lunedì 20 maggio 2013
Luca Michelini: Da Monti a Letta
Da Monti a Letta
di Luca Michelini
Abbiamo chiesto a Luca Michelini, professore di Storia del pensiero economico (Dipartimento di Scienze politiche, Università di Pisa), un commento sull’attuale crisi politica italiana. Nell’articolato intervento che trovate nel seguito del post Michelini invita a «sporcarsi le mani direttamente, vincendo ogni snobismo» e a prendere atto che «almeno per ora» il M5S è «un’unica forza politica che nei fatti si sta dimostrando all’opposizione di questo sistema economico-politico»
«1. Giorgio Napolitano è stato rieletto Presidente. La maggioranza parlamentare che lo ha eletto è la stessa del governo Monti, voluto, a suo tempo, fortemente da Napolitano. L’operazione Monti avrebbe potuto avere un senso, forse, se, e soltanto se, fosse riuscita acambiare radicalmente la destra italiana, a farlamaturare: l’avesse cioè indotta a liberarsi, politicamente, di Berlusconi, nonché delle proprie indelebili tradizioni reazionarie. Una politica economica di destra quale quella di Monti, inoltre, avrebbe dovuto ricadere interamente sulle spalle parlamentari della destra. D’altra parte, è difficile prevedere e valutare che tipo di “regime” sortirebbe nel caso in cui lo Stato italiano, come durante il fascismo, fosse costretto a salvare l’intero sistema economico, stante la perdurante presenza di Berlusconi[1], che non è difficile immaginare potrebbe vincere le prossime elezioni[2].
Napolitano, invece, ha preferito percorre tutt’altra strada, coinvolgendo il Pd nel sostegno al governo Monti.
Italia: Bankitalia rassicura l'Euro-cupola-copula-coppola
Eurogruppo: Dijsselbloem, rassicurati da Saccomanni, "agenda ambiziosa"
I ministri dell'Economia dell'Eurogruppo sono stati "rassicurati" dalla presentazione delle priorità di politica economica del governo italiano. Lo ha detto al termine della riunione il presidente olandese dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. "Abbiamo dato il benvenuto al nuovo collega, il ministro dell'Economia italiano Fabrizio Saccomanni - ha spiegato Dijsselbloem - e siamo stati rassicurati sull'intenzione del nuovo governo di proseguire un'agenda ambiziosa di riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita".
I ministri dell'Eurogruppo hanno concluso il loro incontro ieri a tarda sera. Oggi, si riunisce l’Ecofin. I Paesi dell’euro chiedono al nuovo governo italiano "di continuare sulla strada del consolidamento di bilancio. La presentazione del programma italiano di politica economica all'Eurogruppo fatta dal ministroSaccomanni è stata "ambiziosa", a giudizio di Dijsselbloem, "volta a raggiungere i diversi obiettivi". Ma sarà la Commissione, "con le raccomandazioni del 29 maggio, a valutare se gli obiettivi potranno essere effettivamente raggiunti".
Sal canto suo, il ministro Saccomanni, al termine della riunione in cui ha presentato ai colleghi la situazione italiana, ha affermato che in Italia "c'e' un ampio consenso politico per combinare il consolidamento e il rafforzamento delle finanze pubbliche con i programmi di riforma e gli interventi sulle questioni urgenti senza sconvolgere gli impegni assunti".
Saccomanni ha rassicurato i colleghi: "Le misure che stiamo prendendo, che affrontano problemi urgenti, saranno prese in maniera tale da non alterare i saldi della finanza pubblica per il 2013". Al ministro sono state chieste "indicazioni precise, contenute nelle risoluzioni approvate dal Parlamento e nel testo del decreto che sarà approvato a giorni" –pare venerdì- e riguardano "solo il 2013", ha precisato.