mercoledì 26 ottobre 2011

Marco Rizzo: Basta con questa Europa !




IL DIKTAT UE ALL’ITALIA FA CAPIRE QUAL E’ IL VERO AVVERSARIO DEL POPOLO

(dichiarazione di Marco Rizzo)
La violenta imposizione dell’Unione Europea all’Italia nel massacrare socialmente il proprio popolo ,con un ultimatum di tre giorni, dimostra chiaramente, se vi fossero ancora dubbi, qual è il vero responsabile del duro  schiacciamento delle condizioni di vita per la maggioranza degli italiani. Il governo marionetta di Berlusconi accetterà la dettatura dei banchieri di Bruxelles, ma,  e lo diciamo responsabilmente ai tanti “tifosi” della  (finta) sinistra, che se ci fosse un governo del cosiddetto centro sinistra, la disponibilità (supina) nei confronti della BCE e del grande capitale sarebbe ancora maggiore. Ricordiamo ancora l’auspicio del “banchiere del PD” Profumo di fare una manovra da 400 miliardi di Euro. In sostanza, va bene che Berlusconi se ne vada al più presto, ma la soluzione non è certo questo centro sinistra che sarà ancora più disponibile verso il capitale. Lo diciamo anche a quei compagni di base che militano nelle formazioni della cosiddetta sinistra radicale, oggi solo attenta a riprodurre una (esigua) rappresentanza parlamentare per il proprio ceto dirigenziale, alleandosi con Bersani, Vendola e soci. Solo la costruzione di un vero Partito comunista, completamente autonomo dal quadro politico e per nulla influenzato dalla presenza o meno nelle istituzioni, potrà dare una speranza alla maggioranza del popolo.

28 ottobre: tutti davanti a Bankitalia a Pescara


MANIFESTAZIONE E INFORMAZIONE DAVANTI LA FILIALE 
DELLA BANCA D'ITALIA A PESCARA
venerdì 28 ottobre • 9.30 - 13.00

Corso Vittorio Emanuele
Pescara, Italy

Creato da     Associazione TERRA NOSTRA

- Illustrazione delle VIOLAZIONI COSTITUZIONALI NELLA POLITICA MONETARIA DELLA BCE

- Illustrazione e adesione Esposto/Denuncia collettiva contro Sistema di Emissione Monetario

- Informazione a cittadinanza e mass-media sull'illegale sistema di emissione monetaria a debito, causa del prelievo fiscale per il risanamento del debito pubblico e illustrazione dei bilanci di Banca d'Italia.

