martedì 14 febbraio 2012

LA PRIVACY DELLE CAZZATE

Riceviamo ogni giorno decine di mail indesiderate, sms pubblicitari, lettere con brochure promozionali di prodotti finanziari. I motori di ricerca, a nostra insaputa raccolgono dati sulle nostre preferenze di navigazione al fine di proporci (e venderci) i prodotti dei partner che pagano meglio.
Da qualche giorno leggiamo che "Google introdurrà importanti novità nei regolamenti dei propri servizi e più in generale nei confronti della privacy dei propri utenti". Insomma, ci proporranno di accettare l'ennesima clausolina scritta con font di dimensioni infinitesimali, con cui dichiariamo di vendere la nostra privacy in cambio di una banalissma ricerca internet.
Di contro, le nostre comunicazioni, anche quelle rivolte ai membri del nostro Comitato, finiscono nello spam, i server che inviano le nostre mail finiscono nelle blacklist, i nostri account facebook vengono accusati di aver violato norme e condizioni d'uso. Insomma si scrive privacy, si legge CENSURA!

Leggete la risposta dell'Avv. Alfonso Luigi Marra, fondatore del PAS, alle accuse di spam e violazione della privacy mosse contro di lui nientedimeno che dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma.

LA PRIVACY DELLE CAZZATE

domenica 12 febbraio 2012

(Documenti) Fiscal Compact, un golpe istituzionale nazionale ed europeo

Fiscal Compact, un golpe istituzionale nazionale ed europeo

Il Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance dell'Unione economica e monetaria, o 'Fiscal Compact' è stato approvato (firma prevista a marzo) il 30 gennaio da 25 paesi su 27, tutti tranne Gran Bretagna e Repubblica Ceca. La versione ufficiale, invece, è del 31 gennaio 2012. Tutte le lingue dei paesi firmatari fanno fede, ma esiste al momento unicamente la versione ufficiale inglese. Il Fiscal Compact dovrebbe essere ratificato dai parlamenti nazionali, esiste quindi un flebile margine di manovra sui nostri deputati e il governo paraculato da Bruxelles: CALCI IN CULO ai primi e ricovero coatto ai secondi. 

sabato 11 febbraio 2012

Disoccupazione: miracolo tedesco ?

Il "miracolo" tedesco: nascondere i senza lavoro
di Maurizio Blondet - 10/02/2012
Fonte: rischiocalcolato 



La Cancelleria suona le trombe: ecco il miracolo economico tedesco! I disoccupati sono scesi dai 5,1 milioni nel 2005 ai 2,8 oggi. Sono solo il 6,9% della popolazione attiva, un record storico e un sogno in confronto al 9,9% di disoccupati in Francia e al 9,1% negli Usa. Sembra ripetersi il miracolo del Terzo Reich, che in tre anni mise la popolazione al pieno impiego. Merito, dicono le trombe, della “moderazione salariale” dei lavoratori tedeschi, della “disciplina” accettata dai sindacati.

venerdì 10 febbraio 2012

Guerra valutaria: i veri obiettivi dell'embargo all'Iran

Guerra Valutaria: Quali sono i veri obiettivi dell’embargo petrolifero dell’UE contro l’Iran?

Mahdi Darius Nazemroaya Strategic Culture Foundation 31.01.2012
Contro chi è in realtà volto, il cosiddetto “embargo petrolifero contro l’Iran” dell’Unione europea? Si tratta di una importante questione geo-strategica. Oltre a rifiutare le nuove misure dell’UE contro l’Iran come controproducenti, Teheran ha messo in guardia gli Stati membri dell’Unione Europea che l’embargo petrolifero contro l’Iran danneggerà loro e le loro economie, molto più che l’Iran. Teheran ha così avvertito i leader dei paesi dell’Unione europea che le nuove sanzioni sono stolte e contrarie ai loro interessi nazionali e di blocco, ma ciò è corretto? Alla fine, chi beneficerà della catena di eventi che vengono messi in moto?

Atene, guerriglia davanti al Parlamento


LA CRISI DEL DEBITO

Atene, guerriglia davanti al Parlamento
Merkel: « Con default rischi incalcolabili»

Centinaia incappucciati attaccano la polizia con lancio di molotov e mattoni. Si dimettono i ministri dell'estrema destra

Il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel BarrosoIl presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso
MILANO - Allarme black bloc e altissima tensione alla manifestazione di Atene contro le nuove misure di austerità, un corteo al quale prendono parte migliaia di cittadini greci . In piazza Syntagma, davanti alla sede del Parlamento, centinaia di dimostranti incapucciati o con il volto nascosto da caschi da motociclista, sono usciti dal corteo e hanno attaccato la polizia con molotov, pietre e mattoni.

Servizio Pubblico - L'uscita di sicurezza

Siamo davvero al fascismo finanziario? Per Giulio Tremonti, non era mai successo nella storia che la finanza si ponesse, come una divinità, sopra a tutto e tutti, cancellando il ruolo delle nazioni e della politica. Siamo al "si salvi chi può", o esiste un'uscita di sicurezza? Basterà, come suggerisce Tremonti, "mettere la ragione al posto dello spread, l'uomo al posto del lupo"? E cosa c'è dietro questa negazione del mercato e delle sue regole?

"L'uscita di sicurezza" è il titolo della tredicesima puntata di Servizio Pubblico, andata in onda giovedì 9 febbraio 2012.

Ospiti di Michele Santoro: l'ex ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, il presidente di Rcs Libri Paolo Mieli, Luca Casarini, storico leader dei no global italiani, Emanuele Ferragina, ricercatore di Oxford. 

In esclusiva, in anteprima tv per l'Italia, il documentario premio Oscar Inside Job di Charles Ferguson: un racconto della crisi finanziaria che, a partire dal 2008, continua a perseguitarci attraverso il debito europeo e l'instabilità finanziaria globale.

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giovedì 9 febbraio 2012

Perché siamo in crisi

Per la prima volta descritta la diagnosi a un telegiornale regionale, il 15 dicembre scorso, al VideoGiornale di TeleToscanaNord. La diagnosi è ineccepibile, la soluzione un po' meno visto che presenta come modello da imitare la banca centrale USA o quella giapponese:  nel primo caso, la Federal Reserve indebita semplicemente il mondo continuando a stampare moneta in cambio di titoli del debito federali che gli USA costringono poi a  comprare ai paesi cosiddetti 'alleati'. Come? Con la supremazia tecnologica e nucleare, e una massiccia opera di corruzione - la cui punta dell'iceberg è intuibile dal proliferare di lobby, gruppi di pressione e fondazioni varie (si pensi a Bruegel, Council of Foreign Relations, Trilaterale, e chi più ne ha più ne metta).

sabato 4 febbraio 2012

Migliaia di immobili spariti nelle fondazioni...


Soldi e partiti? «Paragonabile ad un misto di cosche mafiose e servizi segreti»
di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella - 03/02/2012

Fonte: Corriere della Sera

http://media.panorama.it/media/foto/2009/07/22/4a66f8ade7a5b_zoom.jpg

Tre decenni di promesse e di rimborsi senza freni

E si offriva pure, Luigi Lusi, di fare l'elemosina ai cittadini: una rinuncia a 200 euro sull'indennità parlamentare, crepi l'avarizia, mentre stava per fare sparire 13 milioni. Ridurre il caso del tesoriere della Margherita alla mascalzonata di un singolo, però, sarebbe sbagliato: se è successo è perché nel mondo opaco dei finanziamenti ai partiti poteva succedere. E questo è il problema.