Quali vantaggi ha un dipendente statale? (di Furio Ruggiero)
Un dipendente statale gode davvero di moltissimi agi rispetto ad un dipende privato o ad una partita IVA… eccone di seguito alcuni:
Un dipendente statale gode davvero di moltissimi agi rispetto ad un dipende privato o ad una partita IVA… eccone di seguito alcuni:
- La sicurezza di uno stipendio sicuro, puntuale e vita natural durante.
- La possibilità di avere un bel periodo di ferie ben retribuite e di malattia anch'essa ben remunerata, che nel mondo del privato non sono poi così scontate.
- Alcune mensilità extra come tredicesima, rivolta a tutti i dipendenti pubblici e quattordicesima, questa solo per una parte di essi. Molto spesso quest'ultima viene sostituita, in particolar modo nella pubblica amministrazione, da voci analoghe, come premi per aver raggiunto determinati obiettivi, non sempre così difficili da raggiungere o dei bonus legati alla posizione di responsabili di settore.
- Per alcune categorie, come le forze dell'ordine, l'età pensionabile è di molto inferiore alla media degli altri lavoratori.
- Le ore di lavoro indicate nel contratto vengono onorate e per alcune tipologie di lavoratori c'è la possibilità di fare gli straordinari, ovviamente ben pagati, per le categorie che lo permettono.
- I figli dei dipendenti statali hanno la possibilità di avere borse di studio pagate dall'INPS (INPDAP).
- Cinque i mesi di astensione dal lavoro, retribuiti, in caso di maternità concessi alla lavoratrice madre. Il padre, invece, potrà usufruire di un congedo post partum. Ciò, come è ben noto, non è poi così indiscusso nel mondo dei privati.
- Oltre questo tipo di agevolazioni, i dipendenti statali possono accedere ad alcuni servizi legati al credito, in particolare prestiti o mutui che possono essere richiesti in alcuni casi senza particolari motivazioni o per spese particolarmente consistenti. L’Inps, ad esempio, offre prestiti ai dipendenti pubblici e pensionati a tassi agevolati. Questi vengono erogati direttamente tramite il Fondo Credito o concessi da banche e società finanziarie accreditate con garanzia del fondo Inps.
- In caso di assenza dovuta ad infortunio sul lavoro o a malattia riconosciuta dipendente da causa di servizio, il dipendente pubblico ha il diritto alla conservazione del posto fino alla guarigione clinica e all’intera retribuzione (convalescenza), non proprio così diffusa in altre fasce lavorative.
- Per motivi personali, un dipendente assunto a tempo indeterminato può richiedere un periodo di aspettativa per una durata complessiva di dodici mesi in tre anni. Tale periodo non sarà ovviamente retribuito, in quanto durante quest'ultimo il soggetto potrebbe comunque lavorare in altri ambiti.
- Il dipendente che, durante la sua attività lavorativa, volesse partecipare a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, può godere di permessi straordinari retribuiti per un massimo di 150 ore all’anno, oltre ad aver diritto a turni di lavoro che agevolino la frequenza dei corsi e la preparazione agli esami.
- Nella fase più severa del lockdown i dipendenti pubblici che lavorano in presenza erano uno su dieci. Attenzione però, perché anche in questo caso ad alzare la media erano medici, infermieri e forze dell’ordine. Quindi mentre tutto il settore privato era in cassa integrazione, con drastiche riduzioni dello stipendio, o riceveva il bonus dei 600 euro per le Partite iva, non sempre arrivati in maniera celere, i dipendenti pubblici continuavano a percepire il loro salario al 100%.
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