venerdì 30 dicembre 2011
Le banche creano soldi dal nulla e poi ci espropriano
SVEGLIAMOCI!!! Il debito e' solo un dato in un computer. Le banche creano soldi dal nulla per poi avere un controllo totale sulle nazioni.
Questo crollo economico e dovuto a cause delle banche e del loro modo di creare soldi fittizi che svalutano la moneta.
Questo e' quello che sta succedendo in Italia e nel mondo.
Mario Monti e uin banchiere che fara di tutto per rubare piu' soldi possibili agli italiani e darli alle banche.
Mario Monti e' molto pericoloso.
Membro di Bilderberg l'associazione segreta che vuole far collassare l'Europa .
In questo video dice che "L EURO E UN SUCCESSO, SOPRATTUTTO PER LA GRECIA".
http://www.youtube.com/watch?v=a8UD4XMo5os
E' un criminale che salvaguardia solo l'interesse delle banche internazionali.
Ecco cosa dice wikipedia di Monti http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Monti
È stato il primo presidente del "Bruegel", un think-tank, nato a Bruxelles nel 2005, composto e finanziato da 16 Stati membri dell'UE e 28 multinazionali.
Dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[8] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[9].
Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute[10][11], presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. È advisor della Coca Cola Company[11].
Nel 2010, su incarico del Presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure per il completamento del mercato unico europeo[12].
Il video e uno parte del film "Zeitgeist Moving Forward" Italiano, la parte sull'economia e interessante ma poi il film diventa un po troppo religioso sull'ecologia.
Il miglior sistema per occupare una banca
Il miglior sistema per occupare una banca è possederne una
di Ellen Hodgson Brown - 29/12/2011Fonte: Come Don Chisciotte
La campagna “Move your money” (“sposta i tuoi soldi”) ha avuto un’ondata di sostenitori. Maggiore incisività avrebbe “sposta i nostrisoldi”, cioè trasferire gli introiti del governo locale dalle banche di Wall Street alle nostre banche di proprietà pubblica.
Occupy Wall Street (OWS) è stato sia criticato che lodato per non aver tenuto alcuna linea politica ufficiale. Ma ci sono anche linee politiche informali, come quella denominata “99% Declaration” (“Dichiarazione 99%”) che prevede che un’”Assemblea Generale Nazionale” da tenersi a Philadelphia il 4 luglio 2012.
La Dichiarazione mira a tutto: dal tenere a freno lo stato-azienda, al chiudere la Fed, fino all’eliminazione della censura in Internet. Però nessuna di queste pretese sembra andare al nocciolo di quello che ha spinto i membri di OWSprincipalmente a bivaccare a Wall Street, cioè un sistema bancario corrotto al servizio dell’1% e a scapito del 99%. Per porre rimedio a questo ci serve un sistema bancario che faccia gli interessi del 99%.
Occupy San Francisco ora sostiene un programma diretto proprio a fare questo. In un articolo del 1° dicembre delWall Street Journal intitolato “Sensazionale Occupy: un’idea realistica e fattibile”, David Weidner scrive:
L’idea di banca pubblica non è nuova. È già stata proposta a San Francisco, e ha un da 90 anni ha curriculum positivo in Nord Dakota. Weidner rileva che la statale Bank of North Dakota lo scorso anno ha fatto guadagnare ai contribuenti oltre 61 milioni di dollari e ha riportato un utile di 57 milioni nel 2008, quando Bank of America aveva una perdita netta di 1,2 milioni. La proposta della banca di San Francisco è finanziata dal sovrintendente municipale John Avalos, che ha pensato per diversi anni a una banca comunale.
Weidner ritiene la proposta “il più audace colpo istituzionale finora sferrato alle banche dal movimento Occupy”.
Reagire alle critiche
Egli ammette che sarà una strada in salita. In un altro articolo del 6 dicembre, Weidner ha scritto:
Il “rischio per il contribuente” rimane la principale obiezione dei banchieri che vi si oppongono. “Un tale prestito non è necessario”, dicono. “Concediamo già prestiti a tutti i sottoscrittori solvibili che si rivolgono a noi. Perché mettere a rischio i soldi del contribuente concedendo prestiti per un qualsiasi progetto bislacco in cui qualche politico vuole sprecare il denaro del contribuente?”
Tom Hagan, che paga le tasse nel Maine, ha una rispostaa questa tesi. Il 3 dicembre, in una lettera al direttore delPress Herald (di Portland), ha affermato che non c’è bisogno di investire il denaro delle banche pubbliche in rischiose imprese al dettaglio. I soldi potrebbero essere messi da parte per infrastrutture pubbliche, almeno quando il modello di banca pubblica sarà già collaudato. La salutare conseguenza potrebbe essere quella di ridurre della metà i costi delle infrastrutture locali. Per avvalorare la sua tesi relativamente al progetto dell’autostrada del Maine, ha scritto:
La banca statale potrebbe creare “credito bancario” nella sua contabilità, come sono autorizzate a fare tutte le banche abilitate. Questo credito potrebbe essere utilizzato per acquistare obbligazioni. I depositi governativi non verrebbero “spesi” ma rimarrebbero nei suoi conti, sicuri come in Bank of America – probabilmente più sicuri, dal momento che la solvibilità della banca pubblica sarebbe garantita dal governo locale.
