Banche, Pdcs: “Pronto progetto di legge per commissione d’inchiesta”
http://www.dire.it/04-05-2017/119419-banche-pdcs-pronto-progetto-legge-commissione-dinchiesta/
SAN MARINO – Il Pdcs non molla e rilancia la commissione di inchiesta sul sistema bancario
con la presentazione di un progetto di legge per istituirla. Dalla sede
di via delle Scalette, il segretario Gian Carlo Venturini, il
capogruppo Alessandro Cardelli e i consiglieri Teodoro Lonfernini e
Pasquale Valentini convocano la stampa per annunciare la prossima
iniziativa parlamentare e politica del partito che porta avanti l’azione
iniziata con l’esposto consegnato alla Reggenza
nell’ultimo Consiglio grande e generale. Dopo la sua diffusione e la
bocciatura dell’ordine del giorno per l’istituzione di una commissione
di inchiesta che facesse luce sugli interrogativi sollevati
nell’esposto, “visto che i chiarimenti richiesti non sono arrivati
nelle sedi istituzionali, né da governo, né dalla maggioranza- spiega
Venturini- anzi, nelle ultime settimane dubbi e perplessità si sono
aggiunti, abbiamo deciso di depositare nei prossimi giorni un progetto
di legge che chiede l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per
accertare responsabilità politiche e amministrative legate alle recenti
vicende che hanno coinvolto il sistema bancario sammmarinese, con
particolare riferimento alle vicende Carisp e Asset”.
Il segretario del Pdcs chiarisce poi
quali siano gli ulteriori dubbi emersi dopo l’ultima sessione
consiliare: “Il 19 aprile scorso- spiega- il segretario di Stato per le
Finanze ha consegnato all’Aula il testo della lettera di dimissioni di Nicolino Romito, neo presidente di Cassa di Risparmio”. Eppure “nonostante le dimissioni- prosegue- sembra stia presiedendo le riunioni del Cda dell’istituto“. Se ciò corrisponde al vero, che significato hanno le dimissioni presentate al Consiglio grande e generale?”. E perchè Romito continua a svolgere questo ruolo senza i requisiti ed essendo dimissionario?”. Tutto ciò appare “una presa in giro”
del Consiglio grande e generale, ma non solo: “Il bilancio di Cassa di
risparmio sembra non sia stato ancora approvato o discusso” e ciò
rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione perchè “non è possibile lasciare senza bilancio approvato un istituto importante come Cassa di risparmio”.
Ma
il problema non è solo Crrsm, anche Asset rispetto cui il Pdcs si
interroga sulle prospettive. Il capogruppo Cardelli ribadisce
l’importanza della commissione di inchiesta per fare luce sui tanti elementi da chiarire
e sfida il governo sul terreno della trasparenza e della legalità.
Inoltre, “non abbiamo problemi ad estendere l’inchiesta a quanto
successo anche in passato- manda a dire- ma è importante farla su fatti
recenti”. In particolare sul commissariamento di Asset e
sulle “fantomatiche dimissioni” del presidente di Crrsm. E su tutta una
serie di domande sollevate dall’esposto presentato alla Reggenza:
“Tutti i membri di governo ci possono confermare di non aver mai
contatti in questi mesi con l’imprenditore Marino Grandoni e i fratelli Confuorti della società Advantage Financial?”.
Altro punto su cui si chiedono risposte è quale saranno le soluzioni
del governo nel “post Aqr”, le emissioni dei titoli di Stato o prestiti
agli organismi internazionali: “Un eventuale intervento del Fmi-
stigmatizza il capogruppo- potrebbe essere grave per il sistema,
equivarrebbe a commissariare e a mettere in discussione il nostro
Stato”. Cardelli conferma infine il deposito del progetto di legge
scudocrociato in prima lettura: “Sarà aperto al confronto- assicura- e
chiederemo anche ai partiti di maggioranza di poter appoggiare una
iniziativa che riteniamo doverosa”.
Prende quindi la parola Valentini per
sottolineare l’importanza del confronto con tutte le forze politiche
sulle scelte sul sistema bancario e sulla sostenibilità economica del
Paese. “Queste decisioni che si stanno compiendo- manda a dire-
purtroppo hanno delle tali conseguenze sulla vita economica
e anche sul sistema democratico che non possono non nascere nella
condivisione più ampia possibile”. Di fronte alla chiusura di governo e
maggioranza, “proponiamo la commissione di inchiesta- prosegue- perchè
viene da pensare che le scelte che si andranno a fare non hanno elementi
di imparzialità”. Valentini cita poi due fatti “gravi” compiuti dai vertici Bcsm:
l’iniziativa con cui hanno segnalato ad Fmi presunte criticità nella
ricapitalizzazione di Crrsm, dopo che la delegazione dell’organismo
aveva già concluso il suo rapporto. “Ma per chi sta lavorando Banca
centrale?”, si chiede il consigliere. Poi le dichiarazioni rilasciare da
Wafik Grais, presidente, alla stampa nazionale italiana a Washington
sulla centrale rischi e sulla volontà di “bypassare” il modello italiano
ed europeo, quando invece “è necessario ricercare la condivisione con Banca d’Italia– rimarca Valentini- e si sta portando avanti un negoziato con l’Ue per essere considerati Paese equivalente”.
Chiude il cerchio Teodoro Lonfernini che
chiede conto della delibera del congresso sugli interventi a garanzia
dei fondi pensione in Asset e denuncia come siano state usate due misure
diverse rispetto a Euro Commercial Bank-Cis. “Perchè- chiede- in quel
caso Banca centrale non ha posto il commissariamento?”. Infine marca le
distanze da iniziative di altre forze di minoranza: “Non vogliamo ricorrere al tribunale– conclude- vogliamo risposte politiche perché crediamo nella politica“.
Qualche risposta alle domande odierne potranno forse arrivare ai
consiglieri del Pdcs domani pomeriggio: il segretario di Stato per le
Finanze, Simone Celli, ha infatti convocato tutti i gruppi di minoranza
in un incontro per discutere proprio del sistema bancario e finanziario.
04 maggio 2017