Multare i banchieri, invece che arrestarli, è uno scherzo goliardico di cattivo gusto o un modo sopraffino per incassare mazzette mascherate ?
by THE MONEY DOCTOR
Come i miei affezionati lettori già sapranno, si susseguono senza fine dei processi alla ciminalità bancaria che si concludono invariabilmente senza arresti ma con sanzioni pecuniarie (a parte alcune eccezioni esotiche). Gli ultimi casi clamorosi riguardano la manipolazione del LIBOR e dell'EURIBOR, i tassi di riferimento usati, ad esempio, per determinare l'usura tollerata. Quanti non hanno ingenuamente gioito alla notizia che l'asinina Commissione Europea aveva multato sei istituzioni finanziarie tra cui HSBC, Crédit Agricole e JPMorgan per 1,7 miliardi di euro ? Occorre ricordare che proprio le banche private sono le istituzioni che creano denaro a piacimento senza doverlo coprire né pagarci le tasse (lo nascondono nel passivo del bilancio facendo figurare false perdite). Già questa è una beffa atroce di cui le istituzioni non si sono mai ancora accorte. Ma crediamo davvero che multare un falsario NELLA STESSA MONETA FALSA CHE CREA sia un valido deterrente ? Ogni volta che la banca crea moneta "legale" già sottrae potere d'acquisto alla società (o almeno allo stato), se poi la usa per pagare una multa, sai che sforzo. Se proprio non vi va giù di mandare in galera i banchieri, perché UBI MAJOR...SOTO MAJÒR - come nella famosa scenetta della simulata sodomizzazione del trio di Aldo, Giovanni e Giacomo - allora multàtele facendole almeno pagare in natura, ovvero con beni propri personali già acquisiti (case, automobili, etc...). Almeno un pò di dolore forse lo sentono... Ma, niente. Me ne sono accorto solo io, ovviamente. Ma se invece questa macchietta ai danni del pubblico fosse analizzata a fondo, il giurista si renderebbe praticamente conto che multare le banche equivale a dividere il bottino ai danni della comunità, senza aumentare la ricchezza aggregata dello stato. Si crea solo ulteriore debito da sgnoraggio da parte delle banche nei confronti della comunità. E allora, non è che le istituzioni sono ormai d'accordo nel multare periodicamente le banche solo per dividere il bottino tra compagni di merende ? Voi che dite ? Nel dubbio, i banchieri, sarebbe meglio sempre arrestarli e basta. E buttare via la chiave, mi raccomando, senza lasciargli il portafoglio o le carte di credito in cella, sennò si ricomprano tutto in un battibaleno !
lunedì 17 marzo 2014
sabato 15 marzo 2014
Banca Centrale Ucraina cede l'oro agli Stati Uniti
Per liberarsi da Ianukovitch, l’Ucraina ha ceduto agli Stati Uniti le sue riserve d’oro
Nella notte di venerdì 7 marzo, verso le due del mattino un aereo è decollato dall’aeroporto di Boryspil, alla periferia di Kiev. Secondo il personale dell’aeroporto, pochi minuti prima del decollo uomini in uniforme e armati avevano caricato sull’aereo decine di casse che sembravano essere molto pesanti.
La notizia era stata data dal sito Iskra-News.info e poi ripresa da altri media. Alcuni giornalisti del sito erano stati contattati da un altro responsabile dell’ex governo ucraino il quale aveva spiegato che, su ordine dei nuovi dirigenti del paese, le riserve di oro dell’Ucraina erano state trasferite verso gli Stati Uniti.
Come la maggior parte delle informazioni provenienti dall’Ucraina, la prudenza è d’obbligo. Per alcuni osservatori tuttavia quello che è stato caricato sull’aereo in partenza verso gli Stati Uniti sarebbe il prezzo che gli americani hanno preteso per la liberazione dell’Ucraina dal regime del presidente Viktor Ianukovitch.
