domenica 1 novembre 2015

Svizzera, Moneta Intera: si andrà a votare

Domenica 1 novembre 2015
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Iniziativa Moneta Intera: si andrà a votare

http://www.cdt.ch/svizzera/politica/142112/iniziativa-moneta-intera-si-andr%C3%A0-a-votare

L'associazione Modernizzazione Monetaria (MoMo) ha annunciato di essere riuscita a raccogliere le 100'000 firme necessarie

Keystone
31
ottobre
2015
 
BERNA - Il popolo sarà probabilmente chiamato ad esprimersi sull'iniziativa popolare federale "Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale! (Iniziativa Moneta intera)". L'associazione Modernizzazione Monetaria (MoMo) all'origine del testo ha infatti annunciato oggi di essere riuscita a raccogliere le 100'000 firme necessarie. Le firme saranno consegnate alla Cancelleria federale il 1° dicembre, due giorni prima del termine per la loro raccolta. 
 
L'iniziativa
Con la sua iniziativa popolare, MoMo vuole vietare alle società di credito di stampare - virtualmente - denaro dal nulla. Per l'associazione il denaro appartiene al popolo, non alle banche, ed è giusto che a crearlo sia la Banca nazionale svizzera (BNS), non i singoli istituti, come invece sempre più spesso avviene. Secondo MoMo, l'iniziativa popolare vuole semplicemente completare un mandato costituzionale esistente da oltre un secolo. Più di cento anni fa è infatti stato vietato alle banche di stampare soldi di carta: la proposta di MoMo aspira ad estendere il divieto anche alla moneta scritturale, vale a dire quella che esiste solo nelle registrazioni contabili e che oggi è elettronica.

Contrariamente a quanto si pensa comunemente, infatti, i soldi non provengono tutti dalla BNS: l'istituto centrale - spiegano i promotori - crea solo il denaro contante, che costituisce però unicamente il 10% di quello esistente. Il rimanente 90% è moneta bancaria, sui conti degli istituti: sono le stesse banche a crearla, attraverso l'erogazione di crediti che vengono concessi senza che a monte vi sia un risparmiatore. Si dà in tal modo vita a soldi dal nulla, senza che prima esistessero. L'iniziativa - sottolineano i promotori, che hanno tempo sino al 3 dicembre per raccogliere le 100'000 firme necessarie - non vuole statalizzare le banche: al contrario, il privilegio che si arrogano di creare denaro è contrario al concetto di libero mercato. Con la "moneta intera" - cioè moneta a pieno titolo, garantita dalla legge e creata dalla BNS - lo stato non sarà più ostaggio delle società troppo grandi per fallire. La Confederazione si assicurerà i redditi della produzione di moneta, pari a 300 miliardi di franchi: denaro che potrebbe essere utilizzato per estinguere il debito dello stato, facendo della Svizzera il primo paese al mondo senza debiti.
La "moneta intera" renderebbe inoltre il franco più sicuro. Il traffico dei pagamenti rimarrebbe separato dal bilancio delle banche: gli istituti amministrerebbero il denaro esattamente come i depositi di cartevalori. Anche se una banca dovesse fallire non sarebbe grave, perché il denaro depositatovi non rientrerebbe più nella massa fallimentare. Oggi per contro vi è una garanzia di 100'000 franchi: ma sono a disposizione riserve per soli 6 miliardi, contro gli 870 miliardi di depositi e risparmi.

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