
IL GOVERNO DELLE LOBBY BANCARIE
POLITICA. SCILIPOTI (MRN): IL RAPPORTO SUBDOLO TRA IL GOVERNO MONTI E CARLO DE BENEDETTI
Roma 17.11.11: - l’On. Domenico Scilipoti, segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, in riferimento ai membri del nuovo governo, ha così commentato: “ Abbiamo i Ministri del nuovo governo Monti. Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, a guidare la nostra Italia, sarà il governo dei banchieri. Corrado Passera è il nuovo Ministro dello Sviluppo e Infrastrutture … Banchiere e manager, è, oggi, amministratore delegato dell’Intesa San Paolo, a lungo ha collaborato con De Benedetti e per due anni è stato capo del Banco Ambrosiano Veneto… Ecco i piromani che diventano pompieri!!!
Imprebanca: processo a Pambianchi e Mazzieri
Si è aperto oggi il processo a Pambianchi e Mazzieri accusati di associazione finalizzata alla frode fiscale.
Ne avevamo parlato il 6 Novembre nell'inchiesta La grande evasione di Giovanna Boursier.
Pambianchi e Mazzieri furono arrestati insieme ad altre 40 persone, tra cui molti imprenditori romani, il 14 giugno scorso.
I reati ipotizzati vanno dall'associazione per delinquere alla bancarotta, al riciclaggio, all'appropriazione indebita e alla violazione delle leggi fiscali e tributarie.
Alcuni degli arrestati erano anche azionisti di Imprebanca, una creatura dell'allora presidente di Confcommercio Pambianchi, nata nel 2008 per diventare la banca delle imprese per le imprese.
Imprebanca ha sede nello stesso edificio di Confcommercio di cui è addirittura affittuaria: la fotografia del conflitto di interessi tra gli incarichi pubblici e quelli privati di Pambianchi.
Da un lato rappresentava i commercianti romani nel suo ruolo istituzionale di Presidente di Confcommercio, dando vita con loro ad un istituto di credito che potesse sviluppare l'economia del territorio, dall'altra - secondo quanto sostenuto dall'accusa - avrebbe contribuito, proprio attraverso l'associazione di categoria, a procacciare clienti per il suo socio Mazzieri.
A quel punto Mazzieri – sempre secondo l'accusa - avrebbe attuato sofisticati meccanismi per eludere il fisco, spostando i debiti con l'erario in società bulgare intestate a prestanome amici e mantenendo l'attivo in altre società, sempre intestate a prestanome, in Italia.
Oltre a Pambianchi (azionista attraverso la società di famiglia Divago Sportiva Srl) e Mazzieri (azionista attraverso la Mizar Immobiliare), figurano tra i soci coinvolti nell'indagine il presidente di Conad del Tirreno, Silvano Ferrini e l'amministratore delegato Ugo Baldi. Poi l'immobiliarista Michele Di Veroli, e Claudio Francisci, titolare di case di cura ad Aprilia.
Oltre a Pambianchi (azionista attraverso la società di famiglia Divago Sportiva Srl) e Mazzieri (azionista attraverso la Mizar Immobiliare), figurano tra i soci coinvolti nell'indagine il presidente di Conad del Tirreno, Silvano Ferrini e l'amministratore delegato Ugo Baldi. Poi l'immobiliarista Michele Di Veroli, e Claudio Francisci, titolare di case di cura ad Aprilia.
In seguito agli arresti, anche Imprebanca finisce sotto la lente degli investigatori che analizzano alcune movimentazioni bancarie per verificare se fossero state violate le norme antiriciclaggio.
La segnalazione a Bankitalia che ha generato l'ispezione di Imprebanca sarebbe partita proprio dall'interno.
La segnalazione a Bankitalia che ha generato l'ispezione di Imprebanca sarebbe partita proprio dall'interno.
