lunedì 31 marzo 2014

Tremonti: per l'Europa si fece ricorso a tuttora segretissimi derivati

Le verità di Tremonti: così l'arrivo dell'euro ci ha portati al disastro

Tremonti: "Furono gli industriali tedeschi a insistere. Temevano la nostra concorrenza se fossimo rimasti fuori dall'Ue"

 - Mer, 26/03/2014 - 09:59
http://www.ilgiornale.it/news/interni/verit-tremonti-cos-larrivo-delleuro-ci-ha-portati-disastro-1004921.html

Tutto quello che avreste voluto sapere sull'euro e nessuno ha mai osato dire ora è nero su bianco nell'ultimo libro del redivivo Giulio Tremonti. Il «cuore artificiale dell'Europa contemporanea», una moneta «che toglie più di quello che dà» sentita «come un killer venuto da fuori».

L'ex ministro abbandona i silenzi diplomatici in Bugie e verità, che Mondadori ha appena mandato in libreria (286 pagine, 18 euro), togliendo le ultime ipocrisie sugli anni recenti di storia italiana dominati dall'«internazionale della bugia».

domenica 30 marzo 2014

"Euro, ma di che parliamo?" (DIRETTA DEL 27-03-2014)

Clicca per far partire il video

sabato 29 marzo 2014

Tango bond: Banca Sella risarcisce dopo 13 anni

Tango bond: perse i risparmi nel 2001, risarcito 13 anni dopo dalla Corte di Appello di Roma

DURA CONDANNA DI BANCA SELLA AL RISARCIMENTO DI 86.397 EURO, OLTRE SPESE LEGALI
http://www.agi.it/repository/struttura-sito/la-voce-dei-consumatori/adusbef/notizie/tango-bond-perse-i-risparmi-nel-2001-risarcito-13-anni-dopo-dalla-corte-di-appello-di-roma

Ennesima importante vittoria dei  delegati Adusbef, avvocati Vittorio Bovini e Roberto Polloni, sui tango Bond appioppati da Banca Sella ai correntisti. La Corte d'Appello di Roma presieduta dal dottor Lucio Bochicchio, ha emesso una sentenza depositata il 12 marzo 2014, che  ribaltando la precedente del Tribunale di Roma, ha condannato Banca Sella a risarcire 86.397 euro (oltre spese legali ed interessi), ai risparmiatori frodati. Migliaia le cause vinte una ad una da Adusbef ed altre associazioni, in assenza della class action !

Nel default della Repubblica Argentina avvenuto nel 2001, furono coinvolti circa 450.000 risparmiatori, per un valore di 13,5 miliardi di euro, per precise responsabilita' delle banche italiane le quali, nonostante il rating dell'Argentina fosse sceso nel 1999 a livello B1, nel successivo triennio 1999-2001, continuarono a collocare  titoli per buona parte in contropartita diretta (ossia da proprio portafoglio), addossando ad ignari correntisti junk bond (titoli spazzatura) che avevano acquistato.

Gli istituti di credito italiani, beneficiando di sostanziose commissioni per piazzare tango bond dai mercati, o vendute alla propria clientela  obbligazioni che detenevano nella propria diretta titolarita', con palese conflitto di interesse e senza informare  in modo esauriente del rischio Paese, hanno rovinato per ben due volte centinaia di migliaia di italiani.

La prima, non informando sull'elevato rischio dei tango bond, la seconda raccogliendo in banca oltre 200.000 deleghe con la falsa promessa che con la task force Argentina, istituita dall'Abi avrebbero presto ottenuto i dovuti risarcimenti dalla Repubblica Argentina, a patto di non intentare azione giudiziaria contro le banche.  L'Argentina offri' il rimborso di circa un terzo del valore investito, e neppure quello per decine di migliaia di italiani che avevano creduto alle frottole dell'Abi senza intentare quelle doverose azioni giudiziarie, in uno dei piu' gravi scandali bancari (dopo quello della Parmalat) della storia italiana avvenuta con la complicita' (come si legge in numerose sentenze) degli organismi preposti alla vigilanza.

Roma, 29.3.2014

Lannutti: il reddito da signoraggio va restituito

venerdì 28 marzo 2014

BANKITALIA: UN CODICILLO AZZERA IL SEGRETO

ASSALTO A PALAZZO KOCH - UN CODICILLO INFILATO IN UN DECRETO, IL GOVERNO AZZERA IL SEGRETO D'UFFICIO SUGLI ATTI DI BANKITALIA RELATIVI ALLE BANCHE

Ora il tesoro può pretendere di acquisire tutti i documenti riservati di via Nazionale - È la politica che tenta di allungare le mani sul controllo del mondo bancario - il rischio di uno scontro istituzionale…


F.d.D. per "Libero Quotidiano"

bankitaliaBANKITALIA
Un codicillo piazzato in un decreto del governo potrebbe aprire uno scontro tra il Tesoro e la Banca d'Italia. La norma in questione, inserita nel provvedimento di Palazzo Chigi che autorizza l'istituto centrale a farsi aiutare da consulenti esterni per svolgere le verifiche sui bilanci delle banche italiane (gli stress test ordinati dalla Bce), scardina, di fatto, il «segreto d'ufficio» sugli atti di palazzo Koch.
Un principio - grazie al quale Bankitalia difende la sua autonomia e l'indipendenza rispetto alla politica - che ora viene in qualche modo minato. Nei prossimi giorni i rappresentati di via Nazionale sono attesi in Parlamento per la prescritta audizione sul primo decreto d'urgenza firmato dal premier Matteo Renzi e potrebbero chiarire a fondo gli effetti della norma. Che in ogni caso, secondo una relazione del servizio studi del Senato, «consente al ministero dell'Economia di acquisire notizie rilevanti» sul mondo creditizio. È la politica che allunga la mano sul controllo delle banche.
MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSEMATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSEbankitalia bigBANKITALIA BIG

Corte dei Conti apre inchiesta sui 7,5 miliardi alle banche


"Dopo le proteste e le denunce del MoVimento 5 Stelle, la procura della Corte dei conti del Lazio ha deciso di aprire un'inchiesta per danno erariale a proposito del dl Imu-Bankitalia che ha regalato 7,5 miliardi di euro alle banche. Dopo l’avviso dell’Unione europea a proposito della configurabilità di aiuti di Stato per le banche, un altro ente autonomo pone nuovamente l’attenzione su quanto il M5S ha denunciato,protestando fortemente nel momento in cui la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha deciso di fare ricorso, per la prima volta nella storiarepubblicana, alla cosiddetta "ghigliottina". Ciò significa che, evidentemente, le ragioni del MoVimento 5 Stelle ci sono tutte e le stesse proteste sorte spontaneamente non sono prive di giustificazione". M5S Camera

Maledetto Euro

giovedì 27 marzo 2014

Come liberarsi tecnicamente dal vincolo euro

Come liberarsi tecnicamente dal vincolo euro. 

