martedì 17 ottobre 2017

Come il cartello "Banca d'Italia" governa l'Italia


Visione della gestione del potere di Bankitalia al Governo


Ogni Ministro o Sottosegretario ha il potere di nominare i componenti della sua segreteria politica a tempo determinato legato al suo mandato.
La segreteria del Ministro non può avere rapporti con la struttura stabile del Ministero, ha la funzione di tenere i rapporti tra il Ministro e la politica del territorio.
Il Gabinetto del Ministro è l’unico deputato ad avere rapporti con il segretario Generale del Ministero o con i capi Dipartimento per comunicare gli indirizzi del Ministro o del Sottosegretario.
La contabilità finanziaria è regolata per legge con i capitoli di spesa.
I capitoli di spesa sono assegnati e gestiti dai Direttori funzionari pubblici (burocrati) non scelti dalla politica ma vincitori di concorsi e protetti dalle associazioni sindacali, il Ministro può solo chiedere al Capo di Gabinetto di spostare un direttore ad altra direzione motivando la richiesta e il dirigente può fare ricorso alla Corte dei Conti (se è un Ministro capace riesce a fare lo spostamento anche dopo un anno)
L’organizzazione di ogni Ente è regolata per legge, una eventuale modifica dell’organizzazione deve essere fatta con una legge (se un Ministro è bravo può fare una legge per riorganizzare l’ente in 2/3 anni)
Ogni dirigente gestore del capitolo di spesa fa la previsione della necessità basandosi sempre sui bilanci storici, quasi mai vi è una previsione in dettaglio della possibile spesa.
La legge del bilancio e tutte le proposte di legge elaborate dai ministeri sono redatte dall’ufficio legislativo di ogni Ministero. Quasi sempre i componenti dell’ufficio amministrativo sono magistrati della Corte dei conti o del Consiglio di Stato e sono scelti quasi sempre dal Gabinetto del Ministro.
Il Capo di Gabinetto di ogni Ministero è quasi sempre indicato dal Capo di Gabinetto o da un direttore Generale della Presidenza del Consiglio o dal Capo di Gabinetto del Ministero del Tesoro.
La Banca d’Italia ha una grande influenza nella scelta e nomina del Capo di Gabinetto e dei Direttori generali del Ministero del Tesoro e nella Presidenza del Consiglio.
Nella sostanza la Banca d’Italia controlla tutte le nomine chiave dei direttori generali, dei Capi di Gabinetto e dei componenti gli uffici legislativi.
Nelle Regioni questo potere diventa meno forte ma anche qui spesso sono i banchieri che gestiscono la tesoreria e in tutti i casi ci sono già leggi e regolamenti Ministeriali che limitano le decisioni.
Nei Comuni domina la lobby dei Segretari Comunali, sono vincitori di concorso e burocrati, nessuna decisione può essere eseguita senza il parere di legittimità del segretario comunale.
Il sindaco può scegliere un segretario comunale tra quelli disponibili e abilitati ma sono ben organizzati e formati come Burocrati del “non è possibile, è rischioso, è meglio non fare nulla”.