domenica 4 maggio 2014

Opus bancaria: stato dell'arte della distruzione di un paese

La verità sull'Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

Il quadro esatto di come sta il paese. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla propaganda dei "poteri forti".

ROMA (WSI) - In questa pagina Wall Street Italia pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell'economia italiana, aggiornato con i piu' recenti dati statistici, macro-economici e di politica monetaria. L'obiettivo: avere qui un "luogo della memoria economica"che faccia da contraltare alla massiccia propaganda mediatica di lobby e "poteri forti". Costoro tendono a nascondere la verita' agli italiani manipolando il consenso tramite i media di regime con strategie che beneficiano l'oligarchia mentre milioni di cittadini e piccole imprese sono ridotti alla mera sopravvivenza. Se siete arrivati qui da I padroni del mondo, grazie per l'attenzione.

venerdì 2 maggio 2014

Mappa della corruzione negli archivi segreti della GdF ?

Ma chi e perché resiste all’apertura degli archivi?

Al di là del carattere più o meno elettorale della sortita renziana, conviene fare qualche considerazione più generale sull’apertura degli archivi dei servizi, delle forze di polizia e di “tutte le amministrazioni dello Stato” (Ministero degli Esteri? Del Commercio con l’Estero? Banca d’ Italia? Banche pubbliche ed enti a Ppss del tempo? Dove ci fermiamo?) e sugli interessi che si scontrano intorno a questo nodo. Quando si parla di archivi di polizia e servizi, subito la mente va alle stragi ed al terrorismo. Ma, a costo di dare una grave delusione a chi mi legge e spera nella “grande rivelazione”, questa è, probabilmente, la parte meno rilevante e quella che spiega meno le tenaci resistenze che si oppongono all’apertura degli archivi.
Delle stragi sappiamo già molto, abbiamo arato quegli archivi da cima a fondo, abbiamo acquisito decine di migliaia di documenti, sono emersi testimoni… Certo possono venire fuori ancora elementi di qualche interesse che, però, più che rovesciare il quadro storico ormai delineatosi, potrebbero corroborarlo riscontrando qualche testimone, chiarendo meglio qualche angolo oscuro, arricchendo il quadro e aggiungendo qualche tessera al mosaico già abbondantemente delineato. Ma non mi aspetto nulla di particolarmente clamoroso. Forse se si potessero vedere archivi nuovi, sinora inesplorati, potrebbe venire fuori qualcosa di più consistente (in particolare sul caso Moro), ma, bisogna anche tener presente l’eventuale lavoro di “ripulitura”, che a suo tempo può essere stato fatto.
Insomma: va benissimo aprire gli armadi, ma senza alimentare aspettative eccessive; se poi, viene fuori la grossa sorpresa tanto meglio.
Ma allora perché tante resistenze? Anche perché ormai, né fra i politici, né fra i responsabili degli apparati di intelligence e polizia, c’è più nessuno che abbia qualcosa da temere da quelle rivelazioni.
Alcune resistenze si capiscono subito: per inviare i fascicoli all’Acs occorrerebbe fare un lavoro di cernita bestiale, di cui gli apparati proprio non vogliono saperne (e posso capirli), magari con il rischio di qualche scivolata. Ad esempio penso al caso dell’archivio della Guardia di Finanza, dove ci sono notizie molto delicate riguardanti anche transazioni finanziarie, gare d’appalto, fusioni societarie, giochi in borsa ecc e magari qualcuna è tale da poter suscitare un contenzioso giudiziario ancora oggi, per cui occorre andarci molto cauti per non pestare qualche m. troppo grossa…

LA MENZOGNA DI BRUXELLES: "SONO FINITI I SOLDI" !