L. Barra Caracciolo



Come liberarsi tecnicamente dal vincolo euro. L. Barra Caracciolo

La sorte giuridica di Mes e Fiscal Compact sarebbe poi segnata


(Leggi la prima parte dell'Intervista pubblicata ieriEuro, ordoliberismo e modifica delle Costituzioni democratiche)


di Alessandro Bianchi

Luciano Barra Caracciolo. Presidente di sezione del Consiglio di Stato, Rappresentante italiano presso la rete UE degli organi di autogoverno del potere giudiziario. Curatore del blog Orizzonte 48 ed Autore di Euro e (o?) democrazia costituzionale. La convivenza impossibile tra costituzione e trattati europei 

 - Nel suo libro arriva ad affermare come la convivenza tra i Trattati europei e la Costituzione italiana sia impossibile. Come e chi potrebbe sanare questa frattura?
Basterebbe riproporre il significato vero della Costituzione come originariamente concepita. Non a caso io nel mio libro riporto brani tratti dalle sedute della “Costituente”, i relativi dibattiti, cioè la fonte diretta e l'interpretazione autentica di quelle che erano le intenzioni dei Costituenti. Il problema, se ragioniamo sul dover essere, cioè sulla restaurazione di un minimo di legalità costituzionale, è un altro: ma i partiti lo vogliono fare? Si pongono questi problemi? 

M5S e consumatori contro Bankitalia

Banca centrale inglese contro Federal Reserve

Banca centrale inglese contro i colleghi americani: “Il denaro non dipende da noi”

La ripresa economica si basa sulle iniezioni di liquidità della Federal Reserve, ma la Bank of England lancia l'allarme: "La teoria alla base è sballata"

Alt fermi tutti. La Banca Centrale Inglese pubblica un documento nel quale di fatto si dissocia dalla teoria quantitativa della moneta. Un documento che a partire dal sottotitolo farà discutere. Il messaggio è chiaro e semplice: “Tutto quello che avete imparato sulla moneta dai libri di testo di economia è sbagliato”. In sostanza, in un solo paper la Bank of England smonta il concetto fondamentale della teoria classica della moneta. A differenza della spiegazione abituale, secondo la BoE, le banche centrali non hanno un controllo diretto tanto meno un’azione diretta sulla quantità di moneta. Ma possono solo fare leva ritoccando il prezzo del denaro, ovvero iltasso d’interesse.
Pubblicando il suo solito bollettino, la banca centrale inglese stavolta ha cercato di rispondere a una di quelle domande tipiche dei bambini: da dove viene il denaro che spendiamo. E di fatto ha innescato un processo che potrebbe minare gran parte delle teorie economiche su cui si basa l’Occidente. Ai tempi del Golden standard tutto era più semplice. I soldi venivano dall’oro. O meglio, tanto denaro quanto oro stava nei caveau. Adesso in periodo di trasferimento elettronico la risposta è diversa: il denaro viene dalle banche commerciali e dai prestiti. Semplice. Ma in questo modo, la BoE ha ammesso che gli enti centrali di fatto non possono creare il denaro e quindi tutta l’attività di sostegno all’economia promossa in primis dalla Federal Reserve si basa su una teoria sballata.
“La politica monetaria agisce solo come ultimo limite sulla creazione di denaro”, si legge nel paper a firma di Michael McLeayAmar Radia and Ryland Thomas, “la Banca d’Inghilterra ha lo scopo di assicurarsi che la quantità di moneta in circolazione nell’economia sia coerente con una inflazione bassa e stabile. In tempi normali, la Banca d’Inghilterra attua la politica monetaria impostando il tasso d’interesse sulle riserve. A sua volta questo influenza i tassi di interesse per l’economia reale, compresi quelli sui prestiti bancari”. In circostanze eccezionali, invece, quando itassi di interesse sono al loro limite inferiore (…) una possibile risposta sta nell’avviare una serie di acquisti di asset; ciò che comunemente si chiama Quantitative Easing o QE .
“Il QE – prosegue la BoE – è destinato a migliorare la quantità di denaro circolante nell’economia direttamente con l’acquisto di asset principalmente da società finanziarie non bancarie”. L’operazione inizialmente aumenta la quantità di depositi bancari in luogo delle attività vendute. Successivamente scatta la necessità di riequilibrio dei portafogli con l’acquisto di asset ad alto rendimento. La sequenza di tali compravendite stimola la spesa. Le riserve delle banche centrali correlate agli stimoli economici sono il sottoprodotto del QE, ma non sono la parte fondamentale del gioco come erroneamente – sostengono gli analisti della BoE – viene raccontato da molti analisti e commentatori. “Questo articolo spiega come, proprio come in tempi di normalità, queste riserve non si moltiplicano se non in parallelo ai depositi che le rappresentano”.
Insomma, non è denaro gratis per le banche. In quanto tale prima o poi andrà ripagato. E qualcuno dovrà farlo. Ecco in sostanza la famosa bolla. In molti diranno che è la scoperta dell’acqua calda. Che da anni i dimostranti di Occupy Wall Street sostengono la stessa cosa, oltre ad altre numerose teorie. A differenza di Occupy – ovviamente – dopo aver smontato la teoria del QE la BoE si ferma. Non abbraccia altre filosofie, tanto meno spiega cosa succederà in futuro, quando a un certo punto scoppierà la bolla creata per sostenere artificialmente la ripresa economica.
Già ma il fatto che a mettere nero su bianco tutto ciò sia una banca centrale rende la questione molto illuminante. “Abbiamo discusso di come il denaro viene creato nella moderna economia”, concludono i tre analisti. “La maggior parte del denaro in circolazione è creato, non per le macchine da stampa della Banca d’Inghilterra, ma dalle banche commerciali stesse: le banche creano denaro ogni volta prestano a qualcuno o acquistano un bene. E in contrasto con descrizioni presenti in alcuni libri di testo,  la Banca d’Inghilterra non controlla direttamente la quantità di base né quella aggregata”. Eppure da anni gran parte dei media spiega che sono proprio le banche centrali ad avere il timone della nostra economia. Andiamo bene.

