sabato 30 novembre 2013
VIALE: OCCORRE UN AUDIT SUL DEBITO PUBBLICO
Un Audit sul debito
Guido Viale
Agli storici del futuro (se il genere umano sopravviverà alla crisi climatica e la civiltà al disastro economico) il trentennio appena trascorso apparirà finalmente per quello che è stato: un periodo di obnubilamento, di dittatura dell'ignoranza, di egemonia di un pensiero unico liberista sintetizzato dai detti dei due suoi principali esponenti: «La società non esiste. Esistono solo gli individui», cioè i soggetti dello scambio, cioè il mercato (Margaret Thatcher); e «Il governo non è la soluzione ma il problema», cioè, comandi il mercato! (Ronald Reagan). Il liberismo ha di fatto esonerato dall'onere del pensiero e dell'azione la generalità dei suoi adepti, consapevoli o inconsapevoli che siano; perché a governare economia e convivenza, al più con qualche correzione, provvede già il mercato. Anzi, "i mercati"; questo recente slittamento semantico dal singolare al plurale non rispecchia certo un'attenzione per le distinzioni settoriali o geografiche (metti, tra il mercato dell'auto e quello dei cereali; o tra il mercato mondiale del petrolio e quello di frutta e verdura della strada accanto); bensì un'inconscia percezione del fatto che a regolare o sregolare le nostra vite ci sono diversi (pochi) soggetti molto concreti, alcuni con nome e cognome, altri con marchi di banche, fondi e assicurazioni, ma tutti inarrivabili e capricciosi come dèi dell'Olimpo (Marco Bersani); ai quali sono state consegnate le chiavi della vita economica, e non solo economica, del pianeta Terra. Questa delega ai "mercati" ha significato la rinuncia a un'idea, a qualsiasi idea, di governo e, a maggior ragione, di autogoverno: la morte della politica. La crisi della sinistra novecentesca, europea e mondiale, ma anche della destra - quella "vera", come la vorrebbero quelli di sinistra - è tutta qui.
Ma, dopo la lunga notte seguita al tramonto dei movimenti degli anni sessanta e settanta, il caos in cui ci ha gettato quella delega sta aprendo gli occhi a molti: indignados, gioventù araba in rivolta, e i tanti Occupy. Poco importa che non abbiano ancora "un vero programma" (come gli rinfacciano tanti politici spocchiosi): sanno che cosa vogliono.
CACCIATA LA TROIKA UE-BCE-FMI, L’UNGHERIA RINASCE
La rinascita ungherese
di Giuseppe De Santis - 29/11/2013Fonte: piovegovernoladro.altervista
CACCIATA UE-BCE-FMI, L’UNGHERIA RINASCE: TAGLIO COSTO LUCE GAS ACQUA DEL 20% TICKET BUS DEL 10% IVA RIDOTTA DA 27% A 5%
L’Ungheria continua la sua politica di abbassamanento delle tasse e delle tariffe. I giornali e i vari talk show italiani continuano a ignorare la rivoluzione economica che sta avvenendo in Ungheria perche’ si vuole tenere il popolo nell’ignoranza onde evitare che un numero sempre crescente di persone inizi a opporsi alle misure lacrime e sangue varate da questo governo per conto dell’Unione Europea.
Il Signoraggio (ufficiale) sbarca su L'AVVENIRE
Riflessione e un paio di proposte
In molti dibattiti pubblici un tema ricorrente sollevato da una parte non trascurabile di interlocutori riguarda il ruolo del "signoraggio" delle banche centrali. Si tratta di un tema oscuro ai più ma con effetti ed impatto molto significativi sulla vita economica, soprattutto in uno scenario nel quale il ruolo delle banche centrali diventa sempre più importante. Le banche centrali si trovano oggi ad avere il potere immenso e decisivo per le sorti dell’economia di creare moneta.
Banche, più di 100 manager con stipendi oltre 1 milione di euro
Banche, in Italia più di 100 manager con stipendi oltre 1 milione di euro
29 novembre 2013
Gli uomini d'oro delle banche italiane, con retribuzioni sopra il milione di euro, sono 109: più che in Spagna (100) e meno che in Germania (212) e Francia (177). È la fotografia sulle remunerazioni del 2012 nel sistema bancario europeo scattata dall'Eba, l'Autorità bancaria europea. A guidare la classifica, come era da immaginare, sono i banchieri britannici: 2.714 "high earners" con stipendi sopra il tetto del milione.
1930: Keynes accusa la Banca d'Inghilterra di terrorismo
Le armi con cui la banca [d'Inghilterra] si assicura questa cooperazione sono la paura, il consenso spontaneo delle banche e la convenzione. La banca può influenzare la situazione "per terrorem"...
- John Maynard Keynes, Trattato della moneta, Treves 1932, secondo volume, pag. 524 (ed. originale inglese: A treatise on money, Volume 2, Harcourt, Brace and company, dicembre 1930, pag.366)
It then - in effect - invites the member banks and the money-market to co-operate on keeping the bank-rate, thus fixed, effective on the basis of the quantity of bank-money also thus fixed.
Its weapons for securing this co-operation are terror, agreement and convention. The bank can influence the situation per terrorem (...)
- John Maynard Keynes, Trattato della moneta, Treves 1932, secondo volume, pag. 524 (ed. originale inglese: A treatise on money, Volume 2, Harcourt, Brace and company, dicembre 1930, pag.366)
It then - in effect - invites the member banks and the money-market to co-operate on keeping the bank-rate, thus fixed, effective on the basis of the quantity of bank-money also thus fixed.
Its weapons for securing this co-operation are terror, agreement and convention. The bank can influence the situation per terrorem (...)
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