venerdì 4 novembre 2011

La mega-evasione delle banche, dopo il signoraggio...


Gentili telespettatori,
Vi comunichiamo che domenica 6 novembre alle 21.30 su RAI TRE andrà in onda la nuova puntata di Report.


La puntata si intitola "LA GRANDE EVASIONE"
Di Giovanna Boursier

Segue  Sinossi:       
E' stata appena varata una manovra da 60mld ma per arrivare a questa cifra, nelle intenzioni del governo, sarà centrale il contrasto e la lotta all'evasione. E' previsto per esempio anche il recupero dei 4 miliardi mai versati previsti nel condono del 2002. Ci sarebbe poi l'intenzione di recuperare denari dalla lotta al lavoro nero e alla sotto fatturazione: un giro d'affari di circa 260 miliardi l'anno che coinvolge un po' tutti, dal piccolo commerciante, che se può evita di fare tutti gli scontrini, alla grande impresa che evade mettendo in campo i metodi più sofisticati.

Alla fine l'evasione stimata è di circa 120 miliardi l'anno. Oltre all'evasione però c'è un modo più sottile e ambiguo di non pagare le tasse: l'elusione. Non violi la legge ma l'aggiri con l'ausilio di finanziarie estere e sfrutti le detrazioni fiscali. Tra il 2005 e il 2009 l'han fatta quasi tutte le banche, da Unicredit a Intesa, da Credem a Popolare di Milano, a Carige e Monte dei Paschi. Adesso il fisco contesta loro miliardi. Quasi tutte han deciso di transare con l'Agenzia delle Entrate che ha riscosso, per ora, più di 500 milioni. La Procura di Milano intanto ha appena sequestrato 245 milioni a Unicredit, e sottoposto a indagini anche l'ex amministratore delegato Alessandro Profumo.

Giovanna Boursier ricostruisce alcuni meccanismi della grande evasione, per raccontare soprattutto in che modo e con quali risultati lo Stato riesce a contrastarla. L'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza ogni anno accertano miliardi di euro evasi, ma poi quanto recuperano effettivamente? E quando nasce un contenzioso, se ne occupano le Commissioni Tributarie. Ma con quali risultati?


E inoltre, "LA SVENDITA PUBBLICA"
Di Claudia Di Pasquale
Tornano di moda le dismissioni degli immobili pubblici. Come è andata finora e quali sono stati gli effetti collaterali per lo stato e i cittadini.

Per la rubrica C'E' CHI DICE NO: "RAPHAEL ROSSI"
Di Giuliano Marrucci
Raphael Rossi da Torino a Napoli a capo dell'Asia la più disorganizzata azienda pubblica di rifiuti italiana. Come se la caverà?
  

Il video e la trascrizione integrale del testo della nuova inchiesta sarà on line sul nostro sitowww.report.rai.it al termine della messa in onda.

  
Buona Visione! La Redazione.

CONTENZIOSI BANCARI: NECESSITANO INTERVENTI NORMATIVI


POLITICA. SCILIPOTI (MRN): I CONTENZIOSI BANCARI NECESSITANO DI INTERVENTI NORMATIVI

Roma 04/11/2011: - “Salvaguardare tutti i diritti nascenti dai rapporti bancari instaurati prima del 26 gennaio 2011; definire le modalità, in ordine alle operazioni bancarie regolate in conto corrente, necessarie per agevolare la risoluzione  di criticità bancarie; sospendere, nel frattempo, a tempo indeterminato, ogni procedura esecutiva per pignoramento ed espropriazione immobiliare, pignoramento mobiliare, decreti ingiuntivi, precetti, cartelle esattoriali i cui titoli esecutivi sono oggetto di opposizione. Inoltre, concedere alle aziende che ne facessero richiesta, in deroga alle norme sui protesti e sulle segnalazioni alle centrali rischi, un prestito-ponte, statale, con tasso agevolato, per restituire alle aziende in difficoltà la possibilità di reinserirsi nell’economia legale con conseguente ripresa della produzione e del gettito fiscale; intervenire con le stesse modalità verso le famiglie, ma con un prestito-ponte erogato direttamente dalla Banca d’Italia, previe necessarie garanzie e piano di restituzione dello stesso”. Questi alcuni dei punti salienti presentati dall'On. Domenico Scilipoti, leader del Movimento di Responsabilità Nazionale, esposti  nell’interpellanza urgente indirizzata al Governo, relativa alla segnalazione di milioni di situazioni incresciose predisposte dalle banche a carico dei cittadini e delle imprese . “Sono molto contrariato poiché né il Ministro dell’Economia né uno dei suoi sottosegretari, erano presente  in aula, a rispondere alla mia interpellanza. Infatti, in rappresentanza  del Governo c’era il sottosegretario all’Istruzione, l’On. Pizza.  Per carità, niente contro di lui - continua il leader MRN - ma era giusto e sacrosanto che del caso se ne occupassero, direttamente, i rappresentanti del Ministero dell’Economia.  Molti Parlamentari, da anni in Parlamento, non si sono mai interessati delle problematiche relative ai contenziosi bancari dei cittadini e delle imprese. Altri Deputati e leaders dei partiti (che rappresentano il vecchio), invece – conclude l’On. Scilipoti – sanno solo attaccare il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi e a conferma di quanto ho sempre sostenuto, lo stesso  Presidente Obama ha invece affermato che non si risolvono i problemi dell’Italia cambiando il Premier”.

