lunedì 28 dicembre 2015
Associazione "Svizzera dei banchieri": in italiano, il "signoraggio" scompare...
Associazione "Svizzera dei banchieri": in italiano, il "signoraggio" scompare...
Il 24 dicembre scorso, una nota della Cancelleria Federale svizzera annuncia che le firme raccolte per il referendum sulla moneta sovrana sono valide e che la consultazione popolare si terrà entro 18 mesi.
Nella nota di protesta dell'Associazione svizzera dei banchieri (ASB), la parola "signoraggio", presente nella versione inglese, scompare inspiegabilmente.
Qui un estratto del testo inglese:
The Swiss Sovereign Money Initiative would also affect Swiss citizens, as it:
Mentre nel testo italiano:
L’Iniziativa Moneta intera implica effetti negativi sulla popolazione svizzera, in quanto:
Il 24 dicembre scorso, una nota della Cancelleria Federale svizzera annuncia che le firme raccolte per il referendum sulla moneta sovrana sono valide e che la consultazione popolare si terrà entro 18 mesi.
Nella nota di protesta dell'Associazione svizzera dei banchieri (ASB), la parola "signoraggio", presente nella versione inglese, scompare inspiegabilmente.
Qui un estratto del testo inglese:
The Swiss Sovereign Money Initiative would also affect Swiss citizens, as it:
- would punish depositors, and they would earn even lower interests on their savings.
- would shrink the economy and the resulting tax deficits would have to be compensated by us all. The promise of increased profit from money creation (seigniorage) to the benefit of the general public is a fairy tale.
- would render mortgages more expensive. The dream of owning one’s own home would thus become viable for a reduced number of Swiss citizens.
Mentre nel testo italiano:
L’Iniziativa Moneta intera implica effetti negativi sulla popolazione svizzera, in quanto:
- penalizza i risparmiatori, destinati a percepire interessi ancora più esigui sui loro risparmi.
- comporta una contrazione dell’economia, chiamando tutti noi a compensare il minor gettito fiscale che ne deriva. I maggiori utili a favore della collettività generati dalla creazione di denaro sono una promessa vana e fantasiosa.
- comporta un rincaro delle ipoteche. Il sogno di un’abitazione di proprietà diviene quindi meno realizzabile per le cittadine e i cittadini svizzeri.
MISTERO !
MONETA SOVRANA: La Svizzera pronta al referendum
La Svizzera pronta al referendum contro le banche
di Marcello Bussi, MILANO FINANZA, 28 dicembre 2015
http://www.milanofinanza.it/news/la-svizzera-pronta-al-referendum-contro-le-banche-201512281043503585Il Movimento svizzero per la moneta sovrana ha proposto il referendum perché ritiene che la creazione di denaro da parte delle banche private sia contro l'articolo 99 della Costituzione federale ("il settore monetario compete alla Confederazione"). "Con l'introduzione della moneta intera", spiega il Movimento, "le banche non possono più creare denaro per conto proprio, ma solo prestare denaro che hanno ricevuto a disposizione dai risparmiatori, da altre banche o, quando necessario, dalla Banca nazionale. Le banche non hanno più un indebito vantaggio nei confronti degli altri attori del mercato, perché non possono più creare denaro loro stesse".
Secondo il Movimento, "a partire dall’introduzione della moneta intera, su tutti i conti che servono al traffico dei pagamenti si trova solo denaro elettronico garantito dalla Banca nazionale. La banca deve gestire questi conti come dei depositi titoli. Il denaro appartiene al titolare del conto e non va perso in caso di fallimento di una banca, ma non vengono pagati interessi. Chi preferisce ricevere interessi anziché avere denaro sicuro può, come finora, affidare il suo denaro alla banca tramite un conto risparmio o altre forme di investimento, contro interessi".
LaRouche: arrestare i banchieri che preparano il furto del bail-in
LaRouche: arrestare i banchieri che preparano il furto del bail-in
- domenica, 27 dicembre 2015 11:53
http://movisol.org/larouche-arrestare-i-banchieri-che-preparano-il-furto-del-bail-in/
Il 24 dicembre Lyndon LaRouche ha chiesto che i banchieri di Wall Street e della City di Londra che si accingono dal 1 gennaio a rubare miliardi di dollari di risparmi direttamente dai conti correnti, nell’ambito delle procedure di bail-in per salvare le banche, dovrebbero essere prontamente arrestati e messi in galera prima che commettano il furto.
Oggi si chiama bail-in, una volta di chiamava truffa. Negli
anni Venti e Trenta del secolo scorso, la JP Morgan e altre banche
truffarono i propri clienti inducendoli ad acquistare titoli della loro
banca che stava per dichiarare fallimento. Alcuni banchieri andarono in
galera per questo, grazie a Franklin Delano Roosevelt.
Qualche anno fa, le principali banche spagnole, incluso il Banco
Santander, hanno tentato la stessa truffa vendendo ai propri clienti
obbligazioni cosiddette “preferentes” delle banche in via di fallimento, imponendo enormi perdite ai propri clienti.
All’inizio dell’anno in corso, a Portorico, alcune delle principali
banche, incluse UBS e, di nuovo, Banco Santander, sono state colte con
le mani nel sacco mentre cercavano di rifilare ai propri clienti
obbligazioni municipali tossiche. Se la cavarono con una multa quando
furono colte sul fatto.
In Italia quattro banche sono state salvate confiscando i risparmi di 10mila loro clienti.
Questa pratica fraudolenta diventerà legale quando entrerà in vigore la
nuova legge dell’Unione Europea l’1 gennaio 2016, e pretende che l’8%
del capitale totale di una banca venga venduto sotto forma di “bail-in bond”, ovvero carta straccia equivalente al veleno per topi.
Anche negli Stati Uniti le banche di Wall Street intendono appropriarsi
dei risparmi della gente comune. La buona notizia è che la maggior parte
degli americani è così povera che non ha neanche dei risparmi da farsi
sottrarre. Un articolo di CNBC MarketWatch fa notare che quasi il 62% degli americani ha meno di 1.000 dollari di risparmi per le emergenze. Uno studio di Bankrate.com
dimostra anch’esso che il 62% non ha risparmi, aggiungendo che il 57%
di coloro che avevano dei risparmi prima del crac del 2008 li ha spesi
per far fronte alla crisi economica.