venerdì 3 maggio 2013
Grillonomics, i salvataggi li paghi Berlino
Grillonomics, i salvataggi li paghi Berlino e la Bce stampi moneta. Via Imu e bolli dai conti correnti. La relazione al Def dei grillini
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/02/grillonomics-i-salvataggi-li-paghi-berlino-e-la-bce-stampi-moneta-via-imu-e-bolli-dai-conti-correnti_n_3199372.html
Il Trattato di Maastricht? Va rinegoziato. Il Fiscal compact? Da cancellare. La Bce? Si metta a stampare moneta. I salvataggi europei? Li paghi Berlino. Il Movimento Cinque Stelle è pronta ad interpretare il suo ruolo di opposizione in Parlamento cominciando dal Def, il Documento di Economia e Finanza in discussione nella Commissione speciale di Camera e Senato. I parlamentari grillini stanno lavorando ad una risoluzione, della quale L'Huffingtonpost ha potuto leggere una bozza, con la quale provano a smantellare l'impianto del governo e a proporre una loro contro-ricetta economica.
Rimarranno solo i fucili contro i banchieri ?
Becchi: "Qualcuno potrebbe prendere i fucili".
E Grillo lo scarica: "Non rappresenta il M5S"
È polemica sulle dichiarazioni del docente, considerato l'ideologo dei 5 Stelle: "Hanno messo un altro banchiere all'economia". Reazioni da Pd e Pdl: "Dichiarazioni sconcertanti", "posizione fuori dal mondo". I gruppi parlamentari si dissociano: "Non ci riconosciamo nelle sue opinioni". Alla fine l'imbarazzata marcia indietro: "Stavo scherzando"
Paolo Becchi
Dichiarazioni shock quelle del filosofo spesso considerato vicino al M5S, che già in mattinata aveva lanciato una pesante provocazione a proposito della sparatoria di domenica scorsa davanti a Palazzo Chigi: "Questo 'attentato' - ha dichiarato Becchi in un'intervista online - è stato utile ad un certo tipo di azione politica: dare al governo Letta una maggioranza solida. E cercando di far passare per scontata anche la ricomposizione, almeno sulla carta, del Pd".
Frasi inaccettabili, che hanno costretto i gruppi parlamentari del Movimento a prendere le distanze: "I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato prendono nettamente le distanze da tutto quanto proferito da Paolo Becchi". I parlamentari sottolineano che "Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un'etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto".
La scomunica di Grillo. Alla fine a "scomunicare" il docente è stato il leader in persona. "Becchi non rappresenta il Movimento 5 Stelle", ha scritto Beppe Grillo su twitter rimandando al comunicato congiunto dei parlamentari. Un pressing che ha costretto lo stessi Becchi a precisare: "Stavo scherzando, non sono ideologo di un movimento che per sua natura è anti-ideologico. Ho sempre parlato a titolo personale. Non sono nemmeno attivista del movimento, l'ho votato ma mai ho avuto la volontà di parlare per il Movimento 5 Stelle o come se ne fossi rappresentante, non lo sono mai stato".
"Basta tv, era una trappola". Il professore lamenta quindi di essere stato vittima di una trappola e annuncia di non voler mai più partecipare a dibattiti tv. "Mi hanno criminalizzato fino al punto che il Movimento 5 Stelle ha preso le distanze da me. Io tutto voglio fare tranne che danneggiare il Movimento", spiega. "Ora ho due appuntamenti in tv - ricorda - con Servizio Pubblico stasera e domani con Agorà. Poi sparirò, non voglio in alcun modo approfittare del Movimento o danneggiarlo. Sono caduto in una trappola, non ho valutato le difficoltà in cui potevo incorrere".
Becchi nell'intervista aveva anche aggiunto: "Dato di fatto è che dopo quell'attentato non c'è stata alcuna opposizione all'interno del Pd nell'approvare la linea dell'emergente governo di Enrico Letta. Quei 101 parlamentari che avevano impallinato Romano Prodi ora dove sono? Dopo la sparatoria si sono ricompattati. E questo è un dato di fatto, è oggettivo. Può darsi anche che non ci sia alcuna correlazione tra le due cose, però...".
Becchi, inoltre, aveva escluso che il Movimento 5 Stelle abbia fomentato un clima di odio nel paese. "Il M5S non ha nulla a che fare con la violenza. Mira a cambiare e a rivoluzionare il Paese, questo è vero, ma mediante gli strumenti che la democrazia mette a disposizione. C'è pregiudizio e tirannia della maggioranza. Anche perché la parola 'sovversivo' ultimamente - conclude Becchi - è stata utilizzata solo dal premier Letta nel suo discorso alle Camere. Che sia lui il sovversivo?". E aggiunge: "Se ai 5 Stelle saranno negate le presidenze delle commissioni di garanzia sarà un "golpettino istituzionale" e "non è una follia pensare che uno possa prendere le armi".