- Illustrazione della proposta di RIFORMA DEL SISTEMA MONETARIO

Pagina Facebook http://www.facebook.com/event.php?eid=214701765263732

Signoraggio: Gheddafi è stato fatto fuori dai banchieri

Argentina, Cristina Kirchner, una vittoria di popolo


Cristina Kirchner, una vittoria di popolo
di Ugo Gaudenzi - 25/10/2011

Fonte: Rinascita

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi05NU60j6kJD_U4pMdIvq1MFvQ1AJ8dUNWe21wdptClUHzB7XvQ7UhTXlPMe-0yqsmOxNGfQMHUwPXjFOKv7mOKe8p3k5UzTbPjivvew_eudOrHCvF-r8GAxbKZ5WmyU7ErqLRHEKhg2U/s1600/cristina_fernandez_de_kirchner.jpg
Cristina Fernandez de Kirchner sarà per altri quattro anni alla guida di un popolo che è riuscito a dire “no” agli usurai della finanza internazionale, al Fondo monetario, alla Banca Mondiale, agli speculatori e ai predatori delle sue ricchezze e della sua economia.
La stessa predazione, la stessa tragedia, che oggi vive l’Europa, la Grecia, l’Italia.
L’aggressione della finanza usuraia aveva ridotto l’Argentina a uno stato di povertà assoluta. Inflazione, recessione e disoccupazione erano stati velenosamente iniettati nella Nazione sorella dai Signori del denaro di Wall street.
Cristina Kirchner è, per il popolo argentino, l’erede di Evita, come suo marito, il presidente Nestor, è stato l’erede di Juan Domingo Peron.
Il suo socialismo nazionale è direttamente collegato alla battaglia contro il debito estero gonfiato e usato dalle banche occidentali per lucrare sul lavoro e sulle ricchezze dei popoli.
La sinistra nazionale, tornata al potere in Argentina con Nestor Kirchner ha sfidato e vinto l’oppressione delle multinazionali, delle banche, delle lobbies finanziarie, i “lord protettori” del Grande Padre di Washington.
Come già con i descamisados, come già con i montoneros, il popolo argentino ha ripetuto la sua scelta di campo: con la giustizia sociale, con la libertà nazionale.
Ha rifiutato la destra di Menem, il cameriere delle banche e del dollaro, infeudato a Clinton, ai governi degli Stati Uniti e al Fondo monetario internazionale, traditrice della Nazione, e ha rimesso in moto l’economia sociale, ha promosso le “fasinpat”, le aziende socializzate, ha rinazionalizzato le imprese strategiche - energia, telecomunicazioni, trasporti - svendute agli accaparratori del liberismo internazionale.
Con Nestor Kirchner ha restituito dignità e libertà ai cittadini dopo gli anni della vergognosa dittatura militare.
In breve tempo i due Kirchner, bandiere della sinistra nazionale argentina, del Fronte per la Vittoria, hanno archiviato la crisi economica, sospeso e tagliati gli illegittimi pagamenti di interessi agli usurai internazionali, ridato lavoro e dignità al popolo argentino.
E non solo: i Kirchner hanno riavviato la grande alternativa comune latino-americana: la più grande patria del centro e del sud di quel continente non più “cortile di casa” degli Stati Uniti.
La stessa Cristina ha dedicato la sua indiscussa vittoria presidenziale alla memoria di Nestor Kirchner.
Con la rielezione della presidente, l’Argentina festeggia la sua rinnovata indipendenza.
 

Il sorrisetto


Il sorrisetto
di Beppe Grillo - 25/10/2011

Fonte: Il Blog di Beppe Grillo


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Il sorrisetto di Sarkozy è fuori luogo. Non per il soggetto al quale è stato indirizzato, sul quale ci sarebbe da sganasciarsi dalle risate per giorni, ma per i crediti amari della Francia. L'Italia potrebbe ben presto ridicolizzare la grandeur francese. Spezzeremo le reni ai cugini d'oltralpe, partiremo dal Col di Tenda e arriveremo fino al Golfo di Biscaglia senza colpo ferire. La forza del nostro debito schianterà le banche francesi. Altro che Mirage e force de frappe.
Le banche francesi possiedono 366 miliardi di dollari del nostro debito (*). E non siamo soli. Oltre al nostro debito, gli istituti di credito posseggono 53,9 miliardi di debito greco, 18,3 miliardi portoghese, 17,3 irlandese e 118 miliardi spagnolo. I debitori sono tutte nazioni a rischio default i cui titoli sono stati svalutati sui mercati dal 15% al 50%, e di riflesso il valore detenuto dalle banche. Il gran totale dei debiti dei Piigs nelle banche francesi è di 573,5 miliardi (**). Il cerino acceso del debito pubblico europeo è nelle mani di Sarkozy che non sembra preoccupato. Lui e l'altro vicini ricordano il film "Lui è peggio di me!". Nessun sistema bancario è esposto come quello francese al rischio di un default greco o italiano e alla diminuzione di valore sui mercati dei titoli portoghesi, irlandesi e spagnoli. Se fallisce la Grecia per le banche francesi sarà un terremoto, se salta l'Italia, la Francia ne seguirà il destino. Per questo la Grecia non può e non deve fallire e neppure l'Italia: per evitare il crack del sistema bancario, in particolare quello francese.
Perché la Francia ha comperato più di ogni altra nazione titoli a rischio? L'unica risposta è il voler ottenere, attraverso il debito pubblico, una parte della sovranità popolare di altri Paesi e imporgli scelte di carattere economico, come Alitalia e Parmalat, energetico, l'esportazione di centrali nucleari, e militare, il coinvolgimento forzato dell'Italia nella guerra in Libia. Il problema è che gli investimenti francesi in titoli di debito riguardano tutti e cinque i Piigs insieme. Cinque cavalli perdenti per il fantino Sarkozy. Essere disarcionati con il sorriso sulle labbra è un attimo.
(*) I valori riportati sono calcolati al netto dei titoli francesi posseduti dai Piigs
(**) fonte The New York Times