Ai giornalisti che chiedevano conferma del trasferimento, un portavoce della Federal Reserve di New York ha dichiarato che “nessuna indagine riguardante l’oro dell’Ucraina deve essere indirizzata verso la Federal Reserve. Chi desidera informazioni deve contattare la Banca nazionale dell’Ucraina.”
venerdì 14 marzo 2014
Chi ricatta i governi: il caso BlackRock
Padroni dell'universo e sovranità dei popoli: il caso BlackRock di G. Colonnahttp://www.clarissa.it/editoriale_int.php?id=301 | ||||
In queste settimane, e probabilmente ancor di più nei prossimi mesi, la questione di chi controlla l'economia mondiale potrebbe diventare argomento frequente di discussione. Clarissa da anni sta cercando di fornire analisi che le persone comuni possano agevolmente seguire e che possano risultare di stimolo ad ulteriori approfondimenti. I nostri lettori vengono in questo modo invitati ad accompagnarci in un lavoro di ricerca che sviluppiamo nella logica di quello che scriveva anni fa Ezra Pound: "Resta il dovere di tentare di escogitare un'economia sana, e di tentare di imporla con il metodo più violento in assoluto: far sì che le gente rifletta". |
giovedì 13 marzo 2014
L’ALBERO DELLA CUCCAGNA DELLE CARTE DI CREDITO
L’ALBERO DELLA CUCCAGNA DELLE CARTE DI CREDITO
Guadagni usurai sulla moneta-fantasma [1]
Postato il Martedì, 11 marzo @ 23:10:00 GMT di davide
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13056

Guadagni usurai sulla moneta-fantasma [1]
Postato il Martedì, 11 marzo @ 23:10:00 GMT di davide
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13056
DI ELLEN BROWN
Pagando ogni mese il saldo della vostra “carta di credito”, pensate che, usufruendo del "periodo di grazia senza interessi", state ottenendo del credito in modo gratuito. Ma, ovviamente, potreste aver usato la vostra “carta di credito”, al posto del denaro contante, al solo scopo di ottenere i punti del “frequent flier” [2] o per i “cash-back” [3].
Queste caratteristiche, seppur molto popolari, sono assolutamente fuorvianti. Anche quando il saldo viene pagato puntualmente, mese dopo mese, attraverso le “carte di credito” viene imposto agli utenti un costo enorme. Questo costo viene detratto, in un primo momento, dall’incasso del commerciante, ma poi viene trasferito agli utenti sotto forma di prezzi più elevati.
Queste caratteristiche, seppur molto popolari, sono assolutamente fuorvianti. Anche quando il saldo viene pagato puntualmente, mese dopo mese, attraverso le “carte di credito” viene imposto agli utenti un costo enorme. Questo costo viene detratto, in un primo momento, dall’incasso del commerciante, ma poi viene trasferito agli utenti sotto forma di prezzi più elevati.
Visa e MasterCard caricano ai commercianti circa il 2% del valore di ogni transazione, mentre l’American Express impone oneri ancora più alti.
Questo costo potrebbe non sembrare molto alto. Ma se pensate che la maggior parte di questi saldi vengono liquidati mensilmente, significa che le banche ottengono il 2% o più su un prestito che dura in media solo 25 giorni. Il 2% di interesse per 25 giorni, significa che il rendimento è del 33,5% annuo [1.02^(365/25) – 1. Si tratta ovviamente un interesse composto, ndt].
martedì 11 marzo 2014
Signoraggio: quanto ci hanno rubato al gennaio 2014 ?
