Al Ministro dell'economia e delle finanze.
— Per sapere –
premesso che:
- il 10 giugno 2014, le più accreditate testate giornalistiche italiane diffondono la notizia clamorosa secondo cui la procura di Trani, attraverso la Guardia di finanza, aveva notificato avvisi di fine indagine a 62 persone del gotha del mondo bancario italiano, tra cui l'ex responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Anna Maria Tarantola (attuale presidente della Rai), l'ex Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni (ex dg di via Nazionale) e l'ex dg Vincenzo Desario;
- secondo il pm inquirente della procura della Repubblica, di Trani, Michele Ruggiero, sarebbe stato commesso il reato di usura, in relazione a finanziamenti concessi sotto forma di anticipazioni ad alcune imprese pugliesi, da parte degli organismi di governance e di controllo delle banche con il concorso morale degli ex vertici di Bankitalia e da parte del capo della quinta direzione del dipartimento del Tesoro, Giuseppe Maresca;
- questi ultimi, contravvenendo alle disposizioni della legge dell'usura, dal 2005 al 2012 avrebbero prescritto alle banche di calcolare gli oneri dei finanziamenti concessi in rapporto al credito accordato invece, come richiesto dalla normativa vigente, che a quello realmente erogato e utilizzato dal cliente, in modo da realizzare le condizioni per una elaborazione da parte degli istituti di credito di tassi effettivi globali, i cosiddetti Teg, falsati in quanto più bassi di quelli effettivamente praticati;
- tutto ciò, secondo le indagini, determinava che gli interessi/remunerazioni applicati dagli istituti di credito alla clientela per alcune forme di finanziamento, quale l'anticipazione in c/c, risultassero sempre entro i limiti dei «tassi soglia», nonostante in realtà superiori ad essi e, quindi, usurai;
- negli ultimi anni abbiamo assistito ad una serie infinita di casi con i quali si è volutamente trarre in inganno gli organi di vigilanza bancaria come nel caso di Monte Paschi di Siena che, nel 2009, subito dopo la fusione con Antonveneta, per evitare multe chiedeva alla Fondazione Mps di trasferire i suoi soldi (circa 100 milioni di euro) da Siena a Roma allo scopo di rispettare, attraverso un evidente trucco contabile, la quota di raccolta (massimo 58 per cento) nella provincia di Siena imposta dagli stessi organi di vigilanza;
- l'Adusbef ha presentato un esposto denuncia per evidente lesioni dei diritti degli investitori nel caso del recente aumento di capitale di Mps. Il giorno 9 giugno del 2014 dopo un'eccezionale performance del titolo BMPS con un + 20 per cento, Unicredit e Societè Generale, banche emittenti, decidono di modificare in corsa il regolamento del prodotto la stessa sera del 9 giugno 2014, stabilendo arbitrariamente che la performance del warrant non fosse più indicizzata all'andamento del solo titolo BMPS, come invece era previsto dal regolamento redatto dalle stesse banche emittenti e comunicato il giorno 6 giungo del 2014, ma alla performance dei BMPS più il diritto di opzione sui BMPS. Tutto ciò in conflitto con il Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA di cui al capo 7 articolo 2.2.22 comma 1, lettera d);
- dalle notizie diffuse, nelle ultime settimane, dai media nazionali, l'ex presidente di Carige ed ex vice-presidente di Abi, Giovanni Berneschi, attualmente in carcere con l'accusa di truffa aggravata, associazione a delinquere e riciclaggio nell'ambito dell'inchiesta su Carige Vita Nuova, risulta indagato dalla procura della Repubblica di Genova anche per false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori e per aggiotaggio –:
quali iniziative intenda assumere, anche nella sua veste di Presidente del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio, al fine di assicurare il pieno rispetto della legalità nel settore finanziario e creditizio, a garanzia dei diritti dei cittadini risparmiatori e consumatori ed a tutela della trasparenza di un settore cruciale della vita economica del Paese.