Beppe Grillo a Metro: "Siamo in guerra, Movimento 5 Stelle pronto a governare. Non sono il capo che decide"
Beppe Grillo intervistato dal free-press Metro: nuovi attacchi ai partiti, no assoluto ad ogni tipo di alleanza, la volontà di governare. Ecco alcuni stralci delle risposte di Grillo a Elisabeth Braw.
Qui siamo pieni di macerie, macerie morali, sociali, macerie industriali, cioè quindi è una guerra, noi stiamo iniziando una guerra e siamo primi, siamo in prima linea sul fronte quindi…è questa la grande battaglia la grande guerra che vinceremo, e la vinceremo. Loro devono avere fiducia in noi, noi siamo il nuovo, noi vogliamo governare, noi siamo in grado di governare. Che ci diano fiducia a noi: noi a loro non daremo più fiducia; l’hanno avuta per 40 anni ed hanno distrutto il Paese.Io vado nelle piazze gratuitamente, prima lo facevo a pagamento. Quindi una parte del mio lavoro, di quello che so fare, la dedico agli altri, ed ognuno deve fare così, questo è il Movimento, dall’idraulico al commercialista all’ingegnere deve dedicare una parte del suo lavoro e del suo tempo agli altri.Questo è un movimento di proposte, non di protesta. Proporre un altro tipo di politica, di economia. Siamo costretti a immaginarci un mondo diverso, perché questo non funziona. Questo Paese è fermo, non c’è più la grande industria, la piccola e media impresa sta morendo. Abbiamo grandi problemi nella sanità, nella scuola, nella cultura, è un Paese con duemila miliardi di debito che deve pagare fra un po’ 100 miliardi di interesse di debito. Quindi continuare a parlare di crescita, di Pil, di spending review e di spread è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo sederci lì e ripensare. Il M5S è un pensiero: trovare un senso all’identità che in Italia non c’è più, dare un senso allo Stato che non c’è più. Perché lo Stato oggi non esiste, la burocrazia ha sostituito la democrazia, la finanza ha sostituito l’economia. Bisogna dare un senso al lavoro.Io sono il garante, controllo che chi entra in queste liste sia incensurato e che non sia iscritto a altri partiti. Questa è la mia funzione, renderlo popolare nelle piazze, perché è un movimento oltre che di rete, di piazza. Fisico, di contatto umano, di toccare. Non è solo Rete, è rete e piazza, dove c’è il contraddittorio, dove puoi anche venire contestato e amato. Nella rete puoi essere soggetto a commenti di qualsiasi tipo. Loro cercano di farci passare come movimento dove c’è un capo che decide, quindi con mancanza di democrazia interna. Ma è assolutamente fasullo, sbagliato e poi il problema nostro, oltre che la classe politica è l’informazione. La sua intervista, se uscirà in Italia, sarà deformata.Qua nessuno sta rimpiangendo Fini, Casini, nessuno rimpiangerà Bersani, nessuno rimpiangerà Berlusconi. Quindi non rimpiangeremo nulla perché metteremo delle persone perbene, normali, oneste e trasparenti a gestire il Paese.Hanno 70 anni, 60 anni, sono dentro i partiti, i giornali le banche, i poteri forti. E poi non hanno capito che è una guerra generazionale questa qua. Non possiamo più avere delle persone di 70 anni che sono lì da 35 anni, che hanno disintegrato il Paese e ci spiegano dalla televisione, dai giornali come porre rimedio agli errori e ai danni che hanno fatto. Questa gente deve andare via, chiedere scusa e sottoporsi a una verifica fiscale. Come abbiamo, come ho promesso io al Movimento. Chi ha votato il Movimento vuole mandarli a casa tutti.Il fatto di essere o non essere nell’euro non è un fatto che posso decidere io. Io non l’ho mai detto. Io ho detto che il debito ci sta scaraventando in un buco nero: black wall…ehm black hall. Siamo in un buco nero senza speranza. No la speranza è crescere. No. Se noi non cresciamo dal punto di vista dell’economia tradizionale se non facciamo più automobili, più strade, più cemento, più supermercati più posteggi, più grandi opere, più Tav, più ponti sullo Stretto se non facciamo quello siamo morti…ma quello non possiamo più farlo quindi siamo in un buco nero.Io ai disoccupati dico: abbiamo un piano d’emergenza immediato che è il reddito di cittadinanza. Subito. I soldi si trovano con i costi della politica, con la cassa integrazione, riformando i sindacati, riformando il mondo del lavoro.