Sara Tommasi nuda per il video di Marra


Sara Tommasi nuda per il video di Alfonso Luigi Marra



Sarà Sara Tommasi, nuda in un nuovo video del filosofo e giurista  a invitare i “dissidenti” d’Italia, il 26 novembre alle 10.30 a Roma al teatro Quirino, all’incontro costitutivo del Comitato Promotore del Referendum per l’abrogazione delle 6 leggi “regala-soldi” alle banche nonché della lotta per l’eliminazione del signoraggio al grido 



Sara Tommasi, che è stata resa  da Marra, assieme a Rossy de Palma e Ruby Rubacuori, icona e simbolo della lotta contro le banche, inviterà in questo nuovo e sconvolgente video il “popolo degli intelligenti” a non farsi distogliere  dai contenuti e  contribuirà , attraverso la sua integrale nudità, alla lotta contro gli abusi del potere bancario.

Come si può non rispondere ad un tale convincente grido?

Arezzo: primo convegno antiusura


Ad Arezzo primo convegno antiusura

E-mailStampaPDF

http://www.arezzonotizie.it/attualita/altre-notizie/67275-ad-arezzo-primo-convegno-antiusura

Primo convegno antiusura ad Arezzo, un appuntamento importante per comprendere le dinamiche che regolano l'usura, l'usura bancaria e il signoraggio bancario. Il convegno, dal titolo emblematico “Usura, usura bancaria aggravata e sovraindebitamento” è organizzato dall'Associazione S.O.S. Abusi in collaborazione con il consigliere comunale Roberto Bardelli e si terrà sabato 12 novembre alle ore 16 presso la Sala Montetini, Palazzo Comunale, Piazza della Libertà 1. “Le tematiche che verranno affrontate – dichiara il consigliere comunale Roberto Bardelli – sono attuali e particolarmente importanti per comprendere il fenomeno dell'usura che ha generato l'indebitamento e la conseguente crisi di numerose famiglie italiane.” “Oggi sono in molti – prosegue Bardelli – a riempirsi la bocca proponendo soluzioni palliative nei confronti di problemi di questo genere, ed anche per questo oggi più che mai c'è realmente bisogno di affrontare seriamente e di petto questo vero e proprio cancro sociale denominato usura.” Sono previsti i seguenti interventi: - dell'avvocato Paolo Lucalitti su “Lo strapotere del sistema bancario in Italia e l'Usura bancaria”, dell'avv. Sara Buricchi su "La sospensione dei termini nel processo esecutivo nei casi di usura e usura bancaria" - del Presidente di S.O.S. Abusi Maurizio Forzoni su "La parte lesa nel Delitto di Usura bancaria aggravata", - del Consulente Tecnico del Tribunale di Vicenza e autore di numerose pubblicazioni sull'usura Gianni Frescura che affronterà il tema "L'Usura e l'Usura bancaria aggravata è principalmente sproporzione, non solo superamento del Tasso Soglia", - del commercialista e revisore dei conti Riccardo Rossi che spiegherà “Che cos'è il denaro”, del Prof. Roberto Orlandi che tratterà "L'applicazione delle Leggi antiusura e antiestorsione: il caso reale", - di Manuela Levorato, imprenditrice, su "Vincere la paura: un'esperienza imprenditoriale". Durante il convengo sono graditi interventi e domande di chiunque desideri partecipare. La partecipazione è difatti libera e aperta a tutta la cittadinanza.

Sara Tommasi nuda per il signoraggio

Giornalettismo - CULTURA

Sara Tommasi nuda per il signoraggio

ALESSANDRO D'AMATO
YOUNIVERSAL
E QUESTA CHI SE LA PERDE
4 novembre 2011




Il grande momento è arrivato. Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami che lo hanno stretto ad un altro popolo ed assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata ed uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto. E Sara Tommasi nuda per il signoraggio, francamente, pare un’ottima ragione. Ecco l’annuncio, direttamente dalla mailing list dal sito di Alfonso Marra: 

