lunedì 20 febbraio 2012

Trattati UE: il diavolo è nei dettagli

Si noti una parolina: prudenziale. Tutto quello che sta succedendo in Europa, in termini di esautoriamento degli Stati, deprivazione della sovranità popolare dei popoli e il loro depauperamento ineluttabile, sta succedendo a causa di quella parolina, nel contesto degli articoli sotto.

Prudenziale, ispirato, dettato da prudenza, significa che un'istituzione finanziaria presta i soldi unicamente in attività altamente redditizie e sicure, qualunque esse siano, armi, nucleare, ogm, scommesse sui fallimenti e la morte delle persone.

Prudenziale, è la religione del bancassicurativo, come contrapposto a mutualistico, cooperativo, popolare, redistributivo. Tale principio è sancito e consacrato dai Trattati UE e dagli atti comunitari.

Prudenziale fa il paio con attuariale, quella scienza statistica e calcolo delle probabilità che assimila le nostre vite e le nostre persone a numeri da cui massimizzare i profitti. Per la bancassicurazione. Per il grand argentier, come si dice in francese. 

Gli argentiers sono 'prudenti' per quel che riguarda l'investimento dei soldi che considerano loro, anche se li stampano per conto della comunità. Così prudenti che se per caso uno Stato 'aiuta' una impresa con un tasso non usuraio oops scusate con un tasso agevolato  e che questa impresa era in difficoltà -  e chi dovrebbe aiutare uno Stato se non le imprese strategiche in difficoltà? - tale Stato sarà punito con il pagamento di una multa all'UE e l'impresa in difficoltà dovrà risputare i prestiti ricevuti chiudendo definitivamente i battenti, o semplicemente passando di proprietà agli amichetti dello stampatore di moneta 'prudente'. La scusa: concorrenza sleale, la vera ragione: investimento non prudenziale.

Prudenziale significa quindi il paradosso che uno Stato non può più aiutare le imprese in difficolta, ma può benissimo 'aiutare' quelle non in difficoltà, quello si chiama investimento produttivo, soprattutto se sono private, vedasi il caso della Ryanair e degli aiuti di Stato ricevuti dalla Regione Wallonia, ribattezzati investimenti produttivi dalla corte europea di giustizia (cfr. http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2009/02/lantimercato-delleuropa-nicoletta.html).

Prudenziale significa infine scaricare i 'rischi' di cui gli argentiers sono fobici, sui 'contribuenti' e la cittadinanza, per estrarre unicamente il 'frutto', l'utile, l'interesse. Privatizzare gli utili, privandone la comunità per nazionalizzare i 'rischi'. 

(Fonte: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cmsUpload/st06655.it08.pdf)
Articolo 123
(ex articolo 101 del TCE)
1. Sono vietati∗ la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione
creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate "banche centrali nazionali"), a istituzioni, organi od organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali.
2. Le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell'offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati.
Articolo 124
(ex articolo 102 del TCE)
È vietata qualsiasi misura, non basata su considerazioni prudenziali, che offra alle istituzioni, agli organi o agli organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri un accesso privilegiato alle istituzioni finanziarie.

Infine dire che è vietato l'accesso privilegiato alle istituzioni finanziarie - prestiti agevolati - non basato su considerazioni prudenziali significa in soldoni che sono vietati prestiti agevolati a enti pubblici e aziende pubbliche se non basati su criteri di redditività, dividendi, utili e rating e pazienza se vanno a ramengo infrastrutture,  aziende di primordiale importanza, servizi di interesse generale e tutta la struttura di enli locali e Stati.

Viceversa dire che è vietato per gli enti pubblici, presuppone invece che i prestiti agevolati siano autorizzati agli enti privati e alle aziende private? E poi qual è la definizione di società pubblica per l'UE? Se è il controllo pubblico al 51% allora significa che ENI e Alitalia possono ottenere prestiti agevolati? E allora perchè i prestiti ad Alitalia furono bocciati dall'UE?


Loro sono prudenti e lo sono a nostre spese e a nostro rischio e pericolo. Se non ci va bene è per giunta colpa nostra - è la democrazia bellezza - e se non abbiamo esercitato il voto, perchè siamo in situazione di 'emergenza', è lo stesso colpa nostra, perché l'emergenza è stata creata dal nostro scriteriato voto della volta scorsa.

Loro sono prudenti e hanno abusato la nostra pazienza e hanno messo in gioco la nostra vita, per la loro prudenza, tale prudenza gli costerà CARA. 



N. Forcheri  20 febbraio 2012

L'Italia bocci il MES o sarà sciagura!!!

Fonte: http://www.palermoreport.it/notizie/litalia-non-deve-aderire-allesm-ecco-la-mozione





PalermoReport e l'economista Lidia Undiemi tornano alla carica. I margini di tempo si restringono e gli italiani devono assolutamente impedire che il Governo ed il Presidente della Repubblica ratifichino l'ingresso del Paese nel Meccanismo Economico di Stabilità. Le motivazioni sono già state esaurientemente spiegate ed illustrate, ed inoltre vengono rimarcate dalla MOZIONE in allegato. La mozione può essere scaricata, firmata ed inviata a tutti i politici, al Governo ed al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Vi chiediamo di compilare il form presente su palermoreport.it, al fine di fornirci un'idea delle vostre adesioni. E' in ballo la sovranità nazionale. Si chiede:
  • ai parlamentari nazionali di esprimere voto contrario alla ratifica della modifica dell'art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell'UE;
  • al Presidente del Consiglio Mario Monti di spiegare ai cittadini italiani "luci ed ombre" del trattato ESM mediante dibattiti pubblici e di valutare proposte alternative di soluzione alla crisi;
  • al Presidente della Repubblica di non autorizzare la ratifica e di riferire pubblicamente le motivazioni del grande silenzio sui reali termini dell'entrata in vigore dell'ESM.
Scarica il Dossier sull'ESM di Lidia Undiemi