L'attuale Presidente di Imprebanca, Antonio Spallanzani, racconta in un'intervista esclusiva che, nonostante l'inchiesta e le pesanti accuse non sono state sequestrate le azioni in possesso degli imputati. Questo è possibile perché i soci coinvolti sono azionisti della banca attraverso delle societa'. Il sequestro operato dall'autorità giudiziaria invece ha riguardato i beni personali per un complessivo di 80 milioni.
Vi proponiamo un'intervista al Presidente di Imprebanca, la banca delle imprese romane fondata nel 2008 proprio da Pambianchi.
Scontri ai cortei contro il nuovo governo
Manifestazioni in tutta Italia con Cobas-Cub
Studenti in piazza, scontri ai cortei contro il nuovo governo: ''Non ha la nostra fiducia''
(Adnkronos)
ultimo aggiornamento: 17 novembre, ore 16:03
Roma - (Adnkronos/Ign) - Momenti di tensione e cariche della polizia ai cortei a Milano, Torino e Palermo: feriti. Prese d'assalto le vetrine delle banche, simbolo della crisi finanziaria. A Roma lanciate uova contro le forze dell'ordine. L'appello a Monti: ''Investire sull'istruzione''
Studenti in piazza, insieme a Cobas-Cub, in oltre 60 città per protestare contro la crisi e il nuovo governo. Momenti di tensione e qualche carica si sono registrati durante il corteo a Milano. Ancora una volta obiettivo dei manifestanti sono state le vetrine delle banche, simbolo della crisi finanziaria. Imbrattate diverse sedi bancarie. Intorno alle 11 un gruppo di studenti, armati di scudi di plastica, ha tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine. Il tentativo di raggiungere l'Università Bocconi è stato impedito dagli agenti che hanno risposto con una carica.
A Palermo un gruppo di giovani ha tentato di occupare la filiale di una banca. Sono migliaia gli studenti, medi e gli universitari che hanno partecipato alla manifestazione 'Blocchiamo tutto day', contro la crisi.Uova e fumogeni sono stati lanciati contro sedi di banche. Inoltre sono stati imbrattati i muri degli istituti di credito e anche dell'Agenzia delle entrate, con scritte come: 'Ladri ridateci i nostri soldi'. Un manifestante senza casa del quartiere Zen è rimasto ferito alla testa durante gli scontri tra la polizia e gli studenti. L'uomo, colpito da una manganellata, è stato portato in ospedale con l'ambulanza.
A Torino tensione davanti alla sede della Banca d'Italia durante la manifestazione degli studenti. A quanto riferiscono le forze dell'ordine, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha messo in atto tre tentativi di sfondamento dei cordoni di polizia posti a protezione di alcune vie in direzione delle sedi della Banca d'Italia e di Equitalia, lanciando all'indirizzo delle forze dell'ordine uova, petardi e oggetti contundenti.
I tre tentativi, riferiscono le forze dell'ordine, sono stati respinti con tre cariche di alleggerimento e gli autonomi sono stati ricondotti sul percorso principale. Alcuni feriti si sono registrati fra le forze dell'ordine. E' rimasto lievemente contuso anche un ragazzino, che si è dileguato prima dell'arrivo dei soccorsi. Alla fine del corteo gli studenti torinesi hanno steso davanti ai cancelli dell'Unione industriale un manifesto con lo slogan 'Anche i monti crolleranno'. A seguito dei disordini tre giovani sono stati denunciati a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre una ragazza di 16 anni è stata denunciata per danneggiamento.
A Roma gli studenti partiti dalla 'Sapienza' si sono uniti a Piazza della Repubblica con i Cobas. Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta "Profumo di austerity, no al governo dei sacrifici". "Quello che chiediamo oggi - spiega all'ADNKRONOS Sofia Sabbatino - è, prima di tutto, di investire su scuola, università e ricerca per uscire da questa crisi provocata dalle speculazioni finanziarie".