Solo 9 Paesi si salvano dai Rothschild...

27 de marzo de 2014

Solo 9 Paesi hanno una Banca Centrale che non appartiene ai Rothchild

Attilio Folliero, Caracas, 27/03/2014
http://umbvrei.blogspot.it/2014/03/solo-9-paesi-hanno-una-banca-centrale.html#more

Sono solamente 9 i Paesi che hanno la Banca Centrale che non appartiene ai Rothschild. Sono: Cina, Russia, Iran, Venezuela, Ungheria, Siria, Cuba, Islanda e Corea del Nord. Tre di questi Paesi, nell'ordine Russia, Iran e Venezuela, sono anche le tre più grandi riserve energetiche del mondo, considerando le riserve di petrolio, gas e carbone.

Direttamente o indirettamente tutte le altre banche centrali appartengono o sono controllate dai Rothschild. Ci sono addirittura quattro banche centrali che sono quotate in borsa: le banche centrali di BelgioGreciaGiappone e Svizzera. La Banca centrale di Grecia oltre che essere quotata alla Borsa di Atene è quotata anche alla Borsa Tedesca.

Da queste brevi considerazioni, penso sia comprensibile a tutti perchè i paesi che hanno una banca centrale indipendente siano costantemente attaccati mediaticamente dai media di tutto il mondo, tutti al servizio ovviamente delle grandi potenze imperialistiche dell'occidente.

Tutti questi paesi sono praticamente inseriti nell'asse del male, tutti i loro governi sono per i media occidentali delle "dittature" ed in tutti ci sono tentativi di destabilizzazione.

Si comprende anche perchè Russia, Iran e Venezuela siano costantemente "presi di mira" dai media internazionali. Oltre che avere la Banca Centrale indipendente dai Rothschild sono anche le tre più grandi riserve energetiche del mondo. 

Quando una Banca Centrale disegna la politica economica e monetaria del proprio paese sta pensando ai benefici per il suo popolo o ai benefici per i propri azionisti? Scontata la risposta: pensano ai benefici per i propri azionisti. Si comprende perchè un Paese come il Belgio possa stare per mesi (esattamente 18) senza un governo, perchè in sostanza il ruolo del governo è relativo. Si comprende perchè un paese come Grecia è completamente in balia della Troika, ossia del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Banca Centrale Europea (BCE) e della Commissione Europea (CE).

E l'Italia? La maggior parte degli italiani pensa che la Banca d'Italia, ossia la Banca Centrale dell'Italia appartenga allo Stato! Invece, come tutte le banche centrali del mondo, escluse quelle dei 9 paesi citati sopra, la Banca d'Italia appartiene ai propri azionisti. L'elenco completo degli azionisti della Banca d'Italia è consultabile nel sito stesso della Banca d'Italia, all'URL: http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf. Da tale documento, in linea, si evince che le due principali banche italiane, Intesa San paolo e Unicredit hanno il 52% delle quote; Inps e Inail, enti statali, hanno quote irrilevanti. Ovviamente nel capitale delle grandi banche italiane, che controllano la Banca d'Italia, rientra quello dei Rothschild. Povera Italia! Poveri italiani!  

martedì 25 marzo 2014

NON HA SENSO TENERE IN PIEDI IL PACHIDERMA BANKITALIA

"NON HA SENSO TENERE IN PIEDI IL PACHIDERMA BANKITALIA"

Adusbef concorda con il presidente del Consiglio



R
OMA. Una sola questione delle tante affermazioni del presidente del Consiglio Renzi è pienamente condivisa dall’Adusbef e riguarda la Banca d’Italia, un pachiderma inefficiente e costoso, stranamente tenuto fuori dalla polemica in atto sui megastipendi ai manager.
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che predica l’austerità e tagli a stipendi e pensioni miserabili, guadagna 41.333 euro al mese, 496.000 euro l’anno: ben 121.000 euro in più del presidente Bce Mario Draghi, che ne riceve 375.000 euro, 346.000 euro in più di Janet Yellen, la nuova presidente della Federal Reserve USA, che si ferma a 150 mila euro.  Il direttore generale Salvatore Rossi,  guadagna 37.500 euro al mese, 450.000 euro l’anno,  i tre vicedirettori generali Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini e Valeria Sannucci  26.250 euro/mese, 315.000 euro l’anno, mentre un funzionario generale si porta a casa 130.000 euro l’anno, 10.833 euro al mese, che equivale allo stipendio annuo di milioni di giovani precari, costretti a sputare sangue per vedersi rinnovare i contratti trimestrali. I dirigenti di Bankitalia, passata dalla funzione monetaria alla funzione bibliotecaria per propagandare (come si legge sul sito ufficiale) collezioni d’arte, mostre e claque organizzata per gli alti papaveri che vanno in visita per le 58 Filiali, sono 606, i funzionari 1.449, i coadiutori 1.317, gli altri dipendenti 3.697. Il monte stipendi, più oneri vari, per il personale in servizio è ammontato nel 2012 a 747 milioni di euro, mentre pensioni ed indennità di fine rapporto, nel 2012 sono costati 323 milioni di euro.  In media ognuno dei 7.069 dipendenti di Palazzo Koch sito in Roma a via Nazionale 91 e delle 58 filiali sparse per l’Italia, è costato alla collettività 105.672 euro l’anno.
Adusbef auspica che il presidente Renzi passi dalle parole ai fatti, estendendo le forbici della spending review anche ai ‘mandarini di Palazzo Koch’ e di una Banca d’Italia, che oltre ad aver perso la funzione monetaria in cambio della funzione bibliotecaria con stipendi 10 volte maggiori dei lavoratori delle biblioteche,  funge da zerbino agli interessi delle banche e dei banchieri, senza mai prevenire i crack bancari come quello del MPS costato alla fiscalità 4,1 miliardi di euro. A meno che le elezioni Europee non sanciscano il processo di uscita dall’euro,  mantenere una pletora di dipendenti è uno sperpero scandaloso ed intollerabile, che bisogna affrontare con urgenza.

