ASSALTO A PALAZZO KOCH - UN CODICILLO INFILATO IN UN DECRETO, IL GOVERNO AZZERA IL SEGRETO D'UFFICIO SUGLI ATTI DI BANKITALIA RELATIVI ALLE BANCHE
Ora il tesoro può pretendere di acquisire tutti i documenti riservati di via Nazionale - È la politica che tenta di allungare le mani sul controllo del mondo bancario - il rischio di uno scontro istituzionale…
F.d.D. per "Libero Quotidiano"
BANKITALIA
Un codicillo piazzato in un decreto del governo potrebbe aprire uno scontro tra il Tesoro e la Banca d'Italia. La norma in questione, inserita nel provvedimento di Palazzo Chigi che autorizza l'istituto centrale a farsi aiutare da consulenti esterni per svolgere le verifiche sui bilanci delle banche italiane (gli stress test ordinati dalla Bce), scardina, di fatto, il «segreto d'ufficio» sugli atti di palazzo Koch.
Un principio - grazie al quale Bankitalia difende la sua autonomia e l'indipendenza rispetto alla politica - che ora viene in qualche modo minato. Nei prossimi giorni i rappresentati di via Nazionale sono attesi in Parlamento per la prescritta audizione sul primo decreto d'urgenza firmato dal premier Matteo Renzi e potrebbero chiarire a fondo gli effetti della norma. Che in ogni caso, secondo una relazione del servizio studi del Senato, «consente al ministero dell'Economia di acquisire notizie rilevanti» sul mondo creditizio. È la politica che allunga la mano sul controllo delle banche.
MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSEBANKITALIA BIG