Usura, don Ciotti contro Unicredit e Montepaschi: “Rubano e uccidono economia”
“Chi ha i conti con l’Unicredit, con Monte dei Paschi di Siena e banche collaterali si prepari a ritirare i suoi soldi da quegli istituti di credito”. L’invito lo ha lanciato don Luigi Ciotti, ieri a Gioia Tauro al fianco dell’imprenditore Nino Demasi, usurato dalle banche che non lo risarciscono dopo essere state condannate
in Cassazione per avergli applicato tassi superiori a quelli consentiti
dalla legge. Su richiesta di don Ciotti, i dipendenti dell’azienda
Demasi, che rischiano di essere licenziati a fine mese, hanno interrotto lo sciopero della fame indetto tre giorni fa in attesa della riunione del 18 dicembre a Roma tra l’imprenditore, il governo e le banche. “Se da quel tavolo non uscirà una soluzione, chiederemo alle persone oneste di chiudere i conti
correnti accesi in quelle banche che rubano e assassinano
l’economia”. All’incontro con don Ciotti hanno partecipato anche i
lavoratori e i sindacati che aspettano risposte la settimana prossima.
Risposte che, se non arrivano, provocheranno nuove proteste. E non sono
escluse iniziative forti come il blocco dell’autostrada o delle stazioni ferroviarie.