Elio Lannutti (presidente Adusbef)

Sgarbi a Piazzapulita: "L'Euro l'hanno voluto Ciampi e Prodi"

L'ircocervo della "passività irrecuperabile" e l'hybris dei banchieri


All'attenzione dell'organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo
http://www.intosai.org/

A: i dirigenti

Da: Marco Saba
Responsabile della ricerca
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org

Una domanda all'INTOSAI : che cosa è un "debito irredimibile " ?


Egregi/e Signori / Signore ,

che cosa è un "debito inesigibile" ? Si tratta di un profitto mascherato, non è vero ?

Cosa succede se si considera un guadagno come una passività in bilancio aziendale? Non si paga le tasse su di esso, non si dà agli azionisti una congrua compensazione alla fine dell'anno e si deve riempire la perdita del falso in bilancio con dei profitti reali. OSSIA : 2 + 2 = - 4 ( meno quattro ) invece di 2 + 2 = 4 ( più quattro ) . La differenza è facile da individuare : è il doppio della somma in questione , è 8 in questo caso.

È necessario lavorare molto duramente per coprire dei passivi fittizi, ma, nel caso del settore bancario, si può pretendere che il governo dello stato in cui la vostra attività bancaria è svolta debba fornire le risorse per colmare il gap ... tassando i cittadini per pagare la più grande tassa privata ​​chiamata "signoraggio bancario", due volte!

Le "passività irredimibili" bancarie stanno formando il buco nero che sta inghiottendo tutta la zona Euro (e molti altri paesi occidentali).

"Il vincolo di solvibilità della Banca centrale richiede solo che il valore attuale delle sue passività non monetarie nette sia "non positivo" nel lungo periodo poiché le sue passività monetarie sono passività solo di nome, in quanto sono irredimibili . " 
- Willem H. Buiter, Signoraggio, Discussion Paper 2007-8 , pagina 20 , 1 marzo 2007
http://www.economics-ejournal.org/economics/discussionpapers/2007-8

Lo stesso accade quando le banche commerciali iscrivono le linee di credito create come una passività nel loro bilancio.

Il mio messaggio qui è solo una semplice domanda : come e quando pensate di esporre questa grande frode prima che la vostra alta Istituzione rischi di essere emarginata o addirittura ridicolizzata da altri agenti che evidenzino questa irregolarità ?

Grazie per la risposta, nel frattempo questa e-mail è pubblicata qui in attesa della vostra risposta (che sarà pubblicata al più presto) :
http://leconomistamascherato.blogspot.it/2014/03/to-intosai-giant-black-hole-is.html

Cordiali saluti ,

Marco Saba
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org

lunedì 24 marzo 2014

Alessandro De Angeli su Gesù e signoraggio

PUTIN: ''USEREMO LA VALUTA CINESE COME MONETA DI RISERVA''

IL CAPOLAVORO DI PUTIN: ''SAPETE CHE C'E'? USEREMO LA VALUTA CINESE (INVECE DELL'EURO) COME MONETA DI RISERVA'' ADDIO, UE.

lunedì 24 marzo 2014
http://www.ilnord.it/c-2721_IL_CAPOLAVORO_DI_PUTIN_SAPETE_CHE_CE_USEREMO_LA_VALUTA_CINESE_INVECE_DELLEURO_COME_MONETA_DI_RISERVA_ADDIO_UE

Dopo la riluttanza della Cina a votare contro la Russia alle Nazioni Unite (Pechino si è infatti astenuta dal votare la risoluzione presentata contro il referendum in Crimea) e la notizia che Pechino ha citato in giudizio l'Ucraina in una corte inglese per il rimborso di un prestito di 3 miliardi di dollari acceso in cambio di grano, sembra che la Russia stia restituendo il favore. 
Parlando al 15° Economic Development Forum cinese a Pechino, il Capo economista del fondo di investimento russo, Sberbank Yevgeny Gavrilenkov, ha dichiarato che "lo Yuan cinese potrebbe diventare la terza valuta di riserva in  futuro." "Questa previsione può essere fatta su dati di crescita economica interna. Probabilmente il paese manterrà un elevato tasso di crescita del PIL e il volume dello stesso salirà a 14-16 trilioni di dollari americani in un breve periodo di tempo, indicatori comparabili con quelli di Unione Europea e Stati Uniti. Nel frattempo, i titoli cinesi sono più attraenti per i paesi che hanno un surplus economico, in particolare gli Stati del Medio Oriente".
Il forum che si è aperto nella capitale cinese il 22 marzo discute di una vasta gamma di questioni: riforme economiche e rafforzamento del ruolo della Cina come la seconda più grande economia mondiale. Il Primo Vice Primo Ministro del Consiglio di Stato cinese Zhang Gaoli, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, e top manager di grandi aziende mondiali partecipano al forum.
L'italia - ovviamente - è assente. 
Fonte notizia: l'Antidiplomatico - che ringraziamo.

IL CAPOLAVORO DI PUTIN: ''SAPETE CHE C'E'? USEREMO LA VALUTA CINESE (INVECE DELL'EURO) COME MONETA DI RISERVA'' ADDIO, UE.

