giovedì 21 novembre 2013

Grillo: Orban fascista perché "tocca" la banca centrale (?)

Grillo contro Le Pen e Orban: ma cosa stai facendo?
di redazionale - 20/11/2013
Fonte: scenarieconomici.it 

 
      Ieri sul blog di Beppe Grillo è comparso questo post dove, il comico-politico genovese, ha dichiarato che la cattiva gestione della crisi europea stia spianando la strada al ritorno del fascismo in Europa; citando inoltre Alba Dorata, Marine Le Pen e Viktor Orban.

qui l’articolo completo ( link diretto)
Le oligarchie finanziarie si baloccano con governi compiacenti o direttamente imposti da loro. Infatti la BCE ha ormai il potere di influenzare la composizione dei governi nazionali.

Questi alchimisti dello spread evocano una nuova guerra santa contro i “populismi” rei di mettere in discussione un’architettura economica costruita sopra le teste dei cittadini, un atto profondamente anti democratico. La povertà e la disoccupazione dilagano ovunque in Europa insieme a un’emigrazione incontrollata dall’Africa e dall’Est dell’ area Schenghen, a cui non aderisce la Gran Bretagna che sta studiando nuove limitazioni agli ingressi e sospesa in Danimarca, ennesimo fallimento della UE. La Grecia è stata lasciata moriredai “fratelli” europei, sacrificata sull’altare delle banche tedesche e francesi che volevano indietro la loro “libbra di carne”. Questa Europa non è basata sulla solidarietà, chi sbaglia paga e paga fino in fondo. Fino alla spoliazione dei beni dello Stato, con la distruzione del tessuto sociale, dei servizi di prima necessità, come la sanità. E’ quello che sta avvenendo ai greci abbandonati alla loro sorte come degli appestati. L’Europa sta diventando un lazzaretto. Chi si ammala è lasciato alla sua sorte. Che razza di Europa è questa? Assomiglia a quelle riunioni di mafiosi in cui chi sgarra viene assassinato. Solidarietà doveva essere la prima parola, il primo mattone dell’edificio europeo. Non è stato così. Non è così. I garanti dello status quo ormai insopportabile, in Italia la coppia al comando è Napolitano – Letta, continuano imperturbabili nelle loro convinzioni ignorando il mondo che gli sta crollando intorno. Indifferenti a un mostro che si sta svegliando e che sarà difficile, quasi impossibile, rinchiudere nelle gabbie del suo passato se diventerà più forte. Per questi finti democratici, tutori dei loro interessi personali, collegati con la finanza e non con il popolo che disprezzano sta suonando la campana a martello. Purtroppo, oltre che per loro, rischia di suonare per le democrazie. Il fascismo sta avanzando grazie a questi sciagurati in tutta Europa. Un sondaggio di ieri dà Alba Dorata primo partito in Grecia con il 26%, in Francia il Front National di Marine Le Pen è dato come primo partito dalla sua nascita con il 24%, in Norvegia ha vinto il Partito conservatore insieme all’affermazione del Partito del progresso, nel quale militò Anders Breivik, responsabile dell’uccisione di 77 persone. In Ungheria il governo di estrema destra ha stilato una lista nera di personalità che avrebbero fornito ai media stranieri informazioni contro l’immagine dell’Ungheria. ">Viktor Orban, il primo ministro, ha cambiato la Costituzione minando l’indipendenza della Banca centrale,

Rivalutazione quote Bankitalia, slitta decreto

Rivalutazione quote Bankitalia, slitta decreto, governo aspetta lettera Bce

ROMA (Reuters) - Il governo rinvia a martedì prossimo anche il decreto legge sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia, dal quale il ministero dell'Economia si aspetta nel 2014 un gettito una tantum di poco superiore al miliardo di euro.
"Aspettiamo una lettera della Bce, potrebbe arrivare a giorni", spiega una fonte governativa.
Avvalendosi di un comitato di esperti, Via Nazionale ha indicato in 5-7,5 miliardi il valore corretto delle sue quote a fronte dei 156.000 euro previsti da una legge che risale agli anni trenta.
Il governo vuole rendere le quote scambiabili e introdurre un limite quantitativo massimo per trasformare la Banca d'Italia in una public company.
Qualsiasi decisione richiede tuttavia il parere preventivo della Banca centrale europea.
(Giuseppe Fonte)