Quote di signoraggio sull'euro per l'Italia (gennaio 2014)
Capital Key: 12,31% (quota di partecipazione in BCE)
http://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/capital/html/index.en.html
A - Monete: 2,96 miliardi (2.960.260.175. su totale 24.047.605.000 euro)
B - Banconote: 114,75 miliardi (114.753.688.159 su totale 932.198.929.000)
C - Linee di credito: 105.000 miliardi di euro
(titoli statali per 2.100 miliardi x 50, stima su base riserva frazionaria 2% in soli titoli di stato, dati ipotizzati non resi disponibili da BCE)
D - Signoraggio lordo totale: 105.114 miliardi di euro
(esclusi i costi materiali di emissione, A+B+C)
Signoraggio lordo attribuito dalla BCE allo stato italiano: 2,96 miliardi
(A escluso il costo di coniazione)
Signoraggio lordo trattenuto da banche centrali e commerciali: 105.114 miliardi
(B+C esclusi i costi emissione)
E - Popolazione in Italia: 61.482.297 (stima luglio 2013)
F - Signoraggio lordo pro capite: 1.709.662 euro
(in caso di assegnazione diretta al popolo sovrano, D/E)
Note:
Dati A e B tratti da BCE:
Euro banknotes and coins statistics
January 2014
http://www.ecb.europa.eu/stats/euro/circulation/html/index.en.html
Dato E tratto dalla CIA:
The World Factbook
https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/it.html
Dati C, D, F elaborati da:
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org
Capital Key: 12,31% (quota di partecipazione in BCE)
http://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/capital/html/index.en.html
A - Monete: 2,96 miliardi (2.960.260.175. su totale 24.047.605.000 euro)
B - Banconote: 114,75 miliardi (114.753.688.159 su totale 932.198.929.000)
C - Linee di credito: 105.000 miliardi di euro
(titoli statali per 2.100 miliardi x 50, stima su base riserva frazionaria 2% in soli titoli di stato, dati ipotizzati non resi disponibili da BCE)
D - Signoraggio lordo totale: 105.114 miliardi di euro
(esclusi i costi materiali di emissione, A+B+C)
Signoraggio lordo attribuito dalla BCE allo stato italiano: 2,96 miliardi
(A escluso il costo di coniazione)
Signoraggio lordo trattenuto da banche centrali e commerciali: 105.114 miliardi
(B+C esclusi i costi emissione)
E - Popolazione in Italia: 61.482.297 (stima luglio 2013)
F - Signoraggio lordo pro capite: 1.709.662 euro
(in caso di assegnazione diretta al popolo sovrano, D/E)
Note:
Dati A e B tratti da BCE:
Euro banknotes and coins statistics
January 2014
http://www.ecb.europa.eu/stats/euro/circulation/html/index.en.html
Dato E tratto dalla CIA:
The World Factbook
https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/it.html
Dati C, D, F elaborati da:
Centro Studi Monetari
http://studimonetari.org
Dispositivo dell'art. 930 Codice Civile
Fonti → Codice Civile → LIBRO TERZO - DELLA PROPRIETÀ → Titolo II - Della proprietà (Artt. 832-951) → Capo III - Dei modi di acquisto della proprietà →Sezione I - Dell'occupazione e dell'invenzione
Il proprietario deve pagare a titolo di premio al ritrovatore, se questi lo richiede, il decimo della somma o del prezzo della cosa ritrovata [927]. Se tale somma o prezzo eccede euro 5,16, il premio per il sovrappiù è solo del ventesimo. Se la cosa non ha valore commerciale, la misura del premio è fissata dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento. |
BANCHE: LANNUTTI-TREFILETTI, ZALESKY GODE
10 Marzo 2014 18:10
http://www.agenparl.it/articoli/news/finanza/20140310-banche-lannutti-trefiletti-zalesky-si-gode-la-sua-pensione-dopo-aver-avuto-miliardi-di-euro
(AGERNPARL) - Roma, 10 mar - "Se Romain Zaleski, azionista della Carlo Tassara, esposto con 2 miliardi di euro con le banche ‘amiche’ costate centinaia di milioni di euro in accantonamenti e sofferenze su crediti, a chi gli faceva notare (a margine dell'assemblea Mittel), che le banche non 'godono' dell'eredità della Tassara, ha risposto che ‘si gode la sua pensione’, non si può dire altrettanto di tanti piccoli imprenditori strangolati ed usurati dal sistema bancario, costretti a chiudere ed a licenziare i propri dipendenti, che vedono come un miraggio la loro pensione. La Banca d’Italia, che dovrebbe avere il dovere di vigilare certificando la prudente gestione del credito e del risparmio, non ha nulla da eccepire su un sistema bancario, che presta a Carlo Tassara 2 miliardi di euro senza garanzie reali, con l’unico garante quel capitalismo di relazione composto da banchieri ‘amici’, che negano poche migliaia di euro ad artigiani e commercianti, costringendoli a chiudere le loro attività, mentre affidano 8 miliardi di euro, il 10% dei crediti totali alle imprese per accrescere così la voragine delle sofferenze ? Con quale coraggio l’Abi ed i banchieri di sistema, invocano aiuti pubblici per sanare con una bad bank, gli allegri affidamenti ad amici e compari?".