''E' UNA BRUTALE MENZOGNA DI BRUXELLES DIRE CHE SONO FINITI I SOLDI E VA TAGLIATA LA SPESA PUBBLICA'' (THE GUARDIAN)

''E' UNA BRUTALE MENZOGNA DI BRUXELLES DIRE CHE SONO FINITI I SOLDI E VA TAGLIATA LA SPESA PUBBLICA'' (THE GUARDIAN)

giovedì 1 maggio 2014
http://www.ilnord.it/c-2919_E_UNA_BRUTALE_MENZOGNA_DI_BRUXELLES_DIRE_CHE_SONO_FINITI_I_SOLDI_E_VA_TAGLIATA_LA_SPESA_PUBBLICA_THE_GUARDIAN

Spiacenti, non ci sono più soldi. E quindi: rigore, tagli alla spesa pubblica, spending review. Per colpire, solo e sempre, il settore pubblico: il welfare, la spesa vitale per i cittadini, da cui dipende strettamente la salute dell’economia privata di aziende e famiglie. Stando a politici, tecnocrati e banchieri, è come se il denaro «fosse una risorsa limitata, alla stregua della bauxite o del petrolio». Errore: il denaro è inesauribile, illimitato. Perché può essere creato dal nulla, in qualsiasi momento, a una sola condizione: che venga accettato come  valore di scambio, per acquistare beni e servizi e pagare le tasse.

mercoledì 30 aprile 2014

Assemblea Carige: spariti 25 miliardi. L'AD Montani: "fateci causa"

Assemblea del Gruppo Banca Carige: spariti 25 miliardi
L'AD Montani: "fàteci causa, sùbito"
INTERVENTO di Marco Saba all'Assemblea Ordinaria del Gruppo Banca Carige a Genova, 30 aprile 2014.
Trascrizione:
 "Mi rivolgo ai Sigg.ri Amministratori e, con un saluto esteso, anche a tutti gli Azionisti. Sono Marco Saba e intervengo in qualità di delegato dall’azionista Nadia La Banca. Chiedo che copia della mia mozione venga trascritta nel verbale dell’assemblea. Premetto che il mio intervento è pertinente agli argomenti posti all’ordine del giorno e riguarda proprio il bilancio consolidato 2013 del Gruppo Banca Carige nella sua legalità, nei fondamenti giuridici ed economici, avvalendomi della "exceptio veritatis" e nel rispetto della circolare 262 di Banca d'Italia del 22 dicembre 2005 secondo aggiornamento 21 gennaio 2014, e delle norme IAS 8. Norme che sono da applicare per la rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico del Gruppo Banca Carige.
Infatti, la stesura del bilancio della Gruppo Carige deve tenere conto del fatto che le banche, oltre all'attività marginale d'intermediazione, creano denaro ogni volta che prestano o investono, un fatto confermato recentemente dal Consigliere Generale della Banca di Francia, Bernard Maris oltre che nel bollettino della Banca d’Inghilterra n. 1 del 2014. Questa creazione di liquidità non viene evidenziata come dovrebbe nelle attività del conto economico, ma si deduce solo secondariamente dalla voce 70 dei crediti verso clientela dello stato patrimoniale consolidato (a pag.79), ovvero 25,4 miliardi di euro (25.476.359.000). Mi limito a questa somma ritenendo al momento di secondaria importanza la clonazione di denaro intervenuta nel 2013 con i versamenti in contanti ed al momento delle operazioni di cambio di valuta estera. Il bilancio attuale è palesemente viziato da errori significativi, ovvero da errori materiali per omissione, da correggere ai sensi della normativa citata. Allo stato attuale il risultato economico d'esercizio NON è rappresentato in modo veritiero e corretto , mancando la voce relativa all'aggregato monetario creato, ovvero l'aggregato della liquidità utilizzata per gli impieghi durante l'esercizio 2013. Rettificando il bilancio consolidato di Gruppo Banca Carige, considerando quindi solo la cifra alla voce 70 dello stato patrimoniale consolidato (a pag.79) i “Crediti verso clientela” - e rapportandola alla voce 280 del conto economico consolidato (a pag.81) ovvero “Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte" - risulta un utile lordo di 22.881.229.000 invece della perdita lorda indicata di 2.595.130.000. C'è una differenza di più di 25 miliardi di euro, per difetto, da recuperare. Al netto di una tassazione al 27,5% si avrebbe quindi - alla voce 340 del conto economico consolidato - un utile netto d'esercizio di almeno 16,5 miliardi (16.588.891.025), anziché la perdita netta miliardaria che oggi risulta. Pertanto per la distribuzione dei dividendi si deve far riferimento all’utile netto rettificato con cui essi sono in rapporto, ottenendo circa 7 euro e 60 per ogni azione.
Col bilancio consolidato presentato oggi si viene a stravolgere completamente il risultato economico reale, traendo in inganno gli azionisti che si vedono negata l'equa attribuzione dei dividendi, senza contare che il valore della riserva obbligatoria presso la banca centrale subvoce “crediti verso banche centrali” della voce 60 dello stato patrimoniale consolidato risulta difforme dall'1% già stabilito dalla BCE nel 2012, essendo indicata in 186 milioni di euro.
Sono quindi contrario all'approvazione del presente bilancio e chiedo al cda pro-tempore una risposta scritta alla mia mozione entro e non oltre i prossimi quindici giorni.
Sono comunque a Vostra disposizione per fornire chiarimenti sulle mie ricerche e fonti utilizzate per localizzare l'ammanco.
Mi riservo di agire in ogni sede, ordine e grado a tutela degli interessi della mia delegante, fatti salvi i relativi benefici ex art. 930 c.c.
Ringrazio infine voi tutti per la gentile attenzione."