I critici si preoccupano della sfrenata ricerca del rischio da parte dei politici, ma i fedeli servitori civici della Bank of North Dakota insistono sul fatto che loro non sono politici, sono banchieri. A differenza delle banche di Wall Street che sono state salvate dai contribuenti, la Bank of North Dakotainveste in modo prudente. Ha evitato i derivati e i tossici titoli garantiti da ipoteche che hanno accelerato la crisi del debito, ha aiutato lo stato a evitare la crisi collaborando con le banche locali, assistendole nella necessità di reperire capitali e liquidità. Come conseguenza, in almeno un decennio lo stato non ha avuto fallimenti bancari.
Con l’utilizzo intelligente di un Internet in continua evoluzione, una supervisione pubblica veramente efficace riesce a ridurre al minimo il clientelismo. I fondi pensione della California avrebbero potuto evitare la perdita di 100 miliardi di dollari se, invece di giocare al casinò di Wall Street, avessero investito in infrastrutture attraverso la banca di proprietà statale.
Il conflitto costituzionale
Nell’articolo sul Wall Street Journal, Weidner evoca un’altra tesi degli avversari, ossia che la legge della California proibisce l’uso del denaro dei contribuenti per concedere prestiti a privati. Questa andrebbe modificata, ha detto.
La Corte Suprema tuttavia, ha stabilito il contrario. Nel 1920 l’eccezione costituzionale fu sollevata in accordo con la Corte Suprema del Nord Dakota e fu respinta sia da questa che dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. Vedi lavertenza Green-Frazier del 1920 e un’ampia analisi qui.
Una banca comunale farebbe con fondi pubblici soltanto quello che sta facendo in questo momento Bank of America: offrirebbe “credito bancario” sostenuto dal capitale e dai depositi della banca. La differenza sarebbe che a ottenere il prestito sarebbe la collettività locale, non la Florida o l’Europa. E sarebbe il comune di San Francisco a incassare gli utili, non Bank of America.
La California e molti altri stati già possiedono banche per servizi pubblici che utilizzano fondi statali per sostenere il credito. Se questo impiego di denaro pubblico è legale e se gli stanziamenti pubblici possono essere depositati nellaBank of America e usati a sostegno dei prestiti delle multinazionali, allora possono pure essere depositati nellaBank of San Francisco per essere utilizzati a sostegno del credito alla comunità locale.
Meglio ancora, vi si può ricorrere per l’acquisto di obbligazioni comunali. L’investimento in queste obbligazioni risolverebbe del tutto la questione costituzionale dei “prestiti ai privati”, poiché il credito sarebbe diretto al governo locale.
Mandare un messaggio a Wall Street
La campagna “Sposta i tuoi soldi” ha avuto un’ondata di sostenitori, ma poi muovere i soldi verso cosa? Weidner ribadisce la denuncia della critica che le banche di credito cooperativo private si sono troppo ingrandite e ora minacciano le banche commerciali. Avere una maggiore influenza vorrebbe dire “spostare i nostri soldi”, spostare le entrate dell’amministrazione locale dalle banche di Wall Street verso le nostre banche di proprietà pubblica, che potrebbero così produrre credito a favore dell’economia locale e di opere pubbliche.
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17.12.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GABRIELE PICELLI
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La BCE e il Giro di BOT
La BCE e il Giro di BOT
di Beppe Grillo - 29/12/2011Fonte: Il Blog di Beppe Grillo
La BCE ha prestato 500 miliardi di euro alle banche europee a un interesse dell'uno per cento per tre anni. Praticamente gratis. Lo ha fatto per far ripartire l'Europa. Per permettere alle banche di riaprire i rubinetti e finanziare l'economia reale, per le imprese che stanno chiudendo alla velocità della luce. Come direbbe Ciro, il mio figlio più piccolo, è un vero barbatrucco. I soldi della BCE non nascono sotto i cavoli, ma sono garantiti dagli Stati della UE, in definitiva sono nostri. Le banche vanno salvate, sono in crisi di liquidità e non si prestano neppure più i soldi tra loro. Inoltre hanno in pancia miliardi di crediti inesigibili e di schifezze finanziarie varie che devono, prima o poi, svalutare. 500 miliardi sono un'ancora di salvezza e, infatti, c'è stata la coda dei banchieri per ottenere il prestito come per i saldi di fine stagione. Le banche, però, fanno le banche. E' nella loro indole usuraia. I capitali vanno investiti dove è più alta la remunerazione. Dare soldi a un'azienda in difficoltà o a una start up è un rischio. Comprare titoli pubblici lo è un po' meno. Deve fallire un intero Stato. E allora è probabile le banche acquisteranno i titoli di Stato dei Pigs, quelli con gli interessi più alti, dal 6/7% in su. Un guadagno netto garantito. E anche un gesto nobile. Il prestito accordato dalla BCE coprirebbe per tutto il 2012 l'intero fabbisogno di Italia e Spagna. L'Europa sarebbe salva.
