mercoledì 5 novembre 2014

DRAGHI RISCHIA UNA RIVOLTA DENTRO LA BCE

DRAGHI RISCHIA UNA RIVOLTA DENTRO LA BCE

 

FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG: ''DRAGHI RISCHIA UNA RIVOLTA DENTRO LA BCE CONTRO DI LUI, FINO A SPINGERLO A DIMETTERSI''

IL NORD, mercoledì 5 novembre 2014
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BERLINO- All'inizio del suo quarto anno al vertice della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi rischia una rivolta di palazzo dentro la Bce e la cacciata: secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco "Frankfurter Allgemeine Zeitung", alcuni governatori delle banche d'emissione nazionali - probabilmente la maggioranza - vorrebbero confrontarsi con Draghi in uno scontro aperto. E l'obbiettivo è esautorarlo e sostituirlo con un altro governatore.
La loro critica? Principalmente, la sua gestione troppo riservata e la sua comunicazione imprevedibile. Per Draghi questa potrebbe diventare una situazione molto pericolosa, perche' i nervosismi all'interno del Consiglio direttivo della Bce, in cui i governatori delle banche centrali dei 18 Stati dell'euro detengono la maggioranza, potrebbero limitare fortemente il suo margine di decisione. Fino a ridurlo all'impotenza e quindi alle dimissioni.
E' vero che, diversamente dal suo predecessore Jean-Claude Trichet, dopo la sua entrata in carica nel novembre 2011 Draghi ha portato aria fresca all'interno della Bce, sostengono anche i suoi avversari, ma il banchiere italiano riserva le decisioni davvero importanti a se' stesso o al massimo a una ristretta cerchia di fedelissimi: i bene informati parlano addirittura di una "squadra di consulenti" formata dall'economista capo della Bce Peter Praet e dal "ministro degli Esteri" di Draghi, Benoit Coeure.
"Mario e' riservato, poco cooperativo. I governatori delle banche centrali si sentono a volte esclusi, all'oscuro di tutto", lamenta un membro del Consiglio della Bce.
"Jean-Claude ha lavorato molto per creare consenso: ha discusso molto e ha comunicato di piu'", lamenta un altro insider della Bce in merito al vertice della banca.
Perfino i sei membri del direttivo della Bce sarebbero in gran parte all'oscuro delle mosse di Draghi, e sarebbero stati colti alla sprovvista della promessa del presidente di "agire con tutti i mezzi possibili" contro lo spettro di una deflazione cosi' come della volonta' della Bce di gonfiare il suo bilancio "ai livelli dei primi mesi del 2012".
Il più importante quotidiano tedesco, quindi, annuncia che Draghi potrebbe evere i giorni contati.
Redazione Milano.

B.CA INTESA: PAURA PER DRAGHI

mercoledì 5 novembre 2014

Sarebbe ''preoccupante'' se il presidente della Bce, Mario Draghi, venisse messo in discussione. E' l'opinione dell'amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, interpellato sui rumors riguardo a presunte spaccature in seno al direttivo dell'Eurotower. ''Non sono al corrente di quanto accade all'interno del comitato direttivo della Bce. Indubbiamente, l'azione di Draghi si puo' definire l'unica che ha contribuito a fare in modo che l'eurozona si stabilizzasse'', ha dichiarato Messina a margine della presentazione della partnership di Intesa Sanpaolo con Expo Milano 2015. ''Quindi - ha aggiunto - se viene messo in discussione l'unico pilastro della gestione della complessita' della crisi nell'eurozona potrebbe essere particolarmente preoccupante. Io - ha affermato Messina - non credo che succedera' in alcun modo perché e' riconosciuto da tutti gli interlocutori che Draghi e' la persona chiave nella gestione di una fase molto complicata''.