L'URGENZA DI UNA MONETA REGIONALE IN SARDEGNA
by The Money Doctor
Preso atto che lo Stato Italiano non è più capace di farsi rimborsare il reddito monetario né dalla Banca d'Italia (1), né dalle banche commerciali sul territorio (2), la Sardegna dovrebbe emettere una moneta regionale d'emergenza per provvedere alle necessità della popolazione. Questa moneta regionale può essere creata dalla Tesoreria regionale accreditandosela all'attivo del bilancio nella voce BENI PATRIMONIALI FUNGIBILi da cui attingere per le varie necessità. Quando poi la regione la spende o presta, la iscriverà al passivo pareggiando i conti ed il pareggio in bilancio diventa un vincolo tollerabile. Per evitare inflazione rispetto all'Euro, si tenga presente la quota Euro procapite sinora emessa che può essere facilmente calcolata attraverso il coefficente inverso della riserva obbligatoria dell'1% stabilito nel 2012 dalla BCE ed assumendo, a titolo prudenziale, che nella riserva siano stati contabilizzati solo i titoli di stato. La cifra massima risultante dal parametro restrittivo di euro-equivalenza sarebbe sufficente a rendere la "Regione Autonoma" autosufficente dallo stato senza ulteriori imposizioni PER VARI SECOLI.
FORMULA DEL CALCOLO:
(debito pubblico in titoli) fratto (numero di abitanti in italia) moltiplicato (coefficente inverso di riserva obbligatoria) moltiplicato (numero di abitanti in Sardegna) uguale (montante massimo prudenziale in euro-equivalenti).
Ovvero:
(2.100 miliardi) fratto (57 milioni) moltiplicato (100) moltiplicato (1.639.362) uguale (6.039.754.736.842 - circa 6.040 miliardi in euro-equivalenti recuperati (tre volte il debito pubblico attuale della Repubblica italiana !).
Ovviamente la somma potrà essere spesa via via che si presentano necessità evidenziate dal parlamento regionale come, ad esempio, l'istituzione immediata di un reddito di cittadinanza.
Il calcolo per l'emissione prudenziale, mutatis mutandi, può essere replicato per qualsiasi altra regione.
Note:
1) A fronte di un reddito monetario di 150 miliardi derivante dalle sole banconote, la Banca d'Italia ha rimborsato allo Stato non più di 10 miliardi nel periodo 2002-2012.
2) Vedi: http://seigneuriage.blogspot.it/2014/04/stato-italiano-banchieri-e-incappucciati.html
giovedì 10 aprile 2014
GRECIA: BOMBARDATA LA BANCA CENTRALE
Atene, bomba davanti a Banca di Grecia
Alcuni danni ma nessuna vittima
(ANSA) - ATENE, 10 APR - Un potente ordigno è esploso stamani davanti alla sede della Banca di Grecia, ad Atene, causando alcuni danni ma nessuna vittima. La bomba, con 75 chili di esplosivo, era stata collocata dentro a una Nissan parcheggiata davanti all'edificio che ospita la Banca Centrale, poco distante dagli uffici della troika (Ue, Bce e Fmi). L'esplosione è avvenuta pochi minuti prima delle 3:00 locali (le 2:00 in Italia) ed è stata udita in una vasta area della capitale.
STATO ITALIANO, BANCHIERI E INCAPPUCCIATI
STATO ITALIANO: COMPLICE O VITTIMA DEI BANCHIERI ?
by The Money Doctor
Da Il Foglio: Bomba esplode davanti la banca centrale greca
Quando lo Stato affida la gestione della creazione di moneta alle banche, deve pretendere il rigore contabile. Non può permettere che le banche DIMENTICHINO di postare all'attivo del bilancio l'aggregato di moneta creata continuamente dalle stesse banche evadendo così la restituzione del reddito monetario al Sovrano. Attualmente le banche OMETTONO l'iscrizione all'attivo, pretendendo di considerare la liquidità creata SOLO come una passività che deve poi essere colmata dal pubblico. Così facendo, le banche creano centinaia e migliaia di miliardi di euro che poi investono perlopiù prestandoli e godono del riflusso alla restituzione pareggiando FALSAMENTE il bilancio - avendo precedentemente OMESSO l'iscrizione all'attivo - e quindi incassando IN NERO il guadagno che sparisce contabilmente. E' questa la spiegazione della curiosa apparizione degli INCAPPUCCIATI - come li definiva Federico Caffè. Si incappucciano dalla vergogna, e n'hanno ben donde.
by The Money Doctor
Da Il Foglio: Bomba esplode davanti la banca centrale greca
Quando lo Stato affida la gestione della creazione di moneta alle banche, deve pretendere il rigore contabile. Non può permettere che le banche DIMENTICHINO di postare all'attivo del bilancio l'aggregato di moneta creata continuamente dalle stesse banche evadendo così la restituzione del reddito monetario al Sovrano. Attualmente le banche OMETTONO l'iscrizione all'attivo, pretendendo di considerare la liquidità creata SOLO come una passività che deve poi essere colmata dal pubblico. Così facendo, le banche creano centinaia e migliaia di miliardi di euro che poi investono perlopiù prestandoli e godono del riflusso alla restituzione pareggiando FALSAMENTE il bilancio - avendo precedentemente OMESSO l'iscrizione all'attivo - e quindi incassando IN NERO il guadagno che sparisce contabilmente. E' questa la spiegazione della curiosa apparizione degli INCAPPUCCIATI - come li definiva Federico Caffè. Si incappucciano dalla vergogna, e n'hanno ben donde.
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