domenica 2 febbraio 2014

Imposimato: “Imu-bankitalia: legge incostituzionale”

Imposimato: “Imu-bankitalia: legge incostituzionale”

Il magistrato dice la sua sul caso sollevato dai Movimento 5 Stelle

http://www.lafucina.it/2014/01/31/imposimato-imu-bankitalia-legge-incostituzionale/

La legge di conversione del decreto legge IMU Bankitalia appare incostituzionale. Anzitutto vi è stata violazione del diritto della opposizione del M5S di svolgere le proprie ragioni opponendosi al provvedimento, secondo le regole della Costituzione e il regolamento della Camera. La cd tagliola è incostituzionale, perchè elimina il diritto della opposizione di motivare il suo voto contrario. La opposizione è parte essenziale della democrazia , i cui diritti vanno rispettati.
Diversamente siamo in una situazione di regime cioè di dittatura della maggioranza. E stupisce che alcuni dei guardiani della Costituzione tacciano su questo aspetto gravissimo del vero e proprio colpo di mano del Presidente della Camera Laura Boldrini che ha impedito al M5S di motivare la sua opposizione sacrosanta di fronte a dl illegittimo, per difetto, almeno in parte, del requisito di necessità e urgenza . Ma illegittimo anche in relazione al diritto dovere di spiegare le ragioni del no rispetto ad un decreto che prevede una spesa enorme e affronta temi gravi e complessi, di cui il popolo ignora il contenuto reale.
La Presidente della Camera sa che la democrazia non dà tutto il potere a nessuno, ma lo distribuisce variamente a maggioranza e minoranza , che trapassano l’una nell’altra proprio perchè, come insegna Aristotele, l’alternanza è l’essenza della democrazia e prova della libertà. “Nel contesto costituzionale , tirannide della maggioranza è violare, legiferando e governando, i diritti della minoranza”, insegna Giovanni Sartori. Per cui la legge di conversione approvata il 29 gennaio è incostituzionale . Inoltre la parte del decreto legge IMUBankitalia che riguarda la cd ricapitalizzazione di Bankitalia per 7.5 miliardi di euro si tradurrà nel finanziamento illecito , attraverso Bankitalia , di istituti di credito in crisi, cioè in una donazione di enormi somme di denaro alle banche azioniste che controllano Bankitalia.
Che sono Intesa San Paolo (42%), Unicredit (22,11%), MPS (4,60%), INPS (5.00 %), Carige ( 4,03%) e altre banche . Questa parte del dl , che riguarda Bankitalia, sembra del tutto estranea al DL sull’ IMU, che è imposta sulla prima casa, per la quale poteva essere giustificata la situazione straordinaria di necessità e urgenza ex art 77 sec comma della Costituz. Situazione che non si giustifica con la “ricapitalizzazione”, di Bankitalia. La verità è che l’Italia con 1,7 trilioni di euro di debito versa in uno stato di disperazione. E se fino ad oggi la BCE ha comprato titoli italiani alleggerendo la pressione sul debito, per l’avvenire la BCE non potrà più continuare a comperare i titoli . Nel 2014 le banche italiane dovranno ridurre l’acquisto del debito italiano, ma i nodi sono venuti al pettine.
I soldi le banche li hanno ottenuti attraverso il decreto IMUBANKITALIA a spese dei cittadini su cui graverà il costo finale di questa operazione. Si tratta di un decreto truffa che vuole cose diverse da quelle che dice: apparentemente ricapitalizzare Bankitalia, che dovrebbe essere patrimonio degli italiani, invece vuole finanziare le banche in crisi , ex banche pubbliche divenute private, che controllano Bankitalia , di cui sono proprietarie. Questo è il problema. Che fare? La prima cosa è che il Presidente della Repubblica ai sensi dell’art 74 della Costituzione , prima di promulgare la legge di conversione , chieda con messaggio motivato alle Camere, una nuova deliberazione ( art 74 Costituzione), e come ha già rilevato in relazione al decreto milleproroghe, chieda lo stralcio dei due provvedimenti . Ma questo è il primo passo da compiere, a mio modesto avviso. Poi in sede di applicazione del decreto IMU, si potrà eccepire davanti al giudice la incostituzionalità della legge di conversione. Purtroppo i cittadini non possono adire direttamente la Corte Costituzionale”. Così Ferdinando Imposimato in una nota.

