Moneta e radiazioni: i tabù che ci uccideranno - tutti
Dal signoraggio al coronavirus, sola andata
di Marco Saba, 13 giugno 2020
Ci sono cose che si sapevano cento anni fa ma che si sono dimenticate. Non vengono più insegnate. La verità non va più di moda. Ma non vi preoccupate: non ci estingueremo. Come diceva scherzosamente Phileas Barnum, "ogni minuto nasce un imbecille", e ormai siamo quasi 8 miliardi. Per quanti ne muoiono, ce ne sono di nuovi che nascono con un saldo demografico positivo. L'élite se ne faccia una ragione, non prevarrà mai. Per ora.
Partiamo dagli effetti della contaminazione radioattiva interna a seguito dei test nucleari conditi con incidenti delle centrali e accidenti, come l'uso dell'uranio nelle armi o negli aerei di linea (ma anche l'Americio dei sistemi antincendio nelle camere d'albergo e tutti gli altri usi folli di radionuclidi in ambito civile).
Il doppio premio Nobel Linus Pauling si era preoccupato dei test nucleari che inquinavano l'atmosfera con i fallout radioattivi e convinse il presidente Kennedy a firmare un trattato di limitazione dei test nucleari (NTBT). Dopodiché Pauling passò gli ultimi anni della sua vita a studiare come curare raffreddore e influenza con l'uso della vitamina C, un antiossidante, una sostanza a buon mercato e non brevettabile che aveva effetti positivi sul sistema immunitario. Qual'è il collegamento ?
Pauling riteneva che il fallout radioattivo, a seguito dei test nucleari, seguisse i cicli stagionali metereologici, come i monsoni, e prevedeva che questa fosse la causa dei raffreddori e delle malattie stagionali dovute alla maggior incidenza del fallout in quel periodo dell'anno: il fallout aggrediva le difese immunitarie. Quindi si concentrò sul trovare un semplice rimedio che potesse salvaguardare la popolazione. Visse fino a oltre 90 anni e negli ultimi anni estese le ricerche ad altre vitamine antiossidanti come la vitamina E che è anche alla base della soluzione ai retinoidi poi perfezionata dal dottor Di Bella. Qui sotto una schermata dal sito della FEMA statunitense che conferma che la malattia da radiazioni prevede sintomi simili al raffreddore e all'influenza:
https://emilms.fema.gov/IS3/FEMA_IS/is03/REM0205150.htm
Negli anni successivi altri ricercatori che si occuparono degli effetti biologici sull'umanità, causati dalle radiazioni, vennero emarginati dalla comunità scientifica perché l'argomento era "tabù". Gli interessi del complesso bancario-industriale-militare erano di nascondere alla popolazione gli effetti della radiocontaminazione. Una campagna informativa di massa avrebbe portato a cause legali collettive (class action) per vedere compensati i danni provocati non solo dai test, ma anche dalle centrali nucleari in funzione. Fu quindi alla fine degli anni 1950 del secolo scorso che le Nazioni Unite fecero accordi vincolanti con la IAEA (Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica) per impedire che venissero effettuati studi clinici dell'ONU al di fuori della sua diretta supervisione (WHA 12-40). Ancora nel 2002, il Consiglio Europeo così rispose ad una parlamentare che chiedeva di rivedere questi accordi scientifico-sanitari mafiosi: "Il Consiglio informa l'onorevole parlamentare di non avere discusso nessuno dei punti esposti nella sua interrogazione". La protesta pacifica organizzata a Ginevra, con manifestazioni quotidiane dal 2007 al 2017 davanti alla sede dell'OMS (dieci anni!) non ha sortito alcun effetto. E' chiaro che se non li abbatti non smettono.
Ma veniamo alle consequenze per la ricerca medicale e scientifica.
Non potendo ricercare direttamente i collegamenti tra tutta una serie di patologie gravi e la radiocontaminazione interna (cancro, infarti, autoallergie, setticemie, diabete, malattie pseudovirali, effetti teratogeni, etc.) sia perché i risultati non sarebbero politicamente accettabili, sia per la totale mancanza di fondi disponibili per una ricerca scientifica onesta, ovvero disincagliata da interessi lobbistici, si è creata tutta una serie di mistificazioni. Una delle principali e più clamorose è stata l'attribuzione sistematica a dei virus di patologie di origine radiobiologica. Da qui tutta una serie di sindromi esotiche: AIDS, Ebola, Epatite B, MERS, SARS, etc. fino all'ultimo arrivato, il COVID-19. E' nata una scienza virologica che è completamente segregata dai principi scientifici precedentemente accettati ed adottati. Basti pensare che non esiste nessuna foto al microscopio elettronico di uno di questi "virus" che nascono come funghi, per non parlare solo di quello dell'influenza stagionale.
Se i virus non causano le patologie, a che serve cercare i vaccini ?
La mitologia virale ovviamente si è espansa al cancro, il primo effetto storicamente riconosciuto del radioavvelenamento. Nonostante questo esistono ancora oggi ricerche su ipotetici vaccini contro il "virus" del cancro ! Su Google trovo 108 milioni di riferimenti: qui.
Ma se cerchi riferimenti sull'effetto delle radiazioni sul cancro, le pagine aumentano a 147 milioni: qui.
Tutta la ricerca destinata a trovare vaccini per patologie causate dal radioavvelenamento sono soldi buttati, cervelli sciupati, vite inutilmente sprecate. Occasioni perse invece che trovare cure efficaci, se mai ci fossero.
La propaganda uccide la ricerca scientifica e quindi la speranza di guarigione della stessa specie umana dal cretinismo corporativo del "profitto". I vaccini servono a rafforzare la prima menzogna, ovvero che la causa dell'indebolimento immunitario è proprio di origine virale.
Una volta capito come funziona la mente malata di queste scimmie predatorie, la domanda sui virus può essere ripetuta per le banche:
Se le banche creano denaro dal nulla, a che servono gli interessi?
E' dal 2014 che la stessa banca d'Inghilterra ha ammesso pubblicamente che banche creano denaro e che i depositi nascono dai prestiti, e non viceversa. Noi in Italia abbiamo addirittura una banca statale che mente nel suo stesso nome "CASSA DEPOSITI...E PRESTITI" ! E il nome è ancora lì... Un'altra banca che mente già nel nome è la classica "BANCA D'ITALIA": non è una banca, non è dell'Italia. Ma veniamo al senso della domanda: se le banche creano denaro dal nulla, e quindi guadagnano già creando il capitale, che bisogono hanno di chiedere anche interessi quando prestano il denaro ? Mario Draghi ha posto la stessa domanda in modo più sottile, coi prestiti BCE a tasso negativo che tanto fanno arrabbiare i banchieri...
La risposta non-detta è, anche qui, come nel caso della mistificazione radioattiva: la richiesta di interessi da parte della banca serve solo per rafforzare la menzogna che la banca presti effettivamente i depositi anziché creare denaro dal nulla.
Anche nel caso delle banche, come quello delle bombe e delle centrali atomiche, i morti ci sono, eccome! Interi stati hanno da patire inutilmente a causa delle sofferenze impartite sadicamente dal loro rispettivo cartello bancario - vedi la Grecia e, prestissimo, l'Italia. Siamo su un pianeta di sadomasochisti i cui abitanti sono destinati a scomparire, uno ad uno, senza nemmeno sapere bene il perché.
Allineati, immobili, mìliti - inutili mìtili prènsili - ad infinitum.
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