Gli USA avrebbero spiato la BCE per anni
Pubblicato da
Jake Barnes
- 30 giugno 2013
Si allarga ora lo scandalo datagate negli USA, il quotidiano Tedesco Der Spiegel sostiene che Washington avrebbe spiato la BCE per anni
Qualcuno comincia a dire che la Presidenza Obama abbia addirittura i giorni contati; al momento questo ci sembra ancora poco probabile, ma se le indiscrezioni del quotidiano Tedesco Der Spiegel venissero confermati, il Presidente degli Stati Uniti sarebbe chiamato a rispondere sulla questione, e immaginiamo avrebbe difficoltà a spiegare al Mondo perchè la NSA ha spiato attraverso cimici e hacker i lavori interni della BCE.
Dalla Germania viene addirittura citata la fonte di questa notizia: un documento ufficiale datato Settembre 2010 diffuso dall’ormai celebre talpa Edward Snowden nel quale si fa esplicito riferimento ad operazioni di spionaggio della Banca Centrale Europea, con accesso illegale al network interno dell’istituto.
Ma come sarebbe avvenuta fisicamente questa grande azione di spionaggio ?
Si sa, un hacker professionista può accedere ad ogni network nel Mondo, a prescindere dalla distanza fisica tra l’hacker e il sistema in cui vuole irrompere. Ma come la mettiamo per le cimici ?
Le cimici sarebbero state piazzate in uffici istituzionali a Washington e nella sede delle Nazioni Unite. Insomma, l’NSA aveva accesso sia alle email di chiunque lavorasse all’interno della BCE, sia alle telefonate (almeno) verso gli USA.
Si sa, un hacker professionista può accedere ad ogni network nel Mondo, a prescindere dalla distanza fisica tra l’hacker e il sistema in cui vuole irrompere. Ma come la mettiamo per le cimici ?
Le cimici sarebbero state piazzate in uffici istituzionali a Washington e nella sede delle Nazioni Unite. Insomma, l’NSA aveva accesso sia alle email di chiunque lavorasse all’interno della BCE, sia alle telefonate (almeno) verso gli USA.
Leggendo l’articolo pubblicato su Der Spiegel si trovano poi altre informazioni abbastanza inquietanti, una su tutte il modo in cui viene chiamata la BCE nel rapporto: “the target” (in Italiano “bersaglio” o “obiettivo”).
Dal Parlemento Europeo sono già arrivate le prime reazioni, ed è probabile che nelle prossime ore si affronti un acceso dibattito a Bruxelles. Martin Schulz (il famoso “kapo” secondo Berlusconi) ha dichiarato che, se quanto detto dovesse essere verificato,questo avrà un severo impatto sulle relazioni tra UE e USA.
Schulz ha anche chiesto agli Stati Uniti di fare chiarezza subito: non si capisce, infatti, come lo spionaggio della BCE possa avere qualcosa a che fare con la motivazione ufficiale utilizzata fino ad ora da Obama per giustificare lo scandalo datagate: il pericolo terrorismo.
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