DENUNCIA DEL PDA:SOSPENSIONE DELLA DEMOCRAZIA
Il vertice fra i Segretari politici di PDL, PD e UDC e l’attuale Presidente del Consiglio, di cui oggi si è avuta notizia, ha concluso la fase politica del “governo tecnico”. Secondo quanto riferito dalla stampa, nel corso del vertice è stato raggiunto un accordo relativo a misure in tema di Giustizia e di Lavoro cui il Governo darà esito. Agendo non più di propria iniziativa tecnica ma per mandato politico, con un accordo di merito fra forze parlamentari, esso diviene governo politico a ogni effetto. Nel nostro sistema costituzionale le maggioranze di governo si formano in Parlamento e il Governo in carica è dunque legittimo. La sua prassi, tuttavia, ha declinato verso una vera e propria sospensione della democrazia, dal momento che nessuna delle forze politiche di maggioranza ha avuto mandato dal proprio elettorato a compromettere nelle forme emerse dal vertice. Ciò è di particolare gravità quando le decisioni assunte pretenderebbero di ridurre diritti e reddito del lavoro dipendente, riversare il costo di tale politica elementare sulle piccole e medie aziende, preservando grande industria e sistema bancario, e intervenire sulla libertà dell’attività giudiziale, senza che il Popolo Italiano abbia potuto esprimere la propria volontà con l’esercizio del voto. Il Partito delle Aziende non ha dubbi sul fatto che il Capo dello Stato saprà opporsi al consolidamento di tale prassi e farsi ancora una volta garante dei diritti democratici e dell’integrità delle Istituzioni,impedendo che la sospensione del giudizio sull’operato degli eletti determinata dalla formazione di un governo tecnico che tecnico non è più, possa condurre a una modifica di fatto degli equilibri sociali ed economici esistenti, senza il necessario mandato elettorale del Paese.
PARTITO DELLE AZIENDE
Il vertice fra i Segretari politici di PDL, PD e UDC e l’attuale Presidente del Consiglio, di cui oggi si è avuta notizia, ha concluso la fase politica del “governo tecnico”. Secondo quanto riferito dalla stampa, nel corso del vertice è stato raggiunto un accordo relativo a misure in tema di Giustizia e di Lavoro cui il Governo darà esito. Agendo non più di propria iniziativa tecnica ma per mandato politico, con un accordo di merito fra forze parlamentari, esso diviene governo politico a ogni effetto. Nel nostro sistema costituzionale le maggioranze di governo si formano in Parlamento e il Governo in carica è dunque legittimo. La sua prassi, tuttavia, ha declinato verso una vera e propria sospensione della democrazia, dal momento che nessuna delle forze politiche di maggioranza ha avuto mandato dal proprio elettorato a compromettere nelle forme emerse dal vertice. Ciò è di particolare gravità quando le decisioni assunte pretenderebbero di ridurre diritti e reddito del lavoro dipendente, riversare il costo di tale politica elementare sulle piccole e medie aziende, preservando grande industria e sistema bancario, e intervenire sulla libertà dell’attività giudiziale, senza che il Popolo Italiano abbia potuto esprimere la propria volontà con l’esercizio del voto. Il Partito delle Aziende non ha dubbi sul fatto che il Capo dello Stato saprà opporsi al consolidamento di tale prassi e farsi ancora una volta garante dei diritti democratici e dell’integrità delle Istituzioni,impedendo che la sospensione del giudizio sull’operato degli eletti determinata dalla formazione di un governo tecnico che tecnico non è più, possa condurre a una modifica di fatto degli equilibri sociali ed economici esistenti, senza il necessario mandato elettorale del Paese.
PARTITO DELLE AZIENDE