Le reazioni. Le reazioni di condanna, sia da destra che da sinistra, erano state immediate. Se Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, esprime "sconcerto e perplessità" e Fabrizio Cicchitto del Pdl parla di "farneticazioni", alcuni esponenti Pd come Emanuele Fiano ed Ettore Rosato avevano invitato Beppe Grillo e i 5 Stelle a prendere le distanze da tali dichiarazioni definite "pericolose". Presa di distanza arrivata in serata con il comunicato dei gruppi parlamentari.
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UN ALTRO SENZA-REDDITO S'IMPICCA
SALERNO, OPERAIO SENZA LAVORO S'IMPICCA. RABBIA DEI FAMILIARI: "COLPA DELLO STATO"
LEGGO.IT 02 Maggio 2013 - 23:34
SALERNO - «Da parte della Famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie». Un operaio di 62 anni, Nicola Carrano, rimasto senza lavoro dopo essere stato licenziato, si è suicidato oggi impiccandosi alla trave della soffitta della sua abitazione, nelle campagne di Matinella di Albanella (Salerno) e la famiglia ha lanciato l'atto d'accusa sui manifesti che, poche ore dopo, ha fatto affiggere in paese per annunciarne la morte.
A convincere i familiari che l'uomo abbia deciso di farla finita perchè non sopportava più la sua condizione di operaio rimasto senza lavoro e, ai suoi occhi, senza dignità, dopo aver guidato per anni, con orgoglio e soddisfazione, le betoniere di una ditta di calcestruzzi, è stata la lettera che Nicola Carrano ha scritto per spiegare i motivi del gesto. L'hanno trovata gli stessi familiari, insieme al corpo senza vita. Hanno chiamato il 118, sono intervenuti i Carabinieri e la Procura di Salerno che, disposto l'esame esterno del corpo, ha subito dato il nulla osta per i funerali, che saranno celebrati domani, ad Albanella.
Nicola Carrano era stato licenziato dalla ditta di calcestruzzi un anno fa. La ditta era stata costretta a ridurre il personale a causa della crisi e, nonostante questo, era poi fallita. L'uomo ha cercato un nuovo lavoro come autista di betoniere, ma senza risultati. Poi ha cercato di adattarsi, ha accettato altri tipi di lavori, sempre nel settore edile, sempre nei cantieri della zona, ma sempre in maniera saltuaria. Di recente era stato sottoposto a un intervento chirurgico e si era progressivamente chiuso in se stesso. Era sposato e aveva tre figli.
La piccola comunità di Albanella (poco più di seimila abitanti, tra i Monti Alburni e il Golfo di Salerno, che vive di agricoltura e allevamenti di bufali) si è stretta intorno alla famiglia. «È stato un gesto disperato che ha colpito una famiglia di persone perbene e di grandi lavoratori - ha detto il vicesindaco del paese, Vito Capozzoli - Siamo sconvolti, tutto il paese è sconvolto. È la prima volta che qua succede qualcosa del genere e pur nelle difficoltà mai nessuno era arrivato a fare un gesto così drammatico».
A convincere i familiari che l'uomo abbia deciso di farla finita perchè non sopportava più la sua condizione di operaio rimasto senza lavoro e, ai suoi occhi, senza dignità, dopo aver guidato per anni, con orgoglio e soddisfazione, le betoniere di una ditta di calcestruzzi, è stata la lettera che Nicola Carrano ha scritto per spiegare i motivi del gesto. L'hanno trovata gli stessi familiari, insieme al corpo senza vita. Hanno chiamato il 118, sono intervenuti i Carabinieri e la Procura di Salerno che, disposto l'esame esterno del corpo, ha subito dato il nulla osta per i funerali, che saranno celebrati domani, ad Albanella.
Nicola Carrano era stato licenziato dalla ditta di calcestruzzi un anno fa. La ditta era stata costretta a ridurre il personale a causa della crisi e, nonostante questo, era poi fallita. L'uomo ha cercato un nuovo lavoro come autista di betoniere, ma senza risultati. Poi ha cercato di adattarsi, ha accettato altri tipi di lavori, sempre nel settore edile, sempre nei cantieri della zona, ma sempre in maniera saltuaria. Di recente era stato sottoposto a un intervento chirurgico e si era progressivamente chiuso in se stesso. Era sposato e aveva tre figli.
La piccola comunità di Albanella (poco più di seimila abitanti, tra i Monti Alburni e il Golfo di Salerno, che vive di agricoltura e allevamenti di bufali) si è stretta intorno alla famiglia. «È stato un gesto disperato che ha colpito una famiglia di persone perbene e di grandi lavoratori - ha detto il vicesindaco del paese, Vito Capozzoli - Siamo sconvolti, tutto il paese è sconvolto. È la prima volta che qua succede qualcosa del genere e pur nelle difficoltà mai nessuno era arrivato a fare un gesto così drammatico».