Quote Bankitalia: lettera aperta a Sironi, rettore Univ. Bocconi

Quote della Banca d'Italia: lettera aperta a Sironi, rettore dell'Università Privata Luigi Bocconi




Egregio Professore,

apprendo che Lei è stato designato, assieme a Franco Gallo, già Presidente della Corte Costituzionale, e a Lucas Papademos, già Vice Presidente della Banca Centrale Europea e Primo Ministro della Repubblica di Grecia, nel Comitato di esperti di alto livello incaricato di effettuare una valutazione delle quote di partecipazione in Banca d'Italia.
La propaganda mediatica insiste ad attribuire a codeste quote un valore positivo, mentre noi sappiamo che gli assetti detenuti da Banca d'Italia rappresentano il controvalore del signoraggio EFFETTIVO che essa ha distolto contabilmente e che - più prima che poi - dovrà restituire alla Repubblica Italiana.

Nel caso non tanto remoto che la Banca d'Italia venga riconosciuta dall'autorità giudiziaria come una associazione a delinquere e/o di stampo mafioso, ad esempio, e gli indizi son già tanti, è ovvio che saranno i partecipanti alla stessa ad essere chiamati alla sbarra per risponderne penalmente, e non solo. In questo caso la società Banca d'Italia perderà lo status di fantasma giuridico assieme ai partecipanti che saranno chiamati a risponderne in solido penalmente e patrimonialmente, oltreché dei danni ingentissimi apportati nel tempo al popolo italiano. Proprio recentemente la Cassazione ha riconosciuto una ulteriore fattispecie di danni, quella esistenziale, che ben si attaglia alla situazione di parecchi milioni di italiani che ne sono stati vittime..

Ma rimaniamo sulla mera questione contabile e vediamo quant'è il risarcimento che il "sistema Banca d'Italia" verrà chiamato comunque a rimborsare per la falsa contabilizzazione della rendita monetaria. Poiché sappiamo che la rendita effettiva, ovvero il controvalore monetario del denaro creato sotto forma di depositi, prestiti, banconote, etc. ammonta ad almeno 50 volte il debito pubblico, perché sappiamo che i titoli del tesoro sono stati usati TUTTI almeno una volta come base del moltiplicatore (ovvero come riserva frazionaria, che nell'area euro era al 2%), dobbiamo spalmare almeno 100 trilioni di euro di debito tra i partecipanti a Bankitalia come corresponsabilità. Ecco che ci accorgiamo che la quota di partecipazione diventa una vera e propria Liability per l'ente partecipante e che tale Liability assume una dimensione enorme rispetto alla capitalizzazione dei partecipanti stessi. Nel caso della CARIGE, ad esempio, pesa circa 7.200 volte il capitale depositato (dato non consolidato con le eventuali partecipate e relativo alla quota di partecipazione rappresentata dai diritti di voto).

A questo punto diventa evidente che tutti i bilanci delle partecipate sono falsi e vanno corretti e che la posizione debitoria reale - come ho già fatto notare allo SHADOW COUNCIL della BCE - è notevolissima e non più trascurabile.

Spero che Lei voglia tenerne nota nelle sue considerazioni finali, anche senza citarmi personalmente, come si usa, e che faccia poi presente all'amministrazione dello Stato che in questo caso la cifra recuperabile dall'amministrazione non copre solo l'IMU, ma bensì - e senza contare i danni - una quota enormemente superiore al valore recuperabile nell'ipotesi della semplice tassazione delle partecipazioni come fin'ora proposto.

Nella certezza - caro rettore - che vorrà degnare di un commento le mie considerazioni, dopo averne fatto parte gli altri due esperti incaricati, Le rivolgo cordiali auguri di un proficuo lavoro.

Marco Saba
Direttore della ricerca
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org