Il corteo si è svolto pacificamente ma, arrivati all'imbocco di corso Rinascimento, gli studenti hanno cominciato a lanciare uova contro le forze dell'ordine che impedivano l'accesso fin sotto il Senato. Dal megafono i ragazzi hanno scandito slogan contro un governo che, hanno sottolineato, "non ha la nostra fiducia". Il corteo quindi, dopo aver raggiunto il Senato, ha imboccato corso Vittorio Emanuele per tornare verso l'università.
A Bologna gli studenti medi si sono fermati sedendosi sull'asfalto. Quasi tutte le porte di accesso al centro storico sono state pacificamente invase dal serpentone che si è sciolto a fine mattina ai giardini Margherita. I giovani che sono partiti a gruppi dalle sedi degli istituti superiori hanno sfilato con cori e striscioni per rivendicare fondi alla scuola pubblica, ma non c'è stato alcun incidente.
Studenti in piazza, insieme a Cobas-Cub, in oltre 60 città per protestare contro la crisi e il nuovo governo. Momenti di tensione e qualche carica si sono registrati durante il corteo a Milano. Ancora una volta obiettivo dei manifestanti sono state le vetrine delle banche, simbolo della crisi finanziaria. Imbrattate diverse sedi bancarie. Intorno alle 11 un gruppo di studenti, armati di scudi di plastica, ha tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine. Il tentativo di raggiungere l'Università Bocconi è stato impedito dagli agenti che hanno risposto con una carica.
A Palermo un gruppo di giovani ha tentato di occupare la filiale di una banca. Sono migliaia gli studenti, medi e gli universitari che hanno partecipato alla manifestazione 'Blocchiamo tutto day', contro la crisi.Uova e fumogeni sono stati lanciati contro sedi di banche. Inoltre sono stati imbrattati i muri degli istituti di credito e anche dell'Agenzia delle entrate, con scritte come: 'Ladri ridateci i nostri soldi'. Un manifestante senza casa del quartiere Zen è rimasto ferito alla testa durante gli scontri tra la polizia e gli studenti. L'uomo, colpito da una manganellata, è stato portato in ospedale con l'ambulanza.
Torino, scontri autonomi-polizia
Torino, scontri autonomi-polizia: feriti tra gli agenti
Il corteo cercava di 'sfondare' verso la sede di Bankitalia
Roma, 17 nov. (TMNews) - Anche a Torino cariche della polizia durante il corteo di Cub (Confederazione Unitaria di Base), Cobas e componenti studentesche ed autonome organizzato nell'ambito della giornata nazionale di mobilitazione contro il governo e la crisi economica.
La manifestazione con qualche centinaio di partecipanti questa mattina è partita da Piazza Arbarello, percorrendo il centro cittadino. Secondo quanto riferisce la Questura, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha tentato per tre volte di sfondare i cordoni di polizia a protezione delle vie Arcivescovado, Santa Teresa e S. Tommaso, in direzione delle sedi della Banca d'Italia e di Equitalia, lanciando uova, petardi e oggetti contundenti contro le forze dell'ordine. I tre tentativi sono stati respinti con tre cariche di alleggerimento. La Questura parla di "primi feriti fra le forze di polizia".
Il corteo di alcune migliaia di studenti, partito contestualmente dal centro cittadino, procede su un percorso diverso (direzione Porta Palazzo) e al momento non ha invece comportato turbative per l'ordine pubblico.
La manifestazione con qualche centinaio di partecipanti questa mattina è partita da Piazza Arbarello, percorrendo il centro cittadino. Secondo quanto riferisce la Questura, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha tentato per tre volte di sfondare i cordoni di polizia a protezione delle vie Arcivescovado, Santa Teresa e S. Tommaso, in direzione delle sedi della Banca d'Italia e di Equitalia, lanciando uova, petardi e oggetti contundenti contro le forze dell'ordine. I tre tentativi sono stati respinti con tre cariche di alleggerimento. La Questura parla di "primi feriti fra le forze di polizia".
Il corteo di alcune migliaia di studenti, partito contestualmente dal centro cittadino, procede su un percorso diverso (direzione Porta Palazzo) e al momento non ha invece comportato turbative per l'ordine pubblico.