Il testo, per i non vedenti (‘ché tutti devono sapere):
FermiamoLeBanche: sarà Sara Tommasi, nuda in un nuovo video di Marra, a invitare i dissidenti d’Italia, il 26.11.11 ore 10.30, in Roma, presso il teatro Quirino, via delle Vergini 7, all’incontro costitutivo del Comitato Promotore del referendum per l’abrogazione delle 6 leggi regala-soldi alle banche nonché della lotta per l’eliminazione del signoraggio.
Sara, resa da Marra, insieme a Rossy de Palma e Ruby, icona della lotta contro le banche, inviterà il popolo degli intelligenti a non farsi confondere dai depravati di regime che, per distogliere dai contenuti e difendere così le banche, si fingono scandalizzati della sua nudità, che offre quale contributo alla lotta contro questi demoni.
Fai click qui per aderire all’iniziativa
Raffaele Ferrante
Vorrà dire che ci sacrificheremo tutti. Quando la patria chiama…

Intervista su Radio Punto: seconda parte


Nel Servizio Completo di oggi, la seconda parte dell'intervista esclusiva a Marco Saba, scrittore economista e responsabile del centro studi monetari, sui temi scottanti del sistema truffa bancario, le ragioni della crisi, il signoraggio, il debito pubblico e il referendum per abolire le norme pro-banche dell'ultima finanziaria: un'intervista piccante su tutto quello che ci sta franando addosso! Da non perdere!!
Dalle 16.00 alle 18.00, "Servizio Completo" con Lex, Max & Joyce on air su Radio Punto!

Demoniocrazia ed Euro


Democrazia ed Euro
di Francesco Mario Agnoli - 03/11/2011

Fonte: Arianna Editrice

Che l'Unione  Europea soffra fin dalla nascita di un deficit di democrazia  è opinione comune, condivisa anche da molti  convinti e autorevoli europeisti.  Alcuni di loro nel corso del tempo  hanno anche avanzato proposte (in genere un non troppo convincente aumento dei poteri del Parlamento europeo) per porvi rimedio.
     Il guaio è che con l'introduzione della moneta unica  e la crisi che l'ha colpita   il deficit si è allargato fino a ridurre al minimo le tracce di democrazia reale non solo  nell'Unione, ma nei paesi del gruppo  euro.
     Forse proprio perché  sono stati abbastanza saggi da tenersi ben stretta la loro sterlina, gli inglesi,  coinvolti anch'essi in una crisi economica che ha dimensioni mondiali,  ma non dagli aggravamenti  e dagli effetti collaterali  comportati dalla moneta unica, godono di una maggiore indipendenza e  acutezza di giudizio. E' così il britannico Telegraph può  qualificare l'ultima settimana di ottobre come  quella “in cui la democrazia è morta in Europa»  nell'intitolazione di un articolo nel quale si legge:  ”La ‘stabilità dell’unione’ trionfalmente esposta a Bruxelles avrà il potere di approvare o disapprovare i bilanci di previsione degli Stati dell’euro  prima che essi siano sottoposti ai parlamenti eletti da questi Paesi». Il che significa che «i parlamenti che hanno il mandato diretto dalle loro popolazioni, e rispondono ad esse, non controlleranno le più essenziali funzioni di governo: le decisioni di tassare e spendere (...). Ogni potere effettivo sulla politica fiscale sarà sottratto dalle mani dei capi nazionali. E se, in quanto elettore, non puoi influenzare le politiche di tassazione e di spesa, per cosa precisamente voti?”.
    A dare conferma hanno prontamente provveduto i leader  dei vari governi europei, capeggiati dal presidente francese Sarkozy, democratico libico, che hanno espresso  rabbia e indignazione (proprio così “indignazione”) per la decisione del presidente ellenico Papandreu di sottoporre a referendum popolare il piano della Ue per il cosiddetto salvataggio della Grecia, in modo che i  greci possano esprimere la loro opinione sugli immani sacrifici pretesi dal  potere finanziario europeo.
     Di fronte alle violente critiche dei colleghi il socialista Papandreu ha replicato che “Il referendum fornirà un mandato chiaro, ma anche un messaggio chiaro all'interno e all'esterno della Grecia”, perché si deve “fare in modo che le cose siano chiare da tutti i punti di vista, e io dirò al G20 che si dovranno finalmente adottare  politiche che garantiscano che la democrazia sia mantenuta al di sopra degli appetiti dei mercati".
     Ma sono appunto queste politiche a risultare indigeste all'Ue e ai poteri finanziari. 
    Se, come scrive sempre sul Telegraph  Evans Pritchard, “La Grecia è spogliata di ogni finzione di sovranità e ridotta di nuovo a un sangiaccato” (come ai tempi del dominio ottomano) e se   il leader socialista portoghese Carvalho da Silva  definisce  il  suo paese in  “stato di occupazione”, la  posizione dell'Italia non è molto migliore. Se non addirittura  peggiore. Non vi  si avvistano, difatti, né un Papandreu né  un Da  Silva.  Le smanie indipendentiste del Berlusca sono state (anche per sua colpa)  vanificate  e messe sotto controllo, e l'opposizione di centro-sinistra legittima  le proprie ambizioni di governo, proponendosi espressamente all'Ue e ai mercati come la più pronta e la più idonea alla rigida applicazione  nella penisola dei loro ukase.
                                                
dalla 
Voce di Romagna