Qualcosa in questo gioco di prestigio però non torna. Per salvarci e collocare il debito pubblico dobbiamo pagare interessi altissimi alle banche con soldi prestati da noi attraverso la BCE. Le stesse banche, a iniziare da quelle francesi e tedesche, che hanno venduto a piene mani titoli italiani e spagnoli nell'ultimo anno. E che ora li ricompreranno con interessi quintuplicati. La ragione si smarrisce in questo labirinto. In questo Giro di Bot. Perché riconoscere gli interessi a banche private che comprano il nostro debito prestandogli i soldi? Compriamocelo da soli il debito, con il Tesoro o la Banca d'Italia, almeno gli interessi li pagheremo allo Stato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure
Qualcosa in questo gioco di prestigio però non torna. Per salvarci e collocare il debito pubblico dobbiamo pagare interessi altissimi alle banche con soldi prestati da noi attraverso la BCE. Le stesse banche, a iniziare da quelle francesi e tedesche, che hanno venduto a piene mani titoli italiani e spagnoli nell'ultimo anno. E che ora li ricompreranno con interessi quintuplicati. La ragione si smarrisce in questo labirinto. In questo Giro di Bot. Perché riconoscere gli interessi a banche private che comprano il nostro debito prestandogli i soldi? Compriamocelo da soli il debito, con il Tesoro o la Banca d'Italia, almeno gli interessi li pagheremo allo Stato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure
Marra su Barnard e la così detta «moderm money theory»
L'avv. Alfonso Luigi Marra circa Barnard e la così detta «moderm money theory»
Quello che innanzitutto manca, a tacer d'altro, è proprio la 'theory', descritta solo attraverso un profluvio di esemplificazioni tanto confuse quanto insufficienti a rapportarla alle fonti, visto che, in più di un secolo, è stata oggetto di varie formulazioni, e non è dato capire qual è la 'versione' o gli aspetti di essa che si intendono oggi proporre o riproporre.
Viene cioè annunziato da Paolo Barnard, per poter apprendere di cosa si tratti, un evento al quale si può partecipare solo ascoltando, ma non si vede perché non si provveda nel mentre a scrivere un articolo di chiarimento, anziché presentare la 'theory' come fosse un oggetto misterioso.
Lo scrivo perché ricevo da tempo sollecitazioni, in relazione a Barnard, a 'unire le forze', sicché sento infine l'esigenza di chiarire che non posso farlo perché ritengo a-tecnica, confusa e in molti punti errata la sua analisi, oltre a non condividerne né l'antieuropeismo né l'auspicio del ritorno alla lira, perché, quanto all'Europa, va solo risolto il problema che il Parlamento europeo non ha il potere di promulgare le leggi che vota e che i deputati non hanno il potere di iniziativa legislativa; e, quanto all'Euro, il problema è che vanno nazionalizzate le banche, centrali e non, compresa ovviamente la BCE.
Quanto, più in dettaglio, alla 'theory', credo che la riproposizione – alle soglie del 2012 e dopo tutto quanto si è detto del signoraggio primario e secondario – di una teoria basata sulla privatezza delle banche centrali e non, ha di 'moderno' solo l'inesauribilità delle forme dietro le quali un sistema è capace di trincerarsi – magari facendo confusione – pur di non andare verso un vero cambiamento: un cambiamento basato cioè sulla confisca penale e sulla nazionalizzazione delle banche sia centrali che di credito, in quanto entrambe produttrici di denaro dal nulla: funzione che può competere solo allo Stato.
Stato che, in virtù del fenomeno dell'inveramento (che – mi scuso per l'immodestia, visto che l'ho definito io – ma è indispensabile per capire la questione monetaria, e di sicuro non è stato capito da nessuno dei sostenitori della 'theory'), può produrre tutto il denaro che occorre senza causare svalutazione.
Svalutazione che si vede relativamente poco perché è assorbita dalla continua diminuzione dei costi causata dall'altrettanto continua semplificazione dei processi produttivi e distributivi. (Rinvio per il resto al documento sul signoraggio primario e secondario di cui a www.marra.it).
Il mio caro amico Salvatore Tamburro, giovane economista serio e refrattario alle suggestioni cervellotiche che affascinano i meno competenti, ha fornito i dettagli dell'erroneità della 'teory', oltretutto per nulla 'modern', risalendo la sua prima formulazione al 1895.
Alfonso Luigi Marra