Il trucco dei banchieri spiegato ad un bambino

Il trucco dei banchieri spiegato ad un bambino
by The Money Doctor

In una famiglia, il figlio dice alla madre: "Mamma, ho un debito con dei compagni di scuola, mi dai 10 euro". La mamma: "Assolutamente ! I debiti vanno pagati. Aspetta che chiedo a papà". E al padre: "Mi dai 10 euro per il piccolo ?". Il papà mugugna un po', ma poi glieli da. E va a lavorare. La mamma dà i soldi al figlio dicendogli: "Mi raccomando però, non fare più debiti!". La storia del debito però era falsa ed il bimbo nasconde i soldi in un salvadanaio. Risultato: il bilancio familiare è a meno 10 euro, il bilancio del figlio è apparentemente in pari, ma il figlio ha rubato 10 euro alla famiglia. Ora cambiamo i personaggi: il figlio è il banchiere, il falso debito è l'iscrizione al passivo del valore NOMINALE di tutta la moneta emessa. la mamma è lo stato, il papà è il popolo che lavora. Il salvadanaio sono dei conti off-shore dove vengono nascosti i soldi, sono dei conti intestati a famiglie di banchieri anonimi... La storiella si ripete "a piacere". Chi mai manderebbe in galera un bambino ?

P.S. Il salvadanaio si può trovare SOLO facendo un audit dei conti delle banche presso le camere di compensazione internazionali (In Europa: Clearstream, Euroclear, SWIFT)

Candidato sindaco su signoraggio e moneta complementare all'euro

domenica 23 marzo 2014

EURO: FAMIGLIE RAPINATE DA PREDATORI PUBBLICI E PRIVATI

COMUNICATO STAMPA
EURO: FAMIGLIE RAPINATE DA PREDATORI PUBBLICI E PRIVATI (BANCHE, ASSICURAZIONI, 'CAPITALISTI' BOLLETTE E PEDAGGI) HANNO PERSO POTERE ACQUISTO RITMO 1.100 EURO L’ANNO, 11.054 EURO NEL DECENNIO.


Anche l’Ocse ha dovuto riconoscere la massiccia riduzione del reddito medio in Italia, pari nell’ultimo quinquennio a 2.700 euro rispetto al 2007 ed arrivato a 16.200 euro pro-capite nel 2012, con il più forte calo nell’Eurozona che ha registrato una perdita media di 1.100 euro.
Dall'ingresso nell'euro, è stata registrata una perdita secca del potere di acquisto (tardivamente riconosciute dalle statistiche ufficiali) pari a 11.054 euro per ogni famiglia (24 milioni), con un trasferimento di ricchezza stimato in 265,3 miliardi di euro, uscite dalle tasche dei consumatori e finite in quelle che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe (cartelli bancari ed assicurativi, società elettriche e del gas, municipalizzate, monopolisti delle bollette e dei pedaggi), al riparo da controlli contigue autorità di settore, manovrate dai ‘mandarini di Palazzo’.

Rischio enorme per Blackrock: la restituzione del signoraggio


ATTN: BlackRock Investment Management (UK) Limited
Succursale Italiana
Via Brera 5
20121 - Milano

Banche italiane: il rischio del signoraggio sovrano

Egregi,

Vi segnalo che l'acquisto di pacchetti di banche italiane vi espone all'enorme rischio di dover presto restituire il signoraggio sovrano sull'aggregato di  denaro e credito legale creato in EURO, come già  evidenziato nel nostro post:
http://centralerischibanche.blogspot.it/2013/09/rendita-monetaria-una-torta-da-100.html

Cordiali saluti,

Marco Saba
Direttore della ricerca
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org

Allegato: segnalazione all' INTERNATIONAL ORGANIZATION OF SUPREME AUDIT INSTITUTIONS
http://leconomistamascherato.blogspot.it/2014/03/to-intosai-giant-black-hole-is.html

sabato 22 marzo 2014

Pagherò o passività: le mezze verità della BoE

Fonte: http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/2014/03/paghero-o-passivita-le-mezze-verita.html




Qualche giorno fa la Bank of England ha pubblicato un saggio in cui ammette quello che dicevamo da tempo e cioè che la moneta viene creata al momento dell'erogazione del credito, e non viceversa, come faceva credere precedentemente, che la moneta prestata fosse tratta dai depositi. Il credito erogato crea i depositi. 

In questo video della BoE, si ammette che la moneta è una cambiale e o promessa di pagamento [IOU] derivante dall'epoca in cui, prima del 1971, la moneta era convertibile in oro e quindi le banconote rappresentavano una promessa di pagamento delle banche al portatore del corrispettivo valore in oro, donde la scritta "pagabile a vista al portatore" sulle banconote (inglesi). Un po' come un assegno o una cambiale.

A dire il vero, nel video non cita né l'oro né il 1971, ma definisce l'origine della moneta come una promessa di pagamento IN BENI REALI, nel commercio.

La BoE spiega quindi che la moneta nasce proprio come  una forma speciale di pagherò per facilitare gli scambi, e in quanto tale ha bisogno di essere regolata da un sistema bancario che monopolizzi la "fiducia" - donde l'abuso di fiducia, dico io - perché come spiega bene il funzionario senza accorgersi dell'enormità che sta dicendo, altrimenti "dovremmo fidarci tutti gli uni degli altri". Cioè, dice, se tutti creassimo le nostre promesse di pagamento, agli scambi, dovremmo fidarci gli uni degli altri, ma la capacità di rispettare una promessa di pagamento del mio vicino dipenderà da quanti pagherò a sua volta potrà ottenere. Non, ma perché, non è forse così adesso: la capacità di pagare del vicino non dipende forse da quanta moneta/pagherò riceve a sua volta?

Meno male, sembra dire, che a questo punto interviene la BC che ha "monopolizzato" la fiducia e l'offerta di cartamoneta (rubandoci la fiducia dell'uno nei confronti dell'altro?). Questa cartamoneta non è più convertibile in oro, siamo in regime di fiat money dove le banconote valgono il loro valore nominale.

Le banconote e gli spiccioli costituiscono unicamente il 3% della moneta totale. Sono delle finte passività perché in cambio di banconote e spiccioli, le banche ci daranno unicamente banconote e o spiccioli, non dice la Bank of England, e non ci danno beni reali.