Bankitalia svenduta, la battaglia si sposta nei tribunali

Bankitalia svenduta, la battaglia si sposta nei tribunali: pronto l’esposto dei consumatori a 100 procure

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ECONOMIA
Non c’è solo la durissima opposizione parlamentare di Fratelli d’Italia e di altre forze politiche, Cinquestelle e Lega, al decreto contro la privatizzazione di Bankitalia. Ora scendono in campo anche le associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori  sono infatti pronte a presentare lunedì esposti a oltre cento Procure (da Agrigento a Cassino, da Busto Arsizio a Urbino) contro l’operazione di rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. Secondo le associazioni infatti il contestato decreto «oltre a configurare un aiuto di Stato mascherato alle banche socie, potrebbe concretizzare ipotesi delittuose dato il trasferimento forzoso dallo stato patrimoniale di Bankitalia (Ente Pubblico), costretta ad attingere dalle riserve ordinarie e straordinarie (22,6 miliardi di euro al 31.12.2012), per ricapitalizzare le banche socie con un apporto di 7,5 miliardi lordi (6,6 miliardi di euro netti)». Per questo la nuova normativa, annunciano, «finirà davanti la Procura Generale della Corte dei Conti per danno erariale, alla Commissione Europea per aiuti di Stato, a 130 Procure della Repubblica con ipotesi di peculato». La parte del leone, denunciano Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) la fa Intesa San Paolo, che «detenendo il 30,3% del capitale di Bankitalia, avrà un gentile regalo di 2 miliardi di euro netti; Unicredit (22%) riceverà un bonifico a spese della collettività, pari a 1,452 miliardi; al terzo posto le Assicurazioni Generali con 415 milioni di euro; al quarto la Cassa di Risparmio di Bologna, che avrà un maxi assegno di 409 milioni di euro; al quinto posto l’Inps, che riceverà 330 milioni di euro netti”. Seguono poi Carige, con 264 milioni; Bnl con 184 milioni netti; Mps (165 milioni); Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli (138,6 milioni); Cassa di Parma e Piacenza con 132 milioni netti; Carifirenze, con 125,4 milioni di euro». Un ulteriore “regalo” a banche e banchieri azionisti di Bankitalia, proseguono, «è rappresentato dalla pioggia dei dividendi annui, i quali fissati al tasso del 6%, ben 24 volte il tasso di riferimento Bce dello 0,25%, oppure se si preferisce 2 volte in più dei tassi di rendimento dei BTP attorno al 3%, porteranno nei bilanci delle banche socie ben 450 milioni di euro».

Se potessi avere mezzo euro al mese... (1939)

"La funzione principale della banca centrale è di mantenere il valore, la stabilità, della moneta"


Economisti italiani: Antonio Mastrapascqua

La laurea falsa di Mastrapasqua

Mister 25 poltrone è stato condannato a dieci mesi per aver comprato alcuni esami universitari

Secondo quanto scrive Libero, la laurea in Economia e commercio conseguita nel 1984 a La Sapienza dal presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua è stata ritenuta falsa dalla giustizia italiana e quindi annullata. Gli esami vennero comprati con la complicità di alcuni bidelli. Il presidente dell'Inps è stato condannato a dieci mesi di carcere per falsità ideologica. Lui ha ammesso quanto scritto da Libero, ma ha replicato spiegando di "aver chiesto al senato accademico di potermi laureare di nuovo". Inoltre, Mastrapasqua ha precisato: "Sono stato riabilitato dal Tribunale di Sorveglianza e questo significa che è come se non fossi mai stato condannato". Infatti, con una condanna del genere difficilmente avrebbe potuto ricoprire tutti gli incarichi che ha ricoperto e continua a ricoprire. Così come difficilmente sarebbe stato premiato "Best in class" nel 2013-2014 proprio dallo stesso istitutito che aveva provato a fregare.