Terremoto: mendicano i soldi che dovrebbero essere loro a darci!
La sovranità monetaria appartiene al popolo (e gli appartiene ancora, lo dicono le banche centrali): il popolo elegge suoi rappresentanti che la amministrino per lui, i politici. Dunque la politica non deve chiedere soldi ai cittadini, ma deve restituire loro il servizio di creazione della moneta, del quale sono stati defraudati per regalarlo ai banchieri privati, e creare tutto il denaro che serve per ricostruire immediatamente le case e le infrastrutture distrutte dal terremoto, stimolando così anche un indotto positivo per l’economia.
Dite ai politici che elemosinano qualche spicciolo dalle vostre tasche, oppure che la chiedono all’Unione Europea (la quale “valuterà” se scucire qualche moneta da gettare con benevolenza nel cappello di noi poveracci), che quello che devono fare ora non è mendicare, ma andare in Parlamento, fare una legge che restituisca agli italiani la sovranità monetaria e stampare il denaro che serve a risolvere subito, oggi, adesso il problema dei terremotati passati, presenti e futuri.
Tutto il resto è criminale, perché se la gente muore è colpa di uno Stato che innanzitutto non fa prevenzione nelle aree a forte rischio (i ragazzi delle scuole della zona di Amatrice, a due passi da L’Aquila, non hanno neppure mai fatto una simulazione di evacuazione), e che poi si rifiuta di fare il suo lavoro, che è quello di creare le condizioni economiche per una ricostruzione veloce ed efficiente. Il denaro non lo si evoca facendo inutili danze della pioggia, non si spera di trovarlo in fondo a una miniera e non lo si deve chiedere agli alieni, in cambio di sacrifici umani: il denaro è un’invenzione dell’uomo, che lo crea a suo piacimento, e l’unica ragione per cui non ve lo danno, è che non ve lo vogliono dare.
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