Insistendo sulla definizione di moneta come pagherò e non come passività, in realtà, la BoE sta salvando la categoria, poiché se dicesse che la moneta è una passività, il passo nostro successivo potrebbe essere quello di chiederne il rimborso. Al momento si limita quindi ad ammettere tra le righe che la cartamoneta è un finto pagherò, e che il suo valore si basa sulla convenzione e la certezza giuridica che tutti l'accetteranno (Auriti, NdT) in quanto lo Stato in tale moneta accetta il pagamento delle tasse (teorie economiste ufficiali). 

Invece la moneta scritturale, o moneta deposito, continua il funzionario, sono (veri) pagherò, promesse di pagamento delle banche ai clienti, in contanti. E l'ascoltatore pensa, si, è vero, la banca promette di pagarmi in contanti quando chiedo di ritirare i miei soldi. Solo che il trucco bancario che qua la BoE continua magistralmente è che la moneta scritturale o deposito è una promessa di pagamento in cartamonetaa sua volta contabilizzata e nata come una promessa di pagamento in oroe non già in beni reali, promessa sempre meno rispettata per via delle limitazioni al ritiro e utilizzo di contanti, causato dalla stampa moneta scritturale imballata a vantaggio degli stessi....

Cioè, l'inganno perpetrato con la cartamoneta, che consisteva nello stampare molta più cartamoneta dell'oro contabilizzandola come passività, ma finta e o insolvente, viene continuata con la moneta scritturale, che diventa pagherò di moneta in contantiCome se i contanti fossero i beni reali. Contanti che rappresenterebbero unicamente, per l'ufficiale della BoE in GB, il  3% della moneta totale, ma che noi sappiamo essere di molto molto meno.

Ci si può chiedere come mai la BoE faccia una tale dichiarazione adesso.

Ci possono essere varie ragioni. Da una parte, alla lettura del rapporto della BoE, viene da pensare che si potrebbe trattare di un regolamento di conti della BoE nei confronti delle banche private, o banche dealer, che hanno talmente tanto esagerato con la creazione di credito da offuscare la BoE/Regina d'Inghilterra e rischiare, come stiamo rischiando, la terza guerra mondiale con Russia e Cina che non vogliono più stare al gioco imballato delle banche dealer - fondamentalmente le regine del petrodollaro e della Federal Reserve - comprando loro bond americani e dollari. Anzi con la conseguenza che già da prima della crisi con la Crimea, si stavano organizzando per commerciare energia in remnimbi. 

Le banche dealer starebbero quindi minacciando e prevaricando il potere di una banca centrale che come quella d'Inghilterra ha ancora un qualche "senso" della sua sovranità. E che con queste rivelazioni lancia un monito del tipo: attenzione, la BC non c'entra niente con il possibile crollo del castello di carte, poiché essa regola unicamente il tasso d'interesse e non la quantità di moneta la cui responsabilità incombe alle banche private - banche dealer - soprattutto in caso di promesse di pagamento non rispettate, nell'ipotesi ad esempio neanche tanto remota di corsa allo sportello, e o di crollo del castello di carte...

D'altro canto, la definizione della moneta come pagherò e non come passività, è ingannevole e molto astuta poiché la maggior parte penserà, si, è giusto, la moneta depositata costituisce promessa di pagamento in contanti della banca nei miei confronti, senza assolutamente contare il fatto che se effettivamente fossimo in regime di moneta/pagherò, saremmo assolutamente nella situazione pre-1971 in cui Nixon confessò l'inganno dell'inflazione di moneta rispetto alle riserve d'oro che lo portò a cambiare regime di moneta, non esistendo la liquidità necessaria per coprire tutta la moneta scritturale.

Definendo la moneta un pagherò e non una passività - in inglese liability - la BoE sembra che stia tentando di evitare l'accusa che logicamente seguirebbe alla definizione della moneta come una passività o debito, accusa che suonerebbe come la seguente minaccia: quindi se la moneta è un vostro debito, di due cose l'una, o è un falso contabile perché ci ritroviamo stranamente a rimborsarvelo noi a voi, oppure ce lo rimborsate (in beni reali)

L'astuzia di definire la moneta legale come pagherò e non come finta passività, e di confonderne il pagherò in moneta con il pagherò in beni reali come origine della moneta spiegato dal video della BoE, è un tentativo di esonerare tutto il sistema bancario dal dovere ammettere il falso contabile: non essendo più ufficialmente in regime di moneta merce, la moneta non dovrebbe essere una promessa di pagamento,  bensì uno strumento di pagamento di per sé, che è falso contabilizzare al passivo dal momento che la si dichiara moneta legale e non moneta merce (ie promessa di pagamento coperta da riserve).

E qua arrivo al punto. Una moneta legale o moneta fiat è una moneta non coperta da riserve contrariamente alla moneta merce che è coperta da riserve in oro, o quant'altro si voglia designare come copertura. Checché se ne dica però noi non siamo neanche in un regime di moneta fiat, la moneta che utilizziamo infatti non solo è contabilizzata come se fosse moneta oro, senza esserlo, ma è coperta dai nostri titoli del debito i quali quelli sono dei veri debiti o pagherò, realmente convertibili in merce: i nostri beni, tutti.

Quindi per riassumere siamo in un finto regime di moneta fiat, o ibrido, che contabilizza ancora la moneta come se fosse moneta merce coperta dall'oro, senza esserlo, un finto debito in realtà coperto dai nostri veri pagherò (titoli del debito o buoni del tesoro) veramente convertibili in "oro": beni, demanio, mare, cielo, terra, paese.

E nel dire che la moneta, sia scritturale che cartamoneta, ha la natura di un pagherò speciale, la BoE sta tentando di negare il falso contabile delle banche sia all'emissione di credito sia all'emissione di cartamoneta. Un falso contabile che segna la creazione monetaria al passivo mentre la addebita alla collettività.  Falso contabile e appropriazione indebita.

E visto che il segreto di pulcinella è oramai sussurrato in vari circoli, e che i banchieri si tengono per la manina come i bravi fratellini della mafia, aggiungiamo: omertà, complicità, corruzione, omicidi, per non parlare di aggiotaggio e insider trading all'ordine del giorno.
   
Il tutto per mantenere una convention ad excludendum nei confronti della comunità riguardo al reddito monetario e relativa sovranità monetaria e quindi abuso di posizione dominante che affonda le sue radici nel segreto, nel crimine, nella fratellanza a costo di portare il mondo alla distruzione totale.

