banche e assicurazioni
Bini Smaghi (SocGen): se cade Mps cade l'Europa
Il
presidente del gruppo bancario francese, ex membro del board della Bce,
ha spiegato in un'intervista che la banca senese è un problema di
portata sistemica per l'Ue
di Elena Dal Maso
http://www.milanofinanza.it/news-preview/bini-smaghi-socgen-se-cade-mps-cade-l-europa-201607061139032204L’economista italiano di origini fiorentine è stato membro del board della Banca centrale europea negli anni scorsi (dal 2005 al 2011). “Abbiamo adottato regole sul denaro pubblico, che devono essere riviste e anche sospese in un momento in cui sta per scoppiare una crisi potenziale”.
Il comparto bancario italiano è zavorrato da 360 miliardi di crediti in sofferenza che stanno spingendo a ripetuti ribassi Piazza Affari dopo l’esito del referendum sulla Brexit. E il governo italiano è in trattative con Bruxelles perché l’Europa allenti la presa sull’applicazione rigida della normativa comunitaria in materia di aiuti degli Stati alle banche.
Bloomberg scrive che il problema si fa più pressante dal momento che gli stress test dell’Eba, attesi per fine mese, rischiano di mettere in evidenza una carenza di capitale (l’ennesima) nel Monte dei Paschi
L’economista ha aggiunto che troppe banche italiane e anche tedesche non producono utili e che è necessario avviare un risanamento più importante. L’Italia, secondo Bini Smaghi, deve fare di più sul versante dei non-performing loans e il premier Matteo Renzi dovrà avviare una politica impopolare che includa il taglio dei costi e di personale. Fra l'altro oggi i sindacati dei dipendenti di Mps
“Ciò di cui abbiamo bisogno”, ha agigunto Bini Smaghi, è una soluzione europea, mentre fino ad ora abbiamo avviato soluzioni nazionali. Abbiamo bisogno di uno scudo di protezione chiaro”. Sulla Brexit, Bini Smaghi ha detto che si attende negoziati “molto lunghi”. E ha avanzato preoccupazioni sull’intenzione del Regno Unito di abbattere le aliquote fiscali sul reddito delle imprese dal 20 al 15% per attirare capitali dall'estero, perché innescherebbe una competizione fiscale all’interno dell’Europa.
Secondo il presidente di Société Generale
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