Anche gli azionisti Luigi Barile e Antonini hanno espresso perplessità sul bilancio 2013, ma queste notizie non hanno ricevuto un'adeguata attenzione da parte dei soliti media...
Video della risposta dell'amministratore delegato Piero Montani:


martedì 29 aprile 2014

L'avv. Marra: votate Movimento5Stelle alle Europee

Marra: votare Grillo e l’M5S per sconfiggere Renzi
http://www.signoraggio.it/marra-votare-grillo-e-lm5s-per-sconfiggere-renzi/

Ho contestato in passato a Grillo di essere funzionale a distogliere dal vero cambiamento: un cambiamento che nascerà dagli enormi cambiamenti culturali che conseguiranno all’omologazione della mia scoperta del modo di formazione del pensiero.
Ma, ciò detto, e detto anche che non ha avuto nella lotta al signoraggio e alle banche la determinazione che avrei voluto avesse, resta tuttavia un uomo connotato da una vera passione politica.
Renzi invece è un cinico, sarchiaponico sicario pronto a qualunque finzione e sotterfugio pur di avere un po’ di successo nel suo mostruoso ‘lavoro’ di aiutare il potere economico a schiacciare l’Italia, per fini di dominio, sotto il peso dell’apparato bancario, fiscale e burocratico.

Beppe Grillo all'assemblea di MPS


Audio completo:
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/04/29/mps-intervento-integrale-grillo/
Ecco il testo dell'intervento di Beppe Grillo all'assemblea del Monte dei Paschi di Siena
Dal recente decreto di archiviazione sull'inchiesta Mussari -Vigni
"Questa manifesta insussistenza di interesse per la banca trova conclusiva conferma nelle evidenze che emergono e da altre operazioni poste in essere dai vertici aziendali dell'epoca e che sono tuttora oggetto di indagine, ciò che costituisce una preziosa conferma di un interesse del tutto estraneo a quello della Banca. Tali indagini valorizzano infatti, in modo deciso e inequivocabile, il profilo della sussistenza in capo ai vertici di MPS nel quinquennio 2006/2011 (Mussari, quale presidente e Vigni, quale direttore generale) di un modus operandi autoreferenziale, verticistico ed asservito al soddisfacimento di interessi in generale distonici rispetto a quelli dell'ente. Ciò vale con particolare riferimento alla presenza di interessi e sollecitazioni esterne alla banca e ascrivibili in prima battuta al panorama politico locale e nazionale".
Da questo decreto risulta chiaro che Mussari e Vigni obbedivano a ordini di politici locali e nazionali e anche se i giudici non ne fanno i nomi è evidente che sono politici del PD che avevano il controllo della Fondazione Monte dei Paschi. La peste rossa non ha per ora nomi, ma ha un preciso indirizzo, via Nazareno Roma.

lunedì 28 aprile 2014

Dietro la crisi che ci strangola c'è un raffinatissimo piano


Quirino Salomone, padre francescano direttore de "La Perdonanza", segue da molti anni i problemi relativi all'economia. Definisce il sistema monetario una colossale truffa mondiale, concepita in maniera talmente sofisticata da far pensare che ad elaborarla sia stata... un'intelligenza non umana.