N. Forcheri 21 Marzo 2014

Grillo, intervistato in esclusiva da Enrico Mentana

giovedì 20 marzo 2014

Denaro: la Banca d’Inghilterra rompe il muro di gomma

La Banca d’Inghilterra: “Tutto quello che sapete sulla moneta è sbagliato”

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Un recente e dettagliato articolo pubblicato dalla Banca d’Inghilterra nell’ultimo Quarterly Bullettin ha suscitato un certo clamore in rete e sui media britannici. Il paper può essere riassunto in questo modo: “Tutto quello che avete imparato sulla moneta dai libri di testo di economia è sbagliato”.
L’articolo [link], accompagnato da una esposizione più semplice [link] sulla natura della moneta come “IOU” (“I Owe You”, cioè “io ti devo”, in italiano traducibile con “pagherò”), non è il primo in cui la Bank of England si dissocia dalla tradizionale teoria quantitativa della moneta. Ma questa volta lo fa in gran stile, pubblicizzando con molta evidenza l’articolo e accompagnandolo con due video [link].
Cosa dice, in sintesi, l’articolo della BoE?
  1. La grande maggioranza della moneta è creata dalle banche commerciali attraverso i prestiti.
  2. Le banche non sono intermediarie tra i risparmiatori e i mutuatari. Cioè le banche non prestano i depositi dei risparmiatori, né tanto meno le riserve di moneta legale (cioè quella emessa dalla banca centrale)
  3. Le banche non “moltiplicano” le riserve fornite loro dalla banca centrale (e pertanto le polemiche signoraggiste/austriache sulla “riserva frazionaria” si basano su un modello errato). Il cosiddetto “moltiplicatore monetario”, quindi, non è rilevante. 
  4. Le banche centrali decidono il tasso di interesse sulle riserve e, attraverso questo, influenzano i tassi di interesse nell’economia. A differenza della spiegazione convenzionale, quindi, non hanno un controllo diretto o un obiettivo di quantità di moneta, ma indiretto, attraverso il “prezzo” della moneta, cioè il tasso d’interesse. 
  5. I prestiti creano i depositi, a differenza di quanto normalmente si suppone, cioè che i depositi “abilitino” i prestiti.
La Banca centrale britannica evita accuratamente di trattare la monetizzazione del deficit, né si impelaga nelle più controverse affermazioni ascrivibili alla Modern Monetery Theory (è quindi errato sostenere che la BoE dia ragione alla MMT). Tuttavia si tratta di una presa di posizione nel dibattito sulla teoria monetaria che, si spera, segnerà un punto di non ritorno.

martedì 18 marzo 2014

Provvedimenti urgenti da adottare in Italia

Provvedimenti urgenti da adottare in caso di grecizzazione dell'Italia:

1 - Creazione della voce BENI PATRIMONIALI FUNGIBILI nel bilancio dello stato con accreditamento immediato di 105.000 miliardi di euro-equivalenti in Neolire (quota di signoraggio sovrano da recuperare);

2 - Erogazione mensile a tutti i sopravvissuti di un reddito d'emergenza di 1.200 euro-equivalenti in moneta, biglietti di stato o credito statale, da prelevarsi dai BENI PATRIMONIALI FUNGIBILI e da accreditare su conti predisposti ad hoc identificati dal codice fiscale personale;

3 - Saldo dei debiti pendenti dello stato nei confronti di soggetti italiani e sospensione dell'emissione di titoli di debito;

4 - Sospensione immediata sine die di sfratti, pignoramenti ed aste a favore dei fantasmi giuridici (Enti statali, Equitalia, banche, finanziarie, assicurazioni);

5 - Commissariamento dei fantasmi giuridici suindicati e revoca del passaporto dei relativi organi amministrativi (in particolare, della Ragioneria dello stato e della Tesoreria centrale);

6 - Sospensione dei trasferimenti di denaro a fantasmi giuridici extraterritoriali (UE, NATO, ONU, etc.):

7 - Esproprio dei terreni militarizzati ed espulsione delle forze armate extracomunitarie dal territorio della Repubblica (spese di bonifica dei terreni a carico degli ex-occupanti);

8 - Cancellazione dalla Centrale rischi di tutti i debitori fino a 1.700.000 euro procapite (la quota procapite di signoraggio sovrano da recuperare);

9 - Organizzazione di un maxiprocesso a carico dei banchieri e loro accoliti;

10 - Nuove elezioni.

(si accettano ULTERIORI suggerimenti)

LANNUTTI: SCONTRO IN ATTO ALLA PROCURA DI MILANO

COMUNICATO STAMPA
GIUSTIZIA: NELLO SCONTRO IN ATTO ALLA PROCURA DI MILANO CON IL PROCURATORE CAPO BRUTI LIBERATI,ADUSBEF STA DALLA PARTE DI ROBLEDO.