RICAPITALIZZARE LE BANCHE E PAGARE IL DEBITO PUBBLICO
RICAPITALIZZARE LE BANCHE E PAGARE IL DEBITO PUBBLICO
Oggi il sistema bancario italiano non eroga praticamente più credito e anzi riduce o ritira i prestiti in essere, perché è gravemente illiquido e non salta solo perché ricorre a trucchi contabili solo non dichiarare gran parte delle sofferenze e altri. Aumentano insolvenze, fallimenti, pignoramenti, licenziamenti e cessazioni di attività. Lo stato non ha il denaro per rilanciare l’economia con i necessari investimenti. Il nodo da sciogliere è quindi la gravissima scarsità di moneta nel sistema paese. Manca il denaro per far andare avanti l’economia.
Se, invece di immettere la moneta necessaria a far ripartire l’economia, con gli opportuni investimenti, si fa quanto esigono la BCE, il FMI, la Merkel e i finanzieri internazionali – ossia se si taglia la spesa pubblica e si aumentano le tasse, riducendo anche il potere d’acquisto, è come fare un salasso a una persona che sta morendo di anemia. Se Monti procede in questo senso, in breve l’Italia sarà al collasso.
LA VIA PER RISANARE LE BANCHE E LE FINANZE PUBBLICHE ESISTE E NON RICHIEDE SACRIFICI, MA SOLO CHE LE BANCHE FACCIANO UNA CONTABILITA’ FEDELE ALLA REALTA’, OSSIA CHE CORREGGANO ALCUNI PRINCIPI CONTABILI DIFFORMI DALLA REALTA’ ECONOMICI.
Premesse:
1 – Tutti i mezzi monetari – cartamoneta, denaro contabile/creditizio sono fiat money, ossia non sono moneta –merce (a valore intrinseco, metallica) né convertibili in metalli preziosi.
2 - Sono creati dalle banche di emissione e di credito
3 - Sono creati a costo zero (le riserve delle banche di credito presso le banche centrali consistono di depositi/accrediti di altra fiat money, non di oro)
4 - Le banche creano e cedono (a interesse) questa fiat money, che incorpora un potere d’acquisto (value), anche se le banche non creano questo value; dunque esse lo prelevano dalla società e lo prestano a interesse
5 – Questo potere d'acquisto è ovviamente un valore economico, patrimoniale, e un valore che rende alle banche l’interesse + il credito e ha un costo di acquisizione praticamente nullo per la banca; quindi si ha un incremento patrimoniale nell’atto in cui la banca lo presta e riceve in cambio una promessa di pagamento del capitale e di interessi; questo incremento non viene ad oggi contabilizzato né tassato; la sua mancata contabilizzazione è come una falla nel sistema monetario, che quindi tende a svuotarsi e a produrre situazioni di illiquidità.
6 - Alla luce di quanto sopra, la banca dovrebbe contabilizzare, quando eroga credito per 100, non, come fa ora,
Uscita cassa 100
Entrata credito 100 (+ rateo degli interessi)
SALDO 0
bensì
Entrata cassa (potere d’acquisto) 100
Uscita cassa (potere d’acquisto) 100
Entrata credito 100 (+ rateo degli interessi)
SALDO + 100
Le banche di emissione dovrebbero parimenti registrare le entrate di potere di acquisto, quindi, analogamente, quando erogano 100, realizzano un incremento patrimoniale, o un profitto netto (a seconda di come lo guardiamo), di 100, che devolverebbero allo stato per la quota di spettanza, e sul resto si pagherebbero le tasse. Dovrebbero anche togliere dal passivo patrimoniale il valore del circolante, perché un circolante costituito da fiat money non costituisce in alcun modo una passività economica o un debito.
