Quella che segue è l'intervista integrale a Marra delle Gemelle Diverse pubblicata il 14 luglio 2011 da New Star in relazione allo strategismo. L'intervista è con domande e risposte scritte, e Marra ha dichiarato che, diversamente da altre, corrisponde al suo punto di vista scientifico sull'argomento.
Raffaele Ferrante
CHE COSA È LO STRATEGISMO? A NOI LO DICE MARRA IN PERSONA
Noi Gemelle ci siamo innamorate di un personaggio molto discusso: il filosofo e giurista napoletano Alfonso Luigi Marra, autore di quel capolavoro letterario che è Il labirinto Femminile. L'avvocato, per promuovere il suo libro ha realizzato degli spot avendo come testimonial donne molto discusse: da Ruby Rubacuori a Sara Tommasi a Manuela Arcuri. Lo abbiamo incontrato per un tè e gli abbiamo fatto alcune domande.
Gemelle Diverse - Ci dice, avv. Marra, cosa diamine è lo strategismo di cui parla ne Il labirinto femminile?
Marra - Lo strategismo è ovviamente una visione appunto strategica, furbesca, prevaricatoria, non dialogica, delle relazioni umane. L'elemento di novità è che la mia analisi sullo strategismo si inquadra nella mia teoria sul modo di formazione del pensiero e nella mia tesi circa la sessualità come strumento per addivenire all'emozionale profondo dell'altro e quindi come fondamentale forma di linguaggio. Il potere ha invece sempre istituito culture che bloccassero la sessualità allo stadio genitale, perché una sessualità di tipo dialogico innescherebbe il confronto, che poi si estenderebbe alla famiglia e alla società, e nel confronto ogni forma di prevaricazione si dissolverebbe. Strategismo che, in quanto strumento per vincere, è ineludibile e le cui radici raggiungono profondità inenarrabili, ma che è oggi divenuto straordinariamente perverso, sicché occorre che cambi di qualità e divenga compatibile a un maggior livello di civiltà. Il livello di strategismo\pazzia dell'uomo di oggi è infatti tale che, nel vano scontro su tutti i piani, tutte le forze stanno per spezzarsi, e tutte le mete, pur a portata di mano, sono sempre più irraggiungibili per i sempre più tragicamente ridicoli lottatori, che assurdamente si sono consumati al solo scopo di impedirsi l'un l'altro di raggiungerle.
Gemelle Diverse - Quindi lo strategismo è l'oggetto dell' «epistolario d'amore in sms» di cui alle prime 278 pagine del libro.
Marra - Non esattamente. Il vero oggetto de Il labirinto femminile è la mia teoria sul modo di formazione del pensiero, ovvero sul modo in cui l'individuo, sotto la spinta delle pulsioni fondamentali, elabora il suo sapere e giunge alla comprensione delle cose.
Gemelle Diverse - Pulsioni fondamentali? E quali sono?
Marra -Sono la volontà di sopravvivere, svilupparsi, riconoscere, essere riconosciuti, e raggiungere in massimo del risultato con il minimo dello sforzo. Un altro punto centrale del libro è il tentativo di spiegare cosa fu nella mia mente quella che ho definito «scoperta antologica». Il tentativo cioè di descrivere cosa accadde nella mia mente quella notte della primavera del 1984 in cui, d'un tratto, in seguito a una cosa dettami da Loredana, la mia seconda ex moglie, una persona di straordinaria intelligenza, realizzai quell'operazione che avrei poi definito come un'infrangere la barriera del proprio inconscio fittizio e dirsi realmente tutto ciò che non si è mai voluto sapere. Un momento in cui appunto mi resi conto d'un tratto che mi ero costruito, di tutte le persone della mia vita e innanzitutto di me, l'immagine che avevo voluto, traendola peraltro dai luoghi comuni di cui alle antologie della letteratura. Immagini che avevo poi imposto o cercato di imporre agli altri, e che in quel momento ebbi la forza di vedere per quello che realmente erano. Una 'scoperta' dalla quale in poi, dopo quella straordinaria notte, partì il processo intellettuale in seguito al quale giunsi alla comprensione del modo di formazione del pensiero.
Gemelle Diverse - Lei ci sta insomma dicendo che Il labirinto femminile è un saggio sulla psicanalisi. Ma lei è freudiano?
Marra - No, neanche un po', e comunque Freud cerca piuttosto di realizzare una ricostruzione logico/empirica di quello che accade nella mente, ma non enuncia alcuna teoria circa il modo di formazione del pensiero.
Gemelle Diverse - Altro che trash e kitsch, lei sembra semplice, ma cela una profondità incredibile.
Marra - Non so, forse. Comunque ho scritto queste tesi, e molte altre, in forma di epistolario d'amore in sms in modo da renderle di facile comprensione. Benché il capitolo finale (Le chiavi di lettura) sia scritto sì anch'esso in una forma praticamente narrativa, sempre per renderlo di più facile lettura, ma sia nella sostanza un saggio.
Gemelle Diverse - Perché dice che gli animali non sono intelligenti e non sono in grado di forme evolute di amore?
Marra - Perche l'intelligenza non consiste nella capacità di formulare concetti o architettare strategie - che hanno anche gli animali - ma nella capacità di svilupparsi passando attraverso lo sviluppo degli altri. Essa si fonda sulla generosità, ed è il presupposto dell'amore, e non è quindi altro che una categoria morale - la principale - tipica solo dell'uomo, perché il cane sarà capace di intelligenza (e di amore) solo quando, guardandoti negli occhi, saprà capire che hai fame e decidere se dividere con te la scodella, mentre, per il momento, così come molti uomini e donne, ti può 'amare' magari anche moltissimo, ma solo per quello che serve a lui. Un amare solo per quello che serve a noi che causa da sempre uno sviluppo eccessivo di forme di strategismo - che, in quanto frutto della prevaricatorietà, non si svolgono secondo i canoni dell'intelligenza, ma della furberia, che consiste nella capacità di svilupparsi a scapito degli altri - e innescano pertanto una dinamica di scontro che genera la sofferenza degli individui e un grande rallentamento del cammino della civiltà.
Gemelle Diverse - Lei ci sconvolge: dice con una semplicità incredibile cose assolutamente ovvie e incontestabili, ma che non ci risulta che nessun altro filosofo, scienziato o pensatore ha mai detto prima. Ma chi diavolo è lei? È sicuro di non venire da un altro pianeta?
Marra - Non vengo da un altro pianeta, ma da un'altra cultura. Ho definito la cultura come il modo che gli uomini, sempre attraverso il rapporto di forza, mediano di dover avere in comune nel vedere la realtà. Ecco: io mi sono ribellato a quell'accordo e ho iniziato a vedere la realtà per quello che è veramente. È per questo che i miei libri e i miei video suscitano tante reazioni da parte delle sentinelle del regime..