Al Consigliere di Stato Luciano Barra Caracciolo - Roma, 21 maggio 2019 
Egregio Dott. Barra Caracciolo,
ho seguito il Suo consiglio del 2014 e mi sono rivolto alla magistratura per il caso CARIGE.
Ho
 trovato tuttavia negli anni una forte opposizione da parte di 
magistrati del Tribunale di Genova verso l'accertamento giudiziario del 
falso bilancio CARIGE del 2013, che si è concretizzata fino ad oggi,
1 - rifiutando la richiesta di Accertamento Tecnico Preventivo; 
2 - rigettando il conseguente ricorso contro tale ingiustificato rifuto; ingiustificato perché senza l'accertamento giudiziario tempestivo, tutti i successivi bilanci della banca risultano ovviamente falsati;
3
 - condannando il ricorrente in primo grado dopo aver rifiutato senza 
apparente motivo l'istruttoria, i testimoni, l'accoglimento delle prove,
 la CTU ed addirittura pronunciando sentenza difforme dalle stesse 
richieste esposte nell'atto di citazione.
Il tutto contornato 
dalla rituale condanna gratuita per "lite temeraria" senza che mai la 
Corte fiosse entrata nel merito delle contestazioni, come a ribadire il 
concetto che la ragione del più forte sarebbe sempre la migliore.
Ora siamo in fase d'appello e la prossima udienza sarà il 4 luglio prossimo.
Visto
 che la materia di questo signoraggio sottratto attraverso i falsi 
bilanci bancari, con l'attiva complicità della Banca d'Italia e della 
BCE, riguarda direttamente le casse dello Stato, quelle quindi dei 
cittadini e quelle degli azionisti, insomma di tutti gli stakeholder, Le
 chiedo quindi cortesemente di indicarmi urgentemente la sede centrale 
dell'Ufficio Furti e Rapine competente al quale rivolgermi per ottenere 
una qualunque assistenza su questo scandaloso, indecente, rivoltante e 
nauseante caso.
Le notifico, intanto, che l'art.340 del TFUE prevede esplicitamente che:
"...la Banca centrale europea deve
risarcire, conformemente ai principi generali comuni al diritto degli Stati
membri, i danni cagionati da essa stessa o dai suoi agenti nell'esercizio delle
loro funzioni.".
Cordialmente,
Marco Saba
Contabile forense
