lunedì 17 aprile 2017

Banchieri ladroni e sovranità istantanea


Banche : il problema - che il pubblico non riesce a vedere - e la soluzione
di Marco Saba, IASSEM, 18 aprile 2017


L’intuizione popolare capisce che esistono vari problemi nelle banche. In particolare, elenchiamo i punti già compresi:

1 – Aumento esponenziale delle cause contro le banche nei Tribunali italiani, per usura, anatocismo, etc.;

2 – Casi di cronaca dove – all’estero – grandi banche sono state condannate a pagare multe salatissime e i banchieri sono stati condannati a pene detentive (Islanda e Spagna);

3 – Caduta verticale delle quotazioni in borsa delle azioni bancarie;

4 – Restrizioni al credito imposte da fantasiose regole inventate alla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, creatura del nazismo e del fascismo e nata nel 1930, da sociopatici travestiti da banchieri (Basilea 1, 2, 3, etc.);

5 – 4mila casi di suicidi per motivi economici e statisticamente segretati dal governo italiano;

6 – Mancata ripresa economica nonostante migliaia di miliardi di euro bruciati dalla BCE per aiutare gli amici degli amici;

7 – Crescita del malcontento in Europa, dopo la Grecia e il Brexit, e voglia di uscire dall’Euro-lager che contagia anche la stessa Germania;

8 – Consapevolezza che gli ultimi governi italiani, da Monti in poi, sono stati decisi dalla finanza in un clima di “rubi chi può”: hanno legislato scandalosamente a favore delle banche prima che venga eletto un governo legittimo che, si spera, fermerà questa macabra giostra,

9 – Varie banche sono state date per insolventi;

10 – Il governo impudicamente trova ritualmente decine di miliardi per “salvare” le banche e “dannare” i contribuenti.


I dati tecnici empirici

Ma quello che manca, fondamentalmente, è la comprensione tecnica del trucco con cui il sistema “ruba ai poveri per dare ai ricchi” e “privatizza i profitti socializzando le perdite”. Vi do degli indizi:

1 – In varie assemblee bancarie dal 2014 ad oggi, prima da solo e poi anche con altri, ho denunciato che le banche creano denaro fuori bilancio per centinaia di miliardi l’anno;

2 – Non esiste uno studio di settore che analizza la redditività della banca centrale né quella delle banche commerciali;

3 – Non esiste un catasto del denaro creato dalle banche, mentre esiste per gli immobili e per le azioni e obbligazioni (Borsa);

4 – Ne consegue che tutto il denaro nei depositi bancari, ad oggi, viaggia in nero e non è possibile risalire alla singola banca che l’ha creato “fuori dai libri”;

5 – Non esiste una legge che disciplina la creazione di denaro scritturale (elettronico) se non per le sole monetine e banconote;

6 – Il pubblico crede che il denaro bancario sia contante e legale (vero) ma le banche lo considerano “pagabile a vista”, come la scritta che campeggiava sulle banconote nel secolo scorso;

7 – Ne consegue che le passività da denaro in circolazione nei bilanci bancari sono false e inevase perché non trovano – e non vogliono trovare, ad oggi – una corrispondente voce attiva nel bilancio dello Stato (“banconote in circolazione” e “debiti verso clientela”);

8 - Ulteriore corollario è che queste passività abbassano fittiziosamente i profitti e quindi si verifica il paradosso per cui chi crea denaro e depositi dal nulla possa rivelarsi… insolvente !

9 – Le banche che espongono false perdite nei bilanci ottengono rimborsi fiscali dallo Stato, danneggiando ulteriormente l’erario;

10 – I bilanci falsi delle banche vengono certificati dai “Revisori legali” autorizzati, il cui albo è gestito dalla CONSIP.


La soluzione sta nel ragionare

Non volendo togliervi il gusto di meditare, vi lascio trarre le logiche conclusioni da queste prime evidenze confidando nella vostra intelligenza intuitiva ancorché non addestrata nel merito. Ulteriori ispirazioni le trovate nella pagina Facebook MONETA NOSTRA: http://facebook.com/monetanostra

Per dieci minuti di sano divertimento, leggete le gustose dichiarazioni della Banca d’Italia sulla prospettata tassazione della creazione di denaro da parte delle banche: https://iassem.blogspot.it/2017/03/forensic-evidence-risposta-della-banca.html