Visione
della gestione del potere di Bankitalia al Governo
Ogni Ministro o
Sottosegretario ha il potere di nominare i componenti della sua
segreteria politica a tempo determinato legato al suo mandato.
La segreteria del
Ministro non può avere rapporti con la struttura stabile del
Ministero, ha la funzione di tenere i rapporti tra il Ministro e la
politica del territorio.
Il Gabinetto del
Ministro è l’unico deputato ad avere rapporti con il segretario
Generale del Ministero o con i capi Dipartimento per comunicare gli
indirizzi del Ministro o del Sottosegretario.
La contabilità
finanziaria è regolata per legge con i capitoli di spesa.
I capitoli di
spesa sono assegnati e gestiti dai Direttori funzionari pubblici
(burocrati) non scelti dalla politica ma vincitori di concorsi e
protetti dalle associazioni sindacali, il Ministro può solo chiedere
al Capo di Gabinetto di spostare un direttore ad altra direzione
motivando la richiesta e il dirigente può fare ricorso alla Corte
dei Conti (se è un Ministro capace riesce a fare lo spostamento
anche dopo un anno)
L’organizzazione
di ogni Ente è regolata per legge, una eventuale modifica
dell’organizzazione deve essere fatta con una legge (se un Ministro
è bravo può fare una legge per riorganizzare l’ente in 2/3 anni)
Ogni dirigente
gestore del capitolo di spesa fa la previsione della necessità
basandosi sempre sui bilanci storici, quasi mai vi è una previsione
in dettaglio della possibile spesa.
La legge del
bilancio e tutte le proposte di legge elaborate dai ministeri sono
redatte dall’ufficio legislativo di ogni Ministero. Quasi sempre i
componenti dell’ufficio amministrativo sono magistrati della Corte
dei conti o del Consiglio di Stato e sono scelti quasi sempre dal
Gabinetto del Ministro.
Il Capo di
Gabinetto di ogni Ministero è quasi sempre indicato dal Capo di
Gabinetto o da un direttore Generale della Presidenza del Consiglio o
dal Capo di Gabinetto del Ministero del Tesoro.
La Banca
d’Italia ha una grande influenza nella scelta e nomina del Capo di
Gabinetto e dei Direttori generali del Ministero del Tesoro e nella
Presidenza del Consiglio.
Nella sostanza
la Banca d’Italia controlla tutte le nomine chiave dei direttori
generali, dei Capi di Gabinetto e dei componenti gli uffici
legislativi.
Nelle Regioni
questo potere diventa meno forte ma anche qui spesso sono i
banchieri che gestiscono la tesoreria e in tutti i casi ci sono
già leggi e regolamenti Ministeriali che limitano le decisioni.
Nei Comuni domina
la lobby dei Segretari Comunali, sono vincitori di concorso e
burocrati, nessuna decisione può essere eseguita senza il parere di
legittimità del segretario comunale.
Il sindaco può
scegliere un segretario comunale tra quelli disponibili e abilitati
ma sono ben organizzati e formati come Burocrati del “non è
possibile, è rischioso, è meglio non fare nulla”.
Relazione inviata ad un Consigliere di Stato.
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