Provvedimenti urgenti da adottare in caso di grecizzazione dell'Italia:
1 - Creazione della voce BENI PATRIMONIALI FUNGIBILI nel bilancio dello stato con accreditamento immediato di 105.000 miliardi di euro-equivalenti in Neolire (quota di signoraggio sovrano da recuperare);
2 - Erogazione mensile a tutti i sopravvissuti di un reddito d'emergenza di 1.200 euro-equivalenti in moneta, biglietti di stato o credito statale, da prelevarsi dai BENI PATRIMONIALI FUNGIBILI e da accreditare su conti predisposti ad hoc identificati dal codice fiscale personale;
3 - Saldo dei debiti pendenti dello stato nei confronti di soggetti italiani e sospensione dell'emissione di titoli di debito;
4 - Sospensione immediata sine die di sfratti, pignoramenti ed aste a favore dei fantasmi giuridici (Enti statali, Equitalia, banche, finanziarie, assicurazioni);
5 - Commissariamento dei fantasmi giuridici suindicati e revoca del passaporto dei relativi organi amministrativi (in particolare, della Ragioneria dello stato e della Tesoreria centrale);
6 - Sospensione dei trasferimenti di denaro a fantasmi giuridici extraterritoriali (UE, NATO, ONU, etc.):
7 - Esproprio dei terreni militarizzati ed espulsione delle forze armate extracomunitarie dal territorio della Repubblica (spese di bonifica dei terreni a carico degli ex-occupanti);
8 - Cancellazione dalla Centrale rischi di tutti i debitori fino a 1.700.000 euro procapite (la quota procapite di signoraggio sovrano da recuperare);
9 - Organizzazione di un maxiprocesso a carico dei banchieri e loro accoliti;
10 - Nuove elezioni.
(si accettano ULTERIORI suggerimenti)
martedì 18 marzo 2014
LANNUTTI: SCONTRO IN ATTO ALLA PROCURA DI MILANO
COMUNICATO STAMPA
GIUSTIZIA: NELLO SCONTRO IN ATTO ALLA PROCURA DI MILANO CON IL PROCURATORE CAPO BRUTI LIBERATI,ADUSBEF STA DALLA PARTE DI ROBLEDO.
Nello scontro alla Procura di Milano, dove il vicecapo Alfredo Robledo ha deciso di denunciare al Consiglio Superiore della Magistratura il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, per una serie di comportamenti reputati non più episodici, che secondo Robledo avrebbero comportato il turbamento della normale conduzione della Procura, arrivando infine a svuotare il team dedicato al contrasto della corruzione, con l’assegnazione metodica di fascicoli in violazione della regola di specializzazione, Adusbef sta dalla parte di Robledo.
Già il 5 febbraio 2013, in occasione delle improprie esternazioni del Procuratore Capo della Repubblica di Milano, Bruti Liberati in merito a magistrati di altre Procure, colpevoli di indagare i potentati economici come le Agenzie di rating, Adusbef aveva spedito alla Procura Generale di Cassazione ed al CSM una denuncia chiedendo di intervenire:
“Sono apparse altresì incomprensibili le esternazioni di autorevoli esponenti della magistratura che hanno messo in dubbio – d’accordo con certa stampa embedded adusa a pubblicare le veline di Bankitalia ed ABI – la legittimazione e la legittimità dell’operato della Procura di Trani, autrice in questi anni di mirabili indagini su carte di credito, agenzie di rating, e la manipolazione dell’EURIBOR: basti pensare che gli atti delle indagini denigrate o irrise in patria da autorevoli Toghe della magistratura associata, sono oggetto di attento esame da parte del dipartimento della Giustizia americana, che ha chiesto ed ottenuto i fascicoli e le intercettazioni inerenti i procedimenti sulle Agenzie di rating, poi utilizzati per l’azione risarcitoria da 5 miliardi di dollari contro “Standars & Poor’s” da parte dell’amministrazione Obama”. Un passaggio della denuncia
vicecapo «denuncia» al Csm il capo. E nella gestione di due segrete nuove inchieste di tangenti, che si starebbero danneggiando a vicenda a causa della violazione dei criteri organizzativi di specializzazione tra i pool di pm, il procuratore aggiunto Alfredo Robledo indica l'ultimo dei «non più episodici comportamenti» con i quali, a suo avviso, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati «ha turbato e turba la regolarità e la normale conduzione dell'ufficio».
