La cooperativa, indagata per il TAV di Firenze, gestisce lavori pubblici in tutta Italia
Relazioni poco chiare e ipotesi di corruzione e infiltrazioni mafiose rendono necessario sospendere tutti gli appalti pubblici affidati alla Coopsette, una cooperativa che gestisce in tutta Italia lavori nell'edilizia, nelle ferrovie, nelle strade e autostrade e che spazia dai grandi appalti sul TAV di Firenze fino ad arrivare ai lavori legati alla ricostruzione post-sisma in Emilia. Questo in sintesi è quello che chiediamo con l'interrogazione depositata per far chiarezza sulla attuale posizione amministrativa di Coopsette alla luce degli elementi emersi dall'indagine giudiziaria partita dal TAV di Firenze.
La mafia al nord sta dilagando, infiltrandosi proprio negli appalti per infrastrutture edili e stradali, per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia o temporeggiare facendo finta di non vedere. E’ vero che un indizio non significa colpevolezza ma il quadro che sta emergendo dalle indagini è piuttosto allarmante. La Coopsette e la sua controllata Nodavia sembrerebbero aver avuto una continua e reiterata collaborazione con società che si suppone in qualche modo legate alla criminalità organizzata o a rischio infiltrazione mafiosa, come ad esempio la Veca Sud di Caserta, che risulterebbe strettamente legata al clan camorristico dei Casalesi e alla famiglia Caturano, la Eco-ge srl di Genova, oggetto di una misura interdittiva antimafia o ancora la Bianchini Costruzioni Srl di San Felice sul Panaro (MO), finita al centro di indagini per lo smaltimento di residui di amianto nei giardini di alcune scuole, tra cui quella di Reggiolo, durante l’esecuzione di lavori avuti in appalto proprio dalla Coopsette.
Tre dirigenti di Coopsette sembrerebbero essere stati già interdetti dallo svolgimento di attività per società ed enti di appartenenza per due mesi ma questa misura precauzionale non basta: è necessario essere maggiormente incisivi a tutela dei cittadini e della cosa pubblica non solo adottando misure severe nella concessione degli appalti e nell'uso dei fondi pubblici ma anche nella verifica e nel mantenimento dei requisiti. Per questo il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare e denunciare perché i Cittadini non hanno paura di scoperchiare coperchi e urlare forte le verità che nessuno osa dire.
Michele Dell’Orco
Cittadino Deputato
Movimento 5 Stelle
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