venerdì 20 gennaio 2012

Lombardo-Forconi: faccia a faccia in TV


STASERA CONFRONTO TV SU VIDEOMEDITERRANEO

Lombardo-Forconi Uno contro l'altro

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20 gennaio 2012 - Polemica a distanza tra il governatore Raffaele Lombardo e il Movimento dei Forconi che al quinto giorno della protesta annunciano che non si fermeranno e che andranno avanti.
Il botta e risposta, è una gustosa anticipazione delfaccia a faccia tra Lombardo e Mariano Ferro,esponente di spicco di Forza d’urto, che stasera andrà in onda, a partire dalle 20.30, sul canale satellitare Video Mediterraneo.
Ma torniamo al botta e risposta di stamattina tra il presidente della Regione e i manifestanti.“Ieri ho incontrato i manifestanti – scrive Lombardo sul suo blog – e alcuni di loro si sono detti delusi. Ma io ho detto loro la verità e non li ho presi in giro. Non ho il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni”.
“Non c’è dubbio che la crisi economica colpisce le regioni più deboli e le economie più fragili. Quella siciliana è sicuramente tra queste e ora vengono al pettine nodi che sono stati legati nei decenni” aggiunge Lombardo ricordando che “lo Statuto siciliano, dopo 50 anni di falsa autonomia e di politiche tutt’altro che autonomiste, purtroppo, è stato ridotto ad un pezzo di carta. Tutto quello che posso fare con i miei poteri e le mie competenze lo faccio. Al di là di questo non posso andare”.


Sulla Serit e sulla politica della Crias, il governatore sottolinea che “stiamo intervenendo così come anche con una legge che dovrà inquadrare il settore del commercio e della grande distribuzione che taglia fuori i nostri produttori”.
Per quanto riguarda invece il prezzo della  benzina, traghettamenti, tariffe varie, lontananza dai mercati,  a parere del governatore “si ripercuotano pesantemente sui nostri produttori e sono tutti temi che ho chiesto al presidente del Consiglio di trattare. Lo incontrerò la settimana entrante e queste rivendicazioni saranno portate con forza e con determinazione come sono solito fare”.
Lombardo poi ha ribadito che “le ragioni delle manifestazioni le condivido tutte, le faccio mie, le difendo e le sostengo. E credo sia stato saggio dichiarare che stasera il blocco avrà termine perché se continua la protesta si ripercuoterebbe in maniera micidiale sui siciliani. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire lì il disagio e la protesta. Credo abbiano fatto bene a capire che da stasera è il caso di interrompere questo meccanismo. Io sottoscrivo la fondatezza e la bontà delle ragioni che hanno ispirato questa protesta”.
“Rispetto alle infiltrazioni di cui si è discusso – conclude il presidente della Regione – in questi giorni la magistratura e le forze dell’ordine stanno verificando e ci atterremo alle risultanze di queste indagini”.
“Siamo tutti d’accordo. Abbiamo fatto questa rivoluzione culturale per la Sicilia che vogliamo portare sino in fondo. Il sistema se ne deve andare a casa. Questa partita è diventata troppo grande. Se il governo nazionale e regionale sanno fare qualcosa benissimo, altrimenti vadano a casa tutti. Qui nessuno si vuole fermare”. Così Mariano Ferro, esponente di punta del Movimento dei Forconi, da Catania risponde ai giornalisti a margine di un incontro svoltosi all’interporto d Catania nel quinto giorno di blocco in Sicilia.
“Allargheremo le maglie – aggiunge – apriremo le raffinerie per rifornire gli ospedali non siamo imbecilli ma questa partita la giocheremo sino in fondo. Noi i presidi non li togliamo, ma io sono perfettamente d’accordo con Lombardo quando dice che bisogna rifornire di gasolio gli ospedali”.
“La protesta comunque – continua Ferro – credo che durerà, non so per quanto tempo, se non arrivano risposte. Non voglio far tornare indietro un popolo se non ha almeno una qualche risposta, parlo di risposte reali e concrete. Anche perche’ un’occasione come questa non ci sarà mai piu’, qualcosa dobbiamo portare a casa”.

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