Nello scontro alla Procura di Milano, dove il vicecapo Alfredo Robledo ha deciso di denunciare al Consiglio Superiore della Magistratura il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, per una serie di comportamenti reputati non più episodici, che secondo Robledo avrebbero comportato il turbamento della normale conduzione della Procura, arrivando infine a svuotare il team dedicato al contrasto della corruzione, con l’assegnazione metodica di fascicoli in violazione della regola di specializzazione, Adusbef sta dalla parte di Robledo.
Già il 5 febbraio 2013, in occasione delle improprie esternazioni del Procuratore Capo della Repubblica di Milano, Bruti Liberati in merito a magistrati di altre Procure, colpevoli di indagare i potentati economici come le Agenzie di rating, Adusbef aveva spedito alla Procura Generale di Cassazione ed al CSM una denuncia chiedendo di intervenire:
“Sono apparse altresì incomprensibili le esternazioni di autorevoli esponenti della magistratura che hanno messo in dubbio – d’accordo con certa stampa embedded adusa a pubblicare le veline di Bankitalia ed ABI – la legittimazione e la legittimità dell’operato della Procura di Trani, autrice in questi anni di mirabili indagini su carte di credito, agenzie di rating, e la manipolazione dell’EURIBOR: basti pensare che gli atti delle indagini denigrate o irrise in patria da autorevoli Toghe della magistratura associata, sono oggetto di attento esame da parte del dipartimento della Giustizia americana, che ha chiesto ed ottenuto i fascicoli e le intercettazioni inerenti i procedimenti sulle Agenzie di rating, poi utilizzati per l’azione risarcitoria da 5 miliardi di dollari contro “Standars & Poor’s” da parte dell’amministrazione Obama”. Un passaggio della denuncia
vicecapo «denuncia» al Csm il capo. E nella gestione di due segrete nuove inchieste di tangenti, che si starebbero danneggiando a vicenda a causa della violazione dei criteri organizzativi di specializzazione tra i pool di pm, il procuratore aggiunto Alfredo Robledo indica l'ultimo dei «non più episodici comportamenti» con i quali, a suo avviso, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati «ha turbato e turba la regolarità e la normale conduzione dell'ufficio».
Non è tollerabile che i processi più delicati contro i potentati economici, come il caso dell'intercettazione di Vito Gamberale il 14 luglio 2011 sull'asta Sea-Comune di Milano, che i pm fiorentini Turco e Mione inviarono per competenza a Milano il 25 ottobre 2011 perché pareva captare un tentativo di far disegnare il bando su misura per il fondo F2i di Gamberale, fossero assegnati con l’apparente finalità di insabbiarli.
Quello che invece ora Robledo aggiunge al Csm è che, sebbene il 9 dicembre Bruti lo avesse chiamato per anticipargli che gli avrebbe girato il fascicolo (anche perché l'asta da cui potevano dipendere i conti del Comune di Milano del sindaco Pisapia si teneva di lì a poco, il 16 dicembre), egli ricevette il fascicolo solo a distanza di tre mesi, il 16 marzo 2012, dopo che l' Espresso online e i quotidiani avevano scritto del fascicolo desaparecido. E Robledo afferma che, quando ne chiese la ragione, Bruti il 23 marzo gli avrebbe risposto di averlo «dimenticato in cassaforte».

Elio Lannutti (Adusbef)
Roma, 17.3.2014

lunedì 17 marzo 2014

Sardegna, Maleddu: "la moneta è un documento contabile"

ISFRATU FAM SPANU DE ARBOREA







EUROBOND ? Un piano targato B.R.

EUROBOND ? Il Movimento 5 stelle non impara dalla storia ?
by The Money Doctor
Aldo Moro fece emettere 450 miliardi in biglietti di stato da 500 lire

Nel 1861 si ebbe l'unità d'Italia il cui scopo principale era di mixare (consolidare) il debito delle regioni-stato poiché il regno dei Savoia era indebitato venti volte tutte le altre regioni italiane messe assieme, e la prima legge unitaria fu appunto l'istituzione del GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO (1) Il debito pubblico italiano nasce da lì (2) e venne bloccato solo durante il fascismo quando lo stato si riappropriò - almeno in parte - della sovranità monetaria: nel 1944 l'Italia chiuse il bilancio con 23 miliardi di lire d'attivo. Ma ricominciò ben presto con le AM-LIre che gli "alleati dei banchieri" imposero fossero contabilizzate come debito di stato (3). Questo è il grande tabù segreto. Era un piano delle Brigate Rothschild che si ritrova oggi nel disegno europeo in cui - ad esempio Grillo - si propone l'emissione di Eurobond (4), di nuovo per consolidare il debito dei paesi membri. Non vi stupite quindi se Mandraghi si sogna di notte un "nuovissimo" GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO EUROPEO. Qualcosa di finanziariamente simile è successo negli Stati Uniti quando hanno mixato i derivati dai mutui buoni e cattivi (subprime) per consolidare il tutto - ed il risultato lo stiamo ancora pagando a nostre spese (5).

Note:

1) Wikipedia: "Per quello che riguarda il Regno d'Italia,il Gran Libro del Debito pubblico venne istituito dalla legge n° 94 del 10 luglio 1861 ("Legge colla quale è istituito il Gran Libro del Debito pubblico del Regno d'Italia"). Ad essa fece seguito, poche settimane dopo, la legge n° 174 del 4 agosto 1861 ("Legge d'unificazione dei Debiti pubblici d'Italia"), con la quale venivano iscritti nel "Gran Libro" i Debiti pubblici dei vari Stati preunitari.
Questi provvedimenti, voluti dal conte Pietro Bastogi, costituirono i primi provvedimenti tendenti ad unificare le finanze del neonato Stato italiano.
Il debito ammontava a circa 2374 milioni così ripartiti:
  • Stati sardi: 1292 milioni
  • Lombardia: 152 milioni
  • Parma: 12 milioni
  • Modena: 18 milioni
  • Romagna: 19 milioni
  • Marche: 5 milioni
  • Umbria: 7 milioni
  • Toscana: 139 milioni
  • Napoli: 522 milioni
  • Sicilia: 209 milioni
Questi debiti vennero convertiti per lo più in rendita consolidata al 5%.
2) “Il malcontento è grave, un senso di malessere si diffonde in tutte le classi della società. Le sorgenti della ricchezza vanno a disseccarsi. Noi facciamo il lavoro di Tantalo o di Penelope. Il signor Rothschild, re del milione, è, finanziariamente parlando, re dell’Italia” (Senatore Siotto-Pintor, Atti Parlamentari, Discussioni del Senato, sess. 1863-65, v. IV, p.3091.)

3) La lunga vicenda della moneta di occupazione  "americana" si concluse con la legge n. 3598 del 28 dicembre 1952, che obbligò il Ministero del Tesoro a rilasciare alla Banca d'Italia Buoni del Tesoro Ordinari per un ammontare corrispondente a quello delle fraudolente Am-lire ritirate e bruciate in seguito alla Convenzione del 1946. Questo doppio addebitamento all'Italia delle spese del falsario Alleato costituì il corpo principale dell'odioso debito pubblico del dopoguerra.

4) Eurobonds su wikipedia inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/Eurobonds Vedi anche: 
L'euro senza eurobond è una camicia di forza
5) Subprime, lo spettro si riaggira in Italia