Cristina Kirchner, una vittoria di popolo
di Ugo Gaudenzi - 25/10/2011Fonte: Rinascita
Cristina Fernandez de Kirchner sarà per altri quattro anni alla guida di un popolo che è riuscito a dire “no” agli usurai della finanza internazionale, al Fondo monetario, alla Banca Mondiale, agli speculatori e ai predatori delle sue ricchezze e della sua economia.
La stessa predazione, la stessa tragedia, che oggi vive l’Europa, la Grecia, l’Italia.
L’aggressione della finanza usuraia aveva ridotto l’Argentina a uno stato di povertà assoluta. Inflazione, recessione e disoccupazione erano stati velenosamente iniettati nella Nazione sorella dai Signori del denaro di Wall street.
Cristina Kirchner è, per il popolo argentino, l’erede di Evita, come suo marito, il presidente Nestor, è stato l’erede di Juan Domingo Peron.
Il suo socialismo nazionale è direttamente collegato alla battaglia contro il debito estero gonfiato e usato dalle banche occidentali per lucrare sul lavoro e sulle ricchezze dei popoli.
La sinistra nazionale, tornata al potere in Argentina con Nestor Kirchner ha sfidato e vinto l’oppressione delle multinazionali, delle banche, delle lobbies finanziarie, i “lord protettori” del Grande Padre di Washington.
Come già con i descamisados, come già con i montoneros, il popolo argentino ha ripetuto la sua scelta di campo: con la giustizia sociale, con la libertà nazionale.
Ha rifiutato la destra di Menem, il cameriere delle banche e del dollaro, infeudato a Clinton, ai governi degli Stati Uniti e al Fondo monetario internazionale, traditrice della Nazione, e ha rimesso in moto l’economia sociale, ha promosso le “fasinpat”, le aziende socializzate, ha rinazionalizzato le imprese strategiche - energia, telecomunicazioni, trasporti - svendute agli accaparratori del liberismo internazionale.
Con Nestor Kirchner ha restituito dignità e libertà ai cittadini dopo gli anni della vergognosa dittatura militare.
In breve tempo i due Kirchner, bandiere della sinistra nazionale argentina, del Fronte per la Vittoria, hanno archiviato la crisi economica, sospeso e tagliati gli illegittimi pagamenti di interessi agli usurai internazionali, ridato lavoro e dignità al popolo argentino.
E non solo: i Kirchner hanno riavviato la grande alternativa comune latino-americana: la più grande patria del centro e del sud di quel continente non più “cortile di casa” degli Stati Uniti.
La stessa Cristina ha dedicato la sua indiscussa vittoria presidenziale alla memoria di Nestor Kirchner.
Con la rielezione della presidente, l’Argentina festeggia la sua rinnovata indipendenza.
Nessun commento:
Posta un commento