Non è tollerabile che i processi più delicati contro i potentati economici, come il caso dell'intercettazione di Vito Gamberale il 14 luglio 2011 sull'asta Sea-Comune di Milano, che i pm fiorentini Turco e Mione inviarono per competenza a Milano il 25 ottobre 2011 perché pareva captare un tentativo di far disegnare il bando su misura per il fondo F2i di Gamberale, fossero assegnati con l’apparente finalità di insabbiarli.
Quello che invece ora Robledo aggiunge al Csm è che, sebbene il 9 dicembre Bruti lo avesse chiamato per anticipargli che gli avrebbe girato il fascicolo (anche perché l'asta da cui potevano dipendere i conti del Comune di Milano del sindaco Pisapia si teneva di lì a poco, il 16 dicembre), egli ricevette il fascicolo solo a distanza di tre mesi, il 16 marzo 2012, dopo che l' Espresso online e i quotidiani avevano scritto del fascicolo desaparecido. E Robledo afferma che, quando ne chiese la ragione, Bruti il 23 marzo gli avrebbe risposto di averlo «dimenticato in cassaforte».
Già il 5 febbraio 2013, in occasione delle improprie esternazioni del Procuratore Capo della Repubblica di Milano, Bruti Liberati in merito a magistrati di altre Procure, colpevoli di indagare i potentati economici come le Agenzie di rating, Adusbef aveva spedito alla Procura Generale di Cassazione ed al CSM una denuncia chiedendo di intervenire:
“Sono apparse altresì incomprensibili le esternazioni di autorevoli esponenti della magistratura che hanno messo in dubbio – d’accordo con certa stampa embedded adusa a pubblicare le veline di Bankitalia ed ABI – la legittimazione e la legittimità dell’operato della Procura di Trani, autrice in questi anni di mirabili indagini su carte di credito, agenzie di rating, e la manipolazione dell’EURIBOR: basti pensare che gli atti delle indagini denigrate o irrise in patria da autorevoli Toghe della magistratura associata, sono oggetto di attento esame da parte del dipartimento della Giustizia americana, che ha chiesto ed ottenuto i fascicoli e le intercettazioni inerenti i procedimenti sulle Agenzie di rating, poi utilizzati per l’azione risarcitoria da 5 miliardi di dollari contro “Standars & Poor’s” da parte dell’amministrazione Obama”. Un passaggio della denuncia
vicecapo «denuncia» al Csm il capo. E nella gestione di due segrete nuove inchieste di tangenti, che si starebbero danneggiando a vicenda a causa della violazione dei criteri organizzativi di specializzazione tra i pool di pm, il procuratore aggiunto Alfredo Robledo indica l'ultimo dei «non più episodici comportamenti» con i quali, a suo avviso, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati «ha turbato e turba la regolarità e la normale conduzione dell'ufficio».
Non è tollerabile che i processi più delicati contro i potentati economici, come il caso dell'intercettazione di Vito Gamberale il 14 luglio 2011 sull'asta Sea-Comune di Milano, che i pm fiorentini Turco e Mione inviarono per competenza a Milano il 25 ottobre 2011 perché pareva captare un tentativo di far disegnare il bando su misura per il fondo F2i di Gamberale, fossero assegnati con l’apparente finalità di insabbiarli.
Quello che invece ora Robledo aggiunge al Csm è che, sebbene il 9 dicembre Bruti lo avesse chiamato per anticipargli che gli avrebbe girato il fascicolo (anche perché l'asta da cui potevano dipendere i conti del Comune di Milano del sindaco Pisapia si teneva di lì a poco, il 16 dicembre), egli ricevette il fascicolo solo a distanza di tre mesi, il 16 marzo 2012, dopo che l' Espresso online e i quotidiani avevano scritto del fascicolo desaparecido. E Robledo afferma che, quando ne chiese la ragione, Bruti il 23 marzo gli avrebbe risposto di averlo «dimenticato in cassaforte».
Elio Lannutti (Adusbef)
Roma, 17.3.2014
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