giovedì 27 ottobre 2011

Le agenzie di rating dettano le loro regole


Le agenzie di rating dettano le loro
regole,  le banche s'ingrassano,
la popolazione muore 
http://www.cinquew.it/articolo.asp?id=5521








merkel-angela-22031127/10/2011
CROTONE - C'è qualcosa, crisi a parte, che puntualmente non viene detto né spiegato. A parte le buffonate di questo Governo non c'è mai stata la voglia di spiegare e denunciare i misfatti di un'Europa che sta lentamente stritolando nelle sue spire l'identità degli Stati. L'Europa avrebbe dovuto significare ben altro. Ci troviamo in un'Europa dove il nord riesce a barcamenarsi tra i suoi mille problemi e un sud sull'orlo di una bancarotta epocale. Qualsiasi governo che fin qui ci ha governato non ha mai mosso un dito per denunciare le anomalie di un sistema marcio basato solo sulla speculazione e il signoraggio bancario. A voler analizzare più dettagliatamente la questione qual è lo Stato nel cuore dell'Europa che ha i suoi forzieri carichi d'oro, grazie all'esproprio dei nazisti nei confronti degli ebrei? La Germania. E nel cuore dell'Europa chi sta acquisendo un ruolo di primo piano se non la Germania che detta le sue regole all'interno degli altri Stati e si presenta con la sua borsa perché il debito venga onorato compresi i tassi esosi pretesi? Se ci fosse stato un Governo valido con a cuore le sorti della collettività e non della Giustizia, forse si sarebbe potuto ragionare su questi dati e far sì che per uscire dalla crisi gli interessi invece di restituirli si sarebbero potuti utilizzare per far crescere la nostra esangue economia. E invece? Le agenzie di rating dettano le loro regole, le banche s'ingrassano e la popolazione muore.
di Antonella Policastrese

L'autocrazia bancaria ha scelto il nuovo fantoccio

L'autocrazia bancaria ha scelto il nuovo fantoccio
di Antonio Miclavez

Oggi il giornale dice (non importa quale, è un cartello, a parte "Rinascita" di Roma ):

 "Il presidente della repubblica Napolitano ha firmato il decreto di nomina di ignazio visco a governatore di bankitalia, su proposta del presidente del consiglio dei ministri, vista la deliberazione del governo e dopo aver acquisito il parere favorevole del consiglio superiore dell'istituto in via nazionale"

Dividiamo in pezzi, e quindi in gerarchie che essendo scritte così sembrano avere sequenza cronologica:

1- il presidente della repubblica Napolitano ha firmato il decreto di nomina di ignazio visco a governatore di Bankitalia, 
2 - su proposta del presidente del consiglio dei ministri
3 - vista la deliberazione del governo e 
4 - dopo aver acquisito il parere favorevole del consiglio superiore dell'istituto in via nazionale


Che bella frase lunga lunga: sembra che abbia deciso il Napolitano dopo aver chiesto al Consiglio dei Ministri, poi al Governo e infine a Bankitalia. Invece la sequenza è:

1 - dopo aver acquisito il parere favorevole del consiglio superiore dell'istituto in via nazionale (Bankitalia)
2 - vista la deliberazione del governo e 
3 - su proposta del presidente del consiglio dei ministri

4- il presidente della repubblica Napolitano ha firmato il decreto di nomina di ignazio visco a governatore di Bankitalia, - 


Ovvero:

1 - Bankitalia ha deciso chi vuole - Visco- 
2 - il Governo visto l'assegno di 19.000€/mese da Bankitalia ha detto ok; 
3 -  il presidente del consiglio dei ministri ha fatto lo Yesman, e 
4 - Napolitano ha fatto il Superyesman. 

Ma chi ha scelto l'uomo alla propria guida è Bankitalia, ovvero al 96% le banche; se qualcuno della catena non faceva lo yesman, no problem; i banchieri lo avrebbero ripresentato, lui  o un altro Yesman fino all'ok dei camerieri/senatori.
Lo stesso accade al al Parlamento Europeo dove i Burocrati scrivono le leggi che gli Europarlamentari devono solo che firmare: possono al massimo tardare l'approvazioni delle leggi, non certo presentarne di nuove.
I Cittadini? Cornuti e mazziati, in nome della "Democrazia"

Il Sole 24 ore conclude trionfalmente: "Visco è persona estremamente competente, ha esperienza nazionale e internazionale, conosce la Banca d'Italia dove ha svolto la sua intera carrieragarantisce l'autonomia dell'istituzione e in questi anni nel direttorio si è allenato anche a fare il governatore"