Così facendo:
1- Le banche di credito si ricapitalizzerebbero immediatamente e potrebbero riprendere ad erogare credito, rilanciando l’economia;
2- Migliorerebbero il loro rating e calerbbe il rendimento delle loro emissioni;
3- Eviterebbero di dover diluire il capitale con ricapitalizzazioni spinte e ripetute;
4- Pagherebbero più tasse, con cui lo stato risanerebbe i propri conti migliorando il rating, risparmiando sui rendimenti e aiutando anche le banche che hanno debito sovrano nel loro patrimonio.
5- Le banche centrali migliorerebbero i bilanci.
Si avrebbe, insomma, l’inizio di una spirale virtuosa.
16.11.11 Marco Della Luna
SCILIPOTI (MRN): IL GOVERNO DEI BANCHIERI
"I politici sono i camerieri dei banchieri. E in certi casi il servizio è cosí pessimo, che i banchieri si servono da soli !"
-Spinoza-
-Spinoza-
POLITICA. SCILIPOTI (MRN): IL GOVERNO DEI BANCHIERI
Roma, 17/11/2011. “Come dicevamo e ribadivamo nei giorni scorsi, è nato il governo dei banchieri.
Quando queste cose le fanno i militari lo chiamano golpe, quando lo fanno i banchieri… Si chiama governo tecnico”! Così l’On. Domenico Scilipoti, leader del Movimento di Responsabilità Nazionale, ha annunciato l’arrivo del nuovo governo Monti…” Scopo delle banche - ha continuato l’Onorevole Scilipoti - è di sfruttare i popoli! Loro incassano e la povera gente paga!!!”
Germania, posizione dominante
Germania uber alles
di Beppe Grillo - 16/11/2011Fonte: Il Blog di Beppe Grillo
L'unica nazione immune dalla crisi dell'euro in Europa è la Germania. Dovremmo iniziare a capirne i motivi. Se una nazione come la Grecia, che vale circa il 2% del Pil della Ue, rischia di farla fallire dovremmo porci qualche domanda sulla tenuta della costruzione attuale dell'Europa e su quali basi poniamo i nostri piedi. I dati dello spread dell'ultimo decennio tra un qualunque Paese dell'area euro e la Germania dimostra l'insostenibilità di un'unica valuta per le economie europee. La differenza tra i titoli pubblici dei diversi Stati e il bund tedesco è aumentata non solo per la Grecia o per l'Italia, ma anche per l'Olanda passata da 0,2 a 0,5%, per la Spagna da 0,3 a 4,1% o per la Francia da 0,1 a 1,7% (*), tutti dati in aumento. In sostanza la distanza tra la Germania e il resto d'Europa sta aumentando, a diverse velocità, per tutti. E tutti rischiamo di fare la fine della Grecia a lungo termine. Nessuno Stato può rimanere agganciato alla locomotiva tedesca.
La Germania sta assorbendo liquidità dagli Stati europei come un buco nero, è la cassaforte del continente. Infatti chi vende titoli spagnoli o italiani, oggi compra bund che hanno un rendimento inferiore, ma che gli danno maggiori garanzie. La Germania, grazie all'euro, ha aumentato le sue esportazioni verso i Paesi membri. Se l'italiano dovesse pagare in lire un prodotto tedesco, o lo spagnolo in peseta, le esportazioni della Germania diminuirebbero. L'euro non rappresenta le economie nazionali che lo hanno adottato che si stanno allontanando tra loro, non avvicinando. L'euro è il sintomo, non il problema. La Ue non ha politiche fiscali comuni, misure condivise per la lotta all'evasione, uniformità per la stesura delle finanziarie che decidono le politiche di spesa e di bilancio dei diversi Stati. E' l'equivalente di un gruppo di persone che vivono nello stesso condominio in cui qualcuno butta i soldi dalla finestra, qualcun altro pulisce le scale per tutti, la differenziata la fanno solo gli inquilini del primo piano che sono anche gli unici a pagare le spese condominiali. E' ovvio che la convivenza non può durare, come è altrettanto ovvio che l'unione economica deve seguire e non anticipare quella politica. Si inizia dalla testa non dalla borsa. Purtroppo il mattino si vede dalla superpassera al governo.