Lo affermano in una nota congiunta Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
BANCHE: LANNUTTI-TREFILETTI, ZALESKY SI GODE LA SUA PENSIONE, DOPO AVER AVUTO MILIARDI DI EURO
Scritto da com/damhttp://www.agenparl.it/articoli/news/finanza/20140310-banche-lannutti-trefiletti-zalesky-si-gode-la-sua-pensione-dopo-aver-avuto-miliardi-di-euro
(AGERNPARL) - Roma, 10 mar - "Se Romain Zaleski, azionista della Carlo Tassara, esposto con 2 miliardi di euro con le banche ‘amiche’ costate centinaia di milioni di euro in accantonamenti e sofferenze su crediti, a chi gli faceva notare (a margine dell'assemblea Mittel), che le banche non 'godono' dell'eredità della Tassara, ha risposto che ‘si gode la sua pensione’, non si può dire altrettanto di tanti piccoli imprenditori strangolati ed usurati dal sistema bancario, costretti a chiudere ed a licenziare i propri dipendenti, che vedono come un miraggio la loro pensione. La Banca d’Italia, che dovrebbe avere il dovere di vigilare certificando la prudente gestione del credito e del risparmio, non ha nulla da eccepire su un sistema bancario, che presta a Carlo Tassara 2 miliardi di euro senza garanzie reali, con l’unico garante quel capitalismo di relazione composto da banchieri ‘amici’, che negano poche migliaia di euro ad artigiani e commercianti, costringendoli a chiudere le loro attività, mentre affidano 8 miliardi di euro, il 10% dei crediti totali alle imprese per accrescere così la voragine delle sofferenze ? Con quale coraggio l’Abi ed i banchieri di sistema, invocano aiuti pubblici per sanare con una bad bank, gli allegri affidamenti ad amici e compari?".
Lo affermano in una nota congiunta Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
lunedì 10 marzo 2014
Il M5S cancellerà il Fiscal Compact
Il Fiscal Compact ammazza l'Italia
http://www.beppegrillo.it/2014/03/il_fiscal_compact_ammazza_litalia.html
Le cose importanti in Italia le decidono quattro gatti nelle loro segrete stanze senza coinvolgere i cittadini. Il 19 luglio 2012 con il governo di Rigor Montis, presidente del Consiglio non eletto da nessuno, fu approvata la condanna a morte del nostro Paese detta "Fiscal Compact". La solita parola inglese che dà spessore intellettuale a chi la usa e che non fa capire di che si tratta. Con il Fiscal Compact il nostro (?) Paese si è impegnato ad assestare il rapporto debito/Pil al 60% in linea con gli accordi di Maastricht del 1992. Allora l'Italia, che viaggiava al disopra del 100% di debito/Pil, fu esentata insieme al Belgio pur sapendo che l'obiettivo 60% era irrealizzabile. Nel 1992 era necessario che l'Italia entrasse nella UE e che in seguito adottasse l'euro. Ora la UE non può più fare sconti e il motivo è il nostro debito pubblico. In questi anni gli Stati europei hanno accumulato fino a 1.000 miliardi di titoli italiani, ora in discesa perché ricomprati dall'estero in quantità enormi dalle nostre banche con il meccanismo dell'LTRO, in cui prestiamo i soldi alla BCE che li presta alle banche italiane per ricomprare il nostro debito. Geni, si riportano la spazzatura a casa con i soldi dello Stato. A fine 2013 il rapporto debito/Pil ha raggiunto il 132,6%, il più alto dal 1990. Il rapporto ha un andamento quasi esponenziale, nel 2012 era del 127%. Il nostro debito pubblico marcia ad aumenti di 100/120 miliardi in più all'anno e ha superato i 2.100 miliardi e il Pil è caduto di nove punti dal 2008. Debito in salita verticale, discesa del Pil e aumento costante degli interessi sul debito. In questa situazione il Fiscal Compact, che taglierebbe la spesa pubblica dai 40 ai 50 miliardi all'anno per vent'anni in mancanza di una fortissima crescita, del tutto impossibile, è irrealistico. Consegnerebbe l'Italia alla miseria con tagli neppure immaginabili alla spesa sociale, dalla scuola alla sanità, e ucciderebbe ogni possibilità di ripresa. Il Fiscal Compact lo ha firmato il signor Rigor Montis e lo ha ratificato il parlamento delle larghe intese che lo ha sostenuto. Il Fiscal Compact lo paghino Berlusconi, il pdexmenoelle, Napolitano e Monti se vogliono. Il M5S lo cancellerà.
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