Insomma, chi deciderà la liquidità italiana non è certo stato eletto dal popolo nè farà l'interesse del Popolo; è bensì un fortissimo uomo di banca, un laureato in economia napoletano (finalmente un laureato, anche se come accento preferivo un Veneto) che, alla faccia della Banca di Diritto Pubblico "garantisce l'autonomia dell'istituzione" - Bankitalia - in cui lavora dal 1972 !!!
Ma tranquillizziamoci, poichè "si è allenato anche a fare il governatore" come un calciatore che si scalda in panchina, e visto che è ha lavorato solo in Bankitalia (è stata "la sua intera carriera" ), è stato fatto crescere ed è stato nominato leader da quel sistema putrido che è il sistema bancario caratterizzato da furto di sovranità monetaria, anatocismo, usura, truffe alla Parmalat, credit crunch, derivati etc etc etc etc, dovremo aspettarci un futuro nero come il carbone.
Ma invece dovremmo rialassarc, suggerisce il Sole 24 orei; è stato presidente del famigerato Sistema Europeo delle Banche Centrali - SEBC ( dal 2009 al 2010), per cui ci affonderà in modo scientifico.
E in quanto è professore universitario, lo giustificherà in modo scientifico.

Viva la democrazia.

29 ottobre: MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI FORZA


26 Ottobre 2011 14:59

CRISI: MANIFESTAZIONE NAZIONALE 

DI FORZA NUOVA A ROMA





manif_banche (AGENPARL) - Roma, 26 ott - Sabato 29 ottobre alle ore 17,30 a Piazza Risorgimento, Roma, si terrà la manifestazione nazionale di Forza Nuova contro crisi e banche. Di seguito il manifesto: 
CONTRO la crisi economica creata dal sistema bancario, il turbocapitalismo che affama il nostro popolo, una classe politica inetta e corrotta.
PER il lavoro, la terra, la famiglia, la sovranità, la moneta di popolo.
AZZERAMENTO DEL DEBITO PUBBLICO: il debito pubblico è dovuto al signoraggio ed alle speculazioni che il sistema bancario fa sulla pelle dei popoli, non pagarlo non solo è legittimo, ma in questa situazione doveroso e salvifico per l'economia e la vita del nostro paese. Dobbiamo abbattere i simboli di questo debito non dovuto, cominciando da strutture come Equitalia che assillano i poveri ed i più bisognosi perchè non sono in grado di difendersi da queste sanguisughe, mentre i potenti, i grandi evasori, possono contrattare la restituzione di parti irrisorie di debiti milionari.
SOVRANITA' MONETARIA: solo la piena sovranità, quindi anche la sovranità monetaria renderà l'Italia un paese libero. La moneta deve essere proprietà del popolo, poiché la ricchezza che la moneta rappresenta convenzionalmente è prodotta dal popolo e non dalle banche che stampano moneta dal nulla e la prestano a tassi usurai.
NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE: la politica nazionale ed europea hanno finora salvato le banche dal tracollo usando soldi pubblici, soldi del popolo e allora nazionalizziamo le banche, restituiamo agli istituti di credito il ruolo sociale nell'economia nazionale, cacciamo speculatori e usurai. L'Islanda l'ha fatto, il Venezuela l'ha fatto, l'Argentina l'ha fatto e hanno superato la crisi!
ABBATTIMENTO DELLA CLASSE POLITICA MASSONICO-MAFIOSA: questa classe politica asservita ai poteri forti, ai banchieri, a potenze straniere, deve essere spazzata via dalla volontà e dalla partecipazione popolare.
CAMBIO DEL SISTEMA DI RAPPRESENTANZA: la democrazia rappresentativa, la partitocrazia hanno devastato l'Italia. Noi proponiamo un nuovo sistema di rappresentanza che affianchi ai politici eletti in numero dimezzato rispetto ad oggi, rappresentanze delle categorie lavorative e sociali del paese che fino ad oggi hanno subito passivamente le scelte scellerate dei politici.
PRODUZIONE NAZIONALE: l'economia si basa sullo sfruttamento del lavoro a basso costo per invadere i mercati con prodotti scadenti che illudono la gente di risparmiare, mentre in realtà lentamente si rovina, distruggendo l'economia locale. L'Italia deve tornare a produrre sul territorio nazionale, no alle delocalizzazioni all'estero, no alla grande distribuzione. La terra, l'agricoltura, sono la storia, la tradizione ed il futuro del nostro paese. Dobbiamo tornare ad essere autosufficienti a livello alimentare.
DIFESA DEL LAVORO: la delocalizzazione e la deindustrializzazione del nostro paese stanno rovinando la vita di milioni di famiglie che non trovano più lavoro a causa di un mercato squilibrato che privilegia i paesi in cui il lavoro costa zero. L'Italia deve difendere il lavoro ed i lavoratori e non la produzione ed il consumo. La piena occupazione di tutta la forza lavoro italiana è possibile e deve essere raggiunta.
La manifestazione sarà preceduta da una conferenza stampa di approfondimento dei temi trattati venerdì 28 ottobre alle ore 18,00 presso L’Universale, Via Caracciolo 12 (Zona Prati) Interverranno: Roberto Fiore (Segretario Nazionale di Forza Nuova), Paolo Ferraro (Comitato Difendiamo la Democrazia), Antonio Pimpini (Fondazione Auriti), Claudio Moffa (Università di Teramo), Luca